Ricompense al merito dell'Esercito(GU n.27 del 3-2-1994)
Con decreto ministeriale 10 gennaio 1992 sono state conferite le seguenti ricompense al merito dell'Esercito: Croce d'argento Gen. C.A. Giuseppe Rizzo, nato a Palermo il 5 luglio 1930. - Ufficiale generale dalle altissime doti umane ed intellettuali e dalle superiori qualita' professionali, si e' prodigato in tutti gli incarichi ricoperti per garantire l'efficienza e l'operativita' della Forza armata. Particolarmente incisiva la sua azione di comando alla testa del 6 Reggimento artiglieria da montagna e della Brigata alpina "Julia". In quest'ultimo incarico ha esercitato una determinante azione direttiva, nella fase di ricostruzione del Friuli a favore delle popolazioni colpite dal terremoto. Quale vice comandante della regione militare della Sicilia, ha impostato e diretto un'importante esercitazione di pubbliche calamita' che e' stata base di riferimento per la redazione della specifica regolamentazione a livello nazionale, con particolare riguardo ai rapporti da stabilire con i rappresentanti delle altre amministrazioni dello Stato e le autorita' locali. Quale ispettore dell'Arma di artiglieria e difesa NBC ha conferito un impulso particolare all'ammodernamento dell'Arma, con specifico riferimento al settore dell'automazione. Quale comandante del 4 Corpo d'armata alpino, infine, ha esercitato un'azione di guida e di comando illuminata ed incisiva, intervenendo in tutti i settori di attivita' e di vita delle unita' e portando le brigate dipendenti ad un altissimo livello di efficienza. La sua appassionata opera ha riscosso ovunque incondizionati consensi, accrescendo il prestigio della Forza armata in Italia ed all'estero. - Roma, 4 settembre 1972-15 ottobre 1991. Gen. C.A. Fulvio Meozzi, nato a Mantova il 12 gennaio 1932. - Ufficiale generale in possesso di preclare doti umane ed intellettuali, sostenuto da una vasta preparazione tecnico- professionale e da non comune sagacia ed esperienza, si e' prodigato in ogni circostanza ed in tutti gli incarichi ricoperti con incondizionato impegno e totale dedizione nell'espletamento di onerosissimi compiti. Gia' comandante prestigioso di reparti ed unita' alpine di grande rilievo operativo ed addestrativo, dal gruppo "Asiago" del 2 reggimento artiglieria da montagna, al 3 reggimento artiglieria da montagna, alla brigata alpina "Tridentina", alla Scuola militare alpina, al 4 Corpo d'armata alpino, ha sempre messo a frutto, per il bene dell'istituzione, le sue superiori qualita' morali ed acutezza d'ingegno, costituendo chiarissimo esempio e sprone per tutti i dipendenti. Nell'incarico di addetto militare, navale ed aereo, a Berna, ha avuto modo di agire in un contesto internazionale, ricevendo espressioni di plauso anche da autorita' straniere. Ufficiale dotato di alte qualita' manageriali e grande carisma e' pervenuto a risultati di assoluto rilievo, sia in ambito interforze quale sottocapo di SM della difesa sia in ambito internazionale quale C.te delle Forze terrestri alleate del Sud Europa, incarico nel quale ha riscosso sempre vivissimi e lusinghieri apprezzamenti, anche da parte dei "partners" alleati. Il suo operato ha contribuito ad accrescere il prestigio della Forza armata in Italia e all'estero". - Roma, 10 ottobre 1968-15 ottobre 1991. Gen. C.A. Onnis Sergio, nato a Torino l'11 giugno 1933. - Ufficiale generale con spiccate doti morali ed intellettive, unite ad una altissima qualificazione professionale e da profondissima esperienza, ha sempre operato brillantemente nell'espletamento di tutti gli incarichi che e' stato chiamato ad assolvere. Comandante dapprima del 2 gruppo del 131 reggimento artiglieria corazzato, e, in seguito, della Brigata meccanizzata "Legnano", e' stato quindi preposto al comando di alcuni dei piu' importanti istituti di formazione degli ufficiali dell'Esercito, dalla Scuola di applicazione alla Scuola di guerra, dove ha esercitato una incisiva azione di impulso a tutte le problematiche connesse con le attivita' didattiche, suscitando nelle giovani leve della Forza armata grande entusiasmo e determinazione. Nominato prima capo ufficio addestramento presso lo SME, poi capo del 1 reparto di SMD, e' giunto, successivamente, a ricoprire gli incarichi di comandante della regione militare Nord-Ovest ed ispettore dell'Arma di artiglieria e per la difesa NBC, ottenendo sempre risultati d'eccezione in ragione della non comune acutezza d'ingegno e della profonda competenza tecnica. Chiamato, per questo complesso innegabile di peculiari qualita', alla prestigiosa carica di direttore generale delle armi, delle munizioni e degli armamenti terrestri, ha promosso e portato a termine programmi determinanti per l'ammodernamento e l'approvvigionamento di materiali di fondamentale importanza operativa. La sua instancabile ed appassionata opera ha contribuito all'accrescimento ed al rafforzamento del prestigio della Forza armata. - Roma, 29 settembre 197015 ottobre 1991. Ten. gen. Ricci Michele, nato a Bitritto (Bari) il 1 gennaio 1927. - Ufficiale generale di eccezionali qualita' umane ed intellettuali, chiarissimo esempio di entusiastico attaccamento all'istituzione, ha sempre impegnato tutte le sue energie, la sua elevatissima preparazione professionale e la sua profondissima esperienza logistica a vantaggio della Forza armata. Nell'ambito del Corpo di appartenenza ha ricoperto incarichi via via piu' prestigiosi, da comandante del 10 autogruppo, a direttore della 7a O.R.M.E, a comandante della Scuola di applicazione, a comandante delle scuole della motorizzazione, a capo dei servizi trasporti e materiali della RMCE, fino a pervenire a quello vertice di capo dei servizi trasporti e materiali dell'Esercito e capo del Corpo automobilistico. Ovunque abbia operato ha sempre messo a frutto in maniera eccezionale la sua profonda professionalita', portando gli enti posti alle sue dipendenze a livelli di assoluto rilievo per funzionalita' organizzativa ed efficacia addestrativa, mostrando di possedere in alto grado - nella specifica branca - una visione moderna dei problemi dell'Esercito. Le sue alte capacita' ed il suo eccellente operato hanno contribuito ad accrescere il prestigio della Forza armata. - Roma, 22 ottobre 1970-15 ottobre 1991. Gen.D. Enrico Coppola, nato a Agnone (Campobasso) il 27 gennaio 1930. - Ufficiale generale dotato di grandi doti umane ed intellettuali, in possesso di non comuni capacita' professionali sostenute da vasta preparazione tecnica e da spiccato spirito d'iniziativa e chiara visione dei problemi, si e' prodigato in ogni circostanza ed in tutti gli incarichi ricoperti con incondizionato impegno e completa dedizione nell'espletamento di onerosissimi compiti, giungendo sempre a soluzioni brillanti ed efficaci. Comandante di reparti di grande rilievo operativo ed addestrativo, dalla legione carabinieri di Bologna, a quella di Roma, alla II brigata carabinieri, alla 3a divisione "Ogaden", ha ovunque operato, per il bene dell'istituzione, con notevole capacita' organizzativa e con estrema sensibilita', riuscendo sempre a coniugare perfettamente i vasti complessi problemi istituzionali con le varie realta' locali. Durante il mandato di vice comandante generale ha contribuito, con sagaci apporti propositivi e concrete ed illuminate azioni, alla risoluzione delle complesse problematiche dell'Arma. Dopo aver ricoperto il delicato incarico di presidente della commissione di valutazione per l'avanzamento dei sottufficiali, dove ha saputo valutare al meglio uomini e situazioni, e' stato chiamato - per le sue capacita' - a quello di comandante della divisione carabinieri di Messina, dove, ha operato con giovanile entusiasmo, raggiungendo traguardi di notevole valenza operativa. Ufficiale di gran classe, con la sua opera sempre di elevatissima qualita', ha contribuito ad esaltare l'immagine ed il prestigio della Forza armata e dei carabinieri. - Messina, 20 settembre 197615 ottobre 1991. Con decreto ministeriale 7 maggio 1993 e' stata conferita la seguente ricompensa al merito dell'Esercito: Croce d'argento Gen.C.A. Pietro Giannattasio, nato a Civitella del Tronto (Teramo) il 20 maggio 1931. - Ufficiale generale in possesso di elevatissime doti umane ed intellettuali e di superiori qualita' professionali, si e' prodigato in tutti gli incarichi ricoperti per garantire il prestigio e l'efficienza della Forza armata. Comandante di vaglia, ha guidato con spiccato carisma personale reparti ed unita' di grande rilievo operativo ed addestrativo, dal gruppo squadroni "Lancieri di Novara" al reggimento "Lancieri di Montebello", dalla brigata di cavalleria "Pozzuolo del Friuli" alla divisione corazzata "Ariete" ed infine al 3 Corpo d'armata. Chiamato a ricoprire l'incarico di capo del III reparto dello SME ha gestito in modo magistrale l'operazione "Libano" di cui e' stato l'artefice principale. Capo di Gabinetto al Ministero della difesa, ha saputo coniugare in maniera brillante la sua professionalita' operativa con una eccezionale capacita' diplomatica che l'incarico richiedeva. Quale ispettore delle Armi di fanteria e cavalleria ha esercitato una risolutiva azione d'impulso e di coordinamento per la suluzione di problemi di rilevante complessita' nell'ambito degli istituti dipendenti, realizzando, nell'arco di soli sei mesi, l'unificazione delle scuole truppe corazzate nella sede di Lecce. Ha concluso la propria carriera quale presidente del Consiglio superiore delle Forze armate. La sua instancabile ed appassionata opera ha riscosso plausi e consensi incondizionati anche all'estero. - Roma, 25 settembre 1968-15 ottobre 1991.