AUTORITA' PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI

DELIBERAZIONE 4 aprile 2012 

Disposizioni  di  attuazione   della   disciplina   in   materia   di
comunicazione  politica  e  di  parita'  di  accesso  ai   mezzi   di
informazione  relative  alle  campagne  per  i  referendum   popolari
abrogativi e consultivi della regione Sardegna, indetti per il giorno
6 maggio 2012. (Deliberazione n. 66/12/CSP). (12A04083) 
(GU n.84 del 10-4-2012)

 
 
 
                     L'AUTORITA' PER LE GARANZIE 
                         NELLE COMUNICAZIONI 
 
  Nella riunione della Commissione per i servizi e i prodotti  del  4
aprile 2012; 
  Visto l'art. 1, comma 6, lettera b), n. 9, della  legge  31  luglio
1997, n. 249, recante «Istituzione  dell'Autorita'  per  le  garanzie
nelle comunicazioni e norme sui  sistemi  delle  telecomunicazioni  e
radiotelevisivo»; 
  Vista la legge 22 febbraio 2000, n. 28, recante  «Disposizioni  per
la parita' di accesso ai mezzi di informazione  durante  le  campagne
elettorali  e  referendarie  per  la  comunicazione  politica»,  come
modificata e integrata dalla legge 6 novembre 2003, n. 313; 
  Vista la legge 6 novembre 2003, n. 313, recante  «Disposizioni  per
l'attuazione del principio del pluralismo nella programmazione  delle
emittenti radiofoniche e televisive locali»; 
  Visto il decreto del Ministro delle comunicazioni  8  aprile  2004,
che emana il Codice di autoregolamentazione ai sensi  della  legge  6
novembre 2003, n. 313; 
  Visto  il  decreto  legislativo  31  luglio  2005,  n.  177,   come
modificato dal decreto legislativo 15  marzo  2010,  n.  44,  recante
«Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici», ed,  in
particolare, l'art. 7; 
  Vista la delibera n. 256/10/CSP del 9  dicembre  2010,  recante  il
«Regolamento in materia di pubblicazione e  diffusione  dei  sondaggi
sui mezzi di  comunicazione  di  massa»,  pubblicata  nella  Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana n. 301 del 27 dicembre 2010; 
  Vista la legge 20 luglio 2004, n. 215, recante «Norme in materia di
risoluzione dei conflitti di interessi», come modificata dalla  legge
5 novembre 2004, n. 261»; 
  Vista  la  legge  25  maggio  1970,  n.  352,  recante  «Norme  sui
referendum previsti dalla Costituzione e sull'iniziativa  legislativa
del popolo» e successive modificazioni; 
  Visto  lo  Statuto  speciale  della  Regione   autonoma   Sardegna,
approvato  con  legge  costituzionale  26  febbraio  1948,  n.  3   e
successive modificazioni; 
  Vista la legge regionale della Sardegna del 17 maggio 1957, n.  20,
recante norme in materia di referendum popolare regionale; 
  Considerato che l'Ufficio regionale del referendum  della  Sardegna
con deliberazione del 9 febbraio 2012 ha dichiarato  l'ammissibilita'
dei seguenti referendum abrogativi e consultivi  in  materia  di:  1)
abrogazione della legge regionale sarda 2  gennaio  1997,  n.  4;  2)
abrogazione della legge regionale sarda 1° luglio  2002,  n.  10;  3)
abrogazione  della  deliberazione  del  Consiglio   regionale   della
Sardegna del 31 marzo 1999;  4)  abrogazione  della  legge  regionale
sarda 12 luglio 2001, n. 9;  5)  abolizione  delle  quattro  province
della Sardegna; 6) riscrittura dello statuto della  Regione  autonoma
della Sardegna; 7) elezioni primarie per  la  scelta  del  Presidente
della Regione  Sardegna;  8)  abrogazione  dell'art.  1  della  legge
regionale sarda 7 aprile 1966, n. 2; 9) abolizione  dei  consigli  di
amministrazione di tutti gli enti strumentali e delle  agenzie  della
Regione autonoma della Sardegna; 10) riduzione a cinquanta del numero
dei componenti del Consiglio regionale della Regione  autonoma  della
Sardegna»; 
  Visto il  decreto  del  Presidente  della  Giunta  regionale  della
Sardegna del  10  marzo  2012,  n.  9/E,  pubblicato  nel  Bollettino
ufficiale della Regione Sardegna del 13 marzo seguente, n. 10, con il
quale e' stato revocato il precedente decreto del 20  febbraio  2012,
n. 18 ed e' stato fissato al 6 maggio 2012 lo svolgimento dei  cinque
referendum abrogativi regionali e dei  cinque  referendum  consultivi
regionali indetti per quella data; 
  Vista la propria delibera n. 37/05/CSP del 16 maggio 2005,  recante
«Disposizioni  di  attuazione  della   disciplina   in   materia   di
comunicazione  politica  e  di  parita'  di  accesso  ai   mezzi   di
informazione relative  alla  campagna  per  il  referendum  regionale
parzialmente abrogativo della legge della Regione Sardegna 19  giugno
2001 n. 8 recante  "modifiche  all'art.  6,  comma  19,  della  legge
regionale 24 aprile 2001, n. 6" indetto nella Regione Sardegna per il
giorno 12 giugno 2005», pubblicata  nella  Gazzetta  Ufficiale  della
Repubblica italiana n. 115 del 19 maggio 2005; 
  Rilevato che con nota 30 marzo  2012  (prot.  n.  15063)  e'  stato
trasmesso alla Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la
vigilanza  sui  servizi  radiotelevisivi  lo  schema  di  regolamento
condiviso dalla Commissione per i servizi e i prodotti nella riunione
del 29 marzo 2012 ai fini delle consultazioni previste dalla legge 22
febbraio 2000, n. 28; 
  Rilevato che la Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e
la  vigilanza  sui  servizi  radiotelevisivi  non  ha   adottato   il
provvedimento  recante  le  disposizioni  attuative  della  legge  22
febbraio 2000, n. 28, per i referendum abrogativi e consultivi  della
Regione Sardegna fissati per il giorno 6 maggio 2012; 
  Ritenuta l'urgenza di  adottare  le  disposizioni  attuative  della
legge 22 febbraio 2000, n. 28, in ragione dell'imminenza del voto; 
  Udita  la  relazione  dei  commissari  Michele  Lauria  e   Antonio
Martusciello,  relatori  ai  sensi  dell'art.  29   del   regolamento
concernente l'organizzazione ed il funzionamento dell'autorita'; 
 
                              Delibera: 
 
 
                           Articolo unico 
 
  1. Al fine di garantire imparzialita' e parita' di trattamento  tra
i soggetti politici favorevoli o contrari ai quesiti di cui ai cinque
referendum abrogativi popolari  e  ai  cinque  referendum  consultivi
popolari della Regione Sardegna, aventi ad oggetto: 
    I quesito - Volete voi che sia abrogata la legge regionale  sarda
2 gennaio 1997,  n.  4  e  successive  integrazioni  e  modificazioni
recante disposizioni in materia di «Riassetto generale delle province
e procedure ordinarie  per  l'istituzione  di  nuove  province  e  la
modificazione di circoscrizioni provinciali?»; 
    II quesito - Volete voi che siano  abrogate  la  legge  regionale
sarda 1° luglio 2002,  n.  10  recante  disposizioni  in  materia  di
«Adempimenti conseguenti alla istituzione di  nuove  province,  norme
sugli amministratori  locali  e  modifiche  alla  legge  regionale  2
gennaio 1997, n. 4?»; 
    III quesito -  Volete  che  sia  abrogata  la  deliberazione  del
Consiglio regionale della Sardegna del 31 marzo 1999 (pubblicata  nel
BURAS n. 11 del 9 aprile 1999) contenente «La previsione delle  nuove
circoscrizioni provinciali della Sardegna, ai sensi dell'art. 4 della
legge regionale 2 gennaio 1997, n. 4?»; 
    IV quesito - Volete che sia abrogata la legge regionale sarda  12
luglio 2001, n. 9 recante disposizioni  in  materia  di  «Istituzione
delle   province   di   Carbonia-Iglesias,   del   Medio   Campidano,
dell'Ogliastra e di Olbia-Tempio?»; 
    V quesito - «Siete voi favorevoli  all'abolizione  delle  quattro
province  "storiche"  della  Sardegna,  Cagliari,  Sassari,  Nuoro  e
Oristano?»; 
  VI quesito - «Siete voi favorevoli alla riscrittura  dello  Statuto
della Regione  autonoma  della  Sardegna  da  parte  di  un'Assemblea
Costituente eletta a suffragio universale da tutti cittadini sardi?»; 
  VII quesito  -  «Siete  voi  favorevoli  all'elezione  diretta  del
Presidente della Regione autonoma della Sardegna,  scelto  attraverso
elezioni primarie normate per legge?»; 
  VIII quesito -  Volete  che  sia  abrogato  l'art.  1  della  legge
regionale sarda 7 aprile 1966, n. 2 recante  «Provvedimenti  relativi
al Consiglio regionale della Sardegna» e successive modificazioni?; 
  IX quesito - Siete voi favorevoli all'abolizione  dei  consigli  di
amministrazione di tutti gli enti strumentali e agenzie della Regione
autonoma della Sardegna?; 
  X quesito - «Siete voi favorevoli alla riduzione  a  cinquanta  del
numero di componenti del Consiglio regionale della  Regione  autonoma
della Sardegna?», fissati per il giorno 6 maggio 2012, nei  territori
interessati dalle consultazioni  referendarie,  nei  confronti  delle
emittenti radiofoniche e televisive private  locali  e  della  stampa
quotidiana e  periodica  si  applicano,  in  quanto  compatibili,  le
disposizioni di attuazione della legge 22 febbraio 2000, n. 28,  come
modificata dalla legge  6  novembre  2003,  n.  313,  in  materia  di
disciplina dell'accesso ai mezzi di informazione di cui alla delibera
n. 37/05/CSP del 16 maggio 2005, recante «Disposizioni di  attuazione
della disciplina in materia di comunicazione politica e di parita' di
accesso ai mezzi  di  informazione  relative  alla  campagna  per  il
referendum  regionale  parzialmente  abrogativo  della  legge   della
Regione Sardegna 19 giugno 2001 n. 8 recante "modifiche  all'art.  6,
comma 19, della legge regionale 24 aprile 2001, n. 6"  indetto  nella
Regione Sardegna per il giorno 12 giugno 2005». 
  2. I termini di cui all'art. 5, commi 1 e 2 e all'art. 13, comma 1,
della delibera n. 37/05/CSP del 16 maggio 2005 decorrono  dalla  data
di convocazione dei comizi elettorali. 
  3. Fermo restando quanto previsto dagli articoli 8 e 10 della legge
22  febbraio  2000,  n.  28,  ai  sondaggi  relativi  al   referendum
disciplinato dal presente provvedimento si applicano gli articoli  da
6 a 12 del Regolamento in materia di pubblicazione  e  diffusione  di
sondaggi sui mezzi di comunicazione di massa di cui alla delibera  n.
256/10/CSP del 9 dicembre 2010. 
  4. In caso di coincidenza territoriale e temporale, anche parziale,
delle consultazioni referendarie di cui alla presente delibera con le
consultazioni  elettorali  amministrative,   saranno   applicate   le
disposizioni di attuazione  della  legge  22  febbraio  2000,  n.  28
relative a ciascun tipo di consultazione. 
  5. Le disposizioni del presente provvedimento hanno efficacia  sino
a tutto il 6 maggio 2012. 
  Il presente provvedimento e' pubblicato  nella  Gazzetta  Ufficiale
della Repubblica italiana ed e' reso disponibile nel sito  web  della
stessa autorita': www.agcom.it. 
 
    Roma, 4 aprile 2012 
 
                                                        Il presidente 
                                                           Calabro'   
 
I commissari relatori 
Lauria - Martusciello