Allegato n. 1 (Parte integrante del bando per la valutazione comparativa, per titoli ed esami, per l'ammissione ai corsi di dottorato di ricerca anno accademico 2001/2002). PROGRAMMA FORMATIVO DEL CORSO DI DOTTORATO DI RICERCA IN "COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA" A1) Obiettivi formativi: Il dottorato si propone di fornire la preparazione teorica e operativa relativamente alle procedure compositive di un manufatto architettonico, intese come momento ultimo e sintetico delle relazioni tra forma, costruzioni, storia, contesto. A2) Programma di studio. I dottorandi saranno chiamati allo studio delle questioni di cui al punto precedente a partire dal tema: configurazioni architettoniche e modi insediativi nei territori contrassegnati dalle "centurazioni" e nei luoghi urbani e/o metropolitani ad essi collegati, con particolare riferimento all'area del Lombardo-Veneto e della Campania. Lo studio si articolera' sul versante piu' strettamente conoscitivo con la predisposizione di una tesi scritta e illustrata; sul versante sperimentale attraverso prove/studi progettuali. Il primo aspetto attiene prevalentemente il lavoro individuale di ogni singolo dottorando; esso verra' condotto in rapporto diretto con il relatore e sottoposto a verifiche periodiche del collegio dei docenti. Il secondo aspetto comporta la partecipazione individuale a un lavoro collettivo che avra' svolgimento in appositi seminari (almeno uno per anno nei primi due anni). Sia il primo che il secondo tipo di attivita' verra' supportato da cicli di lezioni svolti per ogni anno di corso dai componenti il collegio dei docenti e da "esperti" italiani e stranieri. B) La durata del corso e' triennale. C) Il numero massimo di ammesso al corso e' di dodici unita'. D) Il collegio dei docenti e' composto dai seguenti professori: Venezia - Fabbri Giovanni, Polesello Gianugo, Semerani Luciano; Milano - Acuto Antonio, Canella Guido, Grassi Giorgio; Monestiroli Antonio, Vitale Daniele; Napoli - Bisogni Salvatore, Fraticelli Vanna. Il coordinatore e' il prof. Gianugo Polesello. Durante l'anno in corso e' intenzione del collegio dei docenti procedere ad una propria riorganizzazione sia tenendo conto del mutato quadro istituzionale, che della consistente modifica dimensionale dei dottorandi ammessi. Cio' riguardera' in particolare la facolta' di Milano e lo IUAV. I tutori saranno in numero minimo di otto equamente suddivisi tra le facolta' consorziate. E) L'attivita' didattica del dottorato si svolgera' anche in relazione alle ricerche MURST 40% gia' finanziate, nonche' con la collaborazione di persone e/o istituzioni culturali italiane e straniere. Verranno inoltre concordate attivita' comuni con il dottorato di progettazione urbanistica (coordinatore prof. Bernardo Secchi). F) La rispondenza del corso ai requisiti formativi verra' valutata da parte del collegio dei docenti sulla base degli annuali stati di avanzamento delle singole tesi, sullo svolgimento dei cicli di lezioni programmate, sugli esisti dei seminari progettuali. Con cadenza almeno annuale gli stati di avanzamento dell'attivita' del dottorato verranno presentati al DPA per una opportuna valutazione. Programma formativo del corso di dottorato di ricerca in "Pianificazione territoriale e politiche pubbliche del territorio". Obiettivi formativi Studio, discussione e usi di quadri teorici, metodologici e tecnici con particolare attenzione: a) ai processi politici, tecnici e amministrativi di definizione dei problemi da affrontare, e dell'interesse pubblico per la loro soluzione; b) ai processi di interazione tra i diversi attori pubblici e privati che si mobilitano e sono coinvolti nella progettazione e nella messa in atto delle politiche; c) ai processi e ai meccanismi di interdipendenza tra politiche ed effetti. Programma di studio (comprensivi di attivita' all'estero, stages, utilizzo di nuove tecnologie ecc.) Il corso di dottorato prevede: a) lo svolgimento di cicli di seminari di appoggio e di orientamento all'attivita' di studio e ricerca individuale che i candidati svolgono per la dissertazione; b) forme di analisi della letteratura specializzata di carattere interdisciplinare e di contenuto teorico-metodologico, utile alla comprensione dell'approccio di "politiche"; c) lo studio di casi di politiche recenti o in corso, normalmente all'estero, sulla base di periodi di studio e di ricerca o di missioni, presso Universita' o altre istituzioni, con l'assistenza di studiosi ed esperti locali. Organizzazione del programma di studio Seminari (o cicli di seminari) Tre sedute ogni quindici giorni di mezza giornata l'una (5 ore + 5 ore + 5 ore) Iniziative o percorsi formativi svolti in collaborazione con soggetti pubblici o privati, italiani o stranieri. I candidati durante il secondo anno - e eventualmente per l'intera durata di esso - svolgono uno o piu' periodi di attivita' di studio e di ricerca all'estero secondo un programma che viene approvato dal collegio docenti (in conformita' di quanto di previsto dall'art. 7 del regolamento interno del dottorato). Tematiche di ricerca a) Forme e innovazioni delle istituzioni; b) processi di decisione pubblica; c) modelli di razionalita' e tipi di conoscenza; d) teorie della progettazione, costruzione e implementazione di politiche pubbliche; e) politiche territoriali settoriali e non settoriali. Sbocchi professionali previsti Oltre all'attivita' di ricerca universitaria, il corso di dottorato costruisce professionalita' nei seguenti ambiti: progettazione, montaggio, valutazioni (ex-ante, ex-post, in itinere) e analisi di politiche territoriali, settoriali e non, con particolare riguardo alle politiche urbane, abitative, sviluppo locale, della mobilita' (ruoli: partecipanti a gruppi di lavoro, consulenti, coordinatori); progettazione, organizzazione e gestione (animazione, attivazione, mediazione, negoziazione) di azioni di sviluppo locale, con particolare riferimento agli strumenti di programmazione negoziata e ai programmi urbani complessi; attivita' di institution building (agenzie, forum, tavoli) nel quadro della costruzione di politiche territoriali complesse e di forme di pianificazione strategica. Queste figure professionali operano negli ambiti dell'amministrazione pubblica (ai diversi livelli), presso organismi internazionali, in particolare europei, in societa' private o miste e in istituti di ricerca. Collegio dei docenti Coordinatore: Crosta Pier Luigi - P.O. - Settore scientifico-disciplinare - ICAR/20 tecnica e pianificazione urbanistica; Componenti: (cognome/nome/qualifica/settore scientifico-disciplinare di inquadramento/sede); 1. Becchi Ada - P.O. - S.S.D. SECS-P/02 - IUAV Daest; 2. Bordignon Massimo - P.ASN. - S.S.D. SECS-P/04 - IUAV Daest; 3. Crosta PierLuigi - P.O. - S.S.D. ICAR/20 - IUAV Daest; 4. Indovina Francesco - P.O. - S.S.D. ICAR/20 - IUAV Daest; 5. Marson Anna - R.U.C. - S.S.D. ICAR/20 - IUAV Daest; 6. Padovani Liliana - P.A. - S.S.D. ICAR/20 - IUAV Daest; 7. Patassini Domenico - P.A. - S.S.D. ICAR/20 - IUAV Daest; 8. Vaccari Adalgisa - P.A. - S.S.D. ICAR/20 - IUAV Daest; 9. Vettoretto Luciano - R.U.C. - S.S.D. ICAR/20 - IUAV Daest; Altri docenti (ed esperti chiamati a far parte del collegio "esterno" del DrPPT) - (Cognome/nome/qualifica/Settore scientifico-disciplinare di inquadramento/sede); 1. Balducci Alessandro - P.A. - S.S.D. ICAR/20 - Politecnico di Milano; 2. Bobbio Luigi - P.A. Corep - Torino 3. Ciciotti Enrico - P.A. - S.S.D. SECS - P/02 Cattolica S.Cuore - Piacenza; 4. De Leonardis Ota - P.A. - S.S.D. SPS/08 - Universita' Milano - Bicocca; 5. Donolo Carlo - P.A. - S.S.D. SPS/12 - Roma "La Sapienza" 6. Fareri Paolo - expt I.R.S. - Milano 7. Gaudin Jean Pierre - P.O. CEPEL, - Universita' de Montpellier; 8. Hambleton Robin - P.O. - Universita' of the West of England; 9. Lanzara G. Francesco - P.O. - S.S.D. SPS/04 - Universita' di Bologna; 10. Le-Gales Patrick - P.O. IEPP - Universita' de Paris; 11. Mazza Luigi - P.O. - S.S.D. ICAR/20 - Politecnico di Milano; 12. Nel.Lo Oriol - P.O. - lnst.d'Estudis Metropolitans, Barcellona; 13. Perulli Paolo - P.A. - S.S.D. SPS/09 - Universita' Molise - Campobasso; 14. Stame Nicoletta - P.A. - S.S.D. SPS/07 - Roma "La Sapienza"; 15. Tosi Antonio - P.O. - S.S.D. SPS/l0 - Politecnico di Milano; 16. Verpraet Gilles - expt Cadis - Ehees - Paris; 17. Weidner Helmut - expt Wissenschafts - Zentrum, Berlin. Tutori (non appartenenti al collegio docenti). Svolgono la funzione di tutors docenti del collegio e docenti esterni esperti dell'approfondimento delle dissertazioni. MODALITA' DI AUTOVALUTAZIONE PERIODICA DELL'OFFERTA DIDATTICA (BREVE DESCRIZIONE) Il collegio docenti valuta triennalmente sulla base di una relazione del coordinatore, l'adeguatezza e la rispondenza del programma rispetto agli obiettivi formativi agli sbocchi professionali e al livello di formazione dei dottorandi. Programma formativo del corso di dottorato di ricerca in "Storia dell'architettura e dell'urbanistica". Offerta formativa: l'offerta didattica propone temi relativi alla storia dell'architettura medievale, moderna e contemporanea e alla storia dell'urbanistica e della citta'. Nei curricula e' stata introdotta anche l'architettura antica. Obiettivo del dottorato e' l'acquisizione delle piu' moderne tecniche della ricerca filologica, pertinenti ad ogni campo e aspetto della storia dell'architettura e della citta'. Vanno pure approfonditi i grandi temi e le problematiche relative alla materia. Il programma del corso prevede l'organizzazione di cicli di seminari, conferenze, incontri di orientamento, con la partecipazione di studiosi italiani e stranieri, tesi a garantire una guida alle attivita' di studio e ricerca che i candidati svolgono in vista del lavoro di tesi per l'esame finale di dottorato a fine triennio. Inoltre, comprese nelle attivita' culturali formative, verranno organizzate delle visite di studio fuori sede, decise di volta in volta, sulla traccia delle ricerche e con programmi dettagliati. I dottorandi, su parere e autorizzazione del collegio dei docenti, potranno svolgere periodi di ricerca all'estero, fruendo dell'appoggio di organizzazioni universitarie, biblioteche e archivi con l'assistenza di studiosi locali. E' prevista la selezione per due soggiorni alla Harvard University - Graduate School of Design riservato ai dottorandi del corso di dottorato di ricerca in storia dell'architettura e dell'urbanistica sulla base di un accordo di scambio. La selezione viene effettuata dal collegio dei docenti, verra' soprattutto tenuto in considerazione il programma scientifico culturale presentato dal candidato e la buona conoscenza della lingua inglese sia scritta che parlata. La durata del corso e' di tre anni. Il coordinatore e' il prof. Howard Burns Il collegio dei docenti e' cosi' composto: prof. Howard Burns, Storia dell'architettura moderna; prof. Donatella Calabi, Storia della citta' e del territorio; prof. Giovanna Curcio, Storia dell'architettura; prof. Marco De Michelis, Storia dell'architettura contemporanea; prof. Renzo Dubbini, Storia dell'architettura; prof. Amerigo Restucci, Storia dell'architettura; prof Guido Zucconi, Storia dell'urbanistica; prof. Richard Schofield, Storia dell'architettura; prof. Manuela Morresi, Storia dell'architettura; dott. Anna Bedon, Storia dell'architettura. Programma formativo del corso di dottorato di ricerca in "Urbanistica". Durata del dottorato: 3 anni. Sedi consorziate. Sono in corso colloqui per consorziare l'istituto di progettazione della facolta' di architettura di Bari. I contatti porteranno eventualmente ad un consorzio a partire dall'anno 2001-2002. Dottorato da istituirsi in base ad accordi di cooperazione interuniversitaria internazionale. Sono in corso colloqui per istituire un accordo con il dipartimento di urbanistica dell'Universita' di Leuven (Belgio). I contatti porteranno eventualmente ad un accordo a partire dall'anno 2001-2002. Tematiche di ricerca. Oggetto di studio e di ricerca e', in generale, il "progetto urbanistico", termine con il quale si vuol fare riferimento ad un campo piu' ampio del "piano urbanistico" e tale da comprendere sia cio' che normalmente viene indicato con i termini di "politiche urbane e territoriali", sia cio' che viene indicato con i termini di "progetto urbano". Il progetto urbanistico e' inteso cioe' come l'insieme di attivita' attraverso le quali uno specifico gruppo scientifico-professionale ha teso e tende a ridefinire le condizioni ambientali entro le quali si svolge il processo di riproduzione sociale. Obiettivi formativi. Il dottorato intende costruire lo sfondo di ricerca e di riflessione teorica rilevante per le pratiche analitico-progettuali che all'urbanistica si riferiscono. Per questo diviene obiettivo formativo prioritario l'acquisizione, eventualmente in collaborazione con il Circe, delle piu' avanzate tecniche (non solo di carattere informatico) di analisi ed elaborazione delle informazioni territoriali, la riflessione sul loro retroterra teorico e sul loro campo di applicabilita' e la loro sperimentazione in una serie di casi studio rilevanti. Programma di studio (comprensivi di attivita' di studio all'estero, stages, utilizzo di nuove tecnologie, ecc.). Il dottorato indaghera' quattro principali aree tematiche, tutte relative alla costruzione della citta' e del territorio contemporanei ed al ruolo attuale dell'urbanistica. Esse debbono intendersi come aree-programma di lungo periodo. Annualmente, al loro interno saranno specificati, secondo una ragionevole, chiara, non contingente strategia di ricerca, temi piu' ristretti: a) l'urbanistica: storia, temi, esperienze; b) l'urbanistica: la costruzione di un sapere socialmente rilevante; c) l'urbanistica e l'architettura della citta' e del territorio; d) l'urbanistica e la costruzione materiale della citta' e del territorio. Le ricerche del XVII ciclo di dottorato saranno indirizzate verso il tema, latamente inteso, degli "scenari della dispersione". Raccogliendo i frutti delle ricerche in corso entro il XV ciclo (scenari) ed entro il XVI ciclo (dispersione) il dottorato cerchera' di interrogarsi sui possibili scenari evolutivi della citta' contemporanea in Europa e sui caratteri del progetto urbanistico atto a governarli. Negli ultimi decenni la dispersione e frammentazione della citta' hanno assunto dimensioni evidenti non solo nelle regioni prossime del nostro paese, ma in buona parte del continente Europeo. Entro l'area tematica sopra indicata ed in collegamento con i due cicli precedenti il dottorato organizza, per il XVII ciclo, un insieme di insegnamenti nella forma di corsi monografici, di seminari, master classes e di workshops, articolando e dettagliando l'area tematica sopra richiamata in programmi specifici, mentre il dottorando sceglie in modo autonomo, ma con l'assistenza del corpo docente, una propria specifica area di indagine e studio. Essa dovra' comunque riguardare rapporti rilevanti tra lo sviluppo della disciplina ed il progetto urbanistico. Organizzazione del programma di studio 1. Corsi di insegnamento. In ordine al tema di ricerca proposto per il XVII ciclo verranno organizzati dal dottorato, con la partecipazione di studiosi europei, lezioni, seminari, master classes ed esplorazioni progettuali in forma di workshops. Esse si concentreranno nei primi due anni di corso. Lezioni propedeutiche alle master classes: ore previste in ciascuno dei primi due anni: ottanta. In una prima fase di attivita', utilizzando materiale di ricerca elaborato da alcuni docenti ed assistenti del dottorato e dai dottorandi dei cicli precedenti, sara' messa a punto una geografia della dispersione in Europa. La citta' diffusa e' infatti forma insediativa che riguarda vaste regioni italiane (il Veneto, la Lombardia, parte dell'Emilia, le Marche, l'Abruzzo e la Puglia), ma anche, seppure con connotati differenti, Austria e Svizzera, regioni poste ad oriente e ad occidente del corso del Reno, il Belgio, l'Olanda e la Danimarca, la Catalogna ed il nord del Portogallo. Come e' naturale in ognuna di queste regioni, come in ognuna delle regioni italiane, la dispersione assume caratteri parzialmente diversi, in parte riferibili alla loro storia, in parte ai principali caratteri delle loro economie e societa'. La dispersione della citta' contemporanea, in altri termini, e' fenomeno che trova alcune importanti spiegazioni comuni, ma altrettante ed altrettanto importanti spiegazioni specifiche e che per questo richiede atteggiamenti, politiche e progetti che, pur appartenendo forse ad un'unica famiglia riescano a specificarsi nelle diverse situazioni. In una seconda fase, sempre utilizzando come punto di partenza materiale di ricerca elaborato da alcuni docenti ed assistenti del dottorato e dai dottorandi dei cicli precedenti, si trattera' di studiare la frammentazione della citta' contemporanea come fenomeno distinto o non necessariamente collegato alla dispersione ed evidente anche nelle aree di maggior concentrazione. Il tema della frammentazione, spesso interpretato in modi riduttivi e banalizzanti nei decenni scorsi, propone con forza l'interesse ad esplorare cio' che potrebbe essere indicato come il "progetto della discontinuita'", un progetto che anziche' preoccuparsi di "legare e cucire" i diversi frammenti faccia divenire i punti catastrofici e di discontinuita' (le stazioni ed i parcheggi per riferirsi ad elementi noti, ma anche i luoghi della discontinuita' funzionale, sociale ed istituzionale entro la citta' ed i processi di piano) elementi importanti della rifunzionalizzazione e risignificazione della citta' contemporanea. In una terza fase, infine, si trattera' di prendere in esami alcuni casi concreti di citta' e territori europei (quindi non solo italiani) e di costruire, a partire anche dagli studi condotti in loco e dai risultati di ricerca di esperti e docenti del luogo, concreti scenari per i singoli casi. Cio' consentira' una riflessione piu' puntuale sulle variabili che in ciascun caso determinano i fenomeni di dispersione e frammentazione e sulle politiche urbanistiche che cercano di governarli. In questa fase il dottorando sara' invitato a predisporre, in preparazione della propria tesi, specifici progetti che possano essere discussi come rilevanti "casi studio". 2. Seminari Master classes: ore previste in ciascuno dei primi due anni: cinquanta. Orientativamente delle quattro master classes previste per il XVI e XVII ciclo di dottorato, due nel primo anno di attivita' e due nel secondo, la prima sara' dedicata al tema della costruzione di scenari, professori invitati Massimo Livi Bacci (Universita' di Firenze), Sandro Pignatti (Universita' "La Sapienza" di Roma), Arturo Lanzani (Universita' di Chieti), Antonio Tosi (Politecnico di Milano), Gianfranco Viesti (Universita' di Bari); la seconda agli scenari del "quotidiano", professori invitati Giandomenico Amendola (Universita' di Firenze) e Margaret Crawford (Columbia University); la terza al tema della "reverse city" (conducendo specifiche esplorazioni progettuali in diverse situazioni europee), professori invitati D.G. Shane, Cooper University, W. Pope, Rice University; la quarta al tema "tra modernita' e contemporaneita': nuove ecologie", professori invitati Richard Sennet (London School of Economics), Ulrich Beck (London School of Economics). 3. Laboratori Workshop: ore previste in ciascuno dei primi due anni: quarantotto. Il Laboratorio e' costituito da alcune differenti attivita' cui i dottorandi sono invitati a partecipare: discussioni interne al gruppo dei dottorandi dei tre cicli in corso su temi proposti dal collegio dei docenti o dagli stessi dottorandi; partecipazione al forum istituito sul sito del dottorato (call for paper e forum); seminario di sperimentazione progettuale (al termine dei primi due anni di corso); seminario conclusivo di presentazione e discussione della tesi di dottorato. 4. Altre attivita' didattiche. Ore previste in ciascuno dei primi due anni: sessantaquattro. I dottorandi saranno invitati a partecipare a lezioni, seminari tenuti da docenti eventualmente esterni al dottorato e giudicati d'interesse per la loro ricerca e, parimenti, saranno invitati, piu' volte, a presentare uno stato di avanzamento delle proprie ricerche. Sbocchi professionali previsti. Attivita' di ricerca in istituti, anche extra-universitari, di studi e di pianificazione territoriale. Consulenze per i problemi territoriali delle amministrazioni ed istituzioni pubbliche alle diverse scale e nei diversi settori interessati alle modifiche territoriali ed urbane. Progettazione urbanistica alle diverse scale. Progettazione di settore attinente le trasformazioni urbane e territoriali. Collegio dei docenti. 1. coordinatore: Secchi Bernardo, P.O. - settore scientifico-disciplinare - urbanistica H14B 2. componenti: 1. Marcialis Giuseppina, P.O. - settore scientifico-disciplinare H14B, UNIV. IUAV; 2. Barp Armando, P.A. - settore scientifico-disciplinare Hl4B, UNIV. IUAV; 3. Lombardi Giorgio, P.A. - settore scientifico-disciplinare Hl4B, UNIV. IUAV; 4. Masiero Roberto, P.A. - settore scientifico-disciplinare Hl2X, UNIV. IUAV; 5. Mamoli Marcello, P.A. - settore scientifico-disciplinare H14B, UNIV. IUAV. Altri docenti: 1. Di Biagi Paola, P.O. - settore scientifico-disciplinare H14B, UNIV. Di Trieste; 2. Bianchetti Cristina, P.A. - settore scientifico-disciplinare H14B, UNIV. Universita' di Chieti, Fac. Architettura; 3. Vigano' Paola, P.A. - settore scientifico-disciplinare H14B, UNIV. Politecnico di Bari, Fac. Architettura; 4. Vettoretto Luciano, Ric. - settore scientifico-disciplinare Hl4A, UNIV. IUAV. Tutori (non appartenenti al collegio docenti): 1. Claudia Battaino, coll.es. - settore scientifico-disciplinare H14B, UNIV. IUAV; 2. Stefano Munarin, coll.es. - settore scientifico-disciplinare H14B, UNIV. IUAV; 3. Fabrizio Paone, coll.es. - settore scientifico-disciplinare H14B, UNIV. IUAV; 4. Chiara Tosi, coll.es., settore scientifico-disciplinare H14B, UNIV. IUAV. Necessita' e disponibilita' di strutture operative e scientifiche per il corso e per l'attivita' di studio e di ricerca dei dottorandi. Il dottorato si e' sinora avvalso delle normali strutture operative e scientifiche dello Iuav ed, in particolare, del dipartimento di urbanistica e del Circe. Modalita' di autovalutazione periodica dell'offerta didattica. Sono previste riunioni collegiali dei docenti e dei docenti con i dottorandi (di regola al termine di ogni master class, per valutare il lavoro svolto, i contributi dei diversi docenti, appartenenti al collegio ed invitati ed il lavoro di ricerca compiuto dai dottorandi. Ogni anno il coordinatore predisporra' una relazione sull'andamento dei lavori del dottorato che sottoporra' al commento ed alla discussione del collegio dei docenti, dei dottorandi e dei dipartimenti promotori. Regolamento didattico 1. Il dottorato prevede quattro corsi semestrali concentrati nei primi due anni di corso. Al termine di ogni corso e' prevista una master class. Al termine di ognuno dei primi due anni di corso e' previsto un workshop. Di norma i corsi sono tenuti dai docenti appartenenti al collegio dei docenti e nella sede dello I.U.A.V., i seminari sono tenuti da docenti, italiani e stranieri appositamente invitati, le master class, della durata di una settimana ciascuna, sono tenute da un docente, italiano o straniero, di chiara fama appositamente invitato. 1. Workshops, a carattere eminentemente progettuale, coordinati dal collegio dei docenti, seguiti dai tutors, danno luogo ad una critique svolta da docenti esterni. 2. Il dottorando e' tenuto a seguire obbligatoriamente tutte queste attivita' ed a svolgere le attivita' di ricerca, interne al tema proposto per ciascun ciclo di dottorato, che gli vengono proposte dal collegio dei docenti. 3. Al termine di ogni anno di corso il collegio dei docenti valutera', sulla base dei risultati di ricerca prodotti da ciascun dottorando la permanenza dei requisiti di idoneita' dello stesso 4. Definito, al termine del primo anno di corso, con il collegio dei docenti lo specifico tema che formera' oggetto della propria tesi, il dottorando dovra' relazionare sull'andamento della propria attivita' e sui risultati via via raggiunti in linea di principio ogni trimestre. 5. Al termine del secondo anno di corso il dottorando dovra' presentare uno schema della tesi che intende sostenere che ne chiarisca correttamente l'oggetto, gli obiettivi, i principali riferimenti pratici e teorici, gli archivi esplorati, i casi di studio presi in esame. 6. All'inizio dell'ultimo semestre il dottorando, prima della stesura finale della tesi, dovra' espone la tesi stessa in forma dettagliata al collegio dei docenti. 7. Al termine del ciclo di studi il dottorando esporra' gli elementi principali della propria tesi di fronte alla commissione di esame in forma di lezione pubblica e rispondera' poi alle questioni che la stessa commissione riterra' di proporgli. 8. Durante il ciclo di dottorato il dottorando e' invitato a passare un periodo di studio all'estero concordando la sede con il collegio dei docenti.