UNIVERSITA' DI PARMA

DECRETO RETTORALE 9 ottobre 1992 

  Modificazioni allo statuto dell'Universita'.
(GU n.63 del 17-3-1994)

                             IL RETTORE
  Visto  lo  statuto dell'Universita' degli studi di Parma, approvato
con  regio  decreto  13  ottobre  1927,   n.   2797,   e   successive
modificazioni ed integrazioni;
  Visto   il   testo  unico  sulle  leggi  sull'istruzione  superiore
approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;
  Visto il regio decreto-legge 20 giugno 1935,  n.  1071,  convertito
nella legge 21 gennaio 1936, n. 73;
  Visto  il  regio  decreto  30 settembre 1938, n. 1652, e successive
modificazioni;
  Vista la legge 22 maggio 1978, n. 217;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n.
382;
  Vista la legge 14 agosto 1982, n. 590;
  Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168, e in particolare  l'art.  16,
comma 1, relativo alle modifiche di statuto;
  Visti  i  decreti  del Presidente della Repubblica nelle rispettive
date 31  ottobre  1988  e  20  ottobre  1990  recanti  "Modificazione
all'ordinamento  universitario  relativamente  ai  corsi di laurea in
chimica industriale e chimica";
  Viste le proposte di modifica di statuto formulate dalle  autorita'
accademiche di questo Ateneo;
  Riconosciuta  la  particolare  necessita'  di  approvare  le  nuove
modifiche proposte, in deroga al termine triennale di cui  all'ultimo
comma  dell'art.  17  del  testo unico 31 agosto 1933, n. 1592, per i
motivi esposti nelle deliberazioni degli organi accademici di  questa
Universita'  e  convalidati dal Consiglio universitario nazionale nel
suo parere;
  Visto il parere del Consiglio universitario nazionale e le delibere
di adeguamento degli organi accademici di questa Universita';
                              Decreta:
  Lo statuto di questo Ateneo approvato e modificato  con  i  decreti
sopra indicati, e' ulteriormente modificato come appresso:
                               Art. 1.
  Gli  articoli  dal  108 al 117 compresi, riguardanti la facolta' di
scienze matematiche fisiche e naturali - corsi di laurea  in  chimica
industriale   e   chimica,   sono  soppressi  e  sostituiti,  con  il
conseguente scorrimento della numerazione degli articoli  successivi,
dai seguenti nuovi articoli:
                     CORSO DI LAUREA IN CHIMICA
  Art.  108.  -  La durata del corso di studi in chimica e' di cinque
anni, articolati in un triennio propedeutico, a  carattere  formativo
di  base, ed in successivi distinti indirizzi di durata biennale e di
contenuti piu' specifici sia sotto l'aspetto  scientifico  che  sotto
quello applicativo.
  L'accesso  al  corso  di  laurea  e' regolato dalle disposizioni di
legge.
  Art. 109. - Il numero di esami e' non meno di ventitre'.
  Nel caso di verifiche di profitto contestuale, accorpamento di piu'
insegnamenti dello stesso anno accademico, il preside costituisce  le
commissioni  di  profitto  utilizzando  i docenti dei relativi corsi,
secondo le norme dettate dall'art. 160 del testo  unico  delle  leggi
sull'istruzione  superiore,  approvato  con  regio  decreto 31 agosto
1933, n. 1592, e dall'art. 42 del regolamento studenti approvato  con
regio decreto 4 giugno 1938, n. 1269.
  Art.  110.  -  La  didattica  del  corso  di  laurea  in chimica e'
organizzata per ciascun anno di corso  in  due  cicli  coordinati  di
durata   inferiore   all'anno.  Ciascun  ciclo  di  seguito  indicato
convenzionalmente   come    semestre,    ha    durata    minima    di
quattordici-quindici  settimane. L'intervallo tra i due semestri deve
essere almeno di quattro settimane.  Gli  esami  sono  effettuati  al
termine  di  ciascun  semestre, prevedendo tre sessioni di esami: una
durante la pausa tra i due semestri dell'anno  accademico,  una  alla
fine  del  secondo semestre, ed una di recupero prima dell'inizio dei
corsi, e cio' nel rispetto di quanto stabilito  dal  testo  unico  n.
1592/1933 e dal regolamento studenti n. 1269/1938.
  Il  totale  delle ore di insegnamento e' nel triennio, di 1680 ore,
suddivise in ventisei  corsi  e  sedici  esami  e,  nel  biennio,  di
cinquecentoquaranta  ore  suddivise  in  nove corsi e sette esami; lo
studente dovra' inoltre svolgere un lavoro di tesi  sperimentale  per
un periodo di non meno di nove mesi (equivalente ad un impegno minimo
di milleduecento ore) su argomenti attinenti all'indirizzo prescelto.
Di  norma  i  corsi di lezione sono di sessanta ore di cui almeno 1/4
dedicate  agli  esercizi  mentre  i  corsi  di  laboratorio  sono  di
settantacinque  ore  di  cui  almeno  i 2/3 di esercitazione pratica.
L'accertamento finale del profitto, secondo le modalita' previste dai
consigli di corso di laurea, avverra' per singolo insegnamento tranne
nei casi elencati piu' avanti in cui e' prevista una prova  di  esame
unica per due corsi della stessa area.
  I  corsi,  come  previsto  dall'art. 6, primo comma, della legge 18
marzo 1958, n. 311,  comprendono  lezioni,  esercitazioni,  esercizi,
sperimentazioni   e   dimostrazioni  a  seconda  della  natura  degli
insegnamenti.
  Nell'ambito della programmazione prevista dagli articoli  10  e  94
del decreto del Presidente della Repubblica n. 382/1980, il consiglio
di   corso  di  laurea  e  quelli  di  facolta',  per  le  rispettive
competenze, stabiliscono  le  modalita'  di  coordinamento  didattico
nell'ambito  di  ciascuna  area e tra le diverse aree. In tale ambito
possono essere previste forme di coordinamento e interscambio  tra  i
vari  docenti  ai  sensi  del terzo comma dell'art. 7 del decreto del
Presidente della Repubblica n. 382/1980.
  Il consiglio di corso di  laurea  stabilisce  l'organizzazione  dei
corsi nei vari semestri.
  Nell'ambito  del  biennio,  il  consiglio  di  corso di laurea puo'
definire combinazioni di  corsi  opzionali,  che  rispondono  ad  una
logica  di  natura  culturale,  in  modo  da  costituire orientamento
all'interno  dei  singoli  indirizzi.   Tali   combinazioni   vengono
pubblicate nel manifesto annuale degli studi.
  Ai  sensi  dell'art.  2  della  legge  11  dicembre  1969, n. 910 e
dell'art. 4 della legge 30 novembre 1970, n. 924,  lo  studente  puo'
presentare  un  piano  di  studi  diverso da quello consigliato dalla
facolta' e previsto dal manifesto degli  studi,  purche'  nell'ambito
delle  discipline  attivate  e  nel  rispetto  del  numero  dei corsi
relativo a ciascuna area e del rapporto tra i corsi di lezione  e  di
laboratorio.
  Il  consiglio  di corso di laurea valutera' la congruita' del piano
di  studi  proposto  dallo  studente  con  il  raggiungimento   degli
obiettivi didattico-formativi previsti dalla presente tabella.
  Art.  111  (Triennio  propedeutico).  -  L'attivita'  didattica del
triennio  e'  articolata  in  aree,  ciascuna  comprendente  i  corsi
fondamentali indicati.
   A) Area matematica (240 ore totali):
   istituzioni di matematiche (primo corso);
   istituzioni di matematiche (secondo corso);
   calcolo numerico;
   laboratorio di programmazione e calcolo.
   B) Area di fisica (180 ore totali):
   fisica generale (primo corso);
   fisica generale (secondo corso);
   laboratorio di fisica generale.
   C) Area di chimica analitica (270 ore totali):
   chimica analitica (primo corso);
   laboratorio di chimica analitica (primo corso);
   laboratorio di chimica analitica (secondo corso);
   laboratorio di chimica analitica (terzo corso).
   D) Area di chimica fisica (270 ore totali):
   chimica fisica (primo corso);
   chimica fisica (secondo corso);
   laboratorio di chimica fisica (primo corso);
   laboratorio di chimica fisica (secondo corso).
   E) Area di chimica organica (270 ore totali):
   chimica organica (primo corso);
   chimica organica (secondo corso);
   laboratorio di chimica organica (primo corso);
   laboratorio di chimica organica (secondo corso).
   F) Area di chimica inorganica (270 ore totali):
   chimica generale ed inorganica;
   chimica inorganica (primo corso);
   laboratorio di chimica generale ed inorganica;
   laboratorio di chimica inorganica (primo corso).
   G) Area di chimica biologica (60 ore totali):
   chimica biologica (primo corso).
  Gli  studenti sono inoltre tenuti a frequentare due corsi opzionali
(60 ore ciascuno), scelti fra quelli proposti dal consiglio di  corso
di laurea.
  Allo  studente  che  ha  superato  tutti  gli  esami prescritti nel
triennio su richiesta viene rilasciato un certificato  attestante  il
completamento degli studi propedeutici alla laurea in chimica.
  I  seguenti  insegnamenti comportano una prova di esame unica per i
due corsi:
   calcolo numerico e laboratorio di programmazione e calcolo;
   chimica generale ed inorganica e laboratorio di  chimica  generale
ed inorganica;
   fisica generale (secondo corso) e laboratorio di fisica generale;
   laboratorio  di  chimica  analitica (primo corso) e laboratorio di
chimica analitica (secondo corso);
   chimica analitica (primo corso) e laboratorio di chimica analitica
(primo corso);
   chimica fisica (primo  corso)  e  laboratorio  di  chimica  fisica
(primo corso);
   chimica  fisica  (secondo  corso)  e laboratorio di chimica fisica
(secondo corso);
   chimica organica (primo corso) e laboratorio di  chimica  organica
(primo corso);
   chimica organica (secondo corso) e laboratorio di chimica organica
(secondo corso);
   chimica   inorganica   (primo  corso)  e  laboratorio  di  chimica
inorganica (primo corso).
  I  corsi  e  laboratori  possono  essere  svolti   per   necessita'
didattiche  in  due semestri successivi: in tal caso l'esame relativo
sara' sostenuto alla fine della seconda parte.
  Lo studente sara' tenuto a dimostrare di aver  appreso  almeno  una
lingua  straniera  moderna  (di  regola la lingua inglese) tra quelle
proposte dal consiglio di corso di laurea nel manifesto degli studi.
  La   conoscenza   verra'   verificata   attraverso   un   colloquio
regolarmente  verbalizzato da una commissione nominata dalla facolta'
di scienze matematiche, fisiche e naturali.
  Art. 112 (Biennio). -  Sono  ammessi  al  quarto  anno  coloro  che
abbiano  superato  gli  esami  del triennio propedeutico. E' comunque
consentita l'iscrizione al quarto anno in difetto di due  soli  degli
esami  del  triennio, che dovranno peraltro essere sostenuti prima di
quelli del biennio.
  Art. 113. - Il biennio si articola in indirizzi.
  Gli indirizzi sono caratterizzati da due insegnamenti  fondamentali
comuni  a  tutti  i  piani di studio dell'indirizzo, con i rispettivi
laboratori o esercitazioni, e da  cinque  insegnamenti  opzionali  da
scegliere tra quelli attivati nella sede.
  Gli indirizzi possono essere anche articolati in orientamenti.
  Gli  indirizzi articolati in orientamenti sono caratterizzati da un
insegnamento  fondamentale  comune  a  tutti  i   piani   di   studio
dell'indirizzo,  con il rispettivo laboratorio o esercitazioni, da un
fondamentale  di  orientamento,  con  il  rispettivo  laboratorio   o
esercitazioni  e  da  cinque  insegnamenti opzionali da scegliere tra
quelli attivati nella sede.
  Sono previsti i seguenti indirizzi:
                    Indirizzo: CHIMICA INORGANICA
Orientamento fondamentale.
  I corsi fondamentali sono:
   1) chimica inorganica (secondo corso);
   2) chimica inorganica (terzo corso);
   3) laboratorio di chimica inorganica (secondo corso);
   4) laboratorio di chimica inorganica (terzo corso).
Orientamento chimico-fisico.
  I corsi fondamentali sono:
   1) chimica inorganica (secondo corso);
   2) chimica fisica (terzo corso);
   3) laboratorio di chimica inorganica (secondo corso);
   4) laboratorio di chimica-fisica (terzo corso).
  I corsi di chimica inorganica  (secondo  corso)  e  laboratorio  di
chimica  inorganica  (secondo  corso),  i corsi di chimica inorganica
(terzo corso) e laboratorio di chimica inorganica (terzo corso) ed  i
corsi di chimica fisica (terzo corso) e laboratorio di chimica fisica
(terzo corso) danno luogo ad una prova di accertamento unica.
                     Indirizzo: CHIMICA ORGANICA
Orientamento fondamentale.
  I corsi fondamentali sono:
   1) chimica organica (terzo corso);
   2) chimica organica (quarto corso);
   3) laboratorio di chimica organica (terzo corso);
   4) laboratorio di chimica organica (quarto corso).
Orientamento chimico-fisico.
  I corsi fondamentali sono:
   1) chimica organica (terzo corso);
   2) chimica fisica (terzo corso);
   3) laboratorio di chimica organica (terzo corso);
   4) laboratorio di chimica-fisica (terzo corso).
  I  corsi di chimica organica (terzo corso) e laboratorio di chimica
organica (terzo corso), i corsi di chimica organica (quarto corso)  e
laboratorio  di chimica organica (quarto corso) ed i corsi di chimica
fisica (terzo corso) e laboratorio di chimica  fisica  (terzo  corso)
danno luogo ad una prova di accertamento unica.
                  Indirizzo: APPLICATIVO ALIMENTARE
  I corsi fondamentali sono:
   1) chimica analitica (secondo corso);
   2) chimica degli alimenti;
   3) laboratorio di chimica analitica (quarto corso);
   4) laboratorio di chimica degli alimenti.
  I  corsi  di  chimica analitica (secondo corso) e di laboratorio di
chimica  analitica  (quarto  corso)  danno  luogo  ad  una  prova  di
accertamento  unica  cosi'  come  i corsi di chimica degli alimenti e
laboratorio di chimica degli alimenti.
  Art. 114. - Gli insegnamenti opzionali sono:
    1) biochimica industriale;
    2) biopolimeri;
    3) chemiometria;
    4) chimica analitica degli inquinanti;
    5) chimica analitica separativa;
    6) chimica bioinorganica;
    7) chimica biorganica;
    8) chimica computazionale;
    9) chimica degli alimenti;
   10) chimica dei composti eterociclici;
   11) chimica dei composti organometallici;
   12) chimica merceologica;
   13) chimica metallorganica;
   14) chimica dei metalli e delle leghe;
   15) chimica dei processi biotecnologici;
   16) chimica del restauro;
   17) chimica dell'ambiente;
   18) chimica delle fermentazioni e microbiologia industriale;
   19) chimica delle macromolecole;
   20) chimica delle sostanze coloranti;
   21) chimica delle sostanze organiche naturali;
   22) chimica dello stato solido;
   23) chimica e tecnologia dei polimeri;
   24) chimica e fisica ambientale;
   25) chimica fisica biologica;
   26) chimica fisica dei materiali;
   27) chimica fisica dei polimeri;
   28) chimica fisica dei sistemi dispersi e delle interfasi;
   29) chimica fisica della catalisi;
   30) chimica fisica dello stato solido e delle superfici;
   31) chimica fisica organica;
   32) chimica inorganica industriale;
   33) chimica organica industriale;
   34) cristallochimica;
   35) didattica della chimica;
   36) elettrochimica;
   37) elettrochimica applicata;
   38) fotochimica;
   39) laboratorio di chimica delle macromolecole;
   40) meccanismi di reazione in chimica inorganica;
   41) meccanismi di reazione in chimica organica;
   42) metodi analitici in chimica industriale;
   43) metodi fisici in chimica inorganica;
   44) metodi fisici in chimica organica;
   45) metodi matematici e statistici;
   46) petrolchimica e tecnologia dei prodotti petroliferi;
   47) radiochimica;
   48) recupero e riciclo dei materiali;
   49) sintesi e tecniche speciali inorganiche;
   50) sintesi e tecniche speciali organiche;
   51) spettroscopia molecolare;
   52) stereochimica;
   53) strutturistica chimica;
   54) termodinamica chimica.
  Art. 115 (Prova di accertamento unica). - Il preside della facolta'
per la prova di accertamento unica, prevista per i corsi del triennio
propedeutico  e  per i corsi di indirizzo del biennio, costituisce le
relative commissioni per gli esami di profitto, utilizzando i docenti
dei rispettivi corsi, secondo le  norme  dettate  dall'art.  160  del
testo  unico  n. 1592/1933 e dall'art. 42 del regolamento studenti n.
1269/1938.
  Corsi opzionali: i corsi opzionali  potranno  essere  scelti  dallo
studente  fra quelli indicati in un apposito elenco predisposto dalla
sede, fra le discipline attivate.
  Possono anche essere inserite a statuto, con la procedura  prevista
dall'art.  17  del  testo  unico  n.  1592/1933,  ed  utilizzate, nel
rispetto del limite numerico previsto dalle norme vigenti, come corsi
opzionali,  tutte   le   discipline   fondamentali   dell'ordinamento
nazionale.
  Quando  vengono  scelti, come corsi opzionali, i fondamentali con i
relativi laboratori, di un  indirizzo  diverso  da  quello  prescelto
dallo  studente,  il corso fondamentale ed il corrispondente corso di
laboratorio, che  sono  stati  sostituiti  da  due  corsi  opzionali,
comportano due esami distinti.
  Art.  116  (Esame  e  diploma  di  laurea).  - Per essere ammesso a
sostenere l'esame di laurea lo studente deve avere  seguito  tutti  i
corsi previsti dal piano di studi approvato dalla facolta' e superato
i  relativi esami. Lo studente deve avere inoltre svolto il lavoro di
tesi sperimentale.
  L'esame  di  laurea   consiste   nella   discussione   della   tesi
sperimentale con le modalita' stabilite dai singoli consigli di corsi
di laurea, in applicazione alle disposizioni vigenti.
  Il  diploma  di  laurea  riporta  il titolo di laureato in chimica,
mentre il relativo certificato rilasciato al laureato fara'  menzione
dell'indirizzo seguito.
  Art.  117 (Norme transitorie e finali). - Gli studenti iscritti con
il vecchio ordinamento al momento dell'entrata in vigore del presente
ordinamento, possono completare gli  studi  previsti  dal  precedente
ordinamento.
  Quando la facolta' si sara' adeguata al presente nuovo ordinamento,
la sua applicabilita' avra' inizio per gli studenti iscritti al primo
anno  di corso e sara' progressivamente estesa, negli anni accademici
seguenti, agli anni di corso successivi al primo.
  Per quanto non esplicitamente indicato nel presente  statuto,  vale
quanto  previsto  dal  decreto  del  Presidente  della  Repubblica 20
ottobre 1990 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'8 febbraio 1991
ed al relativo allegato (tabella XIX) ed in eventuali sue modifiche o
aggiunte successive.
               CORSO DI LAUREA IN CHIMICA INDUSTRIALE
  Art. 118. - La durata del  corso  degli  studi  per  la  laurea  in
chimica   industriale  e'  di  cinque  anni  divisi  in  un  triennio
propedeutico e in un biennio di studi di applicazione.
  Art. 119. - I titoli  di  ammissione  sono  quelli  previsti  dalle
vigenti  disposizioni  di  legge. La didattica del corso di laurea e'
organizzata per ciascun anno di corso  in  due  cicli  coordinati  di
durata    inferiore   all'anno.   Ciascun   ciclo,   anche   indicato
convenzionalmente come semestre, ha durata minima di 14-15 settimane.
L'intervallo tra  i  due  semestri  deve  essere  di  almeno  quattro
settimane.  Gli esami sono effettuati al termine di ciascun semestre,
prevedendo tre sessioni di esami: una durante  la  pausa  tra  i  due
semestri  dell'anno accademico, una alla fine del secondo semestre ed
una di recupero prima dell'inizio dei corsi.
  Il numero di esami e' non meno di ventiquattro. Il totale delle ore
di insegnamento e' nel triennio di 1770 ore, suddivise in 27 corsi  e
17 esami e nel biennio di 570 ore, suddivise in 9 corsi e 7 esami. Di
norma  i  corsi  di  lezione  sono di sessanta ore, di cui almeno 1/4
dedicate agli  esercizi,  mentre  i  corsi  di  laboratorio  sono  di
settantacinque  ore,  di  cui almeno i 2/3 di esercitazioni pratiche.
L'accertamento finale del profitto, secondo le modalita' previste dal
consiglio di corso di  laurea,  avverra'  per  singolo  insegnamento,
tranne nei casi elencati piu' avanti, in cui e' prevista una prova di
esame unica per due corsi della stessa area.
  Il  consiglio  del  corso di laurea stabilisce l'organizzazione dei
corsi nei vari semestri.
  Art. 120 (Triennio di studi propedeutici).
Insegnamenti fondamentali:
   A) Area matematica (180 ore totali):
    1) istituzioni di matematiche (primo corso);
    2) istituzioni di matematiche (secondo corso);
    3) calcolo numerico e programmazione.
   B) Area fisica (180 ore totali):
    4) fisica generale (primo corso);
    5) fisica generale (secondo corso);
    6) laboratorio di fisica generale.
   C) Area di chimica generale ed inorganica (270 ore totali):
    7) chimica generale ed inorganica;
    8) laboratorio di chimica generale ed inorganica;
    9) chimica inorganica;
   10) laboratorio di chimica inorganica.
   D) Area di chimica organica (270 ore totali):
   11) chimica organica (primo corso);
   12) laboratorio di chimica organica (primo corso);
   13) chimica organica (secondo corso);
   14) laboratorio di chimica organica (secondo corso).
   E) Area di chimica analitica (270 ore totali):
   15) chimica analitica;
   16) laboratorio di chimica analitica;
   17) chimica analitica strumentale;
   18) laboratorio di chimica analitica strumentale.
   F) Area di chimica fisica (270 ore totali):
   19) chimica fisica (primo corso);
   20) laboratorio di chimica fisica;
   21) chimica fisica (secondo corso);
   22) chimica fisica industriale.
   G) Area di chimica industriale (270 ore totali):
   23) chimica industriale I;
   24) laboratorio di chimica industriale I;
   25) processi ed impianti industriali chimici I;
   26) laboratorio di processi e impianti industriali chimici.
   H) Area di chimica biologica (60 ore totali):
   27) chimica biologica.
  Art. 121. (Biennio di studi di applicazione).
  Il biennio riguarda l'indirizzo: ricerca e sviluppo dei prodotti.
  Insegnamenti fondamentali:
   1) chimica industriale II;
   2) laboratorio di chimica industriale II;
   3) processi ed impianti industriali chimici II;
   4) chimica organica industriale.
  Art. 122. - Gli insegnamenti opzionali sono i seguenti:
    1) chemiometria;
    2) chimica analitica degli inquinanti;
    3) chimica analitica separativa;
    4) chimica biorganica;
    5) chimica computazionale;
    6) chimica dei composti eterociclici;
    7) chimica dei composti organometallici;
    8) chimica dei metalli e delle leghe;
    9) chimica delle sostanze coloranti;
   10) chimica delle sostanze organiche naturali;
   11) chimica dello stato solido;
   12) chimica e tecnologia degli intermedi;
   13) chimica e tecnologia dei composti metallorganici;
   14) chimica fisica dei materiali;
   15) chimica fisica dei polimeri;
   16) chimica e tecnologia del vetro e dei materiali ceramici;
   17) chimica e tecnologia della catalisi;
   18) chimica fisica biologica;
   19) chimica fisica dei materiali;
   20) chimica fisica della catalisi;
   21) chimica fisica dello stato solido e delle superfici;
   22) chimica fisica organica;
   23) chimica inorganica industriale;
   24) chimica metallorganica;
   25) chimica organica industriale;
   26) cristallochimica;
   27) didattica della chimica;
   28) elettrochimica;
   29) fotochimica;
   30) meccanismi di reazione in chimica inorganica;
   31) meccanismi di reazione in chimica organica;
   32) metodi analitici in chimica industriale;
   33) metodi fisici in chimica inorganica;
   34) metodi fisici in chimica organica;
   35) petrolchimica e tecnologia dei prodotti petroliferi;
   36) radiochimica;
   37) sintesi e tecniche speciali inorganiche;
   38) sintesi e tecniche speciali organiche;
   39) spettroscopia molecolare;
   40) stereochimica;
   41) strutturistica chimica;
   42) termodinamica chimica.
  Per  essere  ammesso a sostenere l'esame di laurea lo studente deve
avere seguito tutti i corsi previsti dal  piano  di  studi  approvato
dalla  facolta'  e  superato  i relativi esami. Lo studente deve aver
inoltre svolto il lavoro di tesi sperimentale.
  Art. 123 (Norme per  il  triennio  di  studi  propedeutici).  -  E'
prevista una prova di esame unica nei seguenti casi:
   1) chimica generale ed inorganica, laboratorio di chimica generale
ed inorganica;
   2)   fisica  generale  (secondo  corso),  laboratorio  di  chimica
generale;
   3) chimica analitica, laboratorio di chimica analitica;
   4) chimica analitica strumentale, laboratorio di chimica analitica
strumentale;
   5) chimica fisica (secondo corso), laboratorio di chimica fisica;
   6) chimica organica (primo corso), laboratorio di chimica organica
(primo corso);
   7)  chimica  organica  (secondo  corso),  laboratorio  di  chimica
organica (secondo corso);
   8) chimica inorganica, laboratorio di chimica inorganica;
   9) chimica industriale I, laboratorio di chimica industriale I;
   10)  processi  ed  impianti  industriali chimici I, laboratorio di
processi ed impianti industriali chimici.
  Qualora, per necessita' didattiche, i corsi ed i  laboratori  siano
svolti  in  due  cicli  didattici  successivi, l'esame relativo sara'
sostenuto alla fine della seconda parte.
  Lo studente sara' tenuto a dimostrare di avere appreso  almeno  una
lingua  straniera  moderna tra quelle proposte dal consiglio di corso
di laurea nel manifesto degli studi. La conoscenza verra'  verificata
attraverso  un colloquio regolarmente verbalizzato da una commissione
nominata dalla facolta'.
  Per ottenere l'iscrizione al biennio di applicazione,  lo  studente
deve avere superato gli esami del triennio o essere in difetto di non
piu'  di due di essi, che dovranno comunque essere sostenuti prima di
quelli del biennio.
  Allo  studente  che  ha  superato  tutti  gli  esami prescritti nel
triennio, su richiesta, viene rilasciato un certificato attestante il
completamento  degli  studi  propedeutici  alla  laurea  in   chimica
industriale.
 Art.  124  (Norme per il biennio di applicazione). - Nell'ambito del
biennio, il consiglio di corso di laurea puo'  definire  combinazioni
di  corsi opzionali che rispondano ad una logica di natura culturale,
in modo da costituire orientamento all'interno  dell'indirizzo.  Tali
combinazioni vengono pubblicate nel manifesto annuale degli studi.
  All'atto   dell'iscrizione   al   quarto  anno,  lo  studente  deve
sottoporre all'approvazione del consiglio di corso di laurea l'elenco
degli insegnamenti  opzionali  prescelti,  tra  quelli  indicati  nel
manifesto   annuale   degli   studi  per  l'indirizzo  e  l'eventuale
orientamento da lui scelto.
  In alternativa, lo studente puo'  sottoporre  all'approvazione  del
consiglio  di  corso  di  laurea  un piano di studi diversi da quello
consigliato dalla facolta' e  previsto  dal  manifesto  degli  studi,
purche'  nell'ambito  delle  discipline  attivate  e nel rispetto del
numero dei corsi relativo a ciascuna area e del rapporto tra i  corsi
di lezione e di laboratorio.
  E'  prevista  una  prova  di  esame  unica  per gli insegnamenti di
chimica industriale II e di laboratorio di chimica industriale II.
  E' pure prevista una prova di esame  unica  per  l'insegnamento  di
indirizzo  abbinato  ad  un omonimo corso di laboratorio e per questo
laboratorio.
  Qualora, per necessita' didattiche, i corsi e  i  laboratori  siano
svolti  in  due  cicli  didattici  successivi, l'esame relativo sara'
sostenuto alla fine della seconda parte.
   Nel  biennio  lo  studente  dovra'  svolgere  un  lavoro  di  tesi
sperimentale  per un periodo di non meno di nove mesi (equivalente ad
un impegno  minimo  di  milleduecento  ore)  su  argomenti  attinenti
l'indirizzo o il piano di studi prescelto.
  L'esame  di  laurea consiste nella discussione di una dissertazione
scritta, riguardante il lavoro  di  tesi  sperimentale  svolto  dallo
studente.
  Il  diploma  di  laurea  riporta  il  titolo di laureato in chimica
industriale, mentre il certificato relativo, rilasciato al  laureato,
fara' menzione dell'indirizzo seguito.
  Art.  125 (Norme transitorie e finali). - Gli studenti iscritti con
il vecchio  ordinamento  al  momento  della  entrata  in  vigore  del
presente  ordinamento,  possono  completare  gli  studi  previsti dal
precedente ordinamento.
  Quando la facolta' si sara' adeguata al presente nuovo ordinamento,
la sua applicabilita' avra' inizio per gli studenti iscritti al primo
anno di corso e sara' progressivamente estesa, negli anni  accademici
seguenti, agli anni di corso successivi al primo.
  Per  quanto  non esplicitamente indicato nel presente statuto, vale
quanto previsto  nel  decreto  del  Presidente  della  Repubblica  31
ottobre  1988, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 12 maggio 1989
ed al relativo allegato (tabella XX).
  Il presente per la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
   Parma, 9 ottobre 1992
                                               Il rettore: OCCHIOCUPO