COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

DELIBERA 21 dicembre 2012 

Programma delle infrastrutture strategiche (legge n. 443/2001). Nuovo
collegamento sottomarino a 500 kv in corrente continua «Sapei»  dalla
Sardegna alla penisola italiana (CUP D59E04000040004). Modifica della
prescrizione  n.  11  della  delibera  n.  144/2005.   (Delibera   n.
140/2012). (13A03224) 
(GU n.88 del 15-4-2013)

 
                    IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Visto il regio decreto 11 dicembre 1933 n. 1775, «Testo unico delle
disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici»; 
  Vista la legge 21 dicembre  2001,  n.  443,  che,  all'art.  1,  ha
stabilito  che  le  infrastrutture  pubbliche   e   private   e   gli
insediamenti strategici  e  di  preminente  interesse  nazionale,  da
realizzare per la modernizzazione e lo sviluppo  del  Paese,  vengano
individuati dal Governo attraverso un programma formulato  secondo  i
criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo,
demandando  a  questo  Comitato  di  approvare,  in  sede  di   prima
applicazione della legge, il suddetto programma entro il 31  dicembre
2001; 
  Visto  il  decreto  legislativo  20  agosto  2002,  n.  190,  e  in
particolare l'art. 13 relativo agli insediamenti  produttivi  e  alle
infrastrutture   private   strategiche    per    l'approvvigionamento
energetico; 
  Vista la  legge  16  gennaio  2003,  n.  3,  recante  «Disposizioni
ordinamentali in materia di pubblica amministrazione»  che,  all'art.
11, dispone che a decorrere dal 1° gennaio  2003,  ogni  progetto  di
investimento pubblico deve  essere  dotato  di  un  Codice  unico  di
progetto (CUP); 
  Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006,  n.  163,  recante  il
codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e  forniture
in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE,  e  visti,  in
particolare: 
    la parte II, titolo III, capo IV, concernente «Lavori relativi  a
infrastrutture strategiche e 
    insediamenti  produttivi»  e  specificamente  l'art.   163,   che
attribuisce al Ministero delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  la
responsabilita' dell'istruttoria  sulle  infrastrutture  strategiche,
anche avvalendosi di apposita «Struttura tecnica di  missione»,  alla
quale e' demandata la responsabilita' di assicurare la coerenza tra i
contenuti della relazione istruttoria e la relativa documentazione  a
supporto; 
    l'art. 179  «Insediamenti  produttivi  e  infrastrutture  private
strategiche per l'approvvigionamento energetico», che  ha  sostituito
il succitato art. 13 del decreto legislativo n. 190/2002; 
    l'art.  256,  che  ha  abrogato  detto  decreto  legislativo   n.
190/2002, concernente la «Attuazione della legge n. 443/2001  per  la
realizzazione delle infrastrutture e  degli  insediamenti  produttivi
strategici e di interesse nazionale»,  come  modificato  dal  decreto
legislativo 17 agosto 2005, n. 189; 
  Vista la legge 13 agosto 2010, n. 136, come modificata dal  decreto
legge 12 novembre 2010, n. 187, convertito dalla  legge  17  dicembre
2010, n. 217, che  reca  un  piano  straordinario  contro  la  mafia,
nonche' delega al Governo in materia di normativa  antimafia  e  che,
tra  l'altro,  definisce  le  sanzioni   applicabili   in   caso   di
inosservanza degli obblighi previsti dalla legge stessa, tra  cui  la
mancata apposizione del CUP sugli strumenti di pagamento; 
  Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta  Ufficiale  n.
5112002 S.O.), con la quale questo Comitato, ai sensi del  richiamato
art. 1 della legge n. 443/2001, ha approvato il primo programma delle
opere strategiche, che include, nell'allegato 4, tra  i  collegamenti
per potenziare  il  sistema  di  trasmissione  nazionale,  il  «Nuovo
collegamento sottomarino in  corrente  continua  SAPEI»  (Sardegna  -
Penisola Italiana); 
  Vista la delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (Gazzetta  Ufficiale  n.
87/2003, errata corrige in Gazzetta Ufficiale n.  140/2003),  con  la
quale questo Comitato ha definito il sistema per  l'attribuzione  del
CUP, che deve essere richiesto dai soggetti responsabili  di  cui  al
punto 1.4 della delibera stessa; 
  Vista la delibera 29 settembre 2004, n. 24 (Gazzetta  Ufficiale  n.
276/2004), con la quale questo Comitato ha stabilito che il CUP  deve
essere riportato su tutti i  documenti  amministrativi  e  contabili,
cartacei  ed  informatici,  relativi  a  progetti   di   investimento
pubblico, e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi
informativi, comunque interessati ai suddetti; 
  Vista la delibera 25 luglio 2003,  n.  63  (Gazzetta  Ufficiale  n.
248/2003), con la quale questo Comitato ha  formulato,  tra  l'altro,
indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto
che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e'  chiamato  a
svolgere ai fini della  vigilanza  sull'esecuzione  degli  interventi
inclusi nel primo programma delle infrastrutture strategiche; 
  Vista la delibera 2 dicembre 2005, n. 144  (Gazzetta  Ufficiale  n.
109/2006), con la quale questo Comitato ha approvato il progetto  per
l'autorizzazione  alla  realizzazione  e  all'esercizio  del   «Nuovo
collegamento  sottomarino  a  500  kv  in  corrente  continua  SAPEI»
(Sardegna - Penisola Italiana); 
  Vista la nota 14 dicembre 2012, n. 44505, con la quale il Ministero
delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  ha  richiesto  l'iscrizione
all'ordine del giorno della prima riunione utile di  questo  Comitato
della proposta di approvazione della modifica della  prescrizione  di
carattere ambientale  n.  11  di  cui  all'allegato  1  della  citata
delibera n. 144/2005; 
  Vista la nota 20 dicembre 2012, n. 45195, con la quale il Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti ha fornito  elementi  istruttori
in merito alla quantificazione dei  maggiori  costi  derivanti  dalla
modifica della prescrizione in esame e alla relativa copertura; 
  Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del  vigente
regolamento di' questo Comitato (art.  3  della  delibera  30  aprile
2012, n. 62); 
  Vista la nota 21 dicembre 2012, n. 5314, predisposta congiuntamente
dal Dipartimento per  la  programmazione  e  il  coordinamento  della
politica economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri e  dal
Ministero dell'economia e delle finanze e posta a  base  dell'odierna
seduta del Comitato, contenente le valutazioni e le  prescrizioni  da
riportare nella presente delibera; 
  Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; 
  Acquisita in seduta l'intesa del  Ministro  dell'economia  e  delle
finanze e del Ministro dello sviluppo economico; 
  Prende atto delle risultanze dell'istruttoria svolta dal  Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti ed in particolare che: 
    sotto l'aspetto tecnico-procedurale; 
    che l'intervento in esame  consiste  nella  realizzazione  di  un
collegamento sottomarino ad altissima tensione in corrente continua a
500 kv in corrente continua di potenza nominale 1000 MW, tra  le  due
stazioni elettriche di Fiume Santo (SS) e Latina (LT)  e  consentira'
il mutuo scambio di energia tra le reti elettriche  a  380  kV  della
Sardegna e della Penisola Italiana; 
    che durante la realizzazione del collegamento, in osservanza alle
prescrizioni di cui al punto 11 dell'allegato 1 della citata delibera
n. 144/2005, nelle aree a prateria  di  posidonia  oceanica  il  cavo
elettrico e' stato adagiato sul fondale  senza  procedere  ad  alcuna
attivita' di scavo e interramento, e fissato mediante l'installazione
di appropriati dispositivi di ancoraggio; 
    che nel corso di ispezioni condotte tra il 2009  e  il  2010,  si
sono rilevati danneggiamenti  di  alcune  staffe  di  ancoraggio,  il
deterioramento della fasciatura esterna del cavo  e  la  rottura  dei
fili  di  armatura  e  che   tali   deterioramenti,   con   possibili
ripercussioni su tutto il sistema elettrico nazionale,  sarebbero  da
attribuire alla pesca a strascico, peraltro vietata nell'area; 
    che a seguito  di  tale  circostanza,  il  1°  dicembre  2010  la
societa'  Terna  Rete  Elettrica  Nazionale  S.p.A.  (Tema   S.p.A.),
soggetto  aggiudicatore   dell'opera,   ha   chiesto   al   Ministero
dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare di valutare la
possibilita' di riesaminare la prescrizione  n.  11  dell'allegato  1
alla delibera n. 144/2005, proponendo l'interramento dei cavi nei due
approdi di Fiume Santo nel Lazio e Punta Tramontana in Sardegna; 
    che in data 14 dicembre 2010, a seguito di un  incontro  volto  a
individuare  le  soluzioni  piu'   idonee   alla   salvaguardia   del
collegamento, lo stesso Ministero dell'ambiente e  della  tutela  del
territorio e del mare  ha  chiesto  alla  societa'  Terna  S.p.A.  di
produrre, d'intesa con l'Istituto Superiore per la  Protezione  e  la
Ricerca Ambientale (ISPRA), una relazione di sintesi in  merito  alla
sostenibilita' ambientale degli scenari associabili  alle  differenti
modalita' di intervento volte a garantire la protezione del  cavo  in
corrispondenza degli approdi; 
    che, con nota 21 settembre 2011,  n.  14805,  la  societa'  Terna
S.p.A. ha trasmesso al Ministero dell'ambiente  e  della  tutela  del
territorio e del mare la sopracitata relazione, redatta  di  concerto
con l'ISPRA, nella quale si precisa che l'intervento di  interramento
del cavo elettrico e' possibile esclusivamente  per  quanto  riguarda
l'approdo  di  Punta  Tramontana,  a   condizione   che,   a   titolo
compensativo e al fine di favorire nel tempo  una  protezione  e  una
ripresa degli  ecosistemi  presenti,  siano  posizionati  nelle  area
manufatti in cemento con funzione antistrascico; 
    che invece, nel  caso  dell'approdo  di  Fiume  Santo,  dato  che
l'intervento di interramento del cavo potrebbe determinare  un  ampio
impatto sull'area, la relazione riporta quale possibile azione  volta
alla  protezione  dei  cavi  esclusivamente  il   posizionamento   di
strutture antistrascico; 
    che,  con  nota  5  aprile  2012,  n.  7205  al  Ministero  delle
infrastrutture e dei trasporti, il Ministero  dell'Ambiente  e  della
tutela del territorio e del mare si e' dichiarato favorevole a una al
modifica del  punto  11  dell'allegato  1  alla  citata  delibera  n.
144/2005, coerentemente con le  indicazioni  della  citata  relazione
della societa' Terna S.p.A. redatta di concerto  con  l'ISPRA,  e  ha
rimesso  al  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti   la
definizione delle modalita' di attuazione di tale modifica; 
    che  il  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti   ha
conseguentemente  proposto  a  questo  Comitato  la  modifica   della
prescrizione in esame; 
  sotto l'aspetto attuativo 
    che l'intervento  «Nuovo  collegamento  sottomarino  in  corrente
continua SAPEI» si sviluppa nei Comuni sardi di Sassari, Porto Torres
e Castelsardo e in quelli laziali di Nettuno e Latina; 
    che il soggetto aggiudicatore e' la societa' Terna S.p.A.; 
    che  al  progetto   in   argomento   e'   stato   assegnato   CUP
D59E04000040004; 
  sotto l'aspetto finanziario 
    che il costo dell'intervento e' indicato in 520 milioni  di  euro
nella citata delibera n. 144/2005; 
    che i maggiori costi derivanti dalla modifica della  prescrizione
in esame sono stati quantificati dal soggetto aggiudicatore in  circa
2,5 milioni di euro; 
    che  l'elettrodotto  in   questione   si   configura   come   una
infrastruttura privata strategica per l'approvvigionamento energetico
e che i costi di realizzazione dello stesso, inclusi i 2,5 milioni di
euro di cui sopra, sono finanziati con mezzi autonomamente  reperiti,
sulla base della remunerazione mediante la  tariffa  elettrica  sulla
rete di trasporto dell'energia elettrica, come da normativa specifica
di settore; 
 
                              Delibera: 
 
1. Approvazione modifica della prescrizione: 
  E'  approvata  la  rettifica  della  prescrizione  n.  11  di   cui
all'allegato 1 alla citata delibera n. 144/2005 secondo  la  seguente
formulazione: 
  «In tutte le aree  marine  nelle  quali  l'indagine  ambientale  ha
evidenziato la presenza di Posidonia oceanica, il cavo dovra'  essere
semplicemente adagiato sul fondale mediante l'ausilio di sommozzatori
specializzati, senza  procedere  ad  alcuna  attivita'  di  scavo  ed
interramento, cavo dovra' essere fissato sul fondo posizionando degli
appropriati dispositivi di ancoraggio e avendo cura di  evitare  ogni
perturbazione  alla  Posidonia  oceanica  medesima  e   al   connesso
ecosistema. 
  Con riferimento al solo approdo di Punta Tramontana, il cavo potra'
essere interrato a condizione che, in corrispondenza  di  tale  area,
siano posizionati manufatti in cemento con funzione antistrascico. 
  In relazione all'altro approdo di Fiume Santo, si ritiene possibile
esclusivamente il posizionamento  di  strutture  antistrascico  quale
intervento di protezione dei cavi da eventuali azioni antropiche. 
  La verifica di ottemperanza sara' svolta  a  carico  del  Ministero
dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare». 
2. Clausole finali: 
  2.1. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti  provvedera'
a svolgere, di concerto con il Ministero dello sviluppo economico, le
attivita' di supporto  intese  a  consentire  a  questo  Comitato  di
espletare i compiti di vigilanza sulla realizzazione delle  opere  ad
esso assegnati dalla normativa  citata  in  premessa,  anche  tenendo
conto delle  indicazioni  di  cui  alla  delibera  n.  63/2003  sopra
richiamata. 
  2.2. Il CUP D59E04000040004, assegnato al progetto in argomento  ai
sensi della delibera CIPE n. 24/2004, dovra'  essere  evidenziato  in
tutta  la  documentazione  amministrativa  e  contabile   riguardante
l'intervento in esame. 
    Roma, 21 dicembre 2012 
 
                                                 Il Presidente: Monti 
Il segretario del CIPE: Barca 

Registrato alla Corte dei conti il 28 marzo 2013 
Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia  e  delle
finanze, registro n. 3 Economia e finanze, foglio n. 44