DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 4 luglio 2008 

Proroga  dello  stato  di  emergenza  in relazione alla situazione di
inquinamento  e  di  crisi idrica in atto nel territorio dei comuni a
sud di Roma, serviti dal Consorzio per l'acquedotto del Simbrivio.
(GU n.165 del 16-7-2008)

              IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

  Visto l'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
  Visto l'art. 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
  Visto  il  decreto-legge  7 settembre 2001, n. 343, convertito, con
modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401;
  Visto  il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
15  giugno  2007, con cui e' stato prorogato, fino al 31 maggio 2008,
lo  stato di emergenza in relazione alla situazione di inquinamento e
di  crisi  idrica  in  atto  nel territorio dei comuni a sud di Roma,
serviti dal Consorzio per l'acquedotto del Simbrivio;
  Considerato  che la dichiarazione dello stato di emergenza e' stata
adottata per fronteggiare situazioni che per intensita' ed estensione
richiedono l'utilizzo di mezzi e poteri straordinari;
  Viste  le  note  del  27  maggio  e  del 24 giugno 2008, con cui il
Commissario  delegato per l'emergenza idrica nei territori dei comuni
serviti dal Consorzio per l'acquedotto del Simbrivio ha rappresentato
la necessita' di prorogare lo stato d'emergenza;
  Considerato  che  la  predetta  situazione  di  emergenza permane e
comporta  la  necessita'  di  portare  a  compimento  il  piano degli
interventi  straordinari predisposti dal Commissario delegato al fine
di  giungere  al  completo superamento della situazione di criticita'
nonche'  porre  in  essere  i  necessari  adempimenti  finalizzati ad
assicurare  nei  comuni  interessati  l'approvvigionamento  idrico in
deroga alla normativa vigente;
  Ritenuto, quindi, che ricorrono nel caso di specie i presupposti di
cui all'art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225, per la
concessione di un'ulteriore proroga dello stato di emergenza;
  Vista  la nota del 2 luglio 2008 con cui il Prefetto di Roma chiede
la  proroga  dello stato d'emergenza al fine di evitare insostenibili
disagi  per  la  popolazione del comprensorio dei comuni dei Castelli
Romani;
  Acquisita  l'intesa  con  la  regione  Lazio con nota del 30 giugno
2008;
  Vista  la  deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella
riunione del 4 luglio 2008;
                              Decreta:

  Ai  sensi  e  per  gli effetti dell'art. 5, comma 1, della legge 24
febbraio  1992,  n.  225, in considerazione di quanto in premessa, e'
prorogato,  fino  al  31  gennaio  2009,  lo  stato  di  emergenza in
relazione  alla  situazione di inquinamento e di crisi idrica in atto
nel  territorio  dei  comuni a sud di Roma, serviti dal Consorzio per
l'acquedotto del Simbrivio.
  Il  presente  decreto  verra'  pubblicato  nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana.
    Roma, 4 luglio 2008
                                            Il Presidente: Berlusconi