N. 86 ORDINANZA (Atto di promovimento) 30 novembre 1998

                                 N. 86
  Ordinanza emessa il 30 novembre 1998 dal pretore di  Trento  sezione
 distaccata di Cles nel procedimento civile vertente tra Covi Giovanna
 e Ente poste italiane
 Poste  e telecomunicazioni - Ente Poste italiane - Dipendenti assunti
    con contratto a tempo determinato - Trasformazione del rapporto di
    lavoro in rapporto a  tempo  indeterminato,  cosi'  come  previsto
    dalla  precedente  disciplina  -  Esclusione  - Irragionevolezza -
    Violazione del principio di  eguaglianza  sotto  i  profili  della
    disparita'  di trattamento dei lavoratori dell'Ente Poste italiane
    sia rispetto a coloro che  abbiano  usufruito  del  beneficio  sia
    rispetto  ai lavoratori del settore privato - Lesione della tutela
    del diritto al lavoro e della liberta'  dell'iniziativa  economica
    privata.
 (D.-L.  1 ottobre 1996, n. 510, art. 9, comma 21, convertito in legge
    28 novembre 1996, n. 608).
 (Cost., artt. 3 e 41).
(GU n.9 del 3-3-1999 )
                              IL PRETORE
   Nella  causa  di  lavoro  r.g.  14236  promossa  da  Covi  Giovanna
 rappresentata  e  difesa  dall'avv.  S. Pantezzi, contro l'Ente poste
 italiane, rappresentato e difeso dagli avv.ti S. Mazza e D. Esposito.
   Rilevato  che  il  ricorrente,  assunto  con  contratto  a  termine
 dall'Ente  Poste  italiane,  chiede  l'accertamento  giudiziale della
 sussistenza di un  rapporto  di  lavoro  a  tempo  indeterminato  per
 l'asserita illegittimita' dell'apposizione del termine;
   Rilevato   che  all'accoglimento  della  domanda  osta  il  dettato
 dell'art.  9 comma 21 del d.-l. 1 ottobre  1996,  n.  510,  conv.  in
 legge  n.  608 del 1996, per il quale "le assunzioni di personale con
 contratto a tempo determinato effettuate dall'Ente Poste  italiane...
 non  possono  dare luogo a rapporti di lavoro a tempo indeterminato e
 decadono allo scadere del termine finale di ogni contratto";
   Ritenuto che la predetta disposizione appare collidere  con  l'art.
 3 Cost., laddove crea un irrazionale privilegio per un singolo datore
 di  lavoro,  il  quale beneficia di un regime di flessibilita' ignoto
 nella disciplina ordinaria  cui  e'  soggetta  la  generalita'  degli
 imprenditori anche del settore;
   Ritenuto   che   nessun   valido   elemento   differenziante   puo'
 individuarsi a favore dell'Ente Poste italiane, tale da  giustificare
 siffatto trattamento di favore;
   Ritenuto che la norma denunziata si traduce altresi' in una lesione
 al principio di libera concorrenza che presidia l'attivita' economica
 privata  (art.  41  Cost.), turbandosi senza ragioni l'equilibrio del
 mercato  mediante   la   creazione   di   una   posizione   singolare
 privilegiata;
   Ritenuto  che  su tale valutazione non incide quanto statuito dalla
 sentenza della Corte di giustizia della Comunita'  Europee  7  maggio
 1998,  ric. Viscido e altri, in caso identico al presente; infatti la
 Corte Europea ha  escluso  che  la  disciplina  qui  censurata  possa
 rientrare nella nozione di "aiuto" statale vietato dall'art. 92 n.  1
 del  Trattato  CEE;  ma  tale  profilo  e'  indipendente dal vizio di
 costituzionalita' dianzi rilevato con riferimento all'art. 41 Cost.;
   Ritenuto inoltre che l'art. 3 Cost. appare violato anche  sotto  il
 diverso  profilo  della  disparita'  di  trattamento  tra  lavoratori
 dipendenti  dell'Ente  Poste  italiane,  assoggettati  alla  speciale
 disciplina  restrittiva  in  esame, e tutti gli altri lavoratori, che
 possono invece fruire delle garanzie della legge 230/62;
                               P. Q. M.
   Solleva questione di legittimita' costituzionale dell'art. 9  comma
 21  del  decreto-legge  1  ottobre  1996  n. 510, convertito in legge
 608/96, per contrasto con gli artt. 3 e 41 Cost. nei termini  di  cui
 alla motivazione;
   Dispone  la  sospensione  del processo e la trasmissione degli atti
 alla Corte costituzionale;
   Dispone  la  notifica  della  presente  ordinanza  alle  parti,  al
 Presidente   del  Consiglio  dei  Ministri,  e  la  comunicazione  ai
 Presidenti della Camera e del Senato della Repubblica.
     Cles, addi' 30 novembre 1998
                    Il pretore: (firma illeggibile)
 99C0133