Dichiarazione di notevole interesse pubblico della collina di San Bernardino sita nel comune di Urbino.(GU n.44 del 22-2-1997)
IL SOTTOSEGRETARIO DI STATO Vista la legge 29 giugno 1939 n. 1497, sulla protezione delle bellezze naturali; Visto il regio decreto 3 giugno 1940, n. 1357 per l'applicazione della legge predetta; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977 n. 616, art. 82; Visto il decreto ministeriale 28 maggio 1996, registrato alla Corte dei conti il 18 giugno 1996, registro n. 1, foglio n. 225, con il quale sono state delegate all'on. Sottosegretario di Stato Willer Bordon le funzioni ministeriali previste dalla citata legge 29 giugno 1939, n. 1497; Visto il provvedimento del 31 ottobre 1996, notificato al sindaco del comune di Urbino in data 2 novembre 1996 con il quale a seguito di numerosi esposti ed interrogazioni parlamentari e valutati gli elaborati progettuali, ai sensi dell'art. 8 della citata legge n. 1497/1939 sono stati sospesi i lavori in atto nella localita' S. Bernardino finalizzati all'ampliamento del cimitero di S. Bernardino poiche' compromissivi delle valenze ambientali dell'area interessata; Vista la nota n. 16026 del 21 novembre 1996 con la quale la soprintendenza per i beni ambientali e architettonici delle Marche ha formulato una proposta di ampliamento di vincolo paesaggistico ai sensi della legge n. 1497/1939 per la collina di San Bernardino, ricadente nel comune di Urbino, e cosi' delimitata: "dall'innesto della strada comunale n. 40 del Caldese con la Strada vicinale degli Zoccolanti sino all'intersezione con la strada Comunale n. 43 del cimitero di San Bernardino seguendo il muro di cinta del cimitero esistente sino a quota m 419,07 e seguendo la linea di quota che partendo dalla succitata quota arriva sino a quota m 432,74"; Considerato che la predetta soprintendenza nella relazione acclusa alla nota sopracitata nel trasmettere tutti gli atti idonei ad avviare la procedura di imposizione del vincolo ha rilevato le pregevoli valenze culturali e paesaggistiche della stessa zona; Considerato che il sito predetto costituisce parte integrante di uno dei panorami piu' belli e piu' noti della citta', immediatamente a ridosso dei boschi della Cesana, che rivestono notevolissimo valore ambientale per la loro integrita' sotto il profilo naturalistico e panoramico; Considerato che la parte sommitale della collina e' caratterizzata dalla volumetria del complesso architettonico, gia' vincolato ai sensi della legge n. 1089/1939, conosciuto anche come Mausoleo dei Duchi, costituito dall'antica chiesa suburbana di San Donato, risalente al XIII secolo, e dalla chiesa rinascimentale di San Bernardino, con annesso convento; concepita come chiesa conventuale e insieme sepolcrale o, proprio come mausoleo di Federico, la chiesa di S. Bernardino, che accoglie la tomba del duca Federico e del duca Guidobaldo I, per le misurate proporzioni delle parti e la raffinata ed essenziale decorazione, e' uno dei monumenti piu' significativi fra quelli voluti dalla famiglia Montefeltro ed occupa una posizione di rilievo tra le poche opere rimaste dell'architetto senese Francesco di Giorgio Martini; Considerato che nella zona piu' strettamente collegata al Convento insiste gia' un vincolo paesaggistico ai sensi della legge n. 1497/39, imposto con decreto ministeriale 4 dicembre 1964; Considerato che, per quanto sopra esposto, appare indispensabile ampliare tale vincolo alla restante collina sia per la sua funzione di punto di belvedere, che consente la visione del pregevole centro storico di Urbino, sia per il valore estetico e tradizionale rappresentato dal complesso di San Bernardino in rapporto all'ambiente circostante, costituito da un delicato paesaggio di colline, campi coltivati, gruppi di alberi; Considerato che dal sopralluogo effettuato da un ispettore tecnico in data 6 dicembre 1996 e' emersa la pregevolezza ambientale del sito sopradescritto e la sua valenza storica rispetto alla citta' di Urbino; Rilevata pertanto la necessita' e l'urgenza di sottoporre l'area sopraindicata ad un idoneo provvedimento di tutela che garantisca un'efficace salvaguardia delle pregevoli valenze ambientali e architettoniche sopradescritte; Considerato che il comitato di settore per i beni archeologici e il comitato di settore per i beni ambientali e architettonici del Consiglio nazionale per i beni culturali e ambientali riuniti in seduta congiunta in data 16 dicembre 1996 hanno espresso parere favorevole alla proposta di vincolo formulata dalla predetta soprintendenza; Decreta: La collina di San Bernardino sita nel comune di Urbino, cosi' come sopra perimetrata e' dichiarata di notevole interesse pubblico ai sensi della legge 29 giugno 1939, n. 1497, ed in applicazione dell'art. 82 del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, ed e' pertanto soggetta a tutte le disposizioni contenute nella legge stessa ed a quelle previste nel citato decreto del Presidente della Repubblica. La soprintendenza per i beni ambientali e architettonici di Ancona provvedera' a che copia della Gazzetta Ufficiale contenente il presente decreto venga affissa ai sensi e per gli effetti dell'art. 4 della legge 29 giugno 1939, n. 1497, e dell'art. 12 del regolamento 3 giugno 1940, n. 1357, all'albo del comune interessato e che copia della Gazzetta Ufficiale stessa, con relativa planimetria da allegare, venga depositata presso i competenti uffici del comune suddetto. Avverso il presente atto e' ammessa proposizione di ricorso giurisdizionale avanti al tribunale amministrativo regionale competente per territorio o, a scelta dell'interessato, avanti al tribunale amministrativo regionale del Lazio, secondo le modalita' di cui alla legge 6 dicembre 1971, n. 1034, ovvero e' ammesso ricorso straordinario al Capo dello Stato, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1971, n. 1199, rispettivamente entro sessanta e centoventi giorni dalla data di avvenuta notificazione del presente atto. Roma, 30 gennaio 1997 Il Sottosegretario di Stato: BORDON Registrato alla Corte dei conti il 6 febbraio 1997 Registro n. 1 Beni culturali, foglio n. 36