Art. 3.

             Domande di ammissione - Termini e modalita'

    Le  domande di ammissione alla selezione, redatte in carta libera
a  macchina o in stampatello, devono essere indirizzate al rettore di
questa Universita' e devono essere presentate o fatte pervenire entro
e  non  oltre  il  trentesimo  giorno dalla data di pubblicazione del
presente bando nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, al
servizio  reclutamento  dell'Universita'  degli  studi di Parma - via
Universita' n. 12 - tel. 0521/904384-2.
    Le  domande  di ammissione alla selezione si considerano prodotte
in  tempo  utile  anche se spedite a mezzo raccomandata con avviso di
ricevimento  entro  il  termine  sopraindicato. A tal fine fa fede il
timbro a data dell'ufficio postale accettante.
    E' ammessa la trasmissione via fax solo se correlata di una copia
fotostatica,  fronte  e  retro,  di  un  documento  di  identita' del
sottoscrittore.
    L'amministrazione  non  assume responsabilita' per la dispersione
di  comunicazioni  dipendenti da inesatte indicazioni del recapito da
parte  del concorrente, o da indicazioni non perfettamente leggibili,
oppure   da   mancata   o   tardiva   comunicazione  del  cambiamento
dell'indirizzo  indicato  nella  domanda,  ne' per eventuali disguidi
postali  o  telegrafici, o comunque imputabili a fatto di terzi, caso
fortuito o forza maggiore.
    Nella  domanda  di ammissione, che deve essere redatta secondo lo
schema  che  viene  allegato  al  bando  di  selezione, il candidato,
consapevole  che in caso di falsa dichiarazione verranno applicate le
sanzioni  previste dal codice penale, cosi' come previsto dalla legge
15 maggio 1997, n. 127, e dal decreto del Presidente della Repubblica
28 dicembre  2000,  n. 445, e inoltre decadra' dal beneficio ottenuto
sulla  base  della dichiarazione non veritiera, deve indicare, a pena
di esclusione:
      a) cognome  e  nome  (le  donne  coniugate dovranno indicare il
cognome da nubile);
      b) luogo e la data di nascita;
      c) il possesso della cittadinanza italiana o della cittadinanza
di uno degli Stati membri dell'Unione europea;
      d)  il  comune  di  iscrizione nelle liste elettorali, ovvero i
motivi  della  non  iscrizione  o  della  cancellazione  dalle  liste
medesime;
      e) le eventuali condanne penali riportate;
      f) il possesso del titolo di studio;
      g) la propria posizione nei riguardi degli obblighi militari;
      h) di  non  essere  stato  destituito o dispensato dall'impiego
presso  una  pubblica  amministrazione  per persistente insufficiente
rendimento,  ovvero  di  non  essere  stato dichiarato decaduto da un
impiego statale, ai sensi dell'art. 127, primo comma, lettera d), del
testo unico delle disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati
civili  dello  Stato,  approvato  con  decreto  del  Presidente della
Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3;
      i) l'eventuale  stato di disabile di cui alla legge n. 68/1999,
indicando a quale categoria appartiene;
      l)  la  residenza  con  l'indicazione  di  via,  numero civico,
provincia  e codice di avviamento postale, nonche' il recapito ove si
desidera siano trasmesse le eventuali comunicazioni.
    I   cittadini  degli  Stati  membri  dell'unione  europea  devono
dichiarare di possedere inoltre anche i seguenti requisiti:
      1)  godere  dei  diritti civili e politici anche negli Stati di
appartenenza;
      2) aver adeguata conoscenza della lingua italiana.
    Dovranno  inoltre  essere  indicati  nella  domanda gli eventuali
titoli di preferenza di cui al successivo art. 6.
    I   candidati   portatori  di  handicap,  ai  sensi  della  legge
5 febbraio 1992,   n. 104,   dovranno  fare  esplicita  richiesta  in
relazione  al proprio handicap, riguardo l'ausilio necessario nonche'
l'eventuale  necessita'  di tempi aggiuntivi per l'espletamento delle
prove stesse.
    L'amministrazione  garantisce  parita'  e  pari opportunita', tra
uomini e donne per l'accesso al lavoro ed il trattamento sul lavoro.