COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

DELIBERAZIONE 22 luglio 2010 

Programma delle opere strategiche  (legge  n.  443/2001).  Acquedotto
Gela-Aragona - modifica soggetto aggiudicatore (CUP J17H02000080004).
(Deliberazione n. 75/2010). (10A13194) 
(GU n.260 del 6-11-2010)

 
 
 
                    IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Vista la legge 21 dicembre 2001, n. 443 (c.d.  «legge  obiettivo»),
che, all'art. 1, ha  stabilito  che  le  infrastrutture  pubbliche  e
private e gli  insediamenti  strategici  e  di  preminente  interesse
nazionale, da realizzare per la modernizzazione  e  lo  sviluppo  del
Paese,  vengano  individuati  dal  Governo  attraverso  un  programma
formulato secondo i criteri e le  indicazioni  procedurali  contenuti
nello stesso articolo, demandando a questo Comitato di approvare,  in
sede di prima applicazione della legge, il suddetto  programma  entro
il 31 dicembre 2001; 
  Vista la legge 1° agosto 2002, n. 166, che, all'art.  13,  oltre  a
recare modifiche al menzionato art. 1 della legge n.  443/2001  e  ad
autorizzare limiti di impegno quindicennali per la progettazione e la
realizzazione delle opere incluse nel programma approvato  da  questo
Comitato e per  interventi  nel  settore  idrico  di  competenza  del
Ministero delle infrastrutture  e  dei  trasporti,  prevede  che  gli
interventi medesimi siano ricompresi in intese generali quadro tra il
Governo e ogni singola regione  o  provincia  autonoma  al  fine  del
congiunto coordinamento e realizzazione delle opere; 
  Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n.  163  («Codice  dei
contratti  pubblici  relativi  a  lavori,  servizi  e  forniture   in
attuazione delle direttive 2004/17/CE  e  2004/18/CE»),  e  s.m.i.  e
visti, in particolare: 
  la parte II, titolo III, capo IV, concernente  «Lavori  relativi  a
infrastrutture   strategiche   e    insediamenti    produttivi»,    e
specificatamente  l'art.  163,  che   conferma   la   responsabilita'
dell'istruttoria e la funzione di supporto alle attivita'  di  questo
Comitato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che  puo'
in proposito avvalersi di apposita «Struttura tecnica di missione»; 
  l'art. 256, che ha abrogato il decreto legislativo 20 agosto  2002,
n. 190, concernente l'«attuazione della  legge  n.  443/2001  per  la
realizzazione delle infrastrutture e  degli  insediamenti  produttivi
strategici e di interesse nazionale»,  come  modificato  dal  decreto
legislativo 17 agosto 2005, n. 189; 
  Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta  Ufficiale  n.
51/2002 S.O.), con la quale questo Comitato, ai sensi del  richiamato
art. 1 della legge n. 443/2001, ha approvato il  1°  Programma  delle
opere  strategiche,  che  all'allegato   3   include   l'«Acquedotto:
Gela-Licata-Aragona e nuovo serbatoio di San Leo»; 
  Vista la delibera 19 dicembre 2002, n. 136 (Gazzetta  Ufficiale  n.
122/2003), con la quale questo comitato ha  assegnato  all'intervento
«lavori di rifacimento  dell'Acquedotto  Gela-Aragona»  -  del  costo
complessivo di 89,21 milioni di euro  -  un  finanziamento  di  53,57
milioni di euro, in termini di volume di investimento, a  valere  sui
fondi  di  cui  all'art.  13  della  citata  legge  n.  166/2002,  in
particolare imputando l'onere relativo, in quanto  a  27  milioni  di
euro, sul limite di impegno quindicennale decorrente dal 2003 ed,  in
quanto a 26,57 milioni di euro, sul limite di impegno decorrente  dal
2004; 
  Vista la nota 4 maggio 2010, prot. n.  19350  ,  con  la  quale  il
Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  ha  proposto  di
prendere atto dell'avvenuta variazione  del  soggetto  aggiudicatore,
anche ai fini dell'accensione e/o erogazione dei  mutui  relativi  ai
finanziamenti assegnati all'opera in discorso; 
  Considerato  che,  a   seguito   dell'inserimento   dell'intervento
relativo   all'«Acquedotto   Gela-Aragona»   nel   Programma    delle
infrastrutture strategiche di  cui  alla  delibera  n.  121/2001,  il
Commissario delegato per  l'emergenza  idrica  in  Sicilia  e'  stato
individuato dal presidente della giunta regionale della Sicilia quale
soggetto aggiudicatore, ai sensi del decreto legislativo n. 190/2002; 
  Considerato che il decreto del presidente della  Regione  Siciliana
28 febbraio 2006, n. 1 (GURS n. 22/2006) ha trasferito, a partire dal
31 dicembre 2006, le competenze attribuite  al  Commissario  delegato
per l'emergenza idrica in Sicilia all'Agenzia regionale per i rifiuti
e le acque della menzionata regione; 
  Considerato che, conseguentemente, con delibera n. 52/2007,  questo
Comitato aveva approvato la variazione  del  soggetto  aggiudicatore,
individuandolo nell'Agenzia regionale per i rifiuti e le acque  della
Regione Siciliana, e indicando il termine del 31  dicembre  2009  per
l'ultimazione e la messa in esercizio dell'opera; 
  Preso atto che, per  le  motivazioni  specificate  nella  relazione
istruttoria, i lavori di rifacimento dell'Acquedotto Gela-Aragona non
sono stati ancora ultimati e  che  dal  1°  gennaio  2010,  ai  sensi
dell'art. 9 della L.R.  Siciliana  n.  19/2008,  e'  stata  soppressa
l'Agenzia regionale dell'energia e dei servizi di  pubblica  utilita'
della Regione Siciliana; 
  Preso atto che il Ministero delle infrastrutture  e  dei  trasporti
indica come nuovo termine per l'ultimazione dei lavori il 15 febbraio
2011; 
  Su proposta del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti; 
  Acquisita in seduta l'intesa del  Ministro  dell'economia  e  delle
finanze; 
 
                              Delibera: 
 
  1.  Il  nuovo  soggetto  aggiudicatore  per   l'opera   «Acquedotto
Gela-Aragona» e' individuato nell'Assessorato regionale  dell'energia
e dei servizi di pubblica utilita' della Regione Siciliana. 
  2. Il Ministero istruttore provvedera' a  monitorare  l'avanzamento
dei lavori. 
    Roma, 22 luglio 2010 
 
                                            Il Presidente: Berlusconi 
 
Il segretario: Micciche' 
 
    

Registrato alla Corte dei conti il 15 ottobre 2010 
Ufficio  controllo  Ministeri  economico-finanziari,  registro  n.  6
Economia e finanze foglio n. 287