AUTORITA' PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI

DELIBERAZIONE 6 agosto 2001 

Determinazione   del   tasso  medio  di  remunerazione  del  capitale
applicabile  alla  contabilita' predisposta da Telecom Italia ai fini
regolatori. (Deliberazione n. 344/01/CONS).
(GU n.198 del 27-8-2001)

           L'AUTORITA' PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI

  Nella sua riunione di consiglio del 6 agosto 2001;
  Vista  la  legge  31 luglio  1997,  n.  249,  recante: "Istituzione
dell'Autorita'  per  le  garanzie  nelle  comunicazioni  e  norme sui
sistemi  delle  telecomunicazioni  e radiotelevisivo", pubblicata nel
supplemento   ordinario  alla  Gazzetta  Ufficiale  della  Repubblica
italiana n. 197 del 25 agosto 1997;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 19 settembre 1997,
n.  318  "Regolamento  per  l'attuazione di direttive comunitarie nel
settore   delle   telecomunicazioni",   pubblicato   nel  supplemento
ordinario  alla  Gazzetta  Ufficiale della Repubblica italiana n. 221
del 22 settembre 1997;
  Visto  il  decreto del Presidente della Repubblica 11 gennaio 2001,
n. 77 "Regolamento di attuazione delle direttive 97/51/CE e 98/10/CE,
in materia di telecomunicazioni", pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana n. 74 del 29 marzo 1997;
  Vista  la direttiva 97/33/CE del Parlamento europeo e del Consiglio
del   30 giugno   1997,   sull'interconnessione   nel  settore  delle
telecomunicazioni;
  Vista  la direttiva 98/10/CE del Parlamento europeo e del Consiglio
del  26 febbraio  1998,  sul  regime  di fornitura di una rete aperta
(Open  Network  Provision - ONP) alla telefonia vocale e sul Servizio
universale delle telecomunicazioni in un ambiente concorrenziale;
  Vista   la  raccomandazione  98/322/CE  della  Commissione  europea
dell'8 aprile 1998, sull'interconnessione in un mercato liberalizzato
delle   telecomunicazioni   (Parte   II  -  Separazione  contabile  e
contabilita' dei costi);
  Vista  la propria delibera n. 101/99 del 25 giugno 1999 "Condizioni
economiche  di  offerta  del  servizio  di telefonia vocale alla luce
dell'evoluzione   di  meccanismi  concorrenziali",  pubblicata  nella
Gazzetta  Ufficiale  della  Repubblica  italiana  n. 155 del 5 luglio
1999;
  Visti gli atti del procedimento;
  Sentita la societa' Telecom Italia;
  Considerato quanto segue:
    1.  L'Autorita',  con  la  delibera n. 101/99, ha stabilito nella
misura  del 12,5% il tasso di remunerazione del capitale da applicare
per  la  predisposizione della contabilita' di Telecom Italia ai fini
regolatori;
    2.  L'Autorita'  ha preso in esame le richieste di Telecom Italia
di  revisione  del  tasso  di  remunerazione  sopra  indicato  ed  in
particolare  quella  avanzata  in  data  6 luglio  2001. In linea con
quanto  previsto  dalla  raccomandazione  98/322/CE della Commissione
europea,  l'Autorita'  ha  proceduto a valutare il costo del capitale
utilizzando  il  metodo del WACC (Weighted Average Cost of Capital, o
costo medio ponderato del capitale), considerando:
      a) il  costo  del  capitale  proprio dell'operatore notificato,
riferito alle attivita' di rete fissa;
      b) il costo del capitale di debito;
      c) l'aliquota fiscale di riferimento;
      d) il rapporto tra i valori economici del capitale proprio e di
debito;
    3. Per la valutazione del costo del capitale proprio, l'autorita'
ha utilizzato, secondo la migliore prassi corrente, la formula basata
sul CAPM (Capital Asset Pricing Model), considerando:
      a) il  tasso di finanziamento privo di rischio, per il quale e'
stata  effettuata una valutazione basata sul rendimento dei titoli di
Stato di lunga durata. In merito all'orizzonte temporale, l'Autorita'
ha  considerato una media fra i buoni pluriennali del Tesoro (BTP) di
durata  dieci e trenta anni; nella stima e' stato utilizzato il tasso
medio  dei  BTP  negli ultimi dodici mesi, e sono stati considerati i
rendimenti  netti  piu'  rispondenti  al  regime fiscale italiano. Il
valore stimato risultante del tasso privo di rischio e' pari al 5%;
      b) il  premio  di  mercato,  che  rappresenta  la remunerazione
aggiuntiva  rispetto  al  tasso privo di rischio richiesta mediamente
dall'investitore  con  riferimento  ad  un  portafoglio di mercato. A
riguardo,   sono   state   prese  in  considerazione  le  indicazioni
provenienti  da studi di istituzioni finanziarie nazionali e di altre
fonti,  che,  tenendo  conto anche della eterogeneita' dei mercati di
riferimento,  hanno condotto ad una valutazione del premio di mercato
del 4%;
      c) il  coefficiente  di rischio sistematico o rischio specifico
dell'investimento  (Beta).  Per  le  aziende quotate, il Beta si puo'
misurare  con maggiore  affidabilita',  in quanto si dispone di serie
storiche significative di durata superiore a tre anni. La misurazione
del  Beta  in  intervalli di tempo inferiori non permette di ottenere
risultati  affidabili.  La  fissazione del costo del capitale ai fini
del  presente  provvedimento  e'  relativa  alla  remunerazione degli
investimenti  connessi  con  la rete fissa dell'operatore notificato,
occorre  scorporare  quindi  dal  Beta  di  Telecom  Italia  la parte
attribuibile   alla   rischiosita'   delle  aziende  controllate.  Le
attivita'  connesse  alla  rete  fissa, pur avendo visto aumentare la
rischiosita'  presentano  comunque un minor rischio rispetto ad altre
intraprese  da  Telecom Italia, anche in considerazione della attuale
struttura  del  mercato  e  della  prevedibilita' della domanda. Tale
circostanza  risulta  particolarmente significativa per gli aggregati
regolatori  relativi  alle attivita' di rete e di accesso locale. Per
le  considerazioni  sopra esposte il Beta preso in considerazione per
"Telecom  Italia rete fissa", ai fini della contabilita' regolatoria,
e' pari ad valore di 1,05. Peraltro, tale valore per la rete fissa e'
in  linea,  nel  contesto  europeo,  con  recenti  decisioni di altre
autorita' nazionali di regolamentazione;
    4. Per la valutazione del costo del capitale di debito di Telecom
Italia  e' stata presa in considerazione la media ponderata del costo
dei  debiti  effettivamente  sostenuti dalla societa', ivi incluse le
fonti  di  finanziamento  a  tasso  zero, inoltre e' stato stimato, a
partire dal tasso privo di rischio, un premio (spread) che il mercato
del  credito  richiede  in relazione al settore ed all'impresa. Sulla
base  di  tali  metodologie  si  perviene  ad una valutazione pari al
5,35%;
    5.  Per  la  valutazione  dell'aliquota  fiscale  di riferimento,
l'Autorita'  ha  assunto una misura del 41%, valore corrente relativo
all'anno  2000.  Quest'ultimo  e' stato valutato sostenibile anche in
termini  prospettici,  tenuto  conto di quanto previsto in materia di
riduzione  della  pressione  fiscale, nel documento di programmazione
economico-finanziaria  proposto dal Governo, relativo alla manovra di
finanza pubblica per gli anni 2002-2006.
    6. Relativamente al rapporto fra il valore del capitale proprio e
di  debito,  la misura assunta e' stata valuta considerando un valore
di  riferimento  all'80%  capitale  proprio e 20% capitale di debito.
Tale  valore risulta in linea con il valore medio di capitalizzazione
di Telecom Italia stimato su un periodo di riferimento di un anno, ed
il   valore  del  debito  della  societa'  stessa,  che  deve  essere
integrato,  coerentemente con la normativa vigente, con il valore del
fondo  per  il  trattamento  fine  rapporto  e con i debiti tributari
risultanti  da  dati  di  bilancio, che sono fonti di finanziamento a
tasso zero;
  Considerate  le  valutazioni  sopra  esposte  e  tenuto  conto  del
contesto   nazionale  ed  internazionale,  la  misura  del  tasso  di
remunerazione  del  capitale applicabile per la predisposizione della
contabilita' di Telecom Italia ai fini regolatori puo' essere fissata
al 13,5%;
  Udita  la  relazione del commissario ing. Vincenzo Monaci, relatore
ai sensi dell'art. 32 del regolamento concernente l'organizzazione ed
il funzionamento dell'Autorita';
                              Delibera:
                               Art. 1.
  1.  L'Autorita'  stabilisce  che  il  tasso  di  remunerazione  del
capitale  di  Telecom  Italia  ai fini regolatori, di cui all'art. 4,
comma  7,  del decreto del Presidente della Repubblica n. 318/1997 e'
pari al 13,5%.
  La  presente delibera e' notificata alla societa' Telecom Italia ed
e'  pubblicata  nella  Gazzetta  Ufficiale e nel bollettino ufficiale
dell'Autorita'.
    Roma, 6 agosto 2001
                                                 Il presidente: Cheli