DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 20 luglio 2012 

Cessazione degli stati di emergenza e di  criticita'  dichiarati  per
eventi calamitosi occorsi all'estero. (12A08253) 
(GU n.170 del 23-7-2012)

 
 
 
                      IL CONSIGLIO DEI MINISTRI 
                  nella riunione del 20 luglio 2012 
 
  Visto l'articolo 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225; 
  Visto l'articolo 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; 
  Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n.  343,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401; 
  Visto  il  decreto-legge  del  15  maggio  2012,  n.  59,   recante
"Disposizioni urgenti  per  il  riordino  della  protezione  civile",
convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2012, n. 100; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in  data
13 gennaio 2010 recante la dichiarazione dello stato di  emergenza  a
seguito del sisma verificatosi nel  territorio  della  Repubblica  di
Haiti il 12 gennaio 2010; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in  data
19 marzo 2010 recante la dichiarazione dello  stato  di  emergenza  a
seguito del sisma verificatosi nel territorio  della  Repubblica  del
Cile il 27 febbraio 2010; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in  data
23 marzo 2011 recante la dichiarazione dello stato di  criticita'  in
conseguenza dei gravi  eventi  sismici  verificatisi  in  Giappone  a
partire dal giorno 11 marzo 2011; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in  data
14 febbraio 2012 recante la dichiarazione dello stato  di  criticita'
in conseguenza dei gravi eventi alluvionali verificatisi in  Bulgaria
nel corso della prima decade del mese di febbraio 2012; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in  data
16 marzo 2012 recante la dichiarazione dello stato di  criticita'  in
conseguenza dell'esplosione del deposito  di  munizioni  di  Mpila  a
Brazzaville, nella Repubblica del  Congo  verificatasi  il  giorno  4
marzo 2012; 
  Viste le ordinanze di protezione civile  n.  3842  del  19  gennaio
2010, n. 3844 del 29 gennaio 2010, n. 3871 del  21  aprile  2010,  n.
4006 del 24 febbraio 2012 e n. 4012 del 22 marzo 2012, nella  vigenza
delle quali sono state avviate iniziative di carattere  straordinario
ed urgente volte, sia  ad  acquisire  la  disponibilita'  di  beni  e
servizi,  che  a  definire  procedure  amministrative  di   carattere
informativo e di intervento immediato, nell'ambito della  definizione
di un quadro organico di idonei dispositivi operativi e di misure  di
carattere preparatorio adeguate a fronteggiare  possibili  situazioni
di pregiudizio per la collettivita'; 
  Ritenuto che sono venute meno le ragioni che hanno  determinato  le
citate dichiarazioni degli stati di emergenza  e  di  criticita',  in
quanto sono stati  conclusi  gli  interventi  previsti  dalle  citate
ordinanze n. 3842, n. 3844, n. 3871 del 2010, n. 4006 e n.  4012  del
2012,  con  conseguente  cessazione  degli  effetti  prodotti   dalla
medesime; 
  Ravvisata, quindi, la necessita' di dichiarare cessati gli  effetti
delle precedenti dichiarazioni di stati di emergenza e di  criticita'
in rassegna; 
  Su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri; 
 
                             Delibera:  
 
                               Art. 1 
 
  1. In considerazione  di  quanto  esposto  in  premessa,  ai  sensi
dell'articolo 5, comma 1, della legge 24 febbraio  1992,  n.  225,  e
successive modifiche ed integrazioni, sono cessati gli effetti  degli
stati di emergenza  dichiarati  con  i  decreti  del  Presidente  del
Consiglio dei Ministri del 13 gennaio 2010 e  del  19  marzo  2010  e
degli stati di criticita' dichiarati con i decreti del Presidente del
Consiglio dei Ministri del 23 marzo 2011, del 14 febbraio 2012 e  del
16 marzo 2012, essendo venuti meno i relativi presupposti. 
  La presente delibera verra'  pubblicata  nella  Gazzetta  Ufficiale
della Repubblica italiana. 
    Roma, 20 luglio 2012 
 
                                                 Il Presidente: Monti