MINISTERO DEI TRASPORTI E DELLA NAVIGAZIONE

COMUNICATO

Delimitazione tra le acque del demanio marittimo e quelle del demanio
idrico  (acque  interne)  alla foce del fiume Isonzo, tra i comuni di
Grado e Staranzano.
(GU n.4 del 7-1-2000)

    Con  decreto  del  Ministero dei trasporti e della navigazione di
concerto  con  i  Ministeri  delle finanze e dei lavori pubblici e la
regione autonoma Friuli-Venezia Giulia in data 25 ottobre 1999, si e'
proceduto   alla   delimitazione,   ex   art.  31  del  codice  della
navigazione,  alla  foce  del  fiume  Isonzo, ricadente nei comuni di
Grado e di Staranzano (Gorizia), nel senso che il limite tra le acque
del  demanio marittimo e quelle del demanio idrico (acque interne) e'
determinato  dalla  linea di limitazione dello specchio acqueo avente
interesse  per i pubblici usi del mare, che si identifica nella retta
che  va  ortogonalmente  all'asse  del  fiume,  dalla  prima bitta in
cemento  di  segnalazione  alla  navigazione,  situata  sulla  sponda
destra,  dopo  l'ultima  costruzione "casone", fino al raggiungimento
della  sponda  sinistra,  col  punto trigonometrico consistente in un
blocchetto  di cemento delle dimensioni di circa cm. 15 x 15 x 30 con
in testa un chiodo di stazione, ferma restando, per quanto riguarda i
corsi  d'acqua  secondari  identificati  dalla  p.c. 2837  del comune
censuario  di Grado, che la limitazione si identifica con la linea di
suddivisione della particella catastale stessa con il mare Adriatico,
come riportata nel foglio di mappa catastale n. 69 del C.C. di Grado.
    Tale  linea  -  riportata  in rosso nelle planimetrie allegate al
succitato  decreto,  sotto  le  lettere  "A" e "A1" che formano parte
integrante  dei  verbali  sopramenzionati - va dal punto "A" al punto
"C".
    Dalle  citate  operazioni  di limitazione si sono venute a creare
delle  nuove particelle catastali, riportate anche nei fogli di mappa
forniti  dall'U.T.E.  di  Gorizia, successivamente ed in seguito alle
operazioni di campagna, contraddistinte dal n. 1089 e dal n. 1090 del
comune  censuario  di  Staranzano  e  dal n. 989/1 e dal n. 989/2 del
comune  censuario  di  Grado  e  che dette particelle dovranno quindi
essere  sottoposte  alla giurisdizione del magistrato alle acque ed a
quella  della  capitaneria  di porto di Monfalcone nel seguente modo:
bene pubblico - Ramo acque (magistrato alle acque) p.c. 1089 del C.C.
di  Staranzano;  P.C.  989/1  del C.C. di Grado. bene pubblico - Ramo
trasporti  e navigazione (capitaneria di porto) P.C. 1090 del C.C. di
Staranzano; p.c. 989/2 del C.C. di Grado.