MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI

DECRETO 19 novembre 1993 

  Autorizzazione  alla  regione  Lombardia  ad utilizzare le economie
derivanti dall'appalto delle opere previste dai lavori di ampliamento
e potenziamento degli impianti  esistenti  nel  Consorzio  acquedotto
Alto Pavese finanziato dalla Cassa depositi e prestiti.
(GU n.291 del 13-12-1993)

                   IL MINISTRO DEI LAVORI PUBBLICI
  Vista  la  legge 11 marzo 1988, n. 67, recante "Disposizioni per la
formazione del bilancio annuale e  pluriennale  dello  Stato"  (legge
finanziaria 1988);
  Visti  i  decreti  ministeriali 22 maggio 1989, 20 giugno 1991 e 25
luglio 1991, con i quali e' stata autorizzata, ai  sensi  e  per  gli
effetti  dell'art.  17,  commi  38  e  42,  della  citata  legge,  la
concessione da parte della Cassa depositi e prestiti a  favore  della
regione  Lombardia,  di  mutui  finalizzati  alla  attuazione di vari
interventi acquedottistici fra i quali quello riguardante  i  "lavori
di ampliamento e potenziamento degli impianti esistenti nel Consorzio
acquedotto Alto Pavese", dell'importo complessivo di 1.370 milioni di
lire;
  Vista  la  deliberazione  n.  418172900  del 25 ottobre 1990 con la
quale la Cassa depositi e prestiti ha  assentito  un  mutuo  di  lire
1.233 milioni al sopracitato progetto;
  Visto  che  con  atto  n.  4  del 26 gennaio 1991 i lavori venivano
regolarmente appaltati all'impresa F.lli Bocca S.p.a. di Vigevano per
l'importo contrattuale di L. 998.789.000;
  Vista la legge 30 dicembre 1991, n. 412, recante  "Disposizioni  in
materia  di  finanza  pubblica",  in  particolare l'art. 20, comma 1,
secondo il quale "le economie  verificatesi  nella  realizzazione  di
opere  pubbliche  finanziate  con  ricorso a mutui con ammortamento a
carico del bilancio statale in base a specifiche disposizioni  legis-
lative, possono essere utilizzate per lavori suppletivi e di variante
al   progetto   originario,   previa   autorizzazione  del  Ministero
competente, secondo le medesime procedure  previste  dalla  legge  di
riferimento";
  Vista   la   perizia   settembre  1992,  redatta  dall'ing.  Emilio
Corbellaro di Garlasco (Pavia) per conto del citato Consorzio  per  i
lavori  suppletivi  e  di  variante al succitato progetto originario,
riguardanti le  opere  edili  e  elettromeccaniche  per  stazioni  di
sollevamento,  pozzi,  strutture  di  potabilizzazione,  collegamenti
ENEL, senza aumento dell'importo progettuale originario;
  Vista la  delibera  n.  44  del  26  novembre  1992  con  la  quale
l'assemblea  consorziale  ha  approvato  la  perizia  di  variante  e
suppletiva dei lavori in oggetto per un importo complessivo  di  lire
1.370  milioni,  nella  quale  si  propone  l'utilizzo delle economie
verificatesi nella realizzazione delle opere,  dovute  principalmente
al  ribasso d'asta ed alle minori spese tecniche, per l'esecuzione di
maggiori  lavori  il  cui  importo  passa  da  L.  988.789.000  a  L.
1.127.346.000, che rientra nei limiti del mutuo assentito dalla Cassa
depositi e prestiti;
  Vista  la  nota  n.  491/19  del  4  febbraio  1993 con la quale il
dirigente del servizio provinciale  del  genio  civile  di  Pavia  ha
espresso   parere   favorevole,   in   linea  tecnica,  nei  riguardi
dell'approvazione della suddetta perizia di variante e suppletiva;
  Vista la delibera 25 maggio 1993, n. 36574, con la quale la  giunta
della   regione   Lombardia  ha  chiesto  di  essere  autorizzata  ad
utilizzare le economie di  appalto  per  i  lavori  suppletivi  e  di
variante  al  surrichiamato  progetto  del  Consorzio acquedotto Alto
Pavese,  finanziato  con  mutuo  della  Cassa  depositi  e  prestiti,
descritti nella citata perizia;
  Viste le risultanze dell'istruttoria compiuta sugli elaborati della
perizia in argomento, ai fini della rispondenza degli  interventi  in
essa   previsti   ai   requisiti   di  ammissibilita'  fissati  dalla
deliberazione CIPE del 14 giugno 1988;
                              Decreta:
                               Art. 1.
  Ai sensi e per gli effetti dell'art. 20, comma 1,  della  legge  30
dicembre  1991,  n.  412,  la  regione  Lombardia  e'  autorizzata ad
utilizzare le economie derivanti dall'appalto  delle  opere  previste
dai  "lavori  di ampliamento e potenziamento degli impianti esistenti
nel Consorzio acquedotto Alto  Pavese"  finanziato  con  mutuo  della
Cassa  depositi  e  prestiti  di  lire  1.233 milioni con delibera n.
418172900 per l'esecuzione dei lavori suppletivi  e  di  variante  al
progetto medesimo di cui alla perizia richiamata nelle premesse.
   Roma, 19 novembre 1993
                                                  Il Ministro: SAVONA