Modificazioni allo statuto dell'Universita'.(GU n.231 del 3-10-1994)
IL RETTORE Visto lo statuto dell'Universita' degli studi di Ferrara, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 18 aprile 1951, n. 964, e successive modificazioni; Visto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592; Visto il regio decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito nella legge 2 gennaio 1936, n. 73; Visto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, e successive modificazioni; Vista la legge 11 aprile 1953, n. 312; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382; Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168, ed in particolare l'art. 16, comma 1, relativo alle modifiche di statuto; Visto il decreto del Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica del 24 febbraio 1993, di modifica dell'ordinamentodidattico universitario relativo al corso di laurea in architettura; Vista la proposta di modifica allo statuto formulata dal consiglio della facolta' di architettura nella seduta del 18 agosto 1993, dal senato accademico, nella seduta del 16 novembre 1993 e dal consiglio di amministrazione nella seduta del 26 novembre 1993; Rilevata la necessita' di apportare la modifica di statuto in deroga al termine triennale di cui all'art. 17 del testo unico 31 agosto 1933, n. 1592; Visto il parere favorevole del Consiglio universitario nazionale espresso per il suddetto corso di laurea nella seduta del 18 febbraio 1994; Vista la deliberazione di adeguamento al parere espresso dal Consiglio universitario nazionale nella succitata seduta, formulata dal consiglio della facolta' di architettura nella seduta del 25 marzo 1994, dal senato accademico nella seduta del 18 maggio 1994 e dal consiglio di amministrazione nella seduta del 25 maggio 1994; Decreta: Lo statuto dell'Universita' degli studi di Ferrara, approvato e modificato con i decreti indicati in premessa, e' ulteriormente modificato come appresso: Dopo l'art. 112 ed il conseguente spostamento della numerazione degli articoli successivi, sono aggiunti nuovi articoli relativi al nuovo ordinamento della facolta' di architettura; pertanto vengono soppressi gli articoli dal 113 al 120. Titolo II DISPOSIZIONI RELATIVE ALLE VARIE FACOLTA' Capo VII FACOLTA' DI ARCHITETTURA Art. 113. - La facolta' di architettura conferisce la laurea in architettura. LAUREA IN ARCHITETTURA Art. 114. 1. Accesso al corso di laurea in architettura. Costituiscono titoli di ammissione al corso di laurea in architettura quelli previsti dalle vigenti disposizioni di legge. Il numero degli iscritti per il primo anno del corso di laurea in architettura sara' stabilito annualmente dal senato accademico su proposta della facolta' motivata sulla base delle strutture e delle risorse disponibili, delle previsioni del mercato del lavoro, degli standard europei e secondo i criteri generali fissati dal Ministero dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica ai sensi dell'art. 9, comma 4, della legge n. 341/1990; tenendo altresi' conto, in applicazione dell'art. 9, comma a), della legge n. 341/1990; di quanto stabilito dalla direttiva CEE n. 85/384 sulla formazione per lo svolgimento delle attivita' esercitate abitualmente con il titolo professionale di architetto e dalla successiva raccomandazione del comitato consultivo CEE n. 3 del 13-14 marzo 1990. Il consiglio di facolta' stabilisce i criteri di valutazione per l'ammissione dei candidati. 2. Organizzazione della didattica. L'attivita' didattica e' organizzata sulla base di annualita', costituite da corsi ufficiali di insegnamento monodisciplinari od integrati. Il corso di insegnamento integrato e' costituito come un corso si insegnamento monodisciplinare, ma le lezioni sono svolte in moduli coordinati di almeno trenta ore ciascuno e svolti da due, o al piu' da tre, professori ufficiali che faranno parte della commissione di esame. L'integrazione puo' riguardare sia la stessa area disciplinare, che aree disciplinari differenti. L'attivita' didattica del corso di laurea in architettura si articola in una parte formativa orientata all'apprendimento e alla conoscenza di teorie, metodi e discipline; ed in una parte teorico-pratica orientata all'apprendimento e all'esercizio del "saper fare" nel campo delle attivita' strumentali o specifiche della professione. Per lo svolgimento dell'attivita' teorico-pratica (comprensiva di esercitazioni, attivita' guidate, visite tecniche, prove di accertamento, correzione e discussione di elaborati, ecc.) nelle facolta' vengono istituiti dei laboratori, sotto la responsabilita' di un docente di ruolo, professore ufficiale della disciplina caratterizzante il laboratorio medesimo: essi sono strutture didattiche che hanno per fine la conoscenza, la cultura, la pratica e l'esercizio del progetto. Gli studenti ne hanno l'obbligo di frequenza, che e' accertata dal docente responsabile del laboratorio. L'attivita' del laboratorio si conclude con una prova d'esame, ad eccezione del laboratorio finale pre-laurea, come di seguito specificato. Per assicurare una idonea assistenza didattica, anche secondo quanto previsto dalla raccomandazione CEE, di cui al punto 1, comma 2, nei laboratori dovra' essere assicurato un rapporto personalizzato tra discenti e docente tale da consentire il controllo individuale della pratica del progetto; pertanto non potranno essere ammessi piu' di 50 allievi per ogni laboratorio. Tali laboratori sono: laboratorio di progettazione architettonica; laboratorio di costruzione dell'architettura; laboratorio di progettazione urbanistica; laboratorio di restauro dei monumenti; laboratorio di sintesi finale. Ogni laboratorio e' caratterizzato da una specifica disciplina presa nelle aree disciplinari che definiscono i laboratori medesimi, ad essa sono assegnate 120 delle 180 ore complessive, mentre le altre 60 ore - uno o due moduli didattici - al fine di garantire il carattere interdisciplinare del laboratorio, saranno utilizzate da insegnamenti di altre aree disciplinari; in caso di particolari esigenze didattiche potranno essere utilizzate con contributi offerti anche dal settore disciplinare caratterizzante il laboratorio; il manifesto annuale degli studi indichera', per ogni laboratorio attivato, quali discipline forniranno i moduli didattici precedentemente indicati. Nel laboratorio di sintesi finale lo studente e' guidato, in accordo al proprio piano di studi, attraverso l'apporto di piu' discipline alla matura e completa preparazione di un progetto nei diversi campi dell'applicazione professionale. I laboratori di sintesi finale vengono istituiti dal consiglio di facolta' che ne definisce la correlazione con la tesi di laurea; ognuno di essi non prevede un esame di profitto ma rilascia una ammissione all'esame di laurea certificata dai docenti che hanno condotto il laboratorio frequentato dallo studente. Alcuni segmenti dell'attivita' didattica pratica potranno essere svolti anche presso qualificate strutture degli istituti di ricerca scientifica nonche' dei reparti di ricerca e sviluppo di enti ed imprese pubbliche o private operanti nel settore dell'architettura, dell'ingegneria civile e dell'urbanistica, previa stipula di apposite convenzioni che possono prevedere anche l'utilizzazione di esperti appartenenti a tali strutture ed istituti, per attivita' didattiche speciali (corsi intensivi, seminari, stages). Su delibera del consiglio di facolta' le attivita' didattiche di cui al comma precedente sono quotate in crediti fino alla concorrenza massima di una annualita'. 3. Durata degli studi e articolazione dei curricula. La durata del corso di laurea in architettura e' fissata in cinque anni, per un monte di almeno 4.500 ore, articolate in tre cicli orientati rispettivamente: I: alla formazione di base; II: alla formazione scientifico-tecnica e professionale; III: al compimento degli studi in vista di specifici approfondimenti testimoniati dall'esame di laurea. Ciascun anno di corso e' suddiviso in due semestri della durata di almno 14 settimane di attivita' didattica ciascuno; al termine di ogni semestre e prima dell'inizio del semestre successivo e' prevista una sessione di esami della durata di almeno 4 settimane. Al fine di consentire una articolazione dell'attivita' didattica attraverso corsi monodisciplinari e corsi integrati, gli insegnamenti possono strutturarsi in moduli didattici corrispondenti a frazioni di annualita'. Pertanto gli esami di profitto previsti possono essere sostenuti su: corsi di insegnamento monodisciplinari annuali (costituiti da almeno 120 ore di attivita' didattiche); corsi di insegnamento monodisciplinari corrispondenti a mezza annualita' (costituiti da almeno 60 ore di attivita' didattica) da quotarsi in crediti didattici (se vengono corrispondentemente attivati coerenti moduli della stessa area, che completino l'annualita') oppure da quotarsi direttamente in voti d'esame; corsi di insegnamento integrati, formati dal coordinamento apportato di piu' moduli didattici, che sommati possono corrispondere ad una annualita' (120 ore), o a mezza annualita' (60 ore) da quotarsi in crediti didattici; laboratori (costituiti da 180 ore di attivita' didattiche). 4. Piano di studi. All'interno dei cicli in cui e' articolata l'attivita' didattica, l'impiego globale in ore e' cosi' suddiviso: I CICLO - Tredici annualita' articolate come segue: Primo anno (900 ore = 7 annualita'). Primo semestre (420 ore = 3,5 annualita'): un modulo corrispondente a meta' annualita' dell'area I (60 ore): corso monodisciplinare di analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie (dal gruppo H10A); una annualita' dell'area V (120 ore): corso monodisciplinare di materiali e progettazione di elementi costruttivi (dal gruppo H09A); una annualita' dell'area X (120 ore): corso monodisciplinare di istituzioni di matematiche prima annualita' (dal gruppo A02A); una annualita' dell'area XI (120 ore): corso monodisciplinare di disegno dell'architettura (dal gruppo H11X). Secondo semestre (480 ore = 3,5 annualita'): laboratorio di progettazione architettonica 1 (180 ore): caratterizzato dalla disciplina composizione architettonica (area I - dal gruppo H10A) (prima annualita') e da due moduli di 30 ore, da definirsi annualmente in sede di manifesto degli studi; una annualita' dell'area II (120 ore): corso monodisciplinare di storia dell'architettura contemporanea (dal gruppo H12X); un modulo corrispondente a meta' annualita' dell'area VI (60 ore): corso monodisciplinare di fisica (dal gruppo B01B); una annualita' dell'area XI (120 ore): corso monodisciplinare di rilievo dell'architettura (dal gruppo H11X). Secondo anno (840 ore = 6 annualita'). Primo semestre (420 ore = 3 annualita'): laboratorio di costruzione dell'architettura 1 (180 ore): caratterizzato dalla disciplina tecnologia dell'architettura (area V - dal gruppo H09A) e da due moduli di 30 ore, da definirsi annualmente in sede di manifesto degli studi; una annualita' dell'area II (120 ore): corso monodisciplinare di storia dell'architettura medioevale (dal gruppo H12X); una annualita' dell'area X (120 ore): corso monodisciplinare di istituzioni di matematiche seconda annualita' (dal gruppo A02A). Secondo semestre (420 ore = 3 annualita'): laboratorio di progettazione architettonica 2 (180 ore): caratterizzato dalla disciplina composizione architettonica (area I - dal gruppo H10A) (seconda annualita') e da due moduli di 30 ore, da definirsi annualmente in sede di manifesto degli studi; una annualita' dell'area IV (120 ore): corso monodisciplinare di statica (dal gruppo H07A); una annualita' dell'area VIII (120 ore): corso monodisciplinare di urbanistica (dal gruppo H14B). Per gli insegnamenti e i laboratori che si sviluppano su piu' annualita' deve essere rispettata la propedeuticita' indicata dalla sequenza dell'annualita' stessa. Per il passaggio dal I al II ciclo lo studente deve ever superato le seguenti annualita': laboratorio di progettazione architettonica 1; laboratorio di progettazione architettonica 2; laboratorio di costruzione dell'architettura 1; almeno una disciplina dell'area XI; almeno una disciplina dell'area II; la disciplina dell'area VI; entrambe le discipline dell'area X. Durante il I ciclo, lo studente dovra' dimostrare la conoscenza della lingua inglese, attestata dal superamento di una prova di accertamento secondo modalita' stabilite dalla facolta'. Nel I ciclo sia i corsi monodisciplinari che i contributi didattici dei laboratori sono uguali per tutti gli studenti. II CICLO - Tredici annualita' articolate come segue: Terzo anno (960 ore = 7 annualita'). Primo semestre (480 ore = 4 annualita'): un modulo corrispondente a meta' annualita' dell'area I (60 ore): corso monodisciplinare di composizione e progettazione urbana (dal gruppo H10A); una annualita' dell'area IV (120 ore): corso monodisciplinare di scienza delle costruzioni (dal gruppo H07A); una annualita' dell'area VI (120 ore): corso monodisciplinare di fisica tecnica (dal gruppo I05B); un modulo corrispondente a meta' annualita' dell'area V (60 ore): corso monodisciplinare di progettazione esecutiva dell'architettura (dal gruppo H09A); un modulo corrispondente a meta' annualita' dell'area IX (60 ore): corso monodisciplinare di geografia urbana e regionale (dal gruppo M06A), oppure di economia urbana (dal gruppo P01J), oppure di diritto urbanistico (dal gruppo N05X); un modulo corrispondente a meta' annualita' dell'area VIII (60 ore): corso monodisciplinare di analisi della citta' e del territorio (dal gruppo H14B). Secondo semestre (480 ore = 3 annualita'): laboratorio di costruzione dell'architettura 2 (180 ore): caratterizzato dalla disciplina progetto di strutture (area IV - gruppo H07B) e da due moduli di 30 ore, da definirsi annualmente in sede di manifesto degli studi; laboratorio di progettazione architettonica 3 (180 ore): caratterizzato dalla disciplina progettazione architettonica (area I - gruppo H10A) e da due moduli di 30 ore, da definirsi annualmente in sede di manifesto degli studi; una annualita' dell'area II (120 ore): corso monodisciplinare di storia dell'architettura moderna (dal gruppo H12X). Quarto anno (900 ore = 6 annualita'). Primo semestre (480 ore = 3,5 annualita'): laboratorio di progettazione architettonica 4 (180 ore): caratterizzato dalla disciplina composizione e progettazione urbana (area I - dal gruppo H10A) e da due moduli di 30 ore, da definirsi annualmente in sede di manifesto degli studi; un modulo corrispondente a meta' annualita' dell'area III (60 ore): corso monodisciplinare di restauro architettonico (dal gruppo H13X); una annualita' dell'area XI (120 ore): corso monodisciplinare di tecniche della rappresentazione (dal gruppo H11X); un modulo corrispondente a meta' annualita' dell'area IX (60 ore): corso monodisciplinare di economia urbana (dal gruppo P01J), oppure di diritto urbanistico (dal gruppo N05X), oppure di geografia urbana e regionale (dal gruppo M06A); un modulo corrispondente a meta' annualita' dell'area IX (60 ore): corso monodisciplinare di diritto urbanistico (dal gruppo N05X), oppure di geografia urbana e regionale (dal gruppo M06A), oppure di economia urbana (dal gruppo P01J). Secondo semestre (420 ore = 2,5 annualita'): laboratorio di urbanistica (180 ore): caratterizzato dalla disciplina progettazione urbanistica (area VIII - dal gruppo H14B) e da due moduli di 30 ore, da definirsi annualmente in sede di manifesto degli studi; laboratorio di restauro dei monumenti (180 ore): caratterizzato dalla disciplina restauro architettonico (area III - dal gruppo H13X) e da due moduli di 30 ore, da definirsi annualmente in sede di manifesto degli studi; un modulo corrispondente a meta' annualita' dell'area V (60 ore): corso monodisciplinare di tecnologie del recupero edilizio (dal gruppo H09A). Nel II ciclo non si puo' sostenere l'esame di: laboratorio di progettazione architettonica 4, se non si e' sostenuto l'esame di: laboratorio di progettazione architettonica 3; laboratorio di costruzione dell'architettura 2; non si puo' sostenere l'esame di: laboratorio di restauro architettonico, se non si e' sostenuto l'esame di: laboratorio di costruzione dell'architettura 2; laboratorio di progettazione architettonica 3; entrambe le annualita' dell'area IV; non si puo' sostenere l'esame di: laboratorio di urbanistica, se non si e' sostenuto l'annualita' dell'area VIII (del I ciclo); non si puo' sostenere l'esame di: laboratorio di costruzione dell'architettura 2, se non si e' sostenuto l'esame di: laboratorio di costruzione dell'architettura 1, entrambe le annualita' dell'area IV; non si puo' sostenere l'esame della seconda annualita' dell'area VI se non si e' sostenuto quello del primo modulo della stessa area. Nel II ciclo i moduli didattici dei laboratori possono essere oggetto in offerte differenziate. Per il passaggio dal II al III ciclo lo studente deve aver superato tutte le annualita' del I ciclo. III CICLO - Oltre alle attivita' previste nel laboratorio di sintesi finale, sei annualita' articolate come segue: Quinto anno (900 ore = 6 annualita' + laboratorio pre-laurea). Primo semestre (480 ore = 4 annualita'): una annualita' dell'area VII (120 ore): corso monodisciplinare di estimo ed esercizio professionale (dal gruppo H15X); una prima annualita' in funzione dei contenuti dei laboratori di sintesi finale istituiti (120 ore); una seconda annualita' come sopra (120 ore); una terza annualita' come sopra (120 ore). Secondo semestre (420 ore = 2 annualita' + laboratorio pre-laurea): una quarta annualita' come sopra (120 ore); una quinta annualita' come sopra (120 ore). Queste cinque annualita' (o l'equivalente in moduli didattici comunque composti per un monte di 600 ore) sono definite dalla facolta' nel manifesto annuale degli studi in relazione ai piani di studio congruenti con i contenuti dei laboratori di sintesi finale caratterizzati da una disciplina delle aree I, III, V e VIII. Allo svolgimento delle attivita' previste da ciascuno dei laboratori di sintesi finale sono attribuite 180 ore. 6. Manifesto degli studi. All'atto della predisposizione del manifesto annuale degli studi il consiglio di facolta': a) delibera in merito al numero dei posti a disposizione degli iscritti al primo anno, secondo quanto previsto dal precedente secondo comma del punto I, e stabilisce i criteri per le prove di ammissione; b) stabilisce i corsi ufficiali di insegnamento (monodisciplinari od integrati), che costituiscono le singole annualita', nel rispetto dei vincoli fissati dal presente statuto; c) definisce la denominazione, la consistenza e l'articolazione dei moduli didattici integrativi dei laboratori e di quelli coordinati dei corsi monodisciplinari, dei futuri eventuali corsi integrati e delle loro corrispondenze a frazioni di annualita' o di annualita' piene; d) ripartisce il monte ore di ciascuna area fra le annualita' che vi afferiscono, precisando per ogni corso la frazione destinata alle attivita' teorico-pratiche; e) istituisce i laboratori di sintesi finale offerti dalla facolta' e stabilisce i criteri di una loro correlazione con la scelta della tesi di laurea da parte dello studente; f) delibera in merito alle propedeuticita' e al numero della annualita' di cui lo studente dovra' avere superato il relativo esame al fine di ottenere l'iscrizione all'anno di corso successivo; g) in merito all'organizzazione dei corsi monodisciplinari e/o integrati, nonche' dei laboratori, secondo percorsi didattici coerenti di cui vengono formalizzati i criteri di impostazione e le finalita' formative, purche' nel rispetto dei vincoli fissati dal vigente ordinamento. Per quanto riguarda il monte delle ore attribuite, il manifesto degli studi definisce univocamente quante e quali ore sono dedicate a corsi (monodisciplinari o integrati) e quante e quali ore a ciascun modulo; inoltre deve specificare pure univocamente, la titolazione di ogni corso o modulo. 7. Prospetto concernente la ripartizione del monte ore. Gli insegnamenti propri del corso di laurea in architettura si articolano, ai fini esclusivi dell'organizzazione didattica, nelle seguenti aree disciplinari a cui debbono essere attribuite almeno le ore in elenco: Area I: Progettazione architettonica e urbana I ciclo: 300 ore - II ciclo: 300 ore Area II: Discipline storiche per l'architettura I ciclo: 240 ore - II ciclo: 120 ore Area III: Teoria e tecniche per il restauro architettonico II ciclo: 180 ore Area IV: Analisi e progettazione strutturale dell'architettura I ciclo: 120 ore - II ciclo: 240 ore Area V: Discipline tecnologiche per l'architettura e la produzione edilizia I ciclo: 240 ore - II ciclo: 120 ore Area VI: Discipline fisico-tecniche e impiantistiche per l'architettura I ciclo: 60 ore - II ciclo: 120 ore Area VII: Discipline estimative per l'architettura e l'urbanistica III ciclo: 120 ore Area VIII: Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale I ciclo: 120 ore - II ciclo: 180 ore Area IX: Discipline economiche, sociali e giuridiche per l'architettura e l'urbanistica II ciclo: 180 ore Area X: Discipline matematiche per l'architettura I ciclo: 240 ore Area XI: Rappresentazione dell'architettura e dell'ambiente I ciclo: 240 ore - II ciclo: 120 ore Inoltre, al fine di completare le 4.500 ore previste per l'intero corso degli studi, dovranno essere destinate: al primo ciclo: 180 ore ai tre laboratori previsti (secondo le modalita' definite al punto 5); al secondo ciclo: 300 ore ai cinque laboratori previsti (secondo le modalita' definite al punto 5); al terzo ciclo: 180 ore al laboratorio finale e 600 ore a corsi monodisciplinari o integrati. 8. Struttura dei laboratori e contenuti delle aree disciplinari. Al fine di garantire agli studenti le fondamentali conoscenze teoriche e la pratica di attivita' di sperimentazione applicata, i contributi didattici e formativi di ciascuna delle aree disciplinari dovranno confrontarsi con i seguenti contenuti minimi: Area I - PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA E URBANA Ore 600 I ciclo: 300 ore Alla fine del I ciclo lo studente deve: avere appreso e sviluppato il senso e la capacita' di misurare lo spazio architettonico e di conformarlo, nonche' i principi logici della composizione architettonica in ordine al corretto rapporto fra forma, struttura e distribuzione; aver appreso la capacita' di distinguere gli spazi architettonici in base alla loro natura, e possedere pertanto i concetti basilari di tipo, modello, archetipo, sapendone cogliere le motivazioni storiche e le condizioni in cui si determinarono; saper leggere semplici opere di architettura, senza distinzione di periodi storici di appartenenza, analizzandole in ordine a quei principi; possedere la nozione di "luogo", e avere la capacita' di relazionare le architetture al contesto di appartenenza; possedere la nozione di "insieme" architettonico a quella conseguente di spazio di relazione fra organismi architettonici (strade, piazze); essere in grado di correlare l'idea progettuale alla rappresentazione dell'idea medesima, e cioe' comprendere il nesso di necessita' che si stabilisce fra disegno (modo della rappresentazione) e progetto; e quindi fra progetto e realizzazione dello stesso; essere in grado di controllare le fasi fondamentali del processo progettuale, dalla ideazione fino alla forma conclusa, ivi compresa la considerazione delle scale di dettaglio. E pertanto lo studente deve saper eseguire: il progetto di un organismo architettonico non complesso, sviluppandolo alle diverse scale di rappresentazione, da quelle generali fino a quelle di dettaglio, controllandone il processo di definizione formale in rapporto alle tecniche e ai materiali adottati, e al programma funzionale; il progetto di un "insieme" architettonico non complesso, controllandone alle diverse scale di rappresentazione, lo spazio di relazione fra gli edifici in rapporto al contesto di appartenenza. II ciclo: 300 ore Alla fine del II ciclo lo studente deve: avere appreso la capacita' di impostare criticamente un progetto di architettura (sia che si tratti di interventi ex novo, che di interventi sul gia' costruito) con sufficienti gradi di specializzazione, sapendo stabilire le corrette relazioni fra concezione formale e i requisiti tecnico-costruttivi e impiantistici che concorrono alla piena realizzazione e funzionamento dell'opera nel rispetto del programma stabilito; avere appreso la capacita' di intervenire nello spazio urbano, stabilendo corrette relazioni fra il nuovo intervento e il contesto di appartenenza; avere appreso la capacita' di mettere in relazione gli oggetti con lo spazio architettonico, al fine di una progettazione che soddisfi le esigenze abitative dei futuri utenti; conoscere i lineamenti portanti della ricerca contemporanea in architettura. E pertanto lo studente deve sapere: eseguire lo sviluppo esecutivo di un progetto di architettura complesso alle diverse scale di approfondimento, da quelle generali a quelle di dettaglio, sapendone controllare tutte le implicazioni in ordine a problemi di concezione strutturale e impiantistica; eseguire un progetto di intervento urbano, sia che si tratti di una nuova espansione che di tessuti preesistenti. Area II - DISCIPLINE STORICHE PER L'ARCHITETTURA Ore 360 I ciclo: 240 ore Al termine del I ciclo lo studente deve dimostrare: la conoscenza della storia dell'architettura, nell'accezione piu' ampia del termine, nei momenti ed episodi fondamentali della sua intera vicenda e nel quadro della storia politica, economica, sociale e culturale del suo specifico contesto, dagli inizi all'eta' contemporanea; l'acquisizione degli strumenti critici e di analisi indispensabili alla lettura di un'opera architettonica, di un insieme ambientale, di una realta' urbana e territoriale. II ciclo: 120 ore Al termine del II ciclo, e secondo i diversi gradi di apprendimento connessi al proprio piano di studi, lo studente deve dimostrare: la capacita' di condurre una ricerca scientifica di carattere storico-critico; la conoscenza approfondita della storia dell'architettura nel suo intero sviluppo, e in particolare la conoscenza specialistica dei problemi relativi all'area temporale e geografica oggetto dell'indagine di cui al comma precedente. Area III - TEORIA E TECNICHE PER IL RESTAURO ARCHITETTONICO Ore 180 II ciclo: 180 ore Alla fine del II ciclo lo studente deve conoscere: la storia della cultura del restauro (dal pensiero alle relative applicazioni nel tempo); gli attuali fondamenti tecnici della conservazione; i materiali e le tecnologie costruttive storiche; le metodiche analitiche dell'architettura; le metodologie di intervento conservativo sui materiali e sulle strutture; le metodologie d'intervento urbanistico nei centri storici; le metodologie di intervento a tutela del paesaggio, ivi compresi i parchi e i giardini storici; la normativa nazionale e internazionale, e deve: saper eseguire schede di catalogazione dei beni culturali architettonici e ambientali; utilizzare metodologie analitiche, per l'esame dei materiali o del loro degrado per la migliore comprensione della morfologia del fabbricato, per le indagini cronologiche e diagnostiche, ecc.; saper redigere un progetto di conservazione dalla scala del singolo edificio a quella urbana e territoriale e definire il relativo programma di tutela e salvaguardia. Area IV - ANALISI E PROGETTAZIONE STRUTTURALE DELL'ARCHITETTURA Ore 360 I ciclo: 120 ore Lo studente deve dimostrare di aver acquisito i concetti fondamentali della statica e della resistenza dei materiali mediante lo studio dei principi fisico-matematici e dei metodi di calcolo relativi, mediante loro significative applicazioni a strutture di interesse architettonico, ed infine attraverso un accurato esame del loro sviluppo nella storia della meccanica strutturale e delle tecniche costruttive. II ciclo: 240 ore Lo studente deve dimostrare di aver appreso e praticato le teorie e i metodi per il calcolo, la verifica e la diagnostica strutturale delle costruzioni si' da orientarsi con sicurezza nel campo della progettazione delle strutture, sia tradizionali, sia innovative, e si' da possedere gli strumenti necessari all'analisi del degrado e della fatiscenza statica delle costruzioni antiche, e alla definizione delle tecniche di riabilitazione piu' appropriate. Area V - DISCIPLINE TECNOLOGICHE PER L'ARCHITETTURA E LA PRODUZIONE EDILIZIA Ore 360 I ciclo: 240 ore Lo studente deve acquisire la conoscenza di metodi e strumenti necessari alla comprensione del processo di costruzione attraverso l'individuazione degli elementi logici e fisici, distinti e organizzati, che ne costituiscono la finalizzazione, la formazione, l'evoluzione storica, la complessita', e ne favoriscono la fattibilita' studiando e ripercorrendo nel progetto di architettura le relazioni fra materiali, tecniche e procedimenti di produzione in fabbrica, in officina, in cantiere, di volta in volta a disposizione dell'architetto. A tal fine lo studente: deve conoscere le caratteristiche tecniche dei materiali da costruzione e degli elementi e dei sistemi costruttivi e la loro evoluzione; deve conoscere le regole dell'arte e le norme per una corretta pratica del costruire; deve riconoscere i rapporti di coerenza e chiarezza fra uso dei materiali e logica di lavorazione degli stessi, fra logica del disegno dei singoli pezzi e loro prestazioni, fra logica degli spazi progettati e logica delle funzioni; deve avere la capacita' di controllo del ruolo che svolgono i materiali, gli elementi e i procedimenti costruttivi nella progettazione, nella costruzione, nella manutenzione e nella gestione di un manufatto edilizio. Attraverso la sperimentazione progettuale, infine, lo studente dovra' acquisire la capacita' di governare il sistema di relazioni fra materiali, procedimenti costruttivi ed esiti funzionali figurativi e di consistenza ambientale. II ciclo: 120 ore Lo studente deve acquisire la conoscenza dei caratteri della produzione con una sistematica attenzione ai procedimenti di realizzazione e gestione; e deve dimostrare capacita' di connettere questo insieme di informazioni alle caratteristiche qualitative dei prodotti, alle esigenze dell'utenza, alle procedure e alle norme che stabiliscono i rapporti fra gli operatori del processo, ed infine alle tecniche e alle modalita' di gestione delle fasi attuative. A tal fine lo studente: deve essere capace di determinare soluzioni costruttive tecnicamente appropriate in rapporto all'ambiente, alla configurazione dell'assetto spaziale dell'organismo edilizio e ai suoi connotati figurativi ed in relazione alle proprieta' dei sistemi usati e dei materiali impiegati; deve essere in grado di individuare e analizzare lo status degli elementi che costituiscono il costruito esistente, e la logica che lo sottende; deve, infine, conoscere e saper utilizzare le metodologie e i principi teorici attraverso cui si determinano e si organizzano fino alla definizione esecutiva le tecniche costruttive e quelle impiantistiche e strutturali nei progetti di formazione e di trasformazione, recupero manutenzione e gestione dei sistemi costruttivi, dei manufatti edilizi e dei sistemi ambientali determinando le condizioni che ne rendono la scelta e l'impiego appropriati alle esigenze funzionali richieste e alle disponibilita' di risorse, adeguati alle condizioni di contesto e congruenti con le formalita' estetiche del progetto. Area VI - DISCIPLINE FISICO-TECNICHE E IMPIANTISTICHE PER L'ARCHITETTURA Ore 180 I ciclo: 60 ore Lo studente deve dimostrare di avere acquisito i concetti fondamentali della fisica mediante lo studio dei fenomeni e delle leggi fisiche, la definizione dei modelli matematici rappresentativi e l'esame di significative applicazioni a carattere elementare, nonche' di esercitazioni numeriche. II ciclo: 120 ore Lo studente deve dimostrare di avere: acquisito le competenze teoriche ed operative necessarie per intervenire criticamente, sia per quanto attiene alle scelte di carattere generale che alle procedure estimative analitiche, nelle differenti fasi del processo progettuale, sia tradizionale che innovativo, nell'ambito delle seguenti aree tematiche: problemi di controllo ambientale, di controllo energetico, interno ed esterno, anche su scala territoriale, illuminazione naturale ed artificiale, acustica; sviluppato la capacita' di correlare le scelte progettuali impiantistiche a quelle architettoniche, mettendo a fuoco le mutue interrelazioni, al fine di attivare un processo iterativo di controllo, che conduca ad una ottimizzazione complessiva. Area VII - DISCIPLINE ESTIMATIVE PER L'ARCHITETTURA E L'URBANISTICA Ore 120 III ciclo: 120 ore Attraverso i contributi delle discipline estimative lo studente deve dimostrare di aver acquisito le conoscenze relative a: gli strumenti metodologici adeguati alla comprensione delle dinamiche urbane e regionali e dei processi di sviluppo anche in relazione alle problematiche dell'ambiente; i rapporti economici fondamentali che regolano i comportamenti dei diversi soggetti operanti sul territorio e che ne orientano le modalita' di scambio all'interno dei sistemi economici ed alle diverse forme di mercato, la teoria e la metodologia estimativa, in relazione alla sua genesi micro e macroeconomica; i caratteri strutturali del mercato edilizio e fondiario, le finalita' ed i metodi di stima dei valori immobiliari; la struttura imprenditoriale, le tecnologie ed i processi di produzione che caratterizzano il settore delle costruzioni e quelli fornitori dei cantieri, anche in relazione agli altri settori produttivi, con riferimento all'impiego, alle specifiche modalita' di impiego dei fattori di produzione, al controllo dei costi di costruzione, di manutenzione e di gestione; i procedimenti di stima dei valori dei vari fattori della produzione edilizia ed insediativa, anche allo scopo di elaborare giudizi di convenienza all'investimento; le forme di organizzazione dei processi di intervento sullo spazio fisico, le collocazioni che in essi assume l'esercizio delle competenze del pianificatore e del progettista, considerati anche in relazione al perseguimento degli obiettivi di efficacia e di efficienza; gli strumenti disciplinari, dei metodi e delle tecniche relative alle valutazioni economiche e multicriteri delle risorse che compongono l'ambiente naturale e costruito, caratterizzate dalla esistenza o meno di un mercato; i principi teorici, le metodologie e le tecniche relative alla valutazione dei piani e dei progetti di trasformazione - conservazione - valorizzazione dell'ambiente naturale e costruito. Al termine della sua esperienza formativa, lo studente deve inoltre dimostrare di saper utilizzare le procedure e le tecniche di valutazione proprie dell'estimo per l'architettura e l'urbanistica, nella redazione di progetti e piani di trasformazione e conservazione dell'ambiente naturale e costruito. In particolare deve sapere: applicare i metodi di stima di un immobile; utilizzare i principali metodi di valutazione dei piani urbanistici e dei programmi di intervento (l'analisi multicriteri e multiobiettivi, analisi costi e benefici, VIA ecc.); applicare i metodi di valutazione ad un progetto di costruzione, trasformazione e conservazione di un'opera edilizia, in particolare operando la stima dei costi e la valutazione degli aspetti qualitativi. Area VIII - PROGETTAZIONE URBANISTICA E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE Ore 300 I ciclo: 120 ore Al termine del I ciclo lo studente dovra' dimostrare di conoscere caratteri e problemi degli interventi di trasformazione urbana, di saper descrivere e analizzare i diversi contesti di intervento e di conoscere e saper valutare le condizioni di impiego di differenti teorie e tecniche di progettazione e pianificazione. II ciclo: 180 ore Al termine del II ciclo lo studente dovra' dimostrare di aver acquisito, attraverso la pratica di laboratorio, la capacita' di progettare specifici interventi di trasformazione urbana e di saperne valutare gli effetti e i problemi di attuazione. Area IX - DISCIPLINE ECONOMICHE, SOCIALI, GIURIDICHE PER L'ARCHITETTURA E L'URBANISTICA Ore 180 II ciclo: 180 ore Lo studente dovra' dimostrare di conoscere: i meccanismi economici fondamentali che determinano il funzionamento del mercato; l'impresa come istituzione economica; i casi di fallimento del mercato nella produzione di beni pubblici e il ruolo dello stato nell'economia; la regolazione economica del mercato e la valutazione degli investimenti pubblici; lo sviluppo economico regionale; le norme legislative e regolamentari che presiedono all'attivita' di progettazione urbanistica e della pianificazione territoriale; il ruolo delle diverse forme di stato e di governo; l'organizzazione istituzionale e la pubblica amministrazione, con particolare riferimento alla disciplina urbanistica e al sistema della pianificazione urbanistica sotto il profilo istituzionale; i fattori sociali e culturali dello sviluppo economico con particolare riferimento a comunita', citta', metropoli, territorio; la stratificazione sociale e le formazioni sociali urbane e territoriali; gli attori urbani (pubblici e privati) sotto il profilo sociologico; l'ordine sociale e il controllo; il mutamento sociale e le principali tendenze delle societa' industriali mature. Area X - DISCIPLINE MATEMATICHE PER L'ARCHITETTURA Ore 240 I ciclo: 240 ore Al termine del I ciclo lo studente deve dimostrare di aver acquisito e di saper utilizzare i concetti di base, gli strumenti ed i metodi matematici operativi dell'analisi matematica (calcolo differenziale e calcolo integrale), della geometria (del piano e dello spazio) e dell'algebra lineare (vettori, matrici, sistemi lineari) significativi per le applicazioni negli studi architettonici e territoriali; di essere in grado di costruire semplici modelli matematici (connessi anche ad equazione di differenziali elementari) e di tradurre in algoritmi i problemi delle applicazioni che interessano; di avere acquisito l'uso di metodi di approssimazione numerica nonche' quegli elementi di probabilita' e quei principi di elaborazione statistica di dati sperimentali necessari. Area XI - RAPPRESENTAZIONE DELL'ARCHITETTURA E DELL'AMBIENTE Ore 360 I ciclo: 240 ore Alla fine del I ciclo lo studente deve conoscere: i fondamentali proiettivi della scienza della rappresentazione; la teoria e le applicazioni dei metodi di rappresentazione e, precisamente: la doppia proiezione ortogonale, l'assonometria, la proiezione centrale o prospettiva, la proiezione quotata, la teoria delle ombre e del chiaroscuro; la costruzione dei poliedri e delle superfici, la costruzione delle loro sezioni piane e delle loro compenetrazioni; l'analisi geometrica degli organismi voltati e delle membrature degli ordini classici dell'architettura; la teoria della forma e le possibili aggregazioni di forme elementari nel piano e nello spazio, la teoria del colore; i principi informatori dell'analisi grafica dello spazio architettonico e i metodi per la visualizzazione di immagini mentali; e deve sapere: eseguire i disegni di progetto e di rilievo dell'architettura, adottando le relative convenzioni nazionali ed internazionali; eseguire gli schizzi a mano libera, anche chiaroscurati, sia come supporto del processo progettuale che come lettura diretta dell'architettura storica; effettuare rilievi a vista e con misure dirette di organismi semplici; restituire il rilievo diretto con appropriati elaborati grafici, di documentazione sia metrica (piante e alzati) che morfologica (assonometrie); rappresentare lo spazio architettonico, applicando metodi e procedure della scienza della rappresentazione, sia con l'ausilio degli strumenti del disegno tecnico, sia a mano libera; condurre l'analisi grafica dei valori dell'architettura; rappresentare correttamente il progetto alle diverse scale, ivi compresi gli elaborati esecutivi di insieme e di dettaglio; disegnare forme e proporzioni dal vero. II ciclo: 120 ore Alla fine del II ciclo lo studente deve: A) Conoscere: i metodi di rilevamento strumentale e le problematiche relative al rilievo dei tematismi ed alla loro restituzione; i fondamenti teorici della fotogrammetria terrestre; i fondamenti teorici del disegno automatico. B) Conoscere: gli sviluppi teorici e le applicazioni inerenti uno tra i seguenti settori dell'area della rappresentazione: il disegno del progetto assistito dal calcolatore (CAD); il disegno di rilievo assistito da calcolatore (la stereorestituzione analitica e le applicazioni dell'architettura delle stazioni topografiche complete); la cartografia tematica assistita da calcolatore (gestione di banche dati territoriali); la percezione e la comunicazione visiva; la rappresentazione del territorio finalizzata agli studi di impatto ambientale; la grafica; la storia dei metodi della rappresentazione. C) Sapere: eseguire un rilievo architettonico o urbano, condotto con tecniche dirette e strumentali integrate, alle diverse scale e fino al rilievo di dettaglio; eseguire il rilievo e l'analisi degli ordini architettonici classici ed antichi; eseguire la restituzione del rilievo strumentale anche con l'impiego di stazioni grafiche e tracciatori automatici; applicare tutte le tecniche acquisite in uno dei settori sopra indicati, sfruttandone ogni possibile sinergia. 9. Discipline attivabili. Per il corso di laurea in architettura si possono attivare gli insegnamenti qui di seguito elencati: Area I - PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA E URBANA Settori scientifico-disciplinari: H10A + H10B + H10C. Discipline attivabili: H10A - Composizione architettonica e urbana: analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie; architettura di grandi complessi e di opere infrastrutturali; architettura e composizione architettonica; architettura sociale; caratteri distributivi degli edifici; caratteri tipologici e morfologici dell'architettura; composizione architettonica; composizione e progettazione urbana; progettazione architettonica; progettazione architettonica assistita; progettazione architettonica per il recupero degli edifici; progettazione architettonica per il recupero urbano; teorie e tecniche della progettazione architettonica; teorie della ricerca architettonica contemporanea. H10B - Architettura del paesaggio e del territorio: architettura dei giardini e dei parchi; architettura del paesaggio; architettura del paesaggio e delle infrastrutture territoriali; arte dei giardini; pianificazione dei parchi naturali; pianificazione paesistica degli impianti speciali; progettazione del paesaggio; progettazione delle zone a parco nelle aree urbane; riqualificazione del paesaggio; tecniche di progettazione delle aree verdi; teorie della progettazione del paesaggio. H10C - Architettura degli interni e allestimento: allestimento; architettura degli interni; arredamento; decorazione; museografia; progettazione del prodotto d'arredo; scenografia. teorie e storia dell'arredamento e degli oggetti d'uso. Area II - DISCIPLINE STORICHE PER L'ARCHITETTURA Settori scientifico-disciplinari: H12X + L25C + M05X + M07D + M08E + M10A. Discipline attivabili: H12X - Storia dell'architettura: storia del giardino e del paesaggio; storia dell'architettura; storia dell'architettura antica; storia dell'architettura bizantina e islamica; storia dell'architettura contemporanea; storia dell'architettura medioevale; storia dell'architettura moderna; storia dell'urbanistica; storia dell'urbanistica antica e medioevale; storia dell'urbanistica moderna e contemporanea; storia della citta' e del territorio; storia della critica e della letteratura architettonica; storia della rappresentazione dello spazio architettonico; storia delle tecniche architettoniche; storia e metodi di analisi dell'architettura. L25C - Storia dell'arte contemporanea: storia dell'arte contemporanea; storia delle arti decorative e industriali. M05X - Discipline demoetnoantropologiche: antropologia culturale; storia della cultura materiale. M07D - Estetica: estetica; storia dell'estetica moderna. M08E - Storia della scienza: storia della scienza; storia della tecnica. M10A - Psicologia generale: psicologia della percezione. Area III - TEORIA E TECNICHE PER IL RESTAURO ARCHITETTONICO Settori scientifico-disciplinari. Discipline attivabili: H13X - Restauro: cantieri per il restauro architettonico; caratteri costruttivi dell'edilizia storica; conservazione dei materiali nell'edilizia storica; conservazione e riqualificazione tecnologica degli edifici storici; consolidamento degli edifici storici; degrado e diagnostica dei materiali nell'edilizia storica; restauro archeologico; restauro architettonico; restauro dei monumenti; restauro dei parchi e dei giardini storici; restauro urbano; tecnica del restauro architettonico; teorie e storia del restauro. Area IV - ANALISI E PROGETTAZIONE STRUTTURALE DELL'ARCHITETTURA Settori scientifico-disciplinari: H06X + H07A + H07B. Discipline attivabili: H06X - Geotecnica: dinamica delle terre e delle rocce; fondamenti di geotecnica; fondazioni; geotecnica. H07A - Scienza delle costruzioni: calcolo anelastico e a rottura delle strutture; dinamica delle strutture; instabilita' delle strutture; interazione ambiente-strutture; la scienza delle costruzioni nel suo sviluppo storico; meccanica computazionale delle strutture; meccanica dei materiali e della frattura; meccanica dei solidi; ottimizzazione e identificazione delle strutture; scienza delle costruzioni; sicurezza e affidabilita' delle costruzioni; sperimentazione dei materiali, dei modelli e delle strutture; statica; statica e stabilita' delle costruzioni murarie e monumentali; teoria delle strutture. H07B - Tecnica delle costruzioni: calcolo automatico delle strutture; costruzioni in muratura e costruzioni in legno; costruzioni in zona sismica; problemi strutturali dei monumenti e dell'edilizia storica; progetto di strutture; riabilitazione strutturale; sperimentazione, collaudo e controllo delle costruzioni; strutture di fondazione; strutture prefabbricate; strutture speciali; tecnica delle costruzioni; teoria e progetto dei ponti; teoria e progetto delle costruzioni in acciaio; teoria e progetto delle costruzioni in c.a. e in c.a. precompresso; teoria e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico. Area V - DISCIPLINE TECNOLOGICHE PER L'ARCHITETTURA E LA PRODUZIONE EDILIZIA Settori scientifico-disciplinari: H09A + H09B + H09C. Discipline attivabili: H09A - Tecnologia dell'architettura: cultura tecnologica della progettazione; materiali e progettazione di elementi costruttivi; progettazione ambientale; progettazione di sistemi costruttivi; progettazione esecutiva dell'architettura; progettazione tecnologica assistita; riqualificazione tecnologica e manutenzione edilizia; tecnologia dell'architettura; tecnologie dei sistemi impiantistici; tecnologie dei sistemi strutturali; tecnologie del recupero edilizio; tecnologie di protezione e ripristino ambientale; tecnologie per ambienti in condizioni estreme; tecnologie per l'igiene edilizia ed ambientale. H09B - Tecnologie della produzione edilizia: controllo della qualita' edilizia; costruzione delle opere di architettura; normazione e unificazione edilizia; organizzazione del processo edilizio; patologia e degrado delle costruzioni; procedimenti e metodi della manutenzione edilizia; processi e metodi della produzione edilizia; produzione edilizia e tecnologie per i Paesi in via di sviluppo; programmazione e organizzazione della produzione; sperimentazione tecnologica e certificazione; tecniche di valutazione e controllo dell'ambiente costruito; tecnologia della produzione edilizia; teorie e storia della tecnologia edilizia. H09C - Disegno industriale: controllo di qualita' dell'oggetto d'uso; disegno industriale; disegno industriale nei sistemi di trasporto; disegno industriale per la comunicazione visiva; disegno industriale per la nautica; ergonomia applicata al disegno industriale; materiali e componenti per il disegno industriale; materiali e componenti per l'arredo urbano; morfologia dei componenti; processi e metodi della produzione dell'oggetto d'uso; requisiti ambientali del prodotto industriale; sperimentazione di sistemi e componenti; teorie e storia del disegno industriale. Area VI - DISCIPLINE FISICO-TECNICHE E IMPIANTISTICHE PER L'ARCHITETTURA Settori scientifico-disciplinari: B01B + I05A + I05B. Discipline attivabili: B01B - Fisica: archeometria; fisica; laboratorio di fisica. I05A - Fisica tecnica industriale: energetica; fisica tecnica; gestione dell'energia; impianti termotecnici; misure e regolazioni termofluidodinamiche; modelli per la termotecnica; proprieta' termofisiche dei materiali; termodinamica applicata; termofluidodinamica applicata; termofluidodinamica dei sistemi naturali; termotecnica; trasmissione del calore. I05B - Fisica tecnica ambientale: acustica applicata; climatologia dell'ambiente costruito; energie rinnovabili per uso termico; fisica tecnica; fisica tecnica ambientale; gestione dei servizi energetici; gestione delle risorse energetiche nel territorio; illuminotecnica; impianti speciali di climatizzazione; impianti tecnici; misure fisico-tecniche e regolazioni; modelli per il controllo ambientale; sistemi energetici integrati; tecnica del controllo ambientale; termofisica dell'edificio. Area VII - DISCIPLINE ESTIMATIVE PER L'ARCHITETTURA E L'URBANISTICA Settore scientifico-disciplinare: H15X. Discipline attivabili: H15X - Estimo: economia ed estimo ambientale; economia ed estimo civile; economia ed estimo industriale; estimo; estimo aeronautico; estimo e contabilita' dei lavori; estimo ed esercizio professionale; estimo navale; fondamenti di economia ed estimo; valutazione economica dei piani territoriali ed urbanistici; valutazione economica dei progetti. Area VIII - PROGETTAZIONE URBANISTICA E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE Settori scientifico-disciplinari: E03B + H14A + HI4B. Discipline attivabili: E03B - Ecologia: ecologia applicata. H14A - Tecnica e pianificazione urbanistica: analisi dei sistemi urbani e territoriali; analisi e valutazione ambientale; gestione urbana; ingegneria del territorio; pianificazione e gestione delle aree metropolitane; pianificazione territoriale; politiche urbane e territoriali; tecnica urbanistica; tecniche di analisi urbane e territoriali; tecniche di valutazioni e programmazione urbanistica; teorie della pianificazione territoriale. H14B - Urbanistica: analisi della citta' e del territorio; fondamenti di urbanistica; progettazione del territorio; progettazione urbanistica; recupero e riqualificazione ambientale, urbana e territoriale; tecniche di progettazione urbanistica; teorie dell'urbanistica; urbanistica. Area IX - DISCIPLINE ECONOMICHE, SOCIALI, GIURIDICHE PER L'ARCHITETTURA E L'URBANISTICA Settori scientifico-disciplinari: M06A + M06B + N05X + PO1J + Q05A + Q05D. Discipline attivabili: M06A - Geografia: geografia; geografia culturale; geografia del paesaggio e dell'ambiente; geografia regionale; geografia sociale; geografia storica; geografia umana; geografia urbana; geografia urbana e regionale. M06B - Geografia economico-politica: cartografia; cartografia tematica per geografi; geografia politica ed economica; geografia urbana e organizzazione territoriale; politica dell'ambiente; organizzazione e pianificazione del territorio. N05X - Diritto amministrativo: diritto urbanistico; legislazione dei beni culturali; legislazione delle opere pubbliche e dell'edilizia. P01J - Economia regionale: economia dei trasporti; economia del territorio; economia del turismo; economia delle grandi aree geografiche; economia regionale; economia urbana; pianificazione economica territoriale; politica economica regionale. Q05A - Sociologia generale: metodologia e tecnica della ricerca sociale; sistemi sociali comparati; politica sociale; sociologia; storia del pensiero sociologico; teoria e metodi della pianificazione sociale. Q05D - Sociologia dell'ambiente e del territorio: sociologia dell'ambiente; sociologia urbana; sociologia urbana e rurale. Area X - DISCIPLINE MATEMATICHE PER L'ARCHITETTURA Settori scientifico-disciplinari: A01C + A02A. Discipline attivabili: A01C - Geometria: geometria; geometria algebrica; geometria combinatoria; geometria descrittiva; geometria differenziale; geometria e algebra; geometria superiore; istituzioni di geometria superiore; istituzioni di matematiche; matematica; matematica discreta; spazi analitici; topologia; topologia algebrica; topologia differenziale. A02A - Analisi matematica: analisi armonica; analisi convessa; analisi funzionale; analisi matematica; analisi non lineare; analisi superiore; biomatematica; calcolo delle variazioni; equazioni differenziali; istituzioni di analisi matematica; istituzioni di analisi superiore; istituzioni di matematiche; matematica; matematica applicata; metodi matematici e statistici; metodi matematici per l'ingegneria; teoria dei numeri; teoria delle funzioni; teoria matematica dei controlli. Area XI - RAPPRESENTAZIONE DELL'ARCHITETTURA E DELL'AMBIENTE Settori scientifico-disciplinari: H05X + H11X. Discipline attivabili: H05X - Topografia e cartografia: cartografia numerica; cartografia tematica ed automatica; fotogrammetria; fotogrammetria applicata; geodesia; misure geodetiche; rilevamenti speciali per l'ambiente e il territorio; tecniche di fotointerpretazione; tecniche topografiche di precisione; telerilevamento; topografia; topografia agraria e forestale; topografia e cartografia; trattamento delle osservazioni. H11X - Disegno: cartografia tematica per l'architettura e l'urbanistica; disegno; disegno automatico; disegno dell'architettura; disegno edile; fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva; grafica; percezione e comunicazione visiva; rappresentazione del territorio e dell'ambiente; rilevamento fotogrammetrico per l'architettura; rilievo dell'architettura; rilievo urbano e ambientale; tecniche della rappresentazione; teoria e storia dei metodi di rappresentazione; unificazione grafica per la rappresentazione. Ferrara, 1 giugno 1994 Il rettore: DALPIAZ