MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

DECRETO 30 dicembre 2015 

Definizione  dei  canoni  di  abbonamento  speciale  dovuti  per   la
detenzione di apparecchi radioriceventi o televisivi per l'anno 2016.
(16A00642) 
(GU n.22 del 28-1-2016)

 
 
 
                IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO 
 
  Visto il regio decreto-legge 21  febbraio  1938,  n.  246,  recante
«Disciplina degli abbonamenti alle radioaudizioni», convertito  dalla
legge 4 giugno 1938, n. 880; 
  Visto il decreto legislativo del Capo provvisorio  dello  Stato  31
dicembre 1947, n. 1542, recante «Nuove norme in materia di  pagamento
del canone di abbonamento alle radioaudizioni»; 
  Vista la legge 14 aprile 1975, n.  103,  recante  «Nuove  norme  in
materia di diffusione radiofonica e televisiva»; 
  Vista la legge 6 agosto  1990,  n.  223,  recante  «Disciplina  dei
sistema radiotelevisivo pubblico e privato»; 
  Vista la legge 23 dicembre 1996, n. 650,  recante  «Conversione  in
legge, con modificazioni, del decreto-legge 23 ottobre 1996, n.  545,
recante   disposizioni   urgenti   per   l'esercizio   dell'attivita'
radiotelevisiva e delle telecomunicazioni, interventi per il riordino
della RAI S.p.a., nel settore dell'editoria e dello  spettacolo,  per
l'emittenza televisiva e sonora  in  ambito  locale  nonche'  per  le
trasmissioni televisive in forma codificata»; 
  Vista la  legge  31  luglio  1997,  n.  249,  recante  «Istituzione
dell'Autorita' per  le  garanzie  nelle  comunicazioni  e  norme  sui
sistemi  delle  telecomunicazioni  e  radiotelevisivo»  e  successive
modificazioni ed integrazioni; 
  Vista la legge 27 dicembre 1997, n. 449,  recante  «Misure  per  la
stabilizzazione  della  finanza  pubblica»  e,  in  particolare,  gli
articoli 17, comma 8, e 24, commi 14 e 15; 
  Vista la legge 23 dicembre 1998, n. 448, recante «Misure di finanza
pubblica per la stabilizzazione e lo sviluppo»; 
  Vista la legge 23 dicembre 1999, n. 488, recante «Disposizioni  per
la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello  Stato  (legge
finanziaria 2000)» e, in particolare, l'articolo 16; 
  Vista la legge 28 dicembre 2001, n. 448, art. 9, comma 14,  recante
«Disposizioni per la formazione del bilancio  annuale  e  pluriennale
dello Stato (legge finanziaria 2002)»; 
  Visto il decreto  legislativo  30  luglio  1999,  n.  300,  recante
«Riforma dell'organizzazione del Governo, a  norma  dell'articolo  11
della legge 15 marzo 1997, n.  59»,  e  successive  modificazioni  ed
integrazioni  e,  in  particolare,  gli  articoli   32-bis,   32-ter,
32-quater e 32-quinquies, relativi alle  competenze,  alle  funzioni,
alla   struttura   e   all'organizzazione   del    Ministero    delle
comunicazioni; 
  Visto il decreto legislativo 1° agosto 2003, n.  259  e  successive
modificazioni recante il «Codice delle comunicazioni elettroniche»; 
  Vista la legge 3 maggio 2004, n. 112, recante «Norme  di  principio
in materia di assetto del  sistema  radiotelevisivo  e  della  RAI  -
Radiotelevisione italiana  S.p.a.,  nonche'  delega  al  Governo  per
l'emanazione  del  testo  unico   della   radiotelevisione»   ed   in
particolare l'articolo 18; 
  Visto il decreto legislativo 31 luglio 2005, n.  177  e  successive
modificazioni,  recante  il  «Testo  unico  dei  servizi   di   media
audiovisivi e radiofonici» e, in particolare l'articolo 47, comma  3,
che, nel dettare i principi sul finanziamento del  servizio  pubblico
generale radiotelevisivo prevede che «entro il mese  di  novembre  di
ciascun anno, il Ministro delle  comunicazioni  con  proprio  decreto
stabilisce l'ammontare del canone di abbonamento  in  vigore  dal  1°
gennaio dell'anno successivo,  in  misura  tale  da  consentire  alla
societa' concessionaria della fornitura del  servizio  di  coprire  i
costi  che  prevedibilmente  verranno  sostenuti  in  tale  anno  per
adempiere  gli  specifici  obblighi  di  servizio  pubblico  generale
radiotelevisivo affidati a tale societa', come desumibili dall'ultimo
bilancio trasmesso prendendo anche  in  considerazione  il  tasso  di
inflazione programmato e le esigenze di  sviluppo  tecnologico  delle
imprese»; 
  Visto il contratto di servizio tra il Ministero delle comunicazioni
e la RAI - Radiotelevisione italiana S.p.a. per il  triennio  2010  -
2012, approvato con decreto del Ministro dello sviluppo  economico  6
aprile 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 147 del 27 giugno
2011, in corso di validita'; 
  Viste  la   delibera   dell'Autorita'   per   le   garanzie   nelle
comunicazioni n. 102/05/CONS del 10 febbraio 2005,  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale del 18 febbraio 2005, e la delibera dell'Autorita'
per le garanzie nelle comunicazioni n. 186/05/CONS del 9 giugno  2005
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale  del  30  giugno  2005,  n.  150,
concernenti,   rispettivamente,   la    modalita'    di    attuazione
dell'articolo 18, commi 1 e 2, della legge 3 maggio 2004, n.  112,  e
l'approvazione dello schema di contabilita'  separata  della  RAI  ai
sensi dell'articolo 18, comma 1, della legge 3 maggio 2004, n. 112; 
  Vista  la   delibera   dell'Autorita'   per   le   garanzie   nelle
comunicazioni n. 541/06/CONS del 21 settembre 2006, pubblicata  nella
Gazzetta  Ufficiale  del  17  ottobre  2006,  n.   242,   concernente
«Modifiche dello schema di contabilita' separata della RAI  ai  sensi
dell'articolo 1, comma 6, della delibera n. 186/05/CONS»; 
  Vista  la   delibera   dell'Autorita'   per   le   garanzie   nelle
comunicazioni n. 544/11/CONS del 12 ottobre 2011 sulla  scelta  della
societa'  di  revisione  della  contabilita'  separata  della  RAI  -
Radiotelevisione italiana S.p.a. con la quale e' stata individuata la
societa'  di  revisione  MAZARS  S.p.a.  come   soggetto   incaricato
dell'esame  dei  dati  di   contabilita'   separata   della   RAI   -
Radiotelevisione italiana S.p.a. per gli esercizi 2010 - 2018; 
  Vista la nota della RAI dell'11 giugno 2015 con la quale  e'  stato
trasmesso al Ministero dello sviluppo economico il bilancio  relativo
all'esercizio 2014; 
  Vista la nota della RAI trasmessa in data  6  luglio  2015  con  la
quale e' stata inoltrata al Ministero dello  sviluppo  economico  una
relazione sui risultati economico-finanziari dell'esercizio 2014; 
  Visto l'invio della RAI del 14 dicembre 2015 con il quale e'  stato
trasmesso  al  Ministero  dello  sviluppo   economico   il   bilancio
infrannuale al 30 giugno 2015; 
  Vista la nota della RAI del 18 dicembre  2015  con  la  quale  sono
state trasmesse al Ministero dello  sviluppo  economico  il  bilancio
della  contabilita'   separata   relativamente   all'esercizio   2014
predisposto sulla base dello schema approvato dall'Autorita'  per  le
garanzie nelle comunicazioni e certificato da societa'  di  revisione
indipendente; 
  Visto il decreto  ministeriale  29  dicembre  2014  nella  Gazzetta
Ufficiale n. 30 del 6 febbraio 2015; 
  Vista la legge di stabilita' 2016 n.  208  del  28  dicembre  2015,
articolo 1, commi da 152 a 160, con il quale  e'  stata  prevista  la
riforma del canone di abbonamento di cui al  regio-decreto  legge  21
febbraio 1938, n. 246 e successive modifiche; 
  Considerando che la finalita' dell'articolo 47 del testo unico  sui
servizi di media  audiovisivi  e  radiofonici  adottato  con  decreto
legislativo 177 del 2005 e s.m.i., laddove prevede che  «il  Ministro
delle comunicazioni, con proprio decreto, stabilisce l'ammontare  del
canone di abbonamento in vigore dal 1° gennaio dell'anno  successivo,
in misura tale  da  consentire  alla  societa'  concessionaria  della
fornitura  del  servizio  di  coprire  i  costi  che  prevedibilmente
verranno sostenuti in tale anno per adempiere gli specifici  obblighi
di  servizio  pubblico  generale  radiotelevisivo  affidati  a   tale
societa', come desumibili dall'ultimo bilancio  trasmesso,  prendendo
anche in considerazione il  tasso  di  inflazione  programmato  e  le
esigenze   di   sviluppo   tecnologico    delle    imprese»    appare
sostanzialmente superata da quanto stabilito  dalla  riforma  di  cui
alla suddetta legge di stabilita' 2016 in merito  alle  modalita'  di
copertura degli oneri del servizio pubblico; 
  Visto che l'articolo 1, comma  158,  ultimo  periodo  della  citata
legge di stabilita', stabilisce che restino ferme le disposizioni  in
materia di canone di abbonamento speciale  per  la  detenzione  fuori
dell'ambito familiare; 
  Valutata   l'opportunita',   nelle   more   dell'attuazione   delle
disposizioni previste dalla legge di stabilita' 2016, con particolare
riferimento agli effetti sull'ammontare degli introiti derivanti  dal
canone ordinario, di mantenere inalterato l'ammontare del  canone  di
abbonamento speciale dovuto per l'anno 2016, rispetto all'anno  2015,
come stabilito dal decreto ministeriale 29 dicembre 2014; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica  del  21  febbraio
2014, con il  quale  la  dr.ssa  Federica  Guidi  e'  stata  nominata
Ministro dello sviluppo economico; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
  1. Per  l'anno  2016  i  canoni  di  abbonamento  speciale  per  la
detenzione fuori dell'ambito familiare di apparecchi radioriceventi o
televisivi, i canoni di abbonamento speciale dovuti per la detenzione
di apparecchi radiofonici o televisivi nei cinema, teatri e in locali
a questi assimilabili  rimangono  fissati  secondo  le  misure  nelle
tabelle 3 e 4 allegate al  decreto  ministeriale  29  dicembre  2014,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 30 del 6 febbraio 2015. 
  2. Le disposizioni contenute nel presente decreto hanno effetto dal
1° gennaio 2016. 
  Il presente  decreto  sara'  registrato  alla  Corte  dei  conti  e
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. 
    Roma, 30 dicembre 2015 
 
                                                   Il Ministro: Guidi 

Registrato alla Corte dei conti il 19 gennaio 2016 
Ufficio controllo atti MISE e MIPAAF, reg.ne prev. n. 139