MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

COMUNICATO

Proposta di  riconoscimento  della  indicazione  geografica  protetta
«Mele del Trentino». (17A04596) 
(GU n.152 del 1-7-2017)

 
    Il Ministero delle  politiche  agricole  alimentari  e  forestali
esaminata  la  domanda  intesa  ad  ottenere  la   protezione   della
denominazione  «Mele  del  Trentino»  come   indicazione   geografica
protetta, ai sensi del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento e
del Consiglio del  21  novembre  2012,  presentata  dall'Associazione
temporanea di scopo senza finalita' di lucro Produttori di  Mele  del
Trentino ed acquisito inoltre il parere della Provincia  autonoma  di
Trento, esprime parere favorevole sulla stessa e  sulla  proposta  di
disciplinare di produzione nel testo di seguito riportato. 
    Le eventuali opposizioni, adeguatamente motivate,  relative  alla
presente proposta, dovranno pervenire al  Ministero  delle  politiche
agricole  alimentari  e  forestali  -  Dipartimento  delle  politiche
competitive della qualita' agroalimentare dell'ippica e della pesca -
Direzione generale per la promozione della qualita' agroalimentare  e
dell'ippica - PQAI IV - via XX Settembre n. 20 - 00187 Roma - entro e
non oltre trenta giorni dalla data di  pubblicazione  nella  Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana della  presente  proposta,  dalle
sole persone fisiche o giuridiche aventi  un  interesse  legittimo  e
residenti sul territorio nazionale. 
    Dette opposizioni sono ricevibili se pervengono al Ministero  nei
tempi sopra esposti, pena irricevibilita' nonche',  se  con  adeguata
documentazione, dimostrano la mancata osservanza delle condizioni  di
cui all'art. 5 e all'art. 7, paragrafo  1  del  regolamento  (UE)  n.
1151/2012; dimostrano che  la  registrazione  del  nome  proposto  e'
contraria all'art. 6, paragrafo 2, 3 o  4  del  regolamento  (UE)  n.
1151/2012; dimostra che la registrazione del nome proposto  danneggia
l'esistenza di un  nome  omonimo  o  parzialmente  omonimo  o  di  un
marchio, oppure l'esistenza di prodotti che si trovano legalmente sul
mercato da almeno cinque anni prima della data  di  pubblicazione  di
cui all'art. 50, paragrafo 2, lettera  a)  del  regolamento  (UE)  n.
1151/2012; forniscono elementi sulla cui base si puo' concludere  che
il nome di cui si chiede la registrazione e' un termine generico. 
    Il Ministero, ove le ritenesse ricevibili, seguira' la  procedura
prevista dal decreto ministeriale  n.  12511  del  14  ottobre  2013,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.  251
del 25 ottobre 2013, prima dell'eventuale trasmissione della suddetta
proposta di riconoscimento alla Commissione europea. 
    Decorso tale termine, in assenza  delle  suddette  opposizioni  o
dopo la loro valutazione ove pervenute, la  predetta  proposta  sara'
notificata,  per  la  registrazione  ai  sensi   dell'art.   49   del
regolamento (UE) n. 1151/2012, ai competenti organi comunitari. 
 
  Proposta di riconoscimento della indicazione geografica protetta 
                          Mele del Trentino 
 
                               Art. 1. 
 
                          Nome del prodotto 
 
    La Indicazione geografica protetta Mele del Trentino e' riservata
alle mele che rispondono alle condizioni ed ai requisiti definiti nel
presente disciplinare di produzione. 
 
                               Art. 2. 
 
                    Caratteristiche del prodotto 
 
    Le mele denominate I.G.P.  Mele  del  Trentino  vengono  prodotte
utilizzando le varieta' Golden Delicious, Red Delicious, Gala,  Fuji,
Morgenduft, Granny Smith, Renetta, Pinova e relativi cloni e  mutanti
della specie Malus x domestica, Borkh, della famiglia delle Rosaceae. 
    Sono tipiche delle I.G.P. Mele del Trentino le caratteristiche di
sapore gradevolmente acidulo, equilibrato e piacevole, oltre a forma,
colorazione, consistenza (durezza), grado zuccherino, come di seguito
specificato. 
    Tali  caratteristiche  sono  determinate  in  particolare   dalla
crescita  e  maturazione  dei  frutti  in  un  clima  dalle  spiccate
connotazioni alpine. 
2.1 Caratteristiche fisiche. 
    Al momento dell'immissione al  consumo  i  frutti  devono  essere
interi, di aspetto fresco e sano, puliti, privi di sostanze ed  odori
estranei e devono presentare la forma  e  la  colorazione  tipica  di
seguito elencata: 
 
=====================================================================
|    Varieta'    |         Forma          |         Colore          |
+================+========================+=========================+
|                |Da rotondeggiante a     |Dal verde al giallo con  |
|Golden Delicious|tronco-conica           |possibile faccetta rosata|
+----------------+------------------------+-------------------------+
|                |Da rotondeggiante a     |Verde-giallo con         |
|Red Delicious   |tronco-conica           |sovraccolore rosso       |
+----------------+------------------------+-------------------------+
|                |                        |Verde-giallo con         |
|                |                        |sovraccolore da rosso    |
|Gala            |Rotondeggiante          |aranciato a rosso vivo   |
+----------------+------------------------+-------------------------+
|Fuji e          |                        |Verde-giallo con         |
|Morgenduft      |Rotondeggiante          |sovraccolore rosso       |
+----------------+------------------------+-------------------------+
|                |Rotondeggiante,         |Verde-giallo con buccia  |
|Renetta         |appiattita              |rugosa-rugginosa         |
+----------------+------------------------+-------------------------+
|                |                        |Verde con possibile      |
|Granny Smith    |Rotondeggiante          |sfaccettatura rosata     |
+----------------+------------------------+-------------------------+
|                |                        |Verde-giallo con         |
|                |Da rotondeggiante a     |sovraccolore             |
|Pinova          |tronco-conica           |rosso-arancione          |
+----------------+------------------------+-------------------------+
 
    Il verde di fondo evolve verso il giallo con l'avanzamento  della
maturazione o della  conservazione.  Possono  essere  presenti  aree,
anche estese, di rugginosita', dal tipico colore bronzato. 
    Il valore di durezza della polpa non deve scendere al di sotto di
5,5 kg/cm² per le varieta' Fuji, Granny Smith e Pinova, e di 5 kg/cm²
per le varieta' Golden, Red Delicious, Gala, Morgenduft e Renetta, da
misurarsi entro due mesi  dalla  raccolta  e  prima  dell'uscita  dai
centri di confezionamento. 
    Il calibro non deve essere  inferiore  ai  65  mm  per  tutte  le
varieta', con l'eccezione della varieta' Gala, il cui calibro  minimo
non deve scendere al di sotto dei 60 mm. 
    I requisiti minimi di categoria per la I.G.P. Mele  del  Trentino
destinata al consumo fresco sono  quelli  stabiliti  dalla  normativa
comunitaria relativa alle categorie commerciali Extra e I (prima). 
2.2 Caratteristiche chimiche. 
    Il tenore zuccherino deve rispondere ai seguenti  valori  per  le
rispettive varieta': 
 
               =======================================
               |                       |   °Brix -   |
               |       Varieta'        |Valore minimo|
               +=======================+=============+
               |Fuji                   |    12,0     |
               +-----------------------+-------------+
               |Golden Delicious,      |             |
               |Pinova                 |    11,0     |
               +-----------------------+-------------+
               |Gala                   |    10,5     |
               +-----------------------+-------------+
               |Morgenduft, Granny     |             |
               |Smith                  |    10,0     |
               +-----------------------+-------------+
               |Red Delicious, Renetta |     9,0     |
               +-----------------------+-------------+
 
    Per le mele destinate  esclusivamente  alla  trasformazione  sono
previsti tutti i requisiti richiesti dal Disciplinare di  produzione,
con l'eccezione di categoria, calibro, durezza. Tali  frutti  possono
fregiarsi della I.G.P.  Mele  del  Trentino  ma  non  possono  essere
destinati tal quali al consumatore finale. 
    Per la produzione della I.G.P. Mele del  Trentino  e'  consentito
l'utilizzo anche di altre cultivar di melo  derivanti  dalla  ricerca
varietale e che abbiano dimostrato, attraverso prove  sperimentali  e
documentali,  la  conformita'  del  metodo  di  ottenimento  e  delle
caratteristiche qualitative del frutto al  presente  disciplinare  di
produzione. L'utilizzo di queste cultivar  per  la  produzione  della
I.G.P. Mele del  Trentino  deve  essere  comunicato  e  valutato  dal
Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali che  potra'
acquisire allo scopo il parere tecnico dell'organismo di controllo  o
di altro soggetto. 
    Tabella di sintesi dei parametri qualitativi minimi per  le  mele
denominate I.G.P. Mele del Trentino,  da  misurarsi  entro  due  mesi
dalla raccolta e prima dell'uscita dai centri di confezionamento: 
 
=====================================================================
|            |                   | Zuccheri °Brix  | Durezza kg/cm² |
|  Varieta'  |      Colore       |    (minimo)     |    (minimo)    |
+============+===================+=================+================+
|            |Dal verde al giallo|                 |                |
|Golden      |con possibile      |                 |                |
|Delicious   |faccetta rosata    |       11        |       5        |
+------------+-------------------+-----------------+----------------+
|Red         |Verde-giallo con   |                 |                |
|Delicious   |sovraccolore rosso |        9        |       5        |
+------------+-------------------+-----------------+----------------+
|            |Verde-giallo con   |                 |                |
|            |sovraccolore da    |                 |                |
|            |rosso aranciato a  |                 |                |
|Gala        |rosso vivo         |      10,5       |       5        |
+------------+-------------------+-----------------+----------------+
|            |Verde-giallo con   |                 |                |
|Fuji        |sovraccolore rosso |       12        |      5,5       |
+------------+-------------------+-----------------+----------------+
|            |Verde-giallo con   |                 |                |
|Morgenduft  |sovraccolore rosso |       10        |       5        |
+------------+-------------------+-----------------+----------------+
|            |Verde-giallo con   |                 |                |
|            |buccia             |                 |                |
|Renetta     |rugosa-rugginosa   |        9        |       5        |
+------------+-------------------+-----------------+----------------+
|            |Verde con possibile|                 |                |
|            |sfaccettatura      |                 |                |
|Granny Smith|rosata             |       10        |      5,5       |
+------------+-------------------+-----------------+----------------+
|            |Verde-giallo con   |                 |                |
|            |sovraccolore       |                 |                |
|Pinova      |rosso-arancione    |       11        |      5,5       |
+------------+-------------------+-----------------+----------------+
 
 
                               Art. 3. 
 
                         Zona di produzione 
 
    La zona di produzione della I.G.P. Mele del Trentino  corrisponde
all'estensione territoriale di tutti i  comuni  amministrativi  della
Provincia autonoma di Trento. 
 
                               Art. 4. 
 
                         Prova dell'origine 
 
    E'  necessario  monitorare  ogni  fase  del  processo  produttivo
documentando  per  ognuna  gli  input  e   gli   output.   Attraverso
l'iscrizione  in  appositi  elenchi,  gestiti  dalla   struttura   di
controllo, dei produttori e dei confezionatori, nonche' attraverso la
denuncia tempestiva alla  struttura  di  controllo  dei  quantitativi
prodotti, e' garantita  la  tracciabilita'  del  prodotto.  Tutte  le
persone, fisiche o giuridiche, iscritte nei relativi elenchi, saranno
assoggettate al controllo da  parte  della  struttura  di  controllo,
secondo quanto disposto dal disciplinare di produzione e dal relativo
piano di controllo. 
 
                               Art. 5. 
 
                        Metodo di ottenimento 
 
    Le tecniche di coltivazione dei meleti idonei a produrre le  mele
denominate I.G.P. Mele  del  Trentino  sono  riconducibili  a  quelle
tradizionalmente  seguite  nell'ambiente  di  coltivazione  descritto
all'art. 3, miranti all'obiettivo di mantenere il  giusto  equilibrio
vegeto-produttivo  e  di  conseguenza  assicurare  l'ottenimento   di
produzioni di elevata qualita', come  storicamente  riconosciute  dal
consumatore. 
5.1 Impianto. 
    L'impianto dei frutteti deve essere adeguato alla  giacitura  dei
terreni, spesso declivi, al fine di consentire la preservazione delle
geometrie territoriali, il consolidamento dei versanti, la  sicurezza
del lavoro, l'ottenimento di frutti di qualita'. E' quindi consentita
la realizzazione di aiuole  o  di  sistemazioni  strada-frutteto,  in
aggiunta alle file tradizionali. Per la costituzione del frutteto  si
potranno mettere a dimora piante monoasse o ad impalcatura multipla. 
5.2 Gestione del terreno. 
    Le  tecniche  di  produzione  tradizionale  adottate  nella  zona
prevedono obbligatoriamente l'inerbimento tra le file  per  tutta  la
vita dell'impianto. Questa pratica riveste particolare importanza sia
per la dotazione nutrizionale del terreno,  attraverso  una  continua
restituzione naturale di elementi, sia per la sua struttura fisica  e
biologica, salvaguardate  dal  mantenimento  ed  arricchimento  della
dotazione di sostanza organica. L'inerbimento del terreno rappresenta
inoltre una valida tecnica  di  difesa  del  territorio  montano  dal
rischio di erosioni superficiali. 
    E'  consentito  l'apporto  di  elementi  nutritivi  sotto   forma
minerale e/o organica. 
5.3 Controllo della produzione. 
    La corretta gestione del carico produttivo prevede una  serie  di
operazioni  colturali  quali  principalmente  la   potatura   ed   il
diradamento. La potatura mira a garantire il mantenimento della forma
di allevamento ed il giusto equilibrio vegeto-produttivo della pianta
e deve  essere  svolta  ogni  anno,  anche  con  l'ausilio  di  mezzi
meccanici. Tra le forme di potatura sono consentite tutte le varianti
che partono dalla parete stretta fino al vaso espanso. Il diradamento
dei frutti viene effettuato in funzione  della  gestione  del  carico
produttivo. Potranno essere utilizzate tutte le tecniche  attualmente
disponibili, compresi il  diradamento  meccanico  o  l'ombreggiamento
tramite reti oscuranti. Il diradamento  manuale  sara'  adottato  nei
casi ove sia necessaria una rifinitura piu'  accurata,  orientata  al
raggiungimento  della  carica  ottimale   di   frutti   in   rapporto
all'espansione della chioma ed alla esposizione alla luce. 
5.4 L'irrigazione. 
    Al fine di ottenere produzioni di elevata qualita', e'  possibile
l'impiego di pratiche irrigue. 
5.5 La raccolta. 
    La raccolta deve essere eseguita attraverso  un  accurato  stacco
manuale dei frutti. E' consentita l'effettuazione di piu' stacchi. La
raccolta non puo' essere iniziata prima del  20  luglio  e  non  puo'
terminare dopo il 15 dicembre. 
5.6 Le produzioni. 
    Le produzioni massime di I.G.P. Mele  del  Trentino  non  possono
superare le 96 t/ha  calcolate  sulla  media  dell'intero  areale  di
produzione. 
5.7 La conservazione. 
    La conservazione della  I.G.P.  Mele  del  Trentino  deve  essere
effettuata in strutture refrigerate ad una temperatura compresa tra 0
°C e 10 °C. Nel corso della conservazione possono essere sottoposte a
una prima lavorazione di  pre-calibratura,  per  poi  essere  riposte
nuovamente nella struttura refrigerata. 
 
                               Art. 6. 
 
          Elementi che comprovano il legame con l'ambiente 
 
6.1  Legame  tra  caratteristiche  del   prodotto   e   ambiente   di
coltivazione. 
    Le condizioni pedoclimatiche del territorio di  produzione  delle
Mele del Trentino  sono  molto  particolari:  cio'  che  maggiormente
contraddistingue l'ambiente trentino e' la caratteristica «alpina» di
alcuni  aspetti  del  suo  clima,  anche  delle  zone  site  a  minor
altitudine, e cio' influenza direttamente la qualita' del prodotto. 
    Regime di brezze,  limpidezza  dell'aria,  radiazione  solare  ed
escursione termica (soprattutto nella tarda estate) sono i  parametri
che maggiormente caratterizzano il  clima  del  Trentino  rispetto  a
quelli delle regioni limitrofe e che sono  in  grado  di  influenzare
positivamente la fisiologia della pianta. 
    La  distribuzione  delle  precipitazioni  e   l'andamento   delle
temperature nel corso dell'anno risultano  inoltre  molto  favorevoli
alle specifiche esigenze della coltura. 
    Allo scopo di mettere in evidenza  le  peculiari  caratteristiche
delle Mele del Trentino,  sono  stati  effettuati  confronti  con  le
stesse varieta' coltivate  in  altri  areali  melicoli  italiani:  le
differenze gia' evidenziate  dalla  bibliografia  sono  quindi  state
ampiamente confermate da nuove analisi fisiche e chimiche  effettuate
con la strumentazione Pimprenelle su campioni provenienti da  Veneto,
Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia. 
    Sugli stessi campioni sono state effettuate determinazioni con un
moderno analizzatore di struttura TA-XT plus,  dotato  di  rilevatore
acustico AED, in  grado  di  rilevare  la  componente  'croccantezza'
intesa quindi non solo come 'durezza' ma come  'sensazione  acustica'
percepita dal consumatore: all'analisi delle componenti acustiche  le
mele  del  Trentino  presentano  valori  dei   tracciati   mediamente
superiori  a  quelli  dei  tracciati  individuati  per  le   varieta'
provenienti dagli altri territori. 
    Al confronto organolettico espresso  nell'ambito  di  valutazioni
sensoriali condotte da personale specializzato su questi campioni  di
diverse provenienze, le mele del Trentino, a confronto  con  le  mele
delle altre Regioni sopra citate, si sono inoltre  diversificate  per
'sapore', 'croccantezza' e 'dolcezza'. 
    Questo territorio dimostra quindi di ottenere le  caratteristiche
superiori dei frutti universalmente riconosciute  ed  apprezzate  dai
consumatori e acclarate dalla reputazione e  dalla  notorieta'  delle
Mele del Trentino, come di seguito specificato. 
6.2 Reputazione del nome Mele del Trentino. 
    Documenti fotografici  risalenti  al  1954-55  attestano  che  la
reputazione delle Mele del Trentino era gia'  all'epoca  riconosciuta
anche sui molti mercati europei, ma anche africani ed asiatici. 
    Campagne  pubblicitarie  curate  alla   fine   degli   anni   '60
dall'Associazione di secondo grado denominata Concopra riportavano la
mela come  simbolo  dell'ortofrutta  del  Trentino  in  immagini  che
associavano le Mele del Trentino  allo  sviluppo  economico  ed  alla
rapidita' dell'innovazione nel  settore  della  conservazione  e  del
confezionamento, nonche' delle comunicazioni viarie, quali la  allora
nuovissima  autostrada  del  Brennero,  perno  della  rapidita'   dei
trasporti deputati alla consegna delle mele  sui  principali  mercati
ortofrutticoli italiani ed esteri. 
    La dicitura Mele del Trentino era ripetutamente  riportata  anche
in immagini e loghi di tipo pubblicitario, e diveniva protagonista di
importanti sponsorizzazioni sportive, quali quelle verso  squadre  di
basket, di calcio, di canoa. 
    Tra i cimeli si ricorda anche la maglia gloriosamente portata  in
piu' occasioni da Francesco Moser, campione di ciclismo in  attivita'
dal 1973 al 1988, detentore per circa 10  anni  del  record  dell'ora
(massima distanza percorsa in un'ora), raggiunto nel  1984  a  Citta'
del Messico con la distanza di 51,151 km, oltre che vincitore  di  un
Giro d'Italia e di diverse classiche. 
    La Provincia autonoma di Trento aveva anche  legiferato  (L.P.  7
novembre 1977) in merito alla tutela  dei  marchi  di  origine  e  di
qualita'  dei  prodotti  dell'agricoltura  trentina,  ed  il  settore
melicolo aveva provveduto alla registrazione, presso la C.C.I.A.A. di
Trento, del marchio collettivo Mele del Trentino nel  dicembre  1986,
dando poi seguito con numerose campagne  pubblicitarie  su  tutto  il
territorio nazionale ed europeo. 
    Gli imballaggi prodotti in quel periodo ed utilizzati  per  molti
anni in migliaia e  migliaia  di  pezzi  che  hanno  raggiunto  tutta
l'Italia e l'Europa riportavano stampigliata  la  dicitura  Mele  del
Trentino sul frontespizio,  e  lo  stesso  logo  veniva  apposto  sui
moderni  camion  che  percorrevano  migliaia  di  chilometri  per  le
consegne sui mercati piu' lontani. 
    Sui principali mercati italiani  le  Mele  del  Trentino  vengono
classificate come categoria a parte e quotate ad una media di  prezzo
del 5-10, fino al 20% ed oltre in piu' rispetto alla merce  di  altre
provenienze, come si evince dai listini Prezzi  dei  piu'  importanti
mercati ortofrutticoli italiani. La distinzione avviene  regolarmente
anche nei mercati rionali. 
    Ricerche di mercato condotte nel 2002 e  2005  dimostrano  che  i
turisti venuti in Trentino anche per  pochi  giorni  rammentano  come
primo prodotto tipico lo strudel di mele  del  Trentino  (55%)  e  in
seconda posizione le Mele  del  Trentino  (52%),  quindi  entrambi  i
prodotti rilevanti al fine della dimostrazione della notorieta' delle
Mele del Trentino. Nei successivi tre anni, poi, la notorieta'  delle
mele aumenta ulteriormente e considerevolmente, passando dal  52%  al
64%. 
    Approfondimenti piu' recenti, condotti nel 2016 da Agroter  sotto
la regia del prof. Roberto Della Casa dell'Universita' degli Studi di
Bologna, dimostrano che su un campione di 2000  consumatori  italiani
statisticamente stratificati, alla domanda «Quale e' la  Regione  che
produce le migliori mele in Italia?», il 54% risponde «Il  Trentino»,
ponendo questa area produttiva al vertice della notorieta' tra  tutte
le regioni frutticole italiane. 
    Iniziative promozionali vedono comunque sistematicamente le  Mele
associate al Trentino in numerose occasioni legate a eventi  sportivi
o di educazione salutistica, oltre che a mostre d'arte o a promozioni
commerciali. 
6.3 Riferimenti storici. 
    La  frutticoltura  trentina  vanta  comunque   origini   antiche,
documentate nell'arte, nella cultura e nelle tradizioni locali. 
    L'avvio su larga scala della coltivazione del  melo  risale  alla
seconda meta' del 1800 quando il Trentino costituiva  la  parte  piu'
meridionale del vasto impero austro-ungarico. 
    Trento gia'  allora  si  era  affermata  come  importante  centro
frutticolo europeo come testimoniato  dall'organizzazione,  gia'  nel
1875, dell'Esposizione regionale di Trento, di  cui  i  frutticoltori
conservano i documenti  attestanti  la  Menzione  Onorevole,  nonche'
dalla partecipazione all'Esposizione  internazionale  di  Pietroburgo
nel 1894 e di Amburgo nel 1897. 
    All'inizio del '900, nel  periodo  intercorrente  le  due  Grandi
Guerre, ancora Trento ospita l'Esposizione nazionale  di  frutta  del
1924. Di questa manifestazione i frutticoltori trentini conservano il
Diploma Medaglia d'Oro ed il Diploma Medaglia d'Argento. 
    La storia della frutticoltura trentina degli  ultimi  decenni  e'
ampiamente   documentata,   a   dimostrazione   della   crescente   e
fondamentale importanza che questo settore ha raggiunto nell'economia
provinciale. 
6.4 Riferimenti culturali. 
    La frutticoltura  e'  parte  importante  non  solo  della  storia
dell'agricoltura  trentina,  ma  anche  della  lunga  lotta  per   la
sopravvivenza e dell'attaccamento al  proprio  territorio  di  tenaci
popolazioni di montagna. 
    La mela e' presente nelle tradizioni e nella cucina trentina  fin
dal Medioevo. Alla corte del Principe Vescovo di Trento non mancavano
le rappresentazioni artistiche che si richiamano al tema della  mela,
con antichi affreschi e pregiate opere d'arte. 
    Anche la cultura moderna ha testimoniato in numerose occasioni la
pregnanza  della  tematica  della  mela  nel  suo  rapporto  con   il
territorio: nei soli ultimi decenni  a  Trento  si  sono  organizzate
importanti   mostre    d'arte    completamente    incentrate    sulla
rappresentazione di questo frutto in quadri e sculture. 
6.5 Riferimenti sociali ed economici. 
    I frutticoltori trentini seppero trovare nella  lunga  esperienza
cooperativa le condizioni per superare  i  pesanti  limiti  derivanti
dalla   scarsa   superficie   agricola    a    disposizione,    dalla
polverizzazione fondiaria ad essa conseguente, nonche' dall'asperita'
del territorio. 
    Gli   oltre   6.000   frutticoltori   associati   alle    diverse
Organizzazioni  di  produttori  operanti  in  Provincia   di   Trento
rappresentano, assieme al cospicuo indotto legato al settore, uno dei
pilastri dell'economia delle vallate trentine. 
    Questa solida e radicata presenza economica va sicuramente  anche
inquadrata nelle emergenti esigenze  dell'agricoltura  sostenibile  e
multifunzionale, con positivi riflessi sul mantenimento del paesaggio
rurale,  sul  consolidamento  dei  versanti  montuosi  in  chiave  di
prevenzione dal dissesto idrogeologico, sul mantenimento  di  piccole
comunita' rurali garanti della conservazione di lingue autoctone e di
antiche tradizioni. 
 
                               Art. 7. 
 
                              Controlli 
 
    Il controllo per l'applicazione ed il rispetto delle disposizioni
del presente disciplinare di produzione e' svolto  dall'Organismo  di
controllo denominato: Check Fruit s.r.l., via C.  Boldrini  n.  24  -
40121 Bologna, tel. 051-6494836; fax 051-6494813;  info@checkfruit.it
organismo autorizzato a norma dell'art. 37 del reg. UE n. 1151/2012. 
 
                               Art. 8. 
 
                            Etichettatura 
 
    Le  confezioni  e  i  tipi  ed  i  materiali  di  confezionamento
autorizzati sono tutti quelli previsti dalla normativa. 
    Le  mele  denominate  I.G.P.  Mele  del  Trentino  devono  essere
confezionate in imballaggi o confezioni tali da consentire una chiara
identificazione del prodotto. 
    Sulle confezioni dovra' apparire  la  dicitura  I.G.P.  Mele  del
Trentino o Mele del Trentino  I.G.P.  ed  il  simbolo  europeo  delle
I.G.P. 
    E' consentito, anche in abbinamento alla dicitura I.G.P. Mele del
Trentino o Mele del Trentino I.G.P. ed al simbolo europeo, l'utilizzo
di indicazioni e/o simboli grafici che facciano riferimento a nomi  o
ragioni sociali o marchi collettivi o marchi d'azienda individuali. 
    E'  consentita  la  bollinatura  dei  frutti.  Sui  bollini  puo'
apparire la dicitura I.G.P. Mele del Trentino  o  Mele  del  Trentino
I.G.P., anche in abbinamento a indicazioni e/o  simboli  grafici  che
facciano riferimento a nomi o ragioni sociali o marchi  collettivi  o
marchi d'azienda individuali, potendosi invece  omettere  il  simbolo
europeo. 
    Sono  autorizzate  le  traduzioni  della   dicitura   Indicazione
geografica protetta e delle sue abbreviazioni  nelle  diverse  lingue
dell'Unione cosi' come previsto al regolamento n. 668 del  13  giugno
2014.