COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

COMUNICATO

Modalita' per la stampigliatura del prezzo in euro per le specialita'
medicinali
(GU n.27 del 3-2-1999)

  Nell'ambito del processo di  progressiva introduzione dell'euro, si
invitano le aziende di settore,  gia' nella fase transitoria, a voler
indicare il  valore in lire ed  in euro del prezzo  al pubblico della
specialita' medicinale sull'etichetta esterna della confezione.
  Nel  caso   in  cui   l'azienda  titolare  di   una  autorizzazione
all'immissione  in commercio  di  una  specialita' medicinale  voglia
aderire a tale invito, dovra'  darne comunicazione al CIPE qualora si
tratti di un  medicinale sottoposto alla disciplina  del prezzo medio
europeo  e, in  ogni  caso, indipendentemente  dal  regime di  prezzo
applicato, al Ministero della sanita'.
  Il prezzo  al pubblico in euro  e' ottenuto dividendo il  prezzo al
pubblico  in  lire  per  il  tasso  di  cambio  pari  a  1.936,27  ed
arrotondando il risultato alla seconda cifra decimale.
   La seconda cifra decimale e' cosi' calcolata:
  se la  terza cifra e' minore  di 5 si lascia  inalterata la seconda
cifra decimale;
  se la terza  cifra decimale e' maggiore o uguale  a 5 si incrementa
di una unita' la seconda cifra decimale.
  L'indicazione  del prezzo  in euro  deve essere  stampata con  pari
evidenza subito sotto il prezzo  in lire o nelle immediate vicinanze,
preceduta dal simbolo dell'euro.
  Per i  prodotti gia'  autorizzati l'azienda comunica  alle predette
amministrazioni il  valore in euro  almeno trenta giorni  prima della
immissione in commercio delle confezioni recanti il prezzo in euro.
  Per i prodotti  di nuova autorizzazione o nei casi  di modifica del
prezzo, la  comunicazione e/o  la ratifica  e la  pubblicazione nella
Gazzetta Ufficiale,  secondo le  procedure in  vigore, del  valore in
lire ed in euro, sara' contestuale.
  Nel   caso  di   introduzione  in   commercio  di   confezioni  con
l'indicazione del doppio prezzo, le confezioni recanti solo quello in
lire,  in giacenza  presso  le imprese  produttrici, distributrici  e
nelle farmacie, sono esitabili fino ad esaurimento delle scorte.