UNIVERSITA' DI MILANO

DECRETO RETTORALE 9 gennaio 1998 

Modificazioni allo statuto dell'Universita'.
(GU n.83 del 9-4-1998)

                             IL RETTORE
  Visto lo  statuto dell'Universita'  degli studi di  Milano, emanato
con  decreto rettorale  28  maggio 1996,  pubblicato nel  supplemento
ordinario alla  Gazzetta Ufficiale n.  136 del  12 giugno 1996.  e in
particolare l'art. 56 che dispone  che, in attesa dell'emanazione del
regolamento didattico d'Ateneo  ai sensi dell'art. 11  della legge 19
novembre  1990, n.  341, rimangono  in vigore  le disposizioni  sugli
ordinamenti  didattici   contenute  nello   statuto  dell'Universita'
approvato  con  regio  decreto  4  novembre 1926,  n.  2280,  con  le
successive modificazioni;
  Visto  il  testo  unico   delle  leggi  sull'istruzione  superiore,
approvato con  regio decreto  31 agosto 1933,  n. 1592,  e successivi
aggiornamenti;
  Visto il  regio decreto  30 settembre 1938,  n. 1652,  e successive
modificazioni e integrazioni;
  Vista la legge 11 aprile 1953, n. 312;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n.
382;
   Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168;
  Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341;
  Visto  il decreto  del  Ministro dell'universita'  e della  ricerca
scientifica  e tecnologica  30 ottobre  1995, con  il quale  e' stata
ridefinita  la  tab.  XII  dell'ordinamento  didattico  universitario
relativa al corso di laurea in lettere;
  Viste   le  delibere   con  le   quali  le   autorita'  accademiche
dell'Universita' degli studi di Milano hanno proposto il riordino del
corso di laurea in lettere;
  Vista la legge 15 maggio 1997,  n. 127, e in particolare l'art. 17,
commi 95, 101 e 119;
  Visto  l'atto di  indirizzo del  Ministro dell'universita'  e della
ricerca   scientifica   e  tecnologica   "autonomia   didatticaregime
transitorio" del 5 agosto 1997;
  Accertato che la proposta formulata da queste autorita' accademiche
risponde  ai   requisiti  previsti   dall'atto  di   indirizzo  sopra
richiamato;
                              Decreta:
  Lo statuto  dell'Universita' degli  studi di Milano,  approvato con
regio  decreto   4  novembre  1926,   n.  2280,  con   le  successive
modificazioni,   e'   ulteriormente   modificato  come   di   seguito
specificato.
  Al titolo VI "facolta' di  lettere e filosofia", l'art 61, relativo
al corso di laurea in lettere,  e' soppresso ed e' sostituito, con il
conseguente scorrimento della  numerazione degli articoli successivi,
dai seguenti nuovi articoli.
                          Laurea in lettere
                              Art. 61.
                    Finalita' del corso di laurea
  L'accesso al corso di laurea  in lettere e' regolato in conformita'
alle vigenti disposizioni di legge.
  Il  corso di  laurea  ha lo  scopo di  promuovere  e sviluppare  la
conoscenza e la comprensione dei fenomeni e delle realta' riguardanti
l'evoluzione delle  culture e  le testimonianze relative,  le diverse
forme di espressione linguistica, letteraria ed artistica, i contesti
storici  ed ambientali,  fornendo a  questo fine  le cognizioni  e le
capacita' critiche  necessarie sia  per ogni  attivita' professionale
che da attitudini e competenze negli ambiti indicati, sia per l'avvio
alla  ricerca   scientifica  in  ciascuna  delle   aree  disciplinari
caratterizzanti di cui al successivo art. 62.
                              Art. 62.
                  Aree disciplinari caratterizzanti
  Le aree disciplinari caratterizzanti il corso di laurea in lettere,
in prima applicazione, sono le seguenti (1):
 1. Area delle scienze letterarie:
  L06C Lingua e letteratura greca
  L07A Lingua e letteratura latina
  L07B Letteratura latina medievale e umanistica
  L08B Letteratura cristiana antica
  L12A Letteratura italiana
  L12B Letteratura italiana moderna e contemporanea
  L12C Critica letteraria
  L12D Letterature comparate
  L12E Letteratura dell'eta' medievale, umanistica e rinascimentale
  L16A Lingua e letteratura francese
  L17A Lingua e letteratura spagnola
  L17B Lingue e letterature ispanoamericane
  L17D Lingue e letterature portoghese e brasiliana
  L18A Lingua e letteratura inglese
  L18B Lingue e letterature nordamericane
  L19A Lingua e letteratura tedesca
  L21B Lingue e letterature slavoorientali
 2. Area delle scienze filologiche:
  L02D Papirologia
  L06A Filologia anatolica
  L06D Civilta' bizantina
  L08A Filologia classica
  L10A Filologia romanza
  L11B Filologia italiana
  L20A Filologia germanica
  L21A Filologia slava
 3. Area delle scienze glottologiche e linguistiche:
  L09A Lottologia e linguistica
  L09B Filologia italica e illirica
  L09D Filologia celtica
  (1)   Le   aree   sono   individuate   sulla   base   dei   settori
scientificodisciplinari degli insegnamenti universitari approvati con
decreto   del  Presidente   della   Repubblica  12   aprile  1994   e
rideterminati con decreto  ministeriale 23 giugno 1997.  I settori si
intendono comprensivi di tutti gli insegnamenti ivi indicati.
   L10D Linguistica romanza
  L11A Linguistica italiana
  L13C Iranistica
  L14B Semitistica
  L14C Ebraico
  L14D Lingua e letteratura araba
  L15A Assiriologia
  L22A Indologia
 4. Area delle scienze storiche:
  L02A Storia greca
  L02B Storia romana
  L02C Numismatica
  L05A Egittologia
  L05B Civilta' copta
  L14A Storia dei paesi islamici
  L15B Storia del vicino oriente antico
  M01X Storia medioevale
  M02A Storia moderna
  M02B Storia dell'Europa orientale
  M03A Storia delle religioni
  M03B Storia del cristianesimo e delle chiese
  M03C Storia del cristianesimo antico e medievale
  M03D Storia del cristianesimo moderno e contemporaneo
  M04X Storia contemporanea
  M12A Archivistica
  M12B Paleografia
  M13X Bibliografia e biblioteconomia
  Q01B Storia delle dottrine politiche
  Q01C Storia delle istituzioni politiche
  P03X Storia economica
 5. Area delle scienze archeologiche:
  L01A Preistoria e protostoria
  L03A Etruscologia
  L03B Archeologia classica
  L03C Archeologia cristiana
  L03D Archeologia medievale
  L04X Topografia antica
  L05E Archeologia feniciopunica
  L05F Archeologia del vicino oriente antico
  L06B Civilta' egee
 6. Area delle scienze storicoartistiche:
  L25A Storia dell'arte medievale
  L25B Storia dell'arte moderna
  L25C Storia dell'arte contemporanea
  L25D Museologia e critica artistica e del restauro
 7. Area delle scienze geografiche e antropologiche:
  M05X Discipline demoetnoantropologiche
  M06A Geografia
  M06B Geografia economicopolitica
 8. Area delle scienze musicologiche e dello spettacolo:
  L08C Drammaturgia antica
  L26A Discipline dello spettacolo
  L26B Cinema e fotografia
  L27A Storia della musica antica, medievale e rinascimentale
  L27B Musicologia e storia della musica moderna e contemporanea
  L27C Etnomusicologia
  9. Area delle scienze filosofiche, pedagogiche e psicolo giche:
  M07A Filosofia teoretica
  M07C Filosofia morale
  M07D Estetica
  M07E Filosofia del linguaggio
  M08A Storia della filosofia
  M08B Storia della filosofia antica
  M08C Storia della filosofia medievale
  M08E Storia della scienza
  M09A Pedagogia generale
  M09B Storia della pedagogia
  M10A Psicologia generale
  M11A Psicologia dell'educazione
                              Art. 63.
                      Organizzazione degli studi
  Il corso di laurea in lettere dura quattro anni e comprende ventuno
annualita' di insegnamento.
  Il  corso   di  laurea  e'  articolato   in  indirizzi  determinati
dall'Universita' in relazione alle finalita' di cui all'art. 61, alla
propria  programmazione, alle  esigenze formative  legate agli  esiti
professionali, alle risorse didattiche disponibili.
  Gli indirizzi previsti sono:
  scienze        dell'antichita'        (ambiti:        archeologico,
filologicoletterario, storico);
  letterario,  filologico e  linguistico (ambiti:  storicoletterario,
filologico mediolatino e romanzo, storicolinguistico);
  storia   e   critica    delle   arti   (ambiti:   storicoartistico,
musicologico, dello spettacolo);
  scienze storiche e geografiche (ambiti: storico, geografico).
  Il corso degli studi e' comprensivo di insegnamenti istituzionali e
di orientamento  e di insegnamenti relativi  agli ambiti disciplinari
compresi   nei   diversi   indirizzi  e   nelle   aree   disciplinari
caratterizzanti di cui all'art. 62.
  Il consiglio  del corso di  laurea puo' stabilire  la distribuzione
delle  discipline sui  quattro anni  di durata  del corso;  determina
inoltre  le  eventuali propedeuticita'  e  le  modalita' delle  prove
scritte  previste dal  curricolo didattico  (art. 66),  come di  ogni
altro accertamento del profitto che sia ritenuto opportuno.
  Per  essere  ammesso all'esame  di  laurea  lo studente  deve  aver
superato tutte le  prove di esame delle discipline  incluse nel piano
di studio  e deve aver  dimostrato una adeguata conoscenza  di almeno
due lingue straniere.  Le relative prove di  idoneita', da collocare,
di norma, non prima del terzo  anno, si svolgono secondo le modalita'
definite dal consiglio del corso di laurea.
  L'esame di  laurea consiste nella discussione  di una dissertazione
scritta su argomento coerente con il piano di studio seguito.
                              Art. 64.
                      Affinita' e riconoscimenti
  Il corso  di laurea in  lettere e' affine ai  corsi di laurea  e ai
corsi  di diploma  delle facolta'  di lettere  e filosofia,  lingue e
letterature  straniere,  conservazione  dei beni  culturali,  scienze
della formazione.
  Per  il  riconoscimento di  prove  d'esame  sostenute in  curricoli
didattici  diversi da  quello  del  corso di  laurea  in lettere,  il
consiglio  del corso  di  laurea valuta  l'utilita' delle  discipline
oggetto di  tali prove  nel contesto culturale  proprio del  corso di
laurea in  lettere, determinando  altresi' l'anno di  corso a  cui lo
studente che ha chiesto il riconoscimento viene iscritto.
                              Art. 65.
                        Manifesto degli studi
  Con apposite norme da inserire nel manifesto annuale degli studi il
consiglio di facolta', su proposta  del consiglio del corso di laurea
in lettere, provvede a disciplinare, per quanto di sua competenza, il
complesso delle materie  di cui all'art. 11, comma 2,  della legge n.
341/1990,    indicando   altresi'    le   discipline    da   inserire
necessariamente   nel   piano   di  studio   ai   fini   dell'accesso
all'insegnamento  nella scuola  secondaria. A  tal fine,  a richiesta
dello studente,  il piano  di studi puo'  prevedere anche  piu' delle
ventuno annualita' previste.
                              Art. 66.
                         Curriculum didattico
  Lo studente deve superare gli  esami relativi a undici insegnamenti
di carattere istituzionale  e di orientamento; da  seguire, di norma,
nel primo biennio. Nei casi  nei quali l'obbligatorieta' sia riferita
a un  intero settore scientificodisciplinare, il  consiglio del corso
di laurea potra' specificare nel manifesto degli studi l'insegnamento
espressamente richiesto.
  Sono insegnamenti obbligatori per tutti gli indirizzi:
   1-2) letteratura italiana (L12A):
  due  annualita', delle  quali  la prima  comprensiva  di una  prova
scritta;
  3) una disciplina scelta fra quelle dei settori L09A (glottologia e
linguistica) e L11A (linguistica italiana);
   4-5) due discipline scelte tra:
    storia greca (L02A);
    storia romana (L02B);
    storia medievale (M01X);
    storia moderna (M02A);
    storia contemporanea (M04X);
   6) una disciplina scelta nel settore M06A (geografia);
   7) una disciplina scelta fra quelle dei settori:
    M07A (filosofia teoretica);
    M07C (filosofia morale);
    M07D (estetica);
    M08A (storia della filosofia);
    M08B (storia della filosofia antica);
    M08C (storia della filosofia medievale);
    M09A (pedagogia generale).
  Sono   insegnamenti   obbligatori   per  l'indirizzo   di   scienze
dell'antichita':
  8) letteratura latina (L07A) (comprensiva di una prova scritta);
   9) letteratura greca (comprensiva di una prova scritta);
  10) archeologia e storia dell'arte greca e romana (L03B).
  Sono   insegnamenti   obbligatori   per   l'indirizzo   letterario,
filologico e linguistico:
  8) letteratura latina (L07A) (comprensiva di una prova scritta);
  9) istituzioni di storia dell'arte (L25A-B-C) oppure una disciplina
individuata  nel  settore L27B  (musicologia  e  storia della  musica
moderna e contemporanea);
  10) una  disciplina scelta nei  settori delle lingue  e letterature
straniere, secondo  le indicazioni  date dal  consiglio del  corso di
laurea nel manifesto degli studi di cui all'art. 65;
  11)  previo superamento  del primo  esame di  letteratura italiana:
filologia  romanza  (L10A)  oppure  letteratura  italiana  moderna  e
contemporanea (L12B).
  Nel caso in cui le discipline  in questione, da seguire comunque da
chi scelga  l'indirizzo letterario,  filologico e  linguistico, siano
rinviate al secondo biennio, lo  studente potra' completare il numero
degli insegnamenti richiesti secondo le norme indicate piu' avanti.
  Sono insegnamenti  obbligatori per l'indirizzo di  storia e critica
delle arti:
  8-9)  due discipline  scelte  tra istituzioni  di storia  dell'arte
(L25A-B-C),  una disciplina  del settore  L27B (musicologia  e storia
della  musica moderna  e contemporanea),  una disciplina  del settore
L26A (discipline dello spettacolo);
  10) una  disciplina scelta nei  settori delle lingue  e letterature
straniere, secondo  le indicazioni  date dal  consiglio del  corso di
laurea nel manifesto degli studi di cui all'art. 65.
  Sono insegnamenti obbligatori per l'indirizzo di scienze storiche e
geografiche:
  8) una  terza disciplina  dell'area storica individuata  tra quelle
che non siano  gia' state prescelte al punto 4-5,  oppure una seconda
disciplina geografica, diversa da quella gia' scelta, individuata nei
settori M06A (geografia) e M06B (geografia economicopolitica);
  9) istituzioni di storia dell'arte (L25A-B-C) oppure una disciplina
individuata  nel  settore L27B  (musicologia  e  storia della  musica
moderna e contemporanea);
  10) una  disciplina scelta nei  settori delle lingue  e letterature
straniere; secondo  le indicazioni  date dal  consiglio del  corso di
laurea nel manifesto degli studi di cui all'art. 65.
  L'insegnamento necessario per completare il numero richiesto potra'
essere scelto tra gli insegnamenti obbligatori degli altri indirizzi,
ovvero tra quelli indicati a questo  scopo dal consiglio del corso di
laurea.
  Lo studente definisce l'indirizzo, all'interno del quale proseguire
il suo curriculum  in un ambito specifico, all'atto  di iscrizione al
terzo anno.  La scelta e'  valida e  lo studente potra'  affrontare i
relativi  insegnamenti solo  ove abbia  preliminarmente superato  gli
esami  di almeno  sei insegnamenti  obbligatori, tra  i quali  uno di
letteratura  italiana e  altri  quattro indicati  a  questo fine  per
ciascun indirizzo.
  Il consiglio del corso di  laurea definisce gli ambiti disciplinari
di riferimento di ciascun  indirizzo, fissando le relative discipline
obbligatorie e a  scelta (complessivamente almeno quattro  e non piu'
di  sei)  che  lo  studente  interessato  al  percorso  didattico  in
questione e' tenuto a seguire.
  Le  rimanenti  annualita',  fino  al  completamento  delle  ventuno
richieste, potranno  essere scelte  entro gli ambiti  disciplinari di
indirizzo, nonche' tra le  altre aree disciplinari caratterizzanti il
corso  di laurea,  e  anche al  di fuori  delle  stesse per  motivate
ragioni  culturali.  La  scelta  andra' compiuta  in  relazione  alla
disciplina di  laurea e in funzione  di esigenze di organicita'  e di
efficacia  del  singolo piano  di  studio.  Potranno essere  altresi'
previste iterazioni secondo criteri  definiti dal consiglio del corso
di laurea.
                              Art. 67.
                          Norme transitorie
  Gli studenti gia' iscritti potranno completare gli studi secondo il
curricolo previsto dal precedente ordinamento.
  Il manifesto degli studi di  cui all'art. 65 conterra' le modalita'
per il riconoscimento degli esami sostenuti dagli studenti che optino
per il nuovo ordinamento. Tale opzione potra' essere esercitata entro
quattro anni dalla data di immatricolazione.
  Il presente decreto sara' pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Milano, 9 gennaio 1998
                                               p. Il rettore: Decleva