MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

DECRETO 23 dicembre 2003 

Riconoscimento  alla  sig.ra  Mihalcea  Cristina  Maria  di titolo di
studio estero quale titolo abilitante per l'esercizio in Italia della
professione di chimico.
(GU n.7 del 10-1-2004)

                        IL DIRETTORE GENERALE
                       della giustizia civile
  Visto  il  decreto  legislativo 25 luglio 1998, n. 286, testo unico
delle  disposizioni  concernenti  la  disciplina  dell'immigrazione e
norme sulla condizione dello straniero;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n.
394,  recante  norme  di attuazione del citato decreto legislativo n.
286/1998, a norma dell'art. 1, comma 6;
  Visto  altresi'  il decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 115, di
attuazione   della  direttiva  n.  89/48/CEE  del  21 dicembre  1988,
relativa  ad  un  sistema  generale  di  riconoscimento di diplomi di
istruzione  superiore  che  sanzionano  formazioni  professionali  di
durata minima di tre anni;
  Visto  il decreto del Presidente della Repubblica 5 giugno 2001, n.
328,  contenente  «Modifiche  ed  integrazioni  della  disciplina dei
requisiti  per l'ammissione all'esame di Stato e delle relative prove
per  l'esercizio  di  talune  professioni,  nonche' la disciplina dei
relativi ordinamenti»;
  Vista  l'istanza  della  sig.ra  Mihalcea  Cristina  Maria, nata il
1° luglio  1968  a  Bacau  (Romania),  cittadina  rumena,  diretta ad
ottenere,  ai  sensi  dell'art.  49  del decreto del Presidente della
Repubblica  n.  394/1999  in  combinato  disposto  con  l'art. 12 del
decreto   legislativo  n.  115/1992,  il  riconoscimento  del  titolo
accademico-professionale  di  chimico  conseguito  in  Romania,  come
attestato  dalla  Universita'  statale  «Al.  I. Cuza» di Iasi con il
diploma  di  laurea  rilasciato  in  data  11 luglio  2001,  ai  fini
dell'accesso ed esercizio in Italia della professione di chimico;
  Preso  atto che il titolo cosi' conseguito conferisce in Romania il
diritto  ad  esercitare  la  professione,  come confermato nelle note
dell'ambasciata d'Italia a Bucarest di aprile e settembre 2003;
  Considerato  inoltre  che  la  sig.ra  Mihalcea possiede esperienza
professionale maturata dal 1998 al 2001, come documentato in atti;
  Rilevato  che  la  richiedente  ha  ottenuto  il riconoscimento del
titolo  accademico  rumeno  con  la corrispondente laurea italiana in
chimica  in  data 22 gennaio 2003, come certificato dalla Universita'
di Bologna «Alma Mater Studiorum»;
  Viste  le  determinazioni  della conferenza di servizi nella seduta
del 2 ottobre 2003;
  Sentito  il  parere  del rappresentante del consiglio nazionale dei
chimici nella seduta di cui sopra;
  Ritenuto  che  la  richiedente  abbia  una  formazione accademica e
professionale   completa  ai  fini  dell'esercizio  in  Italia  della
professione  di  chimico,  come risulta dai certificati prodotti, per
cui non appare necessario applicare misure compensative;
  Visti gli articoli 6 del decreto legislativo n. 286/1998 e 14 e 39,
comma  7 del decreto del Presidente della Repubblica n. 394/1999, per
cui  la  verifica  del  rispetto  delle  quote  relative ai flussi di
ingresso  nel  territorio  dello  Stato di cui all'art. 3 del decreto
legislativo  n.  286/1998  non e' richiesta per i cittadini stranieri
gia'  in possesso di un permesso di soggiorno per lavoro subordinato,
lavoro autonomo o per motivi familiari;
  Considerato  che  la  richiedente possiede un permesso di soggiorno
rilasciato  dalla  questura  di Roma con validita' fino al 3 dicembre
2007, per motivi familiari;
                              Decreta:
  Alla sig.ra Mihalcea Cristina Maria, nata il 1° luglio 1968 a Bacau
(Romania),  cittadina rumena, e' riconosciuto il titolo professionale
di  cui in premessa quale titolo valido per l'iscrizione all'albo dei
chimici  sezione  A  e l'esercizio della professione in Italia, fatta
salva la perdurante validita' del permesso di soggiorno e il rispetto
delle quote dei flussi migratori.
    Roma, 23 dicembre 2003
                                          Il direttore generale: Mele