Modificazioni allo statuto dell'Universita'.(GU n.167 del 19-7-1999)
IL RETTORE
Visto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore
approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592, e successive
modificazioni ed integrazioni;
Visto il regio decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito
nella legge 2 gennaio 1936 n. 78;
Visto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, e successive
modificazioni ed integrazioni;
Vista la legge 11 aprile 1953, n. 312;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n.
382;
Visto l'art. 16 della legge 9 maggio 1989, n. 168;
Visto l'art. 10 della legge 7 agosto 1990, n. 245 con il quale e'
stata istituita la Seconda Universita' degli studi di Napoli;
Visto l'art. 4 del decreto del Ministero dell'universita' e della
ricerca scientifica e tecnologica del 25 marzo 1991;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1992
relativo all'allocazione delle strutture della Seconda Universita'
degli studi di Napoli;
Visto il decreto ministeriale 24 febbraio 1993 pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n. 153 del 2 luglio 1993 relativo a modificazioni
all'ordinamento didattico universitario relativamente al corso di
laurea in disegno industriale;
Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341 relativa agli ordinamenti
didattici universitari;
Visto il decreto rettorale n. 2180 del 7 giugno 1996 pubblicato nel
supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 141 del 18 giugno
1996, e successive modificazioni, con cui e' stato emanato, ai sensi
dell'art. 16 della legge 9 maggio 1989, n. 168, lo statuto di
autonomia di questa Universita' in particolare l'art. 11 comma 4 che
contempla l'emanazione di un regolamento didattico di Ateneo;
Considerato che, nelle more dell'approvazione ed emanazione del
predetto regolamento didattico di Ateneo, e' necessario comunque
procedere alle modificazioni di cui all'ordinamento didattico
universitario;
Vista la legge 15 maggio 1997, n. 127;
Visti i decreti ministeriali 23 giugno 1997 e 26 febbraio 1999
relativi a "Rideterminazioni dei settori scientificodisciplinari";
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 27 gennaio 1998 n.
25 "Regolamento recante disciplina dei procedimenti relativi allo
sviluppo ed alla programmazione del sistema universitario, nonche' ai
comitati regionali di coordinamento, a norma dell'art. 20, comma 8,
lettere a) e b), della legge 15 marzo 1997, n. 59" e in particolare
l'art. 2 comma 4;
Vista la delibera del consiglio della facolta' di architettura del
15 maggio 1998, con cui e' stata proposta l'istituzione del corso di
laurea in disegno industriale;
Viste le deliberazioni del senato accademico adunanza del 22
settembre 1998 e del consiglio di amministrazione adunanza del 12
ottobre 1998 con cui e' stata approvata l'istituzione del corso di
laurea in disegno industriale;
Visto il parere favorevole espresso dal comitato regionale di
coordinamento universitario nella seduta del 26 ottobre 1998;
Visto l'art. 1, comma 16, della legge 14 gennaio 1999, n. 4 che
testualmente recita:
"Sono fatti salvi gli atti compiuti e le deliberazioni adottate
dagli atenei fino alla data di entrata in vigore della presente
legge, aventi per oggetto variazioni statutarie, approvazioni di
regolamenti didattici di Ateneo o loro modifiche concernenti
l'ordinamento o l'attivazione di corsi universitari.";
Sentito il direttore amministrativo;
Decreta:
L'ordinamento didattico della facolta' di architettura della
Seconda Universita' degli studi di Napoli di cui ai decreti rettorali
n. 2890 e 2838 del 27 settembre 1996 e 21 ottobre 1997 pubblicati
rispettivamente nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n.
244 del 17 ottobre 1996 e Gazzetta Ufficiale n. 278 del 28 novembre
1997 viene integrato con l'istituzione del corso di laurea in disegno
industriale e, conseguentemente, rettificato come segue:
l'ordinamento suddetto sara' successivamente inserito nel
regolamento didattico di Ateneo in fase di approvazione.
Sezione I
FACOLTA' DI ARCHITETTURA
Art. 1.
La facolta' di architettura conferisce:
la laurea in architettura;
la laurea in disegno industriale;
il diploma universitario in disegno industriale.
Sezione III
CORSO DI LAUREA IN DISEGNO INDUSTRIALE
1.Scopo e caratteristiche del corso di laurea in disegno
industriale.
Fine proprio del corso di laurea in disegno industriale e' la
formazione di un progettista capace di ideare e controllare nei suoi
aspetti estetici e comunicativi prodotti, manufatti oggetti, che
interagiscono con la vita quotidiana dell'uomo all'interno di una
societa' industriale matura con i suoi problemi ambientali, e che,
nella massima varieta' di circostanze, e' in grado di far uso dei
molteplici strumenti necessari:
ad analizzare e interpretare l'ambiente artificiale, i flussi di
prodotti che lo attraversano e le dinamiche, socioculturali con le
quali essi interagiscono;
a collegare la dimensione tecnicoeconomica con quella
socioculturale e da questa partire per proporre nuove sintesi
progettuali, che considerino anche il valore comunicativo
dell'oggetto;
a tradurre le innovazioni tecnologiche in nuove capacita'
prestazionali dei prodotti;
a tener conto delle soluzioni che consentano l'impiego piu'
appropriato dei materiali e il risparmio energetico, tanto nella fase
di produzione, quanto in quelle di uso, di smaltimento e di
riciclaggio;
a risolvere correttamente sul piano progettuale e realizzativo i
complessi rapporti intercorrenti fra gli oggetti e il contesto
spaziale e ambientale in cui essi si collocano.
2.Accesso al corso di laurea in disegno industriale (Numero
programmato).
Costituiscono titoli di ammissione al corso di laurea in disegno
industriale quelli previsti dalle vigenti disposizioni di legge.
Il consiglio di facolta', sentito il consiglio di corso di laurea
ha il compito di fissare i criteri di valutazione e i requisiti per
l'ammissione dei candidati all'iscrizione al corso di laurea.
3. Organizzazione della didattica.
L'attivita' didattica e' organizzata sulla base di annualita',
costituite da corsi ufficiali di insegnamento monodisciplinari od
integrati e da laboratori per esercitazioni, subordinati ai relativi
insegnamenti istituzionali.
Il corso di insegnamento integrato e' costituito come un corso di
insegnamento monodisciplinare, ma le lezioni sono svolte in moduli
coordinati da almeno venticinque ore ciascuno e svolti da due, o al
piu' da tre, professori ufficiali che faranno parte della commissione
di esame. L'integrazione puo' riguardare sia la stessa area
disciplinare, che aree disciplinari differenti.
I laboratori sono strutture didattiche pluridisciplinari che, sotto
la responsabilita' di un docente di ruolo, hanno per fine lo
svolgimento di attivita' teoricopratiche.
L'attivita' del laboratorio si conclude con una prova di esame.
Vengono inoltre istituiti dal consiglio di facolta', sentito il
consiglio di corso di laurea laboratori di sintesi finale.
Scopo del laboratorio di sintesi finale e' quello di guidare lo
studente, mediante apporti pluridisciplinari, alla matura e completa
preparazione di una tesi nell'ambito del disegno industriale.
Il laboratorio di sintesi finale non prevede un esame di profitto
ma rilascia una ammissione all'esame di laurea certificata dai
docenti che hanno condotto il laboratorio frequentato dallo studente.
Alcuni moduli dell'attivita' didattica potranno essere svolti anche
presso qualificate strutture esterne all'universita' (istituzioni
pubbliche, istituti di ricerca scientifica, reparti di ricerca e
sviluppo di enti ed imprese pubbliche o private operanti nel
settore), previa stipula di apposite convenzioni che possono
prevedere anche l'utilizzazione di esperti appartenenti a tali
strutture ed istituti, per attivita' didattiche speciali (corsi
intensivi seminari, stages) da quotarsi in crediti didattici sino
alla concorrenza massima di una annualita'.
Al fine di consentire lo svolgimento del tirocinio professionale
saranno stipulate dalla facolta' convenzioni con qualificate
strutture produttive presso le quali gli studenti potranno svolgere
le attivita' di tirocinio, nell'ambito del disegno industriale.
4. Durata degli studi e articolazione dei curricula.
La durata del corso di laurea e' fissata in 5 anni, per un monte di
3600 ore di cui 250 di tirocinio professionale.
Il compimento degli studi sino al conseguimento della laurea
prevede esami e/o crediti didattici corrispondenti a 28 annualita',
secondo le modalita' richiamate al comma 4 di questo articolo.
Al fine di consentire una articolazione dell'attivita' didattica
attraverso corsi monodisciplinari e corsi integrati, gli insegnamenti
possono strutturarsi in moduli didattici corrispondenti a frazioni di
annualita'.
Pertanto gli esami di profitto previsti possono essere sostenuti
su:
corsi di insegnamento monodisciplinari annuali (costituiti da
almeno 100 ore di attivita' didattiche);
corsi di insegnamento monodisciplinari corrispondenti a mezza
annualita' (costituiti da almeno 50 ore di attivita' didattica) da
quotarsi in crediti didattici;
corsi di insegnamento integrati, formati dal coordinato apporto di
piu' moduli didattici, che sommati possono corrispondere a una
annualita' (100 ore) o a mezza annualita' (50 ore) da quotarsi in
crediti didattici;
corsi di insegnamenti, formati dal coordinato apporto di piu'
moduli didattici, che sommati sono corrispondenti a mezza annualita'
(almeno 50 ore) da quotarsi in crediti didattici;
laboratori per attivita' teoricapratica (costituiti da almeno 150
ore di attivita' didattiche).
Durante il primo ciclo, lo studente dovra' dimostrare la conoscenza
della lingua inglese, attestata dal superamento di una prova di
accertamento secondo modalita' stabilite dalla facolta'.
5. Ammissione all'esame di laurea.
Per essere ammesso a sostenere l'esame di laurea lo studente
dovra':
a) aver seguito con esito positivo e/o crediti didattici
corrispondenti a 28 annualita';
b) aver ricevuto la certificazione di ammissione all'esame di
laurea rilasciata da uno dei laboratori finali prelaurea;
c) aver ricevuto la certificazione del tirocinio professionale
svolto per almeno 250 ore.
L'esame di laurea consiste nella discussione della tesi che potra'
avere sia carattere teorico o applicativo, predisposta nel
laboratorio di laurea o elaborata sotto la guida di un docente
relatore.
6. Regolamento didattico.
Il regolamento didattico di Ateneo indica le denominazioni degli
insegnamenti attivabili, rispetto all'elenco delle discipline
presenti nei settori scientificodisciplinari che compongono l'intero
quadro di riferimento del presente ordinamento.
Per il passaggio dal I al II ciclo, e dal II al III ciclo il
regolamento didattico della facolta' indica quali e quante annualita'
lo studente deve aver superato. Tale numero non potra' essere
inferiore a due terzi delle annualita' del ciclo, e comunque
l'iscrizione a III ciclo comporta il superamento di tutte le
annualita' del I ciclo.
7. Manifesto degli studi.
All'atto della predisposizione del manifesto annuale degli studi il
consiglio di facolta', su proposta del consiglio di corso di laurea
in disegno industriale definisce il piano di studi ufficiale del
corso di laurea comprendente le denominazioni degli insegnamenti da
attivare in accordo al secondo comma dell'art. 11 della legge n.
341/1990.
In particolare il consiglio di facolta':
a) definisce i criteri di valutazione e i requisiti per le prove di
ammissione al C.d.L;
b) stabilisce i corsi ufficiali di insegnamento (monodisciplinari o
integrati) che costituiscono le singole annualita', nel rispetto dei
vincoli fissati dal presente ordinamento;
c) definisce l'articolazione dei moduli didattici coordinati dei
corsi monodisciplinari, dei corsi integrati, dei laboratori e delle
loro corrispondenze a frazioni di annualita' o di annualita' piene;
d) ripartisce il monte ore di ciascuna area fra le annualita',
precisando per ogni corso la frazione destinata alle attivita'
teoricopratiche;
e) fissa la frazione temporale delle discipline afferenti ad una
medesima annualita' integrata;
f) attribuisce i crediti didattici nella redistribuzione del monte
ore;
g) istituisce i laboratori di sintesi finale offerti dalla facolta'
specificandone finalita' e caratteri;
h) fissa, di concerto con gli organi di governo delle universita',
il termine entro il quale lo studente deve presentare il piano di
studio prescelto.
i) in merito alle propedeuticita' e al numero delle annualita' di
cui lo studente dovra' avere ottenuto l'attestazione di frequenza e
superato il relativo esame al fine di ottenere l'iscrizione all'anno
di corso successivo;
l) in merito alle discipline attraverso le quali viene sviluppato
il corso di laurea, rispettando il contenuto del comma 8 e del comma
9;
m) in merito all'organizzazione dei corsi monodisciplinari e/o
integrati, nonche' dei laboratori, secondo percorsi didattici
coerenti di cui vengono formalizzati i criteri di impostazione e le
finalita' formative, purche' nel rispetto dei vincoli fissati dal
presente ordinamento.
Per quanto riguarda il monte delle ore attribuite, il manifesto
degli studi definisce univocamente quante e quali ore sono dedicate a
corsi monodisciplinari, quante e quali ore sono dedicate a corsi
integrati e quante e quali ore a ciascun modulo; inoltre deve
specificare pure univocamente, la titolazione di ogni corso o modulo.
8. Prospetto concernente la ripartizione del monte
ore.
_____________
----> Vedere tabella a pag. 48 della G.U. <----
_____________
9.Strutture dei laboratori e contenuti delle aree disciplinari.
L'organizzazione della didattica per la formazione del dottore in
disegno industriale si articola in tre Cicli con l'apporto dei
seguenti laboratori ed aree disciplinari:
I Ciclo: formazione di base (800 ore).
E' dedicato alla formazione di base alla cui conclusione lo
studente deve dimostrare attraverso le verifiche di profitto di aver
appreso gli elementi fondamentali dell'attivita' del disegnatore
industriale, delle metodologie specifiche della progettazione
dell'oggetto d'uso, della sua produzione, della storia del disegno
industriale nonche' le tecniche fondamentali delle rappresentanze e
le discipline propedeutiche al controllo tecnico del progetto. Deve
saper pervenire ad una prima sintesi di progetto nei suoi aspetti
estetici, tecnici e funzionali.
II Ciclo: formazione tecnicospecificoprofessionale (2100 ore).
Alla fine del secondo ciclo lo studente deve dimostrare attraverso
le verifiche di profitto di essere in grado di pervenire a sintesi
progettuali esecutive nei campi del disegno industriale controllando
anche attraverso la formazione di prototipi le procedure tecniche di
produzione.
III Ciclo: specifici approfondimenti tematici e disciplinari ed
esame di laurea (700 ore di cui 250 di tirocinio professionale).
Laboratori - I Ciclo
Laboratorio di disegno industriale e ambientale
Disciplina caratterizzante:
dal settore H09A: "Progettazione ambientale";
dal settore H09C: "Disegno industriale";
dal settore I09X: "Elaborazione dell'immagine per la progettazione
industriale", "Normazione industriale ed ingegnerizzazione".
Laboratorio di comunicazione visiva
Disciplina caratterizzante:
dal settore H11X: "Grafica", "Percezione e comunicazione visiva".
II Ciclo
Laboratorio di disegno industriale e ambientale
Disciplina caratterizzante:
dal settore H09C: "Disegno industriale".
Laboratorio di architettura degli interni e allestimento
Discipline caratterizzanti:
dal settore H10C: "Allestimento", "Architettura degli interni",
"Arredamento", "Decorazione" e "Scenografia".
Laboratorio di tecnologia e sperimentazione di prototipi
discipline caratterizzanti:
dal settore H09C: "Materiali e componenti per il disegno
industriale", "Materiali e componenti speciali per l'arredo urbano";
dal settore H09A: "Materiali e progettazione di elementi
costruttivi", "Progettazione di sistemi costruttivi";
dal settore I13X: "Tecnologia dei materiali metallici";
dal settore I14A: "Tecnologia dei materiali e chimica applicata";
dal settore I14B: "Processi e tecnologie di produzione di
plastomeri, elastomeri e fibre".
III Ciclo
Laboratorio di sintesi finale
Caratterizzato da una disciplina scelta all'interno delle aree dal
numero I al numero X su decisione della facolta'.
Aree disciplinari
Alla luce degli orientamenti culturali attuali e senza pregiudizio
per la dinamica di sviluppo delle discipline afferenti alle aree, si
esprime la seguente formulazione dei contenuti disciplinari ritenuti
necessari a comporre l'insieme del quadro formativo:
Area I
Cultura del progetto - 300 ore
Discipline:
dal settore: H09A: "Progettazione ambientali" "Cultura tecnologica
della progettazione";
dal settore: H10A: "Teorie della ricerca architettonica
contemporanea" e "Teorie e tecniche della progettazione
architettonica";
dal settore: H10C: "Architettura degli interni", "Arredamento" e
"Allestimento".
Le discipline raggruppate nell'Area delineano i principi teorici e
le tecniche della progettazione, cosi' come la tradizione
disciplinare li ha definiti nei metodi e negli apparati strumentali.
A conclusione degli studi lo studente dovra' comprendere, nei vari
campi di applicazione tanto la dimensione conoscitiva del progetto
quanto la sua forza propositrice; dovra' comprendere come, attraverso
la sintesi progettuale, si risponde contemporaneamente a due diverse
e contraddittorie esigenze: ci si confronta con i problemi di
razionalizzazione dei processi produttivi e delle prestazioni
funzionali degli oggetti; ma anche si "contraddice" la logica del
modello di sviluppo attraverso soluzioni che propongono nuove
funzioni, nuovi linguaggi, nuove forme e adottano nuove tecniche.
Insegnamenti consigliati:
cultura tecnologica della progettazione;
progettazione ambientale;
teorie e tecniche della progettazione architettonica.
Area II
Storia e critica artistica - 300 ore
Settori scientificodisciplinari: L25B; L25C; L25D; M05X; M07D;
M07E; M08E; M10A; M10E; M11B.
Discipline:
dal settore: H09C: "Teorie e storia del disegno industriale";
dal settore: H10C: "Teorie e storia dell'arredamento e degli
oggetti d'uso";
dal settore: H11X: "Teoria e storia dei metodi di
rappresentazione";
dal settore: H12X: "Storia dell'architettura moderna", "Storia
dell'architettura contemporanea", "Storia della critica e della
letteratura architettonica".
Le discipline raggruppate nell'Area forniscono le conoscenze
generali dei fondamenti teorici e degli strumenti operativi dell'arte
moderna.
Forniscono inoltre, gli strumenti metodologici per lo studio
analitico e la comprensione critica delle intrinseche qualita' di
un'opera espressa nella sua forma materiale con specifiche modalita'
tecniche e valori linguistici in rapporto all'uso e al suo
significato nel particolare contesto economico, sociale, culturale,
scientifico e in cui e' stato prodotto.
Insegnamenti consigliati:
estetica;
psicologia dell'arte;
psicologia della percezione;
psicologia delle comunicazioni sociali;
semeiotica delle arti;
storia dell'architettura contemporanea;
storia dell'architettura moderna;
storia dell'arte contemporanea;
storia dell'estetica moderna;
storia della cultura materiale;
storia della scienza e della tecnica nell'eta' moderna;
storia delle arti decorative e industriali;
teoria dei linguaggi formali;
teorie e storia del disegno industriale;
teorie e storia dell'arredamento e degli oggetti d'uso.
Area III
Disegno industriale e ambientale - 500 ore
Settori scientificodisciplinari: H09C; H10C.
Discipline:
dal settore: H09A: "Materiali e progettazione di elementi
costruttivi", "Progettazione ambientale" e "Progettazione di sistemi
costruttivi";
dal settore: I09X: "Elaborazione dell'immagine per la progettazione
industriale" e "Normazione industriale e ingegnerizzazione".
Le discipline raggruppate nell'area forniscono attraverso le
attivita' sperimentali dei laboratori di "Disegno industriale" svolte
in un rapporto integrato di altre discipline, i principi teorici e
gli strumenti per la progettazione di prodotti controllati attraverso
il disegno particolareggiato fino alle scale esecutive, nella
fattibilita', nei requisiti tecnici, nelle prestazioni d'uso, nei
suoi aspetti estetici e nei significati comunicativi all'interno dei
contesti socioeconomici e produttivi di appartenenza.
Insegnamenti consigliati:
allestimento;
decorazione;
disegno industriale;
progettazione ambientale;
materiali e componenti speciali per l'arredo urbano;
progettazione di sistemi costruttivi;
disegno industriale per la nautica;
disegno industriale dei sistemi di trasporto;
scenografia.
Area IV
Tecnologia dei materiali
e controllo dei prodotti - 300 ore
Settori scientificodisciplinari: H09A; H09B; I10X.
Discipline:
dal settore: H09C: "Controllo di qualita' dell'oggetto d'uso",
"Ergonomia applicata al disegno industriale", "Materiali e componenti
per il Disegno industriale", "Materiali e componenti speciali per
l'arredo urbano".
Le discipline raggruppate nell'Area forniscono attraverso
contributi teorici e il supporto delle attivita' di laboratorio, le
conoscenze e gli strumenti:
per la formazione di prototipi di prodotti;
per la sperimentazione di materiali e soluzioni costruttive;
per le verifiche della coerenza espressiva dei prodotti rispetto ai
materiali e alle tecnologie impiegate;
per i controlli di qualita' degli oggetti tecnici e dei prodotti;
per la verifica delle prestazioni richieste al prodotto;
per la sperimentazione di tecnologie di progetto.
L'area comprende inoltre gli insegnamenti che forniscono allo
studente un'adeguata conoscenza dei metodi d'indagine e delle
tecnologie per il controllo delle risorse in termini sia ambientali
che energetici, con particolare riferimento ai problemi di impatto
ambientale e di integrazione dei sistemi di produzione e di
distribuzione dell'energia.
Insegnamenti consigliati:
controllo di qualita' dell'oggetto d'uso;
gestione industriale della qualita';
materiali e componenti per il disegno industriale;
materiali e componenti speciali per l'arredo urbano;
materiali e progettazione di elementi costruttivi;
normazione e unificazione edilizia;
progettazione di sistemi costruttivi;
tecniche di valutazione e controllo dell'ambiente costruito;
tecnologie generali dei materiali.
Area V
Produzione e pianificazione
del prodotto di serie - 200 ore
Settori scientificodisciplinari: I10X; I11X; I27X.
Discipline:
dal settore: H09B: "Programmazione e organizzazione della
produzione" e "Tecnologie della produzione edilizia";
dal settore: H09C: "Processi e metodi della produzione dell'oggetto
d'uso";
dal settore: H15X: "Economia ed estimo industriale", "Fondamenti di
economia ed estimo" e "Valutazione economica dei progetti".
Le discipline raggruppate nell'area forniscono i principi teorici e
gli strumenti metodologici:
per comprendere il funzionamento, la struttura imprenditoriale, le
tecnologie ed i processi di produzione degli oggetti, l'uso dei
materiali e delle risorse disponibili anche in relazione agli altri
settori produttivi, con riferimento alle modalita' di impiego dei
fattori di produzione al controllo dei costi e alla formazione dei
prezzi;
governare le potenzialita' dell'innovazione tecnologica nella
formazione dei processi produttivi dell'oggetto tecnico;
assumere le capacita' tecniche e gestionali necessarie per la
pianificazione del prodotto di serie.
Insegnamenti consigliati:
economia dei sistemi industriali;
economia del cambiamento tecnologico;
economia ed estimo industriale;
ergotecnica;
gestione dell'innovazione e dei progetti;
marketing industriale;
processi di produzione robotizzati;
processi e metodi della produzione dell'oggetto d'uso;
programmazione e controllo della produzione;
programmazione e organizzazione della produzione;
studi di fabbricazione;
sistemi di produzione automatizzati.
Area VI
Disegno e rappresentazione - 300 ore
Settori scientificodisciplinari: H11X; I09X.
Le discipline dell'area sono finalizzate al raggiungimento dei
seguenti obiettivi:
formare le conoscenze teoriche e pratiche necessarie alla
rappresentazione anche attraverso l'analisi del loro sviluppo
storico;
esercitare tutte le tecniche grafiche, al fine di raggiungere il
pieno controllo degli strumenti della rappresentazione, sia
applicandoli all'analisi dei valori di uno specifico oggetto, sia al
rilievo, sia al progetto;
praticare i metodi di rilevamento diretto e strumentale nonche' le
conseguenti tecniche di restituzione metrica, morfologica e tematica;
formare, infine, la capacita' di controllare il modello mentale
delle forme e delle dimensioni che e' la premessa di ogni attivita'
progettuale.
Insegnamenti consigliati:
disegno;
disegno automatico;
disegno di macchine;
disegno tecnico industriale;
fondamenti e applicazione di geometria descrittiva;
grafica;
percezione e comunicazione visiva;
tecniche della rappresentazione.
Area VII
Scienza dei materiali - 250 ore
Settori scientificodisciplinari: I08A; I13X; I14A; I14B.
Discipline:
dal settore: H07A: "Statica", "Sperimentazione dei materiali, dei
modelli e delle strutture".
Le discipline raggruppate nell'area forniscono le conoscenze e gli
strumenti per comprendere le caratteristiche chimiche e meccaniche
dei materiali naturali ed artificiali e il loro comportamento quando
utilizzati nella formazione prodotto finito.
Insegnamenti consigliati:
comportamento meccanico dei materiali;
materiali metallici;
materie plastiche;
scienza e tecnologia dei materiali;
sperimentazione dei materiali, dei modelli e delle strutture;
tecnologia dei materiali e chimica applicata.
Area VIII
Scienze matematiche e
scienze dell'informazione - 150 ore
Settori scientificodisciplinari: A02A; K05A; K05B.
L'area comprende insegnamenti che consentono allo studente di
ottenere una adeguata conoscenza dei concetti di base, degli
strumenti e dei metodi matematici operativi dell'analisi matematica,
della geometria e dell'algebra lineare necessari per affrontare i
problemi di analisi e controllo tecnico della progettazione, nonche'
utili agli aspetti economicoestimativi.
Mettono in grado lo studente di costruire semplici modelli
matematici, di tradurre specifici problemi in algoritmi e quindi in
programmi da implementare al computer.
Forniscono, le tecniche fondamentali del calcolo delle probabilita'
e della inferenza statistica nonche' l'uso di metodi di
approssimazione, di calcolo numerico e di programmazione.
Insegnamenti consigliati:
informatica industriale;
informatica applicata;
istituzioni di matematiche;
fondamenti di informatica.
Area IX
Scienze statistiche
sociali ed economiche - 100 ore
Settori scientificodisciplinari: P01B; P01I; P02A; P02B; P02C;
Q05B; S01B.
L'Area raccoglie le discipline finalizzate alla comprensione dei
principali meccanismi economico istituzionali e sociali della
progettazione e della produzione di oggetti.
Le discipline forniranno i principi teorici e gli strumenti
metodologici:
per comprendere i meccanismi economici fondamentali che determinano
il funzionamento del mercato;
i fattori sociali e culturali dello sviluppo economico e della
formazione della domanda;
mutamento sociale e le principali tendenze delle societa'
industriali mature.
Insegnamenti consigliati:
economia e direzione delle imprese industriali;
marketing;
sociologia delle comunicazioni di massa.
Area X
Scienze fisiche e fisiche applicate - 100 ore
Settori scientificodisciplinari: B01A; I05A; I05B.
L'area comprende gli insegnamenti che hanno come proprie tematiche
quelle della fisica e delle sue applicazioni. In particolare: la
termodinamica applicata, la trasmissione del calore, la meccanica dei
fluidi, l'acustica e l'illuminazione.
Insegnamenti consigliati:
fisica generale;
fisica tecnica;
illuminotecnica.
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
Caserta, 17 giugno 1999
Il rettore: Grella