Allegato n. 1

                                  (Parte  integrante del bando per la
                                  valutazione comparativa, per titoli
                                  ed esami, per l'ammissione ai corsi
                                  di   dottorato   di   ricerca  anno
                                  accademico 2001/2002).

PROGRAMMA   FORMATIVO   DEL   CORSO   DI   DOTTORATO  DI  RICERCA  IN
                    "COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA"

A1) Obiettivi formativi:
    Il  dottorato  si  propone  di  fornire la preparazione teorica e
operativa  relativamente  alle  procedure compositive di un manufatto
architettonico,   intese   come  momento  ultimo  e  sintetico  delle
relazioni tra forma, costruzioni, storia, contesto.
A2) Programma di studio.
    I  dottorandi saranno chiamati allo studio delle questioni di cui
al    punto   precedente   a   partire   dal   tema:   configurazioni
architettoniche e modi insediativi nei territori contrassegnati dalle
"centurazioni"   e  nei  luoghi  urbani  e/o  metropolitani  ad  essi
collegati, con particolare riferimento all'area del Lombardo-Veneto e
della Campania.
    Lo   studio   si   articolera'  sul  versante  piu'  strettamente
conoscitivo  con la predisposizione di una tesi scritta e illustrata;
sul versante sperimentale attraverso prove/studi progettuali.
    Il primo aspetto attiene prevalentemente il lavoro individuale di
ogni singolo dottorando; esso verra' condotto in rapporto diretto con
il  relatore  e  sottoposto  a  verifiche periodiche del collegio dei
docenti.
    Il  secondo  aspetto  comporta la partecipazione individuale a un
lavoro  collettivo che avra' svolgimento in appositi seminari (almeno
uno per anno nei primi due anni).
    Sia  il  primo che il secondo tipo di attivita' verra' supportato
da  cicli  di lezioni svolti per ogni anno di corso dai componenti il
collegio dei docenti e da "esperti" italiani e stranieri.
    B) La durata del corso e' triennale.
    C) Il numero massimo di ammesso al corso e' di dodici unita'.
    D) Il collegio dei docenti e' composto dai seguenti professori:
    Venezia - Fabbri Giovanni, Polesello Gianugo, Semerani Luciano;
    Milano - Acuto Antonio, Canella Guido, Grassi Giorgio;
    Monestiroli Antonio, Vitale Daniele;
    Napoli - Bisogni Salvatore, Fraticelli Vanna.
    Il coordinatore e' il prof. Gianugo Polesello.
    Durante  l'anno  in  corso e' intenzione del collegio dei docenti
procedere  ad  una  propria  riorganizzazione  sia  tenendo conto del
mutato   quadro   istituzionale,   che   della  consistente  modifica
dimensionale  dei dottorandi ammessi. Cio' riguardera' in particolare
la facolta' di Milano e lo IUAV.
    I tutori saranno in numero minimo di otto equamente suddivisi tra
le facolta' consorziate.
    E)  L'attivita'  didattica  del  dottorato  si svolgera' anche in
relazione  alle  ricerche  MURST  40% gia' finanziate, nonche' con la
collaborazione  di  persone  e/o  istituzioni  culturali  italiane  e
straniere.
    Verranno  inoltre concordate attivita' comuni con il dottorato di
progettazione urbanistica (coordinatore prof. Bernardo Secchi).
    F)  La  rispondenza  del  corso  ai  requisiti  formativi  verra'
valutata  da  parte del collegio dei docenti sulla base degli annuali
stati  di avanzamento delle singole tesi, sullo svolgimento dei cicli
di  lezioni  programmate,  sugli esisti dei seminari progettuali. Con
cadenza  almeno  annuale  gli stati di avanzamento dell'attivita' del
dottorato verranno presentati al DPA per una opportuna valutazione.
    Programma   formativo  del  corso  di  dottorato  di  ricerca  in
"Pianificazione territoriale e politiche pubbliche del territorio".
Obiettivi formativi
    Studio,  discussione  e  usi  di  quadri  teorici, metodologici e
tecnici con particolare attenzione:
      a) ai   processi   politici,   tecnici   e   amministrativi  di
definizione dei problemi da affrontare, e dell'interesse pubblico per
la loro soluzione;
      b) ai  processi  di interazione tra i diversi attori pubblici e
privati  che  si  mobilitano  e  sono coinvolti nella progettazione e
nella messa in atto delle politiche;
      c) ai processi e ai meccanismi di interdipendenza tra politiche
ed effetti.

Programma  di  studio  (comprensivi  di attivita' all'estero, stages,
                 utilizzo di nuove tecnologie ecc.)

    Il corso di dottorato prevede:
      a) lo  svolgimento  di  cicli  di  seminari  di  appoggio  e di
orientamento  all'attivita'  di  studio  e  ricerca individuale che i
candidati svolgono per la dissertazione;
      b) forme   di   analisi   della  letteratura  specializzata  di
carattere  interdisciplinare  e  di  contenuto  teorico-metodologico,
utile alla comprensione dell'approccio di "politiche";
      c) lo   studio  di  casi  di  politiche  recenti  o  in  corso,
normalmente  all'estero, sulla base di periodi di studio e di ricerca
o   di   missioni,   presso  Universita'  o  altre  istituzioni,  con
l'assistenza di studiosi ed esperti locali.
Organizzazione del programma di studio
    Seminari (o cicli di seminari)
    Tre  sedute ogni quindici giorni di mezza giornata l'una (5 ore +
5 ore + 5 ore)
Iniziative o percorsi formativi svolti in collaborazione con soggetti
pubblici o privati, italiani o stranieri.
    I  candidati  durante  il  secondo  anno  -  e  eventualmente per
l'intera durata di esso - svolgono uno o piu' periodi di attivita' di
studio  e  di  ricerca  all'estero  secondo  un  programma  che viene
approvato  dal collegio docenti (in conformita' di quanto di previsto
dall'art. 7 del regolamento interno del dottorato).
Tematiche di ricerca
    a) Forme e innovazioni delle istituzioni;
    b) processi di decisione pubblica;
    c) modelli di razionalita' e tipi di conoscenza;
    d) teorie  della  progettazione, costruzione e implementazione di
politiche pubbliche;
    e) politiche territoriali settoriali e non settoriali.
Sbocchi professionali previsti
    Oltre   all'attivita'  di  ricerca  universitaria,  il  corso  di
dottorato costruisce professionalita' nei seguenti ambiti:
      progettazione,  montaggio,  valutazioni  (ex-ante,  ex-post, in
itinere)  e  analisi di politiche territoriali, settoriali e non, con
particolare  riguardo  alle  politiche  urbane,  abitative,  sviluppo
locale,  della  mobilita'  (ruoli:  partecipanti  a gruppi di lavoro,
consulenti, coordinatori);
      progettazione,    organizzazione    e   gestione   (animazione,
attivazione,  mediazione, negoziazione) di azioni di sviluppo locale,
con   particolare   riferimento   agli  strumenti  di  programmazione
negoziata e ai programmi urbani complessi;
      attivita'  di institution building (agenzie, forum, tavoli) nel
quadro  della  costruzione  di  politiche territoriali complesse e di
forme di pianificazione strategica.
    Queste     figure     professionali    operano    negli    ambiti
dell'amministrazione  pubblica (ai diversi livelli), presso organismi
internazionali, in particolare europei, in societa' private o miste e
in istituti di ricerca.
Collegio dei docenti
    Coordinatore:    Crosta    Pier    Luigi   -   P.O.   -   Settore
scientifico-disciplinare   -   ICAR/20   tecnica   e   pianificazione
urbanistica;
    Componenti:                       (cognome/nome/qualifica/settore
scientifico-disciplinare di inquadramento/sede);
      1. Becchi Ada - P.O. - S.S.D. SECS-P/02 - IUAV Daest;
      2. Bordignon Massimo - P.ASN. - S.S.D. SECS-P/04 - IUAV Daest;
      3. Crosta PierLuigi - P.O. - S.S.D. ICAR/20 - IUAV Daest;
      4. Indovina Francesco - P.O. - S.S.D. ICAR/20 - IUAV Daest;
      5. Marson Anna - R.U.C. - S.S.D. ICAR/20 - IUAV Daest;
      6. Padovani Liliana - P.A. - S.S.D. ICAR/20 - IUAV Daest;
      7. Patassini Domenico - P.A. - S.S.D. ICAR/20 - IUAV Daest;
      8. Vaccari Adalgisa - P.A. - S.S.D. ICAR/20 - IUAV Daest;
      9. Vettoretto Luciano - R.U.C. - S.S.D. ICAR/20 - IUAV Daest;
    Altri  docenti  (ed  esperti  chiamati  a  far parte del collegio
"esterno"     del     DrPPT)     -    (Cognome/nome/qualifica/Settore
scientifico-disciplinare di inquadramento/sede);
      1. Balducci Alessandro - P.A. - S.S.D. ICAR/20 - Politecnico di
Milano;
      2. Bobbio Luigi - P.A. Corep - Torino
      3.  Ciciotti  Enrico  -  P.A.  -  S.S.D.  SECS - P/02 Cattolica
S.Cuore - Piacenza;
      4. De Leonardis Ota - P.A. - S.S.D. SPS/08 - Universita' Milano
- Bicocca;
      5. Donolo Carlo - P.A. - S.S.D. SPS/12 - Roma "La Sapienza"
      6. Fareri Paolo - expt I.R.S. - Milano
      7.   Gaudin   Jean  Pierre  -  P.O.  CEPEL,  -  Universita'  de
Montpellier;
      8. Hambleton Robin - P.O. - Universita' of the West of England;
      9. Lanzara G. Francesco - P.O. - S.S.D. SPS/04 - Universita' di
Bologna;
      10. Le-Gales Patrick - P.O. IEPP - Universita' de Paris;
      11.  Mazza  Luigi  -  P.O.  -  S.S.D.  ICAR/20 - Politecnico di
Milano;
      12.   Nel.Lo  Oriol  -  P.O.  -  lnst.d'Estudis  Metropolitans,
Barcellona;
      13. Perulli Paolo - P.A. - S.S.D. SPS/09 - Universita' Molise -
Campobasso;
      14.  Stame  Nicoletta  -  P.A.  -  S.S.D.  SPS/07  -  Roma  "La
Sapienza";
      15.  Tosi  Antonio  -  P.O.  -  S.S.D.  SPS/l0 - Politecnico di
Milano;
      16. Verpraet Gilles - expt Cadis - Ehees - Paris;
      17. Weidner Helmut - expt Wissenschafts - Zentrum, Berlin.
Tutori (non appartenenti al collegio docenti).
    Svolgono  la  funzione  di  tutors docenti del collegio e docenti
esterni esperti dell'approfondimento delle dissertazioni.

MODALITA'  DI AUTOVALUTAZIONE PERIODICA DELL'OFFERTA DIDATTICA (BREVE
                            DESCRIZIONE)

    Il  collegio  docenti  valuta  triennalmente  sulla  base  di una
relazione  del  coordinatore,  l'adeguatezza  e  la  rispondenza  del
programma    rispetto   agli   obiettivi   formativi   agli   sbocchi
professionali e al livello di formazione dei dottorandi.
    Programma  formativo del corso di dottorato di ricerca in "Storia
dell'architettura e dell'urbanistica".
    Offerta formativa:
      l'offerta   didattica   propone   temi   relativi  alla  storia
dell'architettura  medievale,  moderna  e contemporanea e alla storia
dell'urbanistica  e  della  citta'. Nei curricula e' stata introdotta
anche l'architettura antica.
    Obiettivo  del  dottorato  e'  l'acquisizione  delle piu' moderne
tecniche della ricerca filologica, pertinenti ad ogni campo e aspetto
della   storia   dell'architettura   e   della   citta'.  Vanno  pure
approfonditi i grandi temi e le problematiche relative alla materia.
    Il  programma  del  corso  prevede  l'organizzazione  di cicli di
seminari, conferenze, incontri di orientamento, con la partecipazione
di  studiosi  italiani  e  stranieri, tesi a garantire una guida alle
attivita'  di  studio e ricerca che i candidati svolgono in vista del
lavoro  di  tesi  per  l'esame  finale  di dottorato a fine triennio.
Inoltre,  comprese  nelle  attivita'  culturali  formative,  verranno
organizzate  delle  visite  di  studio fuori sede, decise di volta in
volta,  sulla  traccia  delle ricerche e con programmi dettagliati. I
dottorandi,  su  parere  e  autorizzazione  del collegio dei docenti,
potranno    svolgere   periodi   di   ricerca   all'estero,   fruendo
dell'appoggio  di organizzazioni universitarie, biblioteche e archivi
con l'assistenza di studiosi locali. E' prevista la selezione per due
soggiorni  alla  Harvard  University  -  Graduate  School  of  Design
riservato  ai  dottorandi del corso di dottorato di ricerca in storia
dell'architettura  e  dell'urbanistica  sulla  base  di un accordo di
scambio.  La  selezione  viene  effettuata  dal collegio dei docenti,
verra'  soprattutto tenuto in considerazione il programma scientifico
culturale presentato dal candidato e la buona conoscenza della lingua
inglese sia scritta che parlata.
    La durata del corso e' di tre anni.
    Il coordinatore e' il prof. Howard Burns
    Il collegio dei docenti e' cosi' composto:
      prof. Howard Burns, Storia dell'architettura moderna;
      prof. Donatella Calabi, Storia della citta' e del territorio;
      prof. Giovanna Curcio, Storia dell'architettura;
      prof.    Marco    De    Michelis,    Storia   dell'architettura
contemporanea;
      prof. Renzo Dubbini, Storia dell'architettura;
      prof. Amerigo Restucci, Storia dell'architettura;
      prof Guido Zucconi, Storia dell'urbanistica;
      prof. Richard Schofield, Storia dell'architettura;
      prof. Manuela Morresi, Storia dell'architettura;
      dott. Anna Bedon, Storia dell'architettura.
    Programma   formativo  del  corso  di  dottorato  di  ricerca  in
"Urbanistica".
    Durata del dottorato: 3 anni.
Sedi consorziate.
    Sono   in   corso   colloqui   per   consorziare   l'istituto  di
progettazione  della  facolta'  di  architettura  di Bari. I contatti
porteranno   eventualmente   ad  un  consorzio  a  partire  dall'anno
2001-2002.
    Dottorato  da  istituirsi  in  base  ad  accordi  di cooperazione
interuniversitaria internazionale.
    Sono   in   corso  colloqui  per  istituire  un  accordo  con  il
dipartimento  di  urbanistica  dell'Universita' di Leuven (Belgio). I
contatti  porteranno  eventualmente ad un accordo a partire dall'anno
2001-2002.
Tematiche di ricerca.
    Oggetto  di  studio  e  di  ricerca e', in generale, il "progetto
urbanistico",  termine  con  il  quale si vuol fare riferimento ad un
campo  piu'  ampio  del "piano urbanistico" e tale da comprendere sia
cio'  che  normalmente  viene  indicato  con  i termini di "politiche
urbane  e territoriali", sia cio' che viene indicato con i termini di
"progetto  urbano".  Il  progetto  urbanistico  e'  inteso cioe' come
l'insieme  di  attivita'  attraverso  le  quali  uno specifico gruppo
scientifico-professionale  ha teso e tende a ridefinire le condizioni
ambientali  entro  le  quali  si  svolge  il processo di riproduzione
sociale.
Obiettivi formativi.
    Il  dottorato  intende  costruire  lo  sfondo  di  ricerca  e  di
riflessione  teorica  rilevante per le pratiche analitico-progettuali
che  all'urbanistica  si  riferiscono.  Per  questo diviene obiettivo
formativo prioritario l'acquisizione, eventualmente in collaborazione
con  il  Circe,  delle  piu' avanzate tecniche (non solo di carattere
informatico)   di   analisi   ed   elaborazione   delle  informazioni
territoriali,  la  riflessione sul loro retroterra teorico e sul loro
campo  di  applicabilita'  e  la loro sperimentazione in una serie di
casi studio rilevanti.
    Programma   di   studio   (comprensivi  di  attivita'  di  studio
all'estero, stages, utilizzo di nuove tecnologie, ecc.).
    Il  dottorato indaghera' quattro principali aree tematiche, tutte
relative alla costruzione della citta' e del territorio contemporanei
ed  al  ruolo  attuale dell'urbanistica. Esse debbono intendersi come
aree-programma di lungo periodo. Annualmente, al loro interno saranno
specificati,   secondo   una  ragionevole,  chiara,  non  contingente
strategia di ricerca, temi piu' ristretti:
      a) l'urbanistica: storia, temi, esperienze;
      b)  l'urbanistica:  la  costruzione  di  un  sapere socialmente
rilevante;
      c)   l'urbanistica   e   l'architettura   della  citta'  e  del
territorio;
      d)  l'urbanistica e la costruzione materiale della citta' e del
territorio.
    Le ricerche del XVII ciclo di dottorato saranno indirizzate verso
il   tema,  latamente  inteso,  degli  "scenari  della  dispersione".
Raccogliendo  i  frutti  delle  ricerche  in  corso entro il XV ciclo
(scenari)  ed entro il XVI ciclo (dispersione) il dottorato cerchera'
di   interrogarsi   sui  possibili  scenari  evolutivi  della  citta'
contemporanea in Europa e sui caratteri del progetto urbanistico atto
a  governarli.  Negli  ultimi decenni la dispersione e frammentazione
della citta' hanno assunto dimensioni evidenti non solo nelle regioni
prossime  del nostro paese, ma in buona parte del continente Europeo.
Entro  l'area  tematica  sopra  indicata ed in collegamento con i due
cicli  precedenti  il  dottorato  organizza,  per  il  XVII ciclo, un
insieme   di  insegnamenti  nella  forma  di  corsi  monografici,  di
seminari,  master  classes e di workshops, articolando e dettagliando
l'area  tematica  sopra  richiamata in programmi specifici, mentre il
dottorando  sceglie  in  modo autonomo, ma con l'assistenza del corpo
docente, una propria specifica area di indagine e studio. Essa dovra'
comunque   riguardare   rapporti  rilevanti  tra  lo  sviluppo  della
disciplina ed il progetto urbanistico.
Organizzazione del programma di studio
    1. Corsi di insegnamento.
    In  ordine al tema di ricerca proposto per il XVII ciclo verranno
organizzati dal dottorato, con la partecipazione di studiosi europei,
lezioni,  seminari,  master  classes  ed  esplorazioni progettuali in
forma  di  workshops.  Esse  si  concentreranno nei primi due anni di
corso.
    Lezioni  propedeutiche  alle  master  classes:  ore  previste  in
ciascuno dei primi due anni: ottanta.
    In  una prima fase di attivita', utilizzando materiale di ricerca
elaborato  da  alcuni  docenti  ed  assistenti  del  dottorato  e dai
dottorandi  dei  cicli  precedenti, sara' messa a punto una geografia
della  dispersione  in  Europa.  La  citta'  diffusa e' infatti forma
insediativa  che  riguarda  vaste  regioni  italiane  (il  Veneto, la
Lombardia,  parte  dell'Emilia, le Marche, l'Abruzzo e la Puglia), ma
anche,  seppure con connotati differenti, Austria e Svizzera, regioni
poste  ad  oriente  e  ad  occidente  del  corso del Reno, il Belgio,
l'Olanda e la Danimarca, la Catalogna ed il nord del Portogallo.
    Come  e'  naturale  in  ognuna  di queste regioni, come in ognuna
delle  regioni italiane, la dispersione assume caratteri parzialmente
diversi, in parte riferibili alla loro storia, in parte ai principali
caratteri delle loro economie e societa'. La dispersione della citta'
contemporanea,  in  altri  termini,  e'  fenomeno  che  trova  alcune
importanti   spiegazioni   comuni,   ma  altrettante  ed  altrettanto
importanti   spiegazioni   specifiche   e  che  per  questo  richiede
atteggiamenti,  politiche  e  progetti che, pur appartenendo forse ad
un'unica famiglia riescano a specificarsi nelle diverse situazioni.
    In  una  seconda  fase, sempre utilizzando come punto di partenza
materiale  di  ricerca  elaborato da alcuni docenti ed assistenti del
dottorato  e  dai  dottorandi  dei  cicli precedenti, si trattera' di
studiare  la  frammentazione della citta' contemporanea come fenomeno
distinto o non necessariamente collegato alla dispersione ed evidente
anche   nelle   aree   di maggior   concentrazione.   Il  tema  della
frammentazione,  spesso interpretato in modi riduttivi e banalizzanti
nei  decenni  scorsi, propone con forza l'interesse ad esplorare cio'
che potrebbe essere indicato come il "progetto della discontinuita'",
un  progetto che anziche' preoccuparsi di "legare e cucire" i diversi
frammenti  faccia  divenire  i punti catastrofici e di discontinuita'
(le  stazioni ed i parcheggi per riferirsi ad elementi noti, ma anche
i  luoghi  della  discontinuita' funzionale, sociale ed istituzionale
entro  la  citta'  ed  i processi di piano) elementi importanti della
rifunzionalizzazione e risignificazione della citta' contemporanea.
    In  una  terza  fase,  infine,  si trattera' di prendere in esami
alcuni  casi  concreti di citta' e territori europei (quindi non solo
italiani)  e  di  costruire,  a partire anche dagli studi condotti in
loco  e  dai  risultati  di  ricerca  di esperti e docenti del luogo,
concreti scenari per i singoli casi. Cio' consentira' una riflessione
piu'  puntuale  sulle  variabili  che  in  ciascun caso determinano i
fenomeni   di   dispersione   e   frammentazione  e  sulle  politiche
urbanistiche che cercano di governarli.
    In  questa  fase  il  dottorando sara' invitato a predisporre, in
preparazione  della  propria  tesi,  specifici  progetti  che possano
essere discussi come rilevanti "casi studio".
    2. Seminari
    Master  classes:  ore  previste  in  ciascuno dei primi due anni:
cinquanta. Orientativamente delle quattro master classes previste per
il  XVI  e XVII ciclo di dottorato, due nel primo anno di attivita' e
due nel secondo, la prima sara' dedicata al tema della costruzione di
scenari,  professori  invitati  Massimo  Livi  Bacci  (Universita' di
Firenze), Sandro Pignatti (Universita' "La Sapienza" di Roma), Arturo
Lanzani   (Universita'  di  Chieti),  Antonio  Tosi  (Politecnico  di
Milano),  Gianfranco  Viesti  (Universita'  di Bari); la seconda agli
scenari  del  "quotidiano", professori invitati Giandomenico Amendola
(Universita'  di  Firenze) e Margaret Crawford (Columbia University);
la   terza  al  tema  della  "reverse  city"  (conducendo  specifiche
esplorazioni  progettuali  in diverse situazioni europee), professori
invitati  D.G. Shane, Cooper University, W. Pope, Rice University; la
quarta  al  tema "tra modernita' e contemporaneita': nuove ecologie",
professori  invitati  Richard  Sennet  (London  School of Economics),
Ulrich Beck (London School of Economics).
    3. Laboratori
    Workshop:   ore   previste   in  ciascuno  dei  primi  due  anni:
quarantotto.  Il  Laboratorio  e'  costituito  da  alcune  differenti
attivita' cui i dottorandi sono invitati a partecipare:
      discussioni  interne  al gruppo dei dottorandi dei tre cicli in
corso  su  temi  proposti  dal  collegio  dei  docenti o dagli stessi
dottorandi;
      partecipazione  al forum istituito sul sito del dottorato (call
for paper e forum);
      seminario  di sperimentazione progettuale (al termine dei primi
due anni di corso);
      seminario  conclusivo di presentazione e discussione della tesi
di dottorato.
    4. Altre attivita' didattiche.
    Ore  previste  in ciascuno dei primi due anni: sessantaquattro. I
dottorandi  saranno invitati a partecipare a lezioni, seminari tenuti
da docenti eventualmente esterni al dottorato e giudicati d'interesse
per  la  loro  ricerca  e, parimenti, saranno invitati, piu' volte, a
presentare uno stato di avanzamento delle proprie ricerche.
Sbocchi professionali previsti.
    Attivita'  di  ricerca  in istituti, anche extra-universitari, di
studi e di pianificazione territoriale.
    Consulenze  per  i problemi territoriali delle amministrazioni ed
istituzioni  pubbliche  alle  diverse  scale  e  nei  diversi settori
interessati alle modifiche territoriali ed urbane.
    Progettazione urbanistica alle diverse scale.
    Progettazione  di  settore  attinente  le trasformazioni urbane e
territoriali.
Collegio dei docenti.
    1.    coordinatore:    Secchi    Bernardo,    P.O.    -   settore
scientifico-disciplinare - urbanistica H14B
    2. componenti:
      1.      Marcialis      Giuseppina,      P.O.      -     settore
scientifico-disciplinare H14B, UNIV. IUAV;
      2.  Barp Armando, P.A. - settore scientifico-disciplinare Hl4B,
UNIV. IUAV;
      3.  Lombardi  Giorgio,  P.A. - settore scientifico-disciplinare
Hl4B, UNIV. IUAV;
      4.  Masiero  Roberto,  P.A.  - settore scientifico-disciplinare
Hl2X, UNIV. IUAV;
      5.  Mamoli  Marcello,  P.A.  - settore scientifico-disciplinare
H14B, UNIV. IUAV.
    Altri docenti:
      1.  Di  Biagi  Paola,  P.O.  - settore scientifico-disciplinare
H14B, UNIV. Di Trieste;
      2. Bianchetti Cristina, P.A. - settore scientifico-disciplinare
H14B, UNIV. Universita' di Chieti, Fac. Architettura;
      3. Vigano' Paola, P.A. - settore scientifico-disciplinare H14B,
UNIV. Politecnico di Bari, Fac. Architettura;
      4.  Vettoretto Luciano, Ric. - settore scientifico-disciplinare
Hl4A, UNIV. IUAV.
    Tutori (non appartenenti al collegio docenti):
      1.      Claudia      Battaino,      coll.es.      -     settore
scientifico-disciplinare H14B, UNIV. IUAV;
      2. Stefano Munarin, coll.es. - settore scientifico-disciplinare
H14B, UNIV. IUAV;
      3.  Fabrizio Paone, coll.es. - settore scientifico-disciplinare
H14B, UNIV. IUAV;
      4.  Chiara  Tosi,  coll.es.,  settore  scientifico-disciplinare
H14B, UNIV. IUAV.
    Necessita' e disponibilita' di strutture operative e scientifiche
per il corso e per l'attivita' di studio e di ricerca dei dottorandi.
    Il  dottorato  si  e'  sinora  avvalso  delle  normali  strutture
operative   e   scientifiche  dello  Iuav  ed,  in  particolare,  del
dipartimento di urbanistica e del Circe.
Modalita' di autovalutazione periodica dell'offerta didattica.
    Sono previste riunioni collegiali dei docenti e dei docenti con i
dottorandi  (di  regola al termine di ogni master class, per valutare
il  lavoro  svolto, i contributi dei diversi docenti, appartenenti al
collegio ed invitati ed il lavoro di ricerca compiuto dai dottorandi.
Ogni  anno  il coordinatore predisporra' una relazione sull'andamento
dei  lavori  del  dottorato  che  sottoporra'  al  commento  ed  alla
discussione   del   collegio   dei  docenti,  dei  dottorandi  e  dei
dipartimenti promotori.
Regolamento didattico
    1.  Il dottorato prevede quattro corsi semestrali concentrati nei
primi  due  anni  di  corso. Al termine di ogni corso e' prevista una
master  class.  Al  termine  di ognuno dei primi due anni di corso e'
previsto un workshop.
    Di norma i corsi sono tenuti dai docenti appartenenti al collegio
dei  docenti  e  nella sede dello I.U.A.V., i seminari sono tenuti da
docenti,  italiani  e  stranieri  appositamente  invitati,  le master
class,  della  durata  di  una  settimana ciascuna, sono tenute da un
docente, italiano o straniero, di chiara fama appositamente invitato.
    1.  Workshops,  a carattere eminentemente progettuale, coordinati
dal  collegio  dei  docenti,  seguiti  dai tutors, danno luogo ad una
critique svolta da docenti esterni.
    2.  Il  dottorando  e'  tenuto  a seguire obbligatoriamente tutte
queste  attivita'  ed  a svolgere le attivita' di ricerca, interne al
tema  proposto  per  ciascun  ciclo  di  dottorato,  che  gli vengono
proposte dal collegio dei docenti.
    3.  Al  termine  di  ogni  anno  di corso il collegio dei docenti
valutera',  sulla  base  dei risultati di ricerca prodotti da ciascun
dottorando la permanenza dei requisiti di idoneita' dello stesso
    4.  Definito, al termine del primo anno di corso, con il collegio
dei  docenti  lo  specifico  tema  che formera' oggetto della propria
tesi,  il  dottorando dovra' relazionare sull'andamento della propria
attivita'  e  sui  risultati  via via raggiunti in linea di principio
ogni trimestre.
    5.  Al  termine  del  secondo  anno di corso il dottorando dovra'
presentare  uno  schema  della  tesi  che  intende  sostenere  che ne
chiarisca   correttamente  l'oggetto,  gli  obiettivi,  i  principali
riferimenti  pratici  e  teorici,  gli  archivi  esplorati, i casi di
studio presi in esame.
    6.  All'inizio  dell'ultimo  semestre  il dottorando, prima della
stesura  finale  della  tesi,  dovra'  espone la tesi stessa in forma
dettagliata al collegio dei docenti.
    7.  Al  termine  del  ciclo  di  studi il dottorando esporra' gli
elementi  principali della propria tesi di fronte alla commissione di
esame  in  forma di lezione pubblica e rispondera' poi alle questioni
che la stessa commissione riterra' di proporgli.
    8.  Durante  il  ciclo  di  dottorato il dottorando e' invitato a
passare  un  periodo  di studio all'estero concordando la sede con il
collegio dei docenti.