Autorizzazione alla regione Lombardia ad utilizzare le economie derivanti dall'appalto dei "lavori di ristrutturazione del civico acquedotto del comune di Tavernola Bergamasca", finanziato con mutuo della Cassa depositi e prestiti di lire 954 milioni, per l'esecuzione dei lavori suppletivi e di variante al progetto medesimo.(GU n.94 del 23-4-1994)
IL MINISTRO DEI LAVORI PUBBLICI Vista la legge 11 marzo 1988, n. 67, recante "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 1988); Visti i decreti ministeriali 22 maggio 1989, 20 giugno 1991 e 25 luglio 1991 con i quali e' stata autorizzata, ai sensi e per gli effetti dell'art. 17, commi 38 e 42, della citata legge, la concessione da parte della Cassa depositi e prestiti, a favore della regione Lombardia, di mutui finalizzati alla attuazione di vari interventi acquedottistici fra i quali quello riguardante il "progetto per la ristrutturazione dell'acquedotto comunale di Tavernola Bergamasca (Bergamo)", dell'importo complessivo di lire 1.060 milioni; Vista la deliberazione n. 418173500 del 18 ottobre 1990 con la quale la Cassa depositi e prestiti ha assentito un mutuo di lire 954 milioni al sopracitato progetto; Vista la legge 30 dicembre 1991, n. 412, recante "Disposizioni in materia di finanza pubblica", in particolare l'art. 20, comma 1, secondo il quale "le economie verificatesi nella realizzazione di opere pubbliche finanziate con ricorso a mutui con ammortamento a carico del bilancio statale in base a specifiche disposizioni legislative, possono essere utilizzate per lavori suppletivi e di variante al progetto originario, previa autorizzazione del Ministero competente, secondo le medesime procedure previste dalla legge di riferimento"; Vista la perizia maggio 1992, redatta dall'ing. Mario Spataro di Cologno Monzese (Milano) per conto del comune di Tavernola Bergamasca per i lavori suppletivi e di variante al succitato progetto originario, riguardanti la costruzione di tratti della rete di distribuzione e la realizzazione di cassette di utenza dell'importo complessivo di L. 1.135.000.000; Vista la delibera n. 193 del 2 settembre 1993 con la quale il comune di Tavernola Bergamasca ha approvato la perizia di variante e suppletiva al progetto originario, per la ristrutturazione dell'acquedotto civico, per un importo complessivo di L. 1.135.000.000, nella quale si propone l'utilizzazione delle economie verificatesi nella realizzazione delle opere per complessive lire 76.4 milioni di cui lire 14.7 milioni per ribasso d'asta e lire 61.7 per quota mutuo assentito ancora disponibile; Visto che il comune di Tavernola Bergamasca ha provveduto ad integrare il finanziamento del progetto originario con ulteriore mutuo di L. 75.000.000 del Crediop, al fine di ottenere la copertura finanziaria dell'importo complessivo della citata perizia di variante e suppletiva ammontante a lire 1.135 milioni; Vista la nota n. 8274/218 dell'8 novembre 1993 con la quale il dirigente del servizio provinciale del genio civile di Bergamo, ha espresso parere favorevole, in linea tecnica, sulla suddetta perizia suppletiva e di variante; Vista la delibera 21 dicembre 1993, n. 45382, della giunta della regione Lombardia, con la quale viene chiesta al Ministero dei lavori pubblici l'autorizzazione all'utilizzo delle economie di appalto, ai sensi dell'art. 20 della legge n. 412/91, per citati lavori suppletivi e di variante; Viste le risultanze favorevoli dell'istruttoria compiuta sugli elaborati della perizia in argomento, ai fini della rispondenza degli interventi in essa previsti ai requisiti di ammissibilita' fissati dalla deliberazione C.I.P.E. del 14 giugno 1988; Decreta: Art. 1. Ai sensi e per gli effetti dell'art. 20, comma 1, della legge 30 dicembre 1991, n. 412, la regione Lombardia e' autorizzata ad utilizzare le economie derivanti dall'appalto dei "lavori di ristrutturazione del civico acquedotto del comune di Tavernola Bergamasca", finanziato con mutuo della Cassa depositi e prestiti di lire 954 milioni, per l'esecuzione dei lavori suppletivi e di variante al progetto medesimo di cui alla perizia richiamata nelle premesse. Roma, 28 marzo 1994 Il Ministro: MERLONI