COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

DELIBERA 20 febbraio 2015 

Regione  Sicilia  -  Fondo  per  lo  sviluppo   e   la   coesione   -
riprogrammazione delle  risorse  ai  sensi  della  delibera  Cipe  n.
21/2014. (Delibera n. 26/2015). (15A05076) 
(GU n.152 del 3-7-2015)

 
 
 
                    IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Visti gli articoli 60 e 61 della legge 27  dicembre  2002,  n.  289
(legge finanziaria 2003) e  successive  modificazioni,  con  i  quali
vengono istituiti, presso il Ministero dell'economia e delle  finanze
e il Ministero delle  attivita'  produttive,  i  Fondi  per  le  aree
sottoutilizzate, coincidenti con  l'ambito  territoriale  delle  aree
depresse di cui alla  legge  30  giugno  1998,  n.  208  e  al  Fondo
istituito dall'art. 19, comma 5, del  decreto  legislativo  3  aprile
1993, n. 96; 
  Visto l'art. 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, il quale prevede
che ogni progetto d'investimento pubblico debba essere dotato  di  un
codice unico di progetto (CUP); 
  Visto l'art. 1, comma 2, della legge 17 luglio  2006,  n.  233,  di
conversione del decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, che trasferisce
al  Ministero  dello  sviluppo  economico  il  Dipartimento  per   le
politiche di sviluppo e di coesione e le funzioni di cui all'art. 24,
comma 1, lettera c), del decreto legislativo 30 luglio 1999, n.  300,
ivi inclusa la gestione del Fondo per le aree  sottoutilizzate  (FAS)
di cui al citato art. 61; 
  Visto l'art. 7, commi 26 e 27, del decreto-legge 31 maggio 2010, n.
78, convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n.  122,
che,  tra  l'altro,  attribuisce  al  Presidente  del  Consiglio  dei
ministri la gestione del FAS, prevedendo che lo stesso Presidente del
Consiglio dei ministri o il Ministro  delegato  si  avvalgano,  nella
gestione del citato Fondo, del Dipartimento  per  lo  sviluppo  e  la
coesione economica del Ministero dello sviluppo economico; 
  Vista la legge 13 agosto 2010, n. 136 e in particolare gli articoli
3 e 6  che  per  la  tracciabilita'  dei  flussi  finanziari  a  fini
antimafia, prevedono che gli strumenti di pagamento riportino il  CUP
ove  obbligatorio  ai  sensi  della  sopracitata  legge  n.   3/2003,
sanzionando la mancata apposizione di detto codice; 
  Visto il  decreto  legislativo  31  maggio  2011,  n.  88,  recante
disposizioni in materia di risorse aggiuntive e  interventi  speciali
per la rimozione di squilibri  economici  e  sociali,  in  attuazione
dell'art. 16 della legge 5 maggio 2009, n. 42 e in particolare l'art.
4 del medesimo decreto legislativo, il quale dispone che  il  FAS  di
cui all'art. 61 della legge n. 289/2002 assuma  la  denominazione  di
Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) e sia  finalizzato  a  dare
unita'  programmatica  e  finanziaria  all'insieme  degli  interventi
aggiuntivi  a  finanziamento   nazionale,   che   sono   rivolti   al
riequilibrio economico e sociale tra le diverse aree del Paese; 
  Visto  l'art.  10  del  decreto-legge  31  agosto  2013,  n.   101,
convertito con modificazioni nella legge 30  ottobre  2013,  n.  125,
che, al fine rafforzare l'azione  di  programmazione,  coordinamento,
sorveglianza e sostegno  della  politica  di  coesione,  prevede  tra
l'altro l'istituzione dell'Agenzia per la coesione territoriale e  la
ripartizione delle funzioni del Dipartimento per  lo  sviluppo  e  la
coesione economica (DPS) del Ministero dello sviluppo  economico  tra
la Presidenza del Consiglio dei ministri e la citata Agenzia; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri  del  23
aprile 2014  (G.U.  n.  122/2014),  con  il  quale  e'  conferita  al
Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei  ministri,
con funzioni di Segretario del Consiglio dei ministri, la  delega  ad
esercitare le funzioni di cui al richiamato art. 7 del decreto  legge
n.  78/2010,  convertito  dalla  legge  n.  122/2010,  relative,  tra
l'altro, alle politiche per la coesione territoriale; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 9 luglio
2014  (G.U.  n.  191/2014),  recante  l'approvazione  dello   Statuto
dell'Agenzia per la coesione territoriale; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  15
dicembre 2014 (G.U. n. 15/2015) che, in attuazione dell'art.  10  del
citato decreto legge n. 101/2013, istituisce presso la Presidenza del
Consiglio dei ministri il Dipartimento per le politiche di coesione; 
  Vista la legge 23 dicembre 2014 n. 190 (legge di  stabilita'  2015)
ed in particolare l'art. 1,  comma  703  che  ha  dettato  specifiche
disposizioni applicative per  la  programmazione  del  Fondo  per  lo
sviluppo e la coesione 2014-2020; 
  Vista la delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (G.U. n. 87/2003, errata
corrige in G.U. n. 140/2003), con la quale questo Comitato  definisce
il sistema per l'attribuzione del Codice unico di progetto (CUP), che
deve essere richiesto dai soggetti responsabili di cui al  punto  1.4
della delibera stessa; 
  Vista la delibera 29 settembre 2004, n. 24 (G.U. n. 276/2004),  con
la quale questo Comitato stabilisce che il CUP deve essere  riportato
su  tutti  i  documenti  amministrativi  e  contabili,   cartacei   e
informatici, relativi a progetti di  investimento  pubblico,  e  deve
essere utilizzato nelle banche dati  dei  vari  sistemi  informativi,
comunque interessati ai suddetti progetti; 
  Vista la delibera di questo Comitato 22 dicembre 2006, n. 174 (G.U.
n. 95/2007), di approvazione del Quadro  strategico  nazionale  (QSN)
2007-2013 e la successiva delibera 21 dicembre 2007, n. 166 (G.U.  n.
123/2008) relativa all'attuazione del QSN e alla  programmazione  del
FAS, ora denominato FSC, per il periodo 2007-2013; 
  Vista la delibera di questo Comitato 6 marzo 2009, n.  1  (G.U.  n.
137/2009) che, alla luce delle riduzioni  complessivamente  apportate
in via legislativa ridefinisce le risorse FSC  2007-2013  disponibili
in favore delle Regioni e Province autonome; 
  Vista  la  delibera  11  gennaio  2011,  n.  1  (G.U.  n.  80/2011)
concernente "Obiettivi, criteri e modalita' di  programmazione  delle
risorse per le aree sottoutilizzate,  selezione  e  attuazione  degli
investimenti per i  periodi  2000-2006  e  2007-2013"  con  la  quale
vengono  ulteriormente  ridefiniti  gli  importi  delle  risorse  FSC
destinate alle Regioni e alle Province autonome, di cui  alla  citata
delibera n. 1/2009; 
  Vista la delibera di questo Comitato 23 marzo 2012, n. 41 (G.U.  n.
138/2012) recante la quantificazione delle risorse regionali del  FSC
per il periodo 2000-2006 disponibili per  la  riprogrammazione  e  la
definizione delle modalita' di programmazione di tali  risorse  e  di
quelle relative al periodo 2007-2013; 
  Vista la delibera di questo Comitato 11 luglio 2012, n. 78 (G.U. n.
247/2012) che definisce le disponibilita' complessive residue del FSC
2007-2013 programmabili da parte delle Regioni del Mezzogiorno  e  le
relative modalita' di riprogrammazione; 
  Viste le delibere di questo Comitato 3 agosto 2011, n. 62 (G.U.  n.
304/2011), 30 settembre 2011, n. 78 (G.U.  n.  17/2012),  20  gennaio
2012, n. 7 (G.U.  n.  95/2012),  20  gennaio  2012,  n.  8  (G.U.  n.
121/2012), 30 aprile 2012, n. 60 (G.U. n. 160/2012) e 3 agosto  2012,
n. 87 (G.U. n. 256/2012), con le quali sono disposte  assegnazioni  a
valere sulla quota regionale del FSC 2007-2013; 
  Vista la  propria  delibera  17  dicembre  2013,  n.  94  (G.U.  n.
75/2014), recante la  proroga  dei  termini  per  l'assunzione  delle
obbligazioni giuridicamente vincolanti (OGV) relative agli interventi
finanziati a valere sul FSC 2007-2013  con  le  citate  delibere  nn.
62/2011, 78/2011, 7/2012,  8/2012,  60/2012  e  87/2012,  nonche'  le
disposizioni attuative per gli interventi  per  i  quali  le  Regioni
prevedano l'impossibilita' di  rispettare  le  relative  scadenze  di
impegno e ne confermino in ogni caso la rilevanza strategica, al fine
di consentire a questo Comitato di assumere  eventuali  provvedimenti
di salvaguardia in relazione  alla  manifestata  strategicita'  degli
interventi; 
  Vista la delibera di questo Comitato 30 giugno 2014, n. 21 (G.U. n.
220/2014), che - nel prendere atto  degli  esiti  della  ricognizione
svolta presso le  Regioni  meridionali  in  attuazione  della  citata
delibera n. 94/2013, con riferimento alle OGV assunte a valere  sulle
assegnazioni disposte da questo Comitato,  a  favore  delle  medesime
Regioni, con le citate delibere n. 62/2011, n. 78/2011, n. 7/2012, n.
8/2012, n. 60/2012 e n. 87/2012 relative al periodo di programmazione
FSC  2007-2013  -   dispone,   tra   l'altro,   di   sottrarre   alla
disponibilita' delle Regioni del Mezzogiorno l'importo complessivo di
1.345,725 milioni di euro,  da  riassegnare  alle  medesime  Regioni,
nella misura dell'85% pari a 1.143,866 milioni di euro, a valere  sul
periodo  di  programmazione   2014-2020   per   finanziare   progetti
cantierabili da concordare tra le Regioni stesse e la Presidenza  del
Consiglio dei ministri, con OGV da assumere entro il 31 dicembre 2015
(punti 2.2 e 2.3); 
  Considerato che, con riferimento alla  Regione  Sicilia,  l'importo
riassegnabile ai sensi del punto 2.3 della delibera 21/2014, al netto
della prevista decurtazione del 15%, delibera  ammonta  a  35.209.000
euro; 
  Vista la nota n. 965 del 17 febbraio 2015  del  Sottosegretario  di
Stato alla Presidenza del Consiglio dei  ministri,  con  delega  alla
coesione territoriale, e la allegata nota informativa predisposta dal
Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, concernente  la
proposta della Regione  Sicilia  di  riprogrammazione  delle  risorse
disponibili per  la  Regione,  ai  sensi  della  citata  delibera  n.
21/2014; 
  Considerato che la detta nota informativa rappresenta che, con nota
n. 6119 del 22 dicembre 2014, il Presidente della Regione Sardegna ha
proposto il rifinanziamento di tre interventi nel settore Universita'
gia' oggetto di revoca, precisando che per gli stessi  interventi  il
soggetto beneficiario prevede di assumere OGV entro  il  31  dicembre
2015, e che il  detto  rifinanziamento  consente  di  procedere  alla
sottoscrizione dell'Accordo di programma quadro per la  realizzazione
degli stessi; 
  Considerato che il Comitato  e'  chiamato  a  prendere  atto  della
riprogrammazione operata  dalla  Regione  nell'ambito  delle  proprie
prerogative, fermo restando l'esito  dell'istruttoria  di  competenza
del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione  economica  in  ordine
alle  previsioni  contenute  nella  delibera  n.  21/2014  di  questo
Comitato; 
  Dato atto che  il  concerto  della  Presidenza  del  Consiglio  dei
ministri, previsto dalla delibera n. 21/2014, e' espresso in uno  con
la sottoposizione della proposta a questo Comitato; 
  Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del  vigente
regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012,
n. 62); 
  Vista l'odierna  nota  n.  839-P,  predisposta  congiuntamente  dal
Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della  politica
economica della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero
dell'economia  e  delle  finanze,  recante  le  osservazioni   e   le
prescrizioni da recepire nella presente delibera; 
  Su proposta  del  Sottosegretario  di  Stato  alla  Presidenza  del
Consiglio dei ministri, con delega alle  politiche  per  la  coesione
territoriale; 
 
                             Prende atto 
 
  1. delle rimodulazioni degli interventi  della  Regione  Sicilia  a
valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione 2007-2013 ai sensi del
punto 2.3 della delibera n. 21/2014, che  prevede  la  riassegnazione
alle Regioni - nell'ambito della  programmazione  2014/2020  -  delle
risorse sottratte alla disponibilita' regionale, decurtate del 15 per
cento,  ed  in  particolare   della   riprogrammazione   dell'importo
disponibile per la stessa, pari a 35,029 milioni di  euro,  a  favore
dei seguenti interventi: 
    Universita' di Palermo: realizzazione del Campus  "biotecnologie,
salute dell'uomo e scienze della vita" -  struttura  a  supporto  del
trasferimento tecnologico e degli spin-off.  Intervento  A2_Complesso
ex consorzio agrario - edificio B, 6,254 milioni di euro; 
    Universita' di Palermo: realizzazione del Campus  "biotecnologie,
salute dell'uomo e scienze della vita" -  struttura  a  supporto  del
trasferimento tecnologico e degli spin-off.  Intervento  A3_Complesso
ex consorzio agrario - edificio C, 11,355 milioni di euro; 
    Universita' di Palermo: multicentro per  l'internazionalizzazione
delle attivita' del Polo e per l'alta formazione  -  intervento  D  -
restauro ex convento della Martorana, 17,420 milioni di  euro  11,355
milioni di euro; 
  2. che la rimodulazione operata  al  precedente  punto  1,  per  un
importo complessivo di 35,029 milioni di euro, costituisce un vincolo
di cui il Comitato terra' conto nell'operare  la  programmazione  del
FSC 2014-2020 ai sensi del citato  art.  1,  comma  703  della  legge
190/2014. 
  Il Dipartimento Politiche di Coesione e' chiamato a relazionare  al
CIPE, entro due  mesi  dalle  scadenze  previste  dalla  delibera  n.
21/2014 per le OGV, sulla successiva attuazione  degli  interventi  e
sul raggiungimento  degli  obiettivi  acceleratori  di  spesa.  Entro
trenta giorni dalla pubblicazione della presente delibera fornira' al
CIPE il quadro consolidato delle dotazioni finanziarie di  pertinenza
della Regione nell'ambito del Fondo sviluppo e coesione. 
  Per quanto non espressamente previsto dalla  presente  delibera  si
applicano  le  disposizioni  normative   e   le   procedure   vigenti
nell'ambito del Fondo per lo sviluppo e la coesione. 
 
    Roma, 20 febbraio 2015 
 
                                                 Il Presidente: Renzi 
 
Il segretario: Lotti 
 

Registrato alla Corte dei conti il 16 giugno 2015 
Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, reg.ne prev.  n.
1803