Modificazioni allo statuto dell'Universita'.(GU n.63 del 17-3-1994)
IL RETTORE Visto lo statuto dell'Universita' degli studi di Parma, approvato con regio decreto 13 ottobre 1927, n. 2797, e successive modificazioni ed integrazioni; Visto il testo unico sulle leggi sull'istruzione superiore approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592; Visto il regio decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito nella legge 21 gennaio 1936, n. 73; Visto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, e successive modificazioni; Vista la legge 22 maggio 1978, n. 217; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382; Vista la legge 14 agosto 1982, n. 590; Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168, e in particolare l'art. 16, comma 1, relativo alle modifiche di statuto; Visti i decreti del Presidente della Repubblica nelle rispettive date 31 ottobre 1988 e 20 ottobre 1990 recanti "Modificazione all'ordinamento universitario relativamente ai corsi di laurea in chimica industriale e chimica"; Viste le proposte di modifica di statuto formulate dalle autorita' accademiche di questo Ateneo; Riconosciuta la particolare necessita' di approvare le nuove modifiche proposte, in deroga al termine triennale di cui all'ultimo comma dell'art. 17 del testo unico 31 agosto 1933, n. 1592, per i motivi esposti nelle deliberazioni degli organi accademici di questa Universita' e convalidati dal Consiglio universitario nazionale nel suo parere; Visto il parere del Consiglio universitario nazionale e le delibere di adeguamento degli organi accademici di questa Universita'; Decreta: Lo statuto di questo Ateneo approvato e modificato con i decreti sopra indicati, e' ulteriormente modificato come appresso: Art. 1. Gli articoli dal 108 al 117 compresi, riguardanti la facolta' di scienze matematiche fisiche e naturali - corsi di laurea in chimica industriale e chimica, sono soppressi e sostituiti, con il conseguente scorrimento della numerazione degli articoli successivi, dai seguenti nuovi articoli: CORSO DI LAUREA IN CHIMICA Art. 108. - La durata del corso di studi in chimica e' di cinque anni, articolati in un triennio propedeutico, a carattere formativo di base, ed in successivi distinti indirizzi di durata biennale e di contenuti piu' specifici sia sotto l'aspetto scientifico che sotto quello applicativo. L'accesso al corso di laurea e' regolato dalle disposizioni di legge. Art. 109. - Il numero di esami e' non meno di ventitre'. Nel caso di verifiche di profitto contestuale, accorpamento di piu' insegnamenti dello stesso anno accademico, il preside costituisce le commissioni di profitto utilizzando i docenti dei relativi corsi, secondo le norme dettate dall'art. 160 del testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592, e dall'art. 42 del regolamento studenti approvato con regio decreto 4 giugno 1938, n. 1269. Art. 110. - La didattica del corso di laurea in chimica e' organizzata per ciascun anno di corso in due cicli coordinati di durata inferiore all'anno. Ciascun ciclo di seguito indicato convenzionalmente come semestre, ha durata minima di quattordici-quindici settimane. L'intervallo tra i due semestri deve essere almeno di quattro settimane. Gli esami sono effettuati al termine di ciascun semestre, prevedendo tre sessioni di esami: una durante la pausa tra i due semestri dell'anno accademico, una alla fine del secondo semestre, ed una di recupero prima dell'inizio dei corsi, e cio' nel rispetto di quanto stabilito dal testo unico n. 1592/1933 e dal regolamento studenti n. 1269/1938. Il totale delle ore di insegnamento e' nel triennio, di 1680 ore, suddivise in ventisei corsi e sedici esami e, nel biennio, di cinquecentoquaranta ore suddivise in nove corsi e sette esami; lo studente dovra' inoltre svolgere un lavoro di tesi sperimentale per un periodo di non meno di nove mesi (equivalente ad un impegno minimo di milleduecento ore) su argomenti attinenti all'indirizzo prescelto. Di norma i corsi di lezione sono di sessanta ore di cui almeno 1/4 dedicate agli esercizi mentre i corsi di laboratorio sono di settantacinque ore di cui almeno i 2/3 di esercitazione pratica. L'accertamento finale del profitto, secondo le modalita' previste dai consigli di corso di laurea, avverra' per singolo insegnamento tranne nei casi elencati piu' avanti in cui e' prevista una prova di esame unica per due corsi della stessa area. I corsi, come previsto dall'art. 6, primo comma, della legge 18 marzo 1958, n. 311, comprendono lezioni, esercitazioni, esercizi, sperimentazioni e dimostrazioni a seconda della natura degli insegnamenti. Nell'ambito della programmazione prevista dagli articoli 10 e 94 del decreto del Presidente della Repubblica n. 382/1980, il consiglio di corso di laurea e quelli di facolta', per le rispettive competenze, stabiliscono le modalita' di coordinamento didattico nell'ambito di ciascuna area e tra le diverse aree. In tale ambito possono essere previste forme di coordinamento e interscambio tra i vari docenti ai sensi del terzo comma dell'art. 7 del decreto del Presidente della Repubblica n. 382/1980. Il consiglio di corso di laurea stabilisce l'organizzazione dei corsi nei vari semestri. Nell'ambito del biennio, il consiglio di corso di laurea puo' definire combinazioni di corsi opzionali, che rispondono ad una logica di natura culturale, in modo da costituire orientamento all'interno dei singoli indirizzi. Tali combinazioni vengono pubblicate nel manifesto annuale degli studi. Ai sensi dell'art. 2 della legge 11 dicembre 1969, n. 910 e dell'art. 4 della legge 30 novembre 1970, n. 924, lo studente puo' presentare un piano di studi diverso da quello consigliato dalla facolta' e previsto dal manifesto degli studi, purche' nell'ambito delle discipline attivate e nel rispetto del numero dei corsi relativo a ciascuna area e del rapporto tra i corsi di lezione e di laboratorio. Il consiglio di corso di laurea valutera' la congruita' del piano di studi proposto dallo studente con il raggiungimento degli obiettivi didattico-formativi previsti dalla presente tabella. Art. 111 (Triennio propedeutico). - L'attivita' didattica del triennio e' articolata in aree, ciascuna comprendente i corsi fondamentali indicati. A) Area matematica (240 ore totali): istituzioni di matematiche (primo corso); istituzioni di matematiche (secondo corso); calcolo numerico; laboratorio di programmazione e calcolo. B) Area di fisica (180 ore totali): fisica generale (primo corso); fisica generale (secondo corso); laboratorio di fisica generale. C) Area di chimica analitica (270 ore totali): chimica analitica (primo corso); laboratorio di chimica analitica (primo corso); laboratorio di chimica analitica (secondo corso); laboratorio di chimica analitica (terzo corso). D) Area di chimica fisica (270 ore totali): chimica fisica (primo corso); chimica fisica (secondo corso); laboratorio di chimica fisica (primo corso); laboratorio di chimica fisica (secondo corso). E) Area di chimica organica (270 ore totali): chimica organica (primo corso); chimica organica (secondo corso); laboratorio di chimica organica (primo corso); laboratorio di chimica organica (secondo corso). F) Area di chimica inorganica (270 ore totali): chimica generale ed inorganica; chimica inorganica (primo corso); laboratorio di chimica generale ed inorganica; laboratorio di chimica inorganica (primo corso). G) Area di chimica biologica (60 ore totali): chimica biologica (primo corso). Gli studenti sono inoltre tenuti a frequentare due corsi opzionali (60 ore ciascuno), scelti fra quelli proposti dal consiglio di corso di laurea. Allo studente che ha superato tutti gli esami prescritti nel triennio su richiesta viene rilasciato un certificato attestante il completamento degli studi propedeutici alla laurea in chimica. I seguenti insegnamenti comportano una prova di esame unica per i due corsi: calcolo numerico e laboratorio di programmazione e calcolo; chimica generale ed inorganica e laboratorio di chimica generale ed inorganica; fisica generale (secondo corso) e laboratorio di fisica generale; laboratorio di chimica analitica (primo corso) e laboratorio di chimica analitica (secondo corso); chimica analitica (primo corso) e laboratorio di chimica analitica (primo corso); chimica fisica (primo corso) e laboratorio di chimica fisica (primo corso); chimica fisica (secondo corso) e laboratorio di chimica fisica (secondo corso); chimica organica (primo corso) e laboratorio di chimica organica (primo corso); chimica organica (secondo corso) e laboratorio di chimica organica (secondo corso); chimica inorganica (primo corso) e laboratorio di chimica inorganica (primo corso). I corsi e laboratori possono essere svolti per necessita' didattiche in due semestri successivi: in tal caso l'esame relativo sara' sostenuto alla fine della seconda parte. Lo studente sara' tenuto a dimostrare di aver appreso almeno una lingua straniera moderna (di regola la lingua inglese) tra quelle proposte dal consiglio di corso di laurea nel manifesto degli studi. La conoscenza verra' verificata attraverso un colloquio regolarmente verbalizzato da una commissione nominata dalla facolta' di scienze matematiche, fisiche e naturali. Art. 112 (Biennio). - Sono ammessi al quarto anno coloro che abbiano superato gli esami del triennio propedeutico. E' comunque consentita l'iscrizione al quarto anno in difetto di due soli degli esami del triennio, che dovranno peraltro essere sostenuti prima di quelli del biennio. Art. 113. - Il biennio si articola in indirizzi. Gli indirizzi sono caratterizzati da due insegnamenti fondamentali comuni a tutti i piani di studio dell'indirizzo, con i rispettivi laboratori o esercitazioni, e da cinque insegnamenti opzionali da scegliere tra quelli attivati nella sede. Gli indirizzi possono essere anche articolati in orientamenti. Gli indirizzi articolati in orientamenti sono caratterizzati da un insegnamento fondamentale comune a tutti i piani di studio dell'indirizzo, con il rispettivo laboratorio o esercitazioni, da un fondamentale di orientamento, con il rispettivo laboratorio o esercitazioni e da cinque insegnamenti opzionali da scegliere tra quelli attivati nella sede. Sono previsti i seguenti indirizzi: Indirizzo: CHIMICA INORGANICA Orientamento fondamentale. I corsi fondamentali sono: 1) chimica inorganica (secondo corso); 2) chimica inorganica (terzo corso); 3) laboratorio di chimica inorganica (secondo corso); 4) laboratorio di chimica inorganica (terzo corso). Orientamento chimico-fisico. I corsi fondamentali sono: 1) chimica inorganica (secondo corso); 2) chimica fisica (terzo corso); 3) laboratorio di chimica inorganica (secondo corso); 4) laboratorio di chimica-fisica (terzo corso). I corsi di chimica inorganica (secondo corso) e laboratorio di chimica inorganica (secondo corso), i corsi di chimica inorganica (terzo corso) e laboratorio di chimica inorganica (terzo corso) ed i corsi di chimica fisica (terzo corso) e laboratorio di chimica fisica (terzo corso) danno luogo ad una prova di accertamento unica. Indirizzo: CHIMICA ORGANICA Orientamento fondamentale. I corsi fondamentali sono: 1) chimica organica (terzo corso); 2) chimica organica (quarto corso); 3) laboratorio di chimica organica (terzo corso); 4) laboratorio di chimica organica (quarto corso). Orientamento chimico-fisico. I corsi fondamentali sono: 1) chimica organica (terzo corso); 2) chimica fisica (terzo corso); 3) laboratorio di chimica organica (terzo corso); 4) laboratorio di chimica-fisica (terzo corso). I corsi di chimica organica (terzo corso) e laboratorio di chimica organica (terzo corso), i corsi di chimica organica (quarto corso) e laboratorio di chimica organica (quarto corso) ed i corsi di chimica fisica (terzo corso) e laboratorio di chimica fisica (terzo corso) danno luogo ad una prova di accertamento unica. Indirizzo: APPLICATIVO ALIMENTARE I corsi fondamentali sono: 1) chimica analitica (secondo corso); 2) chimica degli alimenti; 3) laboratorio di chimica analitica (quarto corso); 4) laboratorio di chimica degli alimenti. I corsi di chimica analitica (secondo corso) e di laboratorio di chimica analitica (quarto corso) danno luogo ad una prova di accertamento unica cosi' come i corsi di chimica degli alimenti e laboratorio di chimica degli alimenti. Art. 114. - Gli insegnamenti opzionali sono: 1) biochimica industriale; 2) biopolimeri; 3) chemiometria; 4) chimica analitica degli inquinanti; 5) chimica analitica separativa; 6) chimica bioinorganica; 7) chimica biorganica; 8) chimica computazionale; 9) chimica degli alimenti; 10) chimica dei composti eterociclici; 11) chimica dei composti organometallici; 12) chimica merceologica; 13) chimica metallorganica; 14) chimica dei metalli e delle leghe; 15) chimica dei processi biotecnologici; 16) chimica del restauro; 17) chimica dell'ambiente; 18) chimica delle fermentazioni e microbiologia industriale; 19) chimica delle macromolecole; 20) chimica delle sostanze coloranti; 21) chimica delle sostanze organiche naturali; 22) chimica dello stato solido; 23) chimica e tecnologia dei polimeri; 24) chimica e fisica ambientale; 25) chimica fisica biologica; 26) chimica fisica dei materiali; 27) chimica fisica dei polimeri; 28) chimica fisica dei sistemi dispersi e delle interfasi; 29) chimica fisica della catalisi; 30) chimica fisica dello stato solido e delle superfici; 31) chimica fisica organica; 32) chimica inorganica industriale; 33) chimica organica industriale; 34) cristallochimica; 35) didattica della chimica; 36) elettrochimica; 37) elettrochimica applicata; 38) fotochimica; 39) laboratorio di chimica delle macromolecole; 40) meccanismi di reazione in chimica inorganica; 41) meccanismi di reazione in chimica organica; 42) metodi analitici in chimica industriale; 43) metodi fisici in chimica inorganica; 44) metodi fisici in chimica organica; 45) metodi matematici e statistici; 46) petrolchimica e tecnologia dei prodotti petroliferi; 47) radiochimica; 48) recupero e riciclo dei materiali; 49) sintesi e tecniche speciali inorganiche; 50) sintesi e tecniche speciali organiche; 51) spettroscopia molecolare; 52) stereochimica; 53) strutturistica chimica; 54) termodinamica chimica. Art. 115 (Prova di accertamento unica). - Il preside della facolta' per la prova di accertamento unica, prevista per i corsi del triennio propedeutico e per i corsi di indirizzo del biennio, costituisce le relative commissioni per gli esami di profitto, utilizzando i docenti dei rispettivi corsi, secondo le norme dettate dall'art. 160 del testo unico n. 1592/1933 e dall'art. 42 del regolamento studenti n. 1269/1938. Corsi opzionali: i corsi opzionali potranno essere scelti dallo studente fra quelli indicati in un apposito elenco predisposto dalla sede, fra le discipline attivate. Possono anche essere inserite a statuto, con la procedura prevista dall'art. 17 del testo unico n. 1592/1933, ed utilizzate, nel rispetto del limite numerico previsto dalle norme vigenti, come corsi opzionali, tutte le discipline fondamentali dell'ordinamento nazionale. Quando vengono scelti, come corsi opzionali, i fondamentali con i relativi laboratori, di un indirizzo diverso da quello prescelto dallo studente, il corso fondamentale ed il corrispondente corso di laboratorio, che sono stati sostituiti da due corsi opzionali, comportano due esami distinti. Art. 116 (Esame e diploma di laurea). - Per essere ammesso a sostenere l'esame di laurea lo studente deve avere seguito tutti i corsi previsti dal piano di studi approvato dalla facolta' e superato i relativi esami. Lo studente deve avere inoltre svolto il lavoro di tesi sperimentale. L'esame di laurea consiste nella discussione della tesi sperimentale con le modalita' stabilite dai singoli consigli di corsi di laurea, in applicazione alle disposizioni vigenti. Il diploma di laurea riporta il titolo di laureato in chimica, mentre il relativo certificato rilasciato al laureato fara' menzione dell'indirizzo seguito. Art. 117 (Norme transitorie e finali). - Gli studenti iscritti con il vecchio ordinamento al momento dell'entrata in vigore del presente ordinamento, possono completare gli studi previsti dal precedente ordinamento. Quando la facolta' si sara' adeguata al presente nuovo ordinamento, la sua applicabilita' avra' inizio per gli studenti iscritti al primo anno di corso e sara' progressivamente estesa, negli anni accademici seguenti, agli anni di corso successivi al primo. Per quanto non esplicitamente indicato nel presente statuto, vale quanto previsto dal decreto del Presidente della Repubblica 20 ottobre 1990 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'8 febbraio 1991 ed al relativo allegato (tabella XIX) ed in eventuali sue modifiche o aggiunte successive. CORSO DI LAUREA IN CHIMICA INDUSTRIALE Art. 118. - La durata del corso degli studi per la laurea in chimica industriale e' di cinque anni divisi in un triennio propedeutico e in un biennio di studi di applicazione. Art. 119. - I titoli di ammissione sono quelli previsti dalle vigenti disposizioni di legge. La didattica del corso di laurea e' organizzata per ciascun anno di corso in due cicli coordinati di durata inferiore all'anno. Ciascun ciclo, anche indicato convenzionalmente come semestre, ha durata minima di 14-15 settimane. L'intervallo tra i due semestri deve essere di almeno quattro settimane. Gli esami sono effettuati al termine di ciascun semestre, prevedendo tre sessioni di esami: una durante la pausa tra i due semestri dell'anno accademico, una alla fine del secondo semestre ed una di recupero prima dell'inizio dei corsi. Il numero di esami e' non meno di ventiquattro. Il totale delle ore di insegnamento e' nel triennio di 1770 ore, suddivise in 27 corsi e 17 esami e nel biennio di 570 ore, suddivise in 9 corsi e 7 esami. Di norma i corsi di lezione sono di sessanta ore, di cui almeno 1/4 dedicate agli esercizi, mentre i corsi di laboratorio sono di settantacinque ore, di cui almeno i 2/3 di esercitazioni pratiche. L'accertamento finale del profitto, secondo le modalita' previste dal consiglio di corso di laurea, avverra' per singolo insegnamento, tranne nei casi elencati piu' avanti, in cui e' prevista una prova di esame unica per due corsi della stessa area. Il consiglio del corso di laurea stabilisce l'organizzazione dei corsi nei vari semestri. Art. 120 (Triennio di studi propedeutici). Insegnamenti fondamentali: A) Area matematica (180 ore totali): 1) istituzioni di matematiche (primo corso); 2) istituzioni di matematiche (secondo corso); 3) calcolo numerico e programmazione. B) Area fisica (180 ore totali): 4) fisica generale (primo corso); 5) fisica generale (secondo corso); 6) laboratorio di fisica generale. C) Area di chimica generale ed inorganica (270 ore totali): 7) chimica generale ed inorganica; 8) laboratorio di chimica generale ed inorganica; 9) chimica inorganica; 10) laboratorio di chimica inorganica. D) Area di chimica organica (270 ore totali): 11) chimica organica (primo corso); 12) laboratorio di chimica organica (primo corso); 13) chimica organica (secondo corso); 14) laboratorio di chimica organica (secondo corso). E) Area di chimica analitica (270 ore totali): 15) chimica analitica; 16) laboratorio di chimica analitica; 17) chimica analitica strumentale; 18) laboratorio di chimica analitica strumentale. F) Area di chimica fisica (270 ore totali): 19) chimica fisica (primo corso); 20) laboratorio di chimica fisica; 21) chimica fisica (secondo corso); 22) chimica fisica industriale. G) Area di chimica industriale (270 ore totali): 23) chimica industriale I; 24) laboratorio di chimica industriale I; 25) processi ed impianti industriali chimici I; 26) laboratorio di processi e impianti industriali chimici. H) Area di chimica biologica (60 ore totali): 27) chimica biologica. Art. 121. (Biennio di studi di applicazione). Il biennio riguarda l'indirizzo: ricerca e sviluppo dei prodotti. Insegnamenti fondamentali: 1) chimica industriale II; 2) laboratorio di chimica industriale II; 3) processi ed impianti industriali chimici II; 4) chimica organica industriale. Art. 122. - Gli insegnamenti opzionali sono i seguenti: 1) chemiometria; 2) chimica analitica degli inquinanti; 3) chimica analitica separativa; 4) chimica biorganica; 5) chimica computazionale; 6) chimica dei composti eterociclici; 7) chimica dei composti organometallici; 8) chimica dei metalli e delle leghe; 9) chimica delle sostanze coloranti; 10) chimica delle sostanze organiche naturali; 11) chimica dello stato solido; 12) chimica e tecnologia degli intermedi; 13) chimica e tecnologia dei composti metallorganici; 14) chimica fisica dei materiali; 15) chimica fisica dei polimeri; 16) chimica e tecnologia del vetro e dei materiali ceramici; 17) chimica e tecnologia della catalisi; 18) chimica fisica biologica; 19) chimica fisica dei materiali; 20) chimica fisica della catalisi; 21) chimica fisica dello stato solido e delle superfici; 22) chimica fisica organica; 23) chimica inorganica industriale; 24) chimica metallorganica; 25) chimica organica industriale; 26) cristallochimica; 27) didattica della chimica; 28) elettrochimica; 29) fotochimica; 30) meccanismi di reazione in chimica inorganica; 31) meccanismi di reazione in chimica organica; 32) metodi analitici in chimica industriale; 33) metodi fisici in chimica inorganica; 34) metodi fisici in chimica organica; 35) petrolchimica e tecnologia dei prodotti petroliferi; 36) radiochimica; 37) sintesi e tecniche speciali inorganiche; 38) sintesi e tecniche speciali organiche; 39) spettroscopia molecolare; 40) stereochimica; 41) strutturistica chimica; 42) termodinamica chimica. Per essere ammesso a sostenere l'esame di laurea lo studente deve avere seguito tutti i corsi previsti dal piano di studi approvato dalla facolta' e superato i relativi esami. Lo studente deve aver inoltre svolto il lavoro di tesi sperimentale. Art. 123 (Norme per il triennio di studi propedeutici). - E' prevista una prova di esame unica nei seguenti casi: 1) chimica generale ed inorganica, laboratorio di chimica generale ed inorganica; 2) fisica generale (secondo corso), laboratorio di chimica generale; 3) chimica analitica, laboratorio di chimica analitica; 4) chimica analitica strumentale, laboratorio di chimica analitica strumentale; 5) chimica fisica (secondo corso), laboratorio di chimica fisica; 6) chimica organica (primo corso), laboratorio di chimica organica (primo corso); 7) chimica organica (secondo corso), laboratorio di chimica organica (secondo corso); 8) chimica inorganica, laboratorio di chimica inorganica; 9) chimica industriale I, laboratorio di chimica industriale I; 10) processi ed impianti industriali chimici I, laboratorio di processi ed impianti industriali chimici. Qualora, per necessita' didattiche, i corsi ed i laboratori siano svolti in due cicli didattici successivi, l'esame relativo sara' sostenuto alla fine della seconda parte. Lo studente sara' tenuto a dimostrare di avere appreso almeno una lingua straniera moderna tra quelle proposte dal consiglio di corso di laurea nel manifesto degli studi. La conoscenza verra' verificata attraverso un colloquio regolarmente verbalizzato da una commissione nominata dalla facolta'. Per ottenere l'iscrizione al biennio di applicazione, lo studente deve avere superato gli esami del triennio o essere in difetto di non piu' di due di essi, che dovranno comunque essere sostenuti prima di quelli del biennio. Allo studente che ha superato tutti gli esami prescritti nel triennio, su richiesta, viene rilasciato un certificato attestante il completamento degli studi propedeutici alla laurea in chimica industriale. Art. 124 (Norme per il biennio di applicazione). - Nell'ambito del biennio, il consiglio di corso di laurea puo' definire combinazioni di corsi opzionali che rispondano ad una logica di natura culturale, in modo da costituire orientamento all'interno dell'indirizzo. Tali combinazioni vengono pubblicate nel manifesto annuale degli studi. All'atto dell'iscrizione al quarto anno, lo studente deve sottoporre all'approvazione del consiglio di corso di laurea l'elenco degli insegnamenti opzionali prescelti, tra quelli indicati nel manifesto annuale degli studi per l'indirizzo e l'eventuale orientamento da lui scelto. In alternativa, lo studente puo' sottoporre all'approvazione del consiglio di corso di laurea un piano di studi diversi da quello consigliato dalla facolta' e previsto dal manifesto degli studi, purche' nell'ambito delle discipline attivate e nel rispetto del numero dei corsi relativo a ciascuna area e del rapporto tra i corsi di lezione e di laboratorio. E' prevista una prova di esame unica per gli insegnamenti di chimica industriale II e di laboratorio di chimica industriale II. E' pure prevista una prova di esame unica per l'insegnamento di indirizzo abbinato ad un omonimo corso di laboratorio e per questo laboratorio. Qualora, per necessita' didattiche, i corsi e i laboratori siano svolti in due cicli didattici successivi, l'esame relativo sara' sostenuto alla fine della seconda parte. Nel biennio lo studente dovra' svolgere un lavoro di tesi sperimentale per un periodo di non meno di nove mesi (equivalente ad un impegno minimo di milleduecento ore) su argomenti attinenti l'indirizzo o il piano di studi prescelto. L'esame di laurea consiste nella discussione di una dissertazione scritta, riguardante il lavoro di tesi sperimentale svolto dallo studente. Il diploma di laurea riporta il titolo di laureato in chimica industriale, mentre il certificato relativo, rilasciato al laureato, fara' menzione dell'indirizzo seguito. Art. 125 (Norme transitorie e finali). - Gli studenti iscritti con il vecchio ordinamento al momento della entrata in vigore del presente ordinamento, possono completare gli studi previsti dal precedente ordinamento. Quando la facolta' si sara' adeguata al presente nuovo ordinamento, la sua applicabilita' avra' inizio per gli studenti iscritti al primo anno di corso e sara' progressivamente estesa, negli anni accademici seguenti, agli anni di corso successivi al primo. Per quanto non esplicitamente indicato nel presente statuto, vale quanto previsto nel decreto del Presidente della Repubblica 31 ottobre 1988, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 12 maggio 1989 ed al relativo allegato (tabella XX). Il presente per la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Parma, 9 ottobre 1992 Il rettore: OCCHIOCUPO