Art. 3. Presentazione delle domande - Termine e modalita' 1. Le domande di ammissione al concorso, redatte sul modulo reperibile presso l'ufficio relazioni con il pubblico del Ministero degli affari esteri o sul sito Internet http://www.esteri.it (sotto la voce: Opportunita' - concorsi - concorso diplomatico), devono essere spedite con raccomandata con avviso di ricevimento a: Ministero degli affari esteri, D.G.PE. - Ufficio V, concorso diplomatico, 00194 Roma, entro quarantacinque giorni dalla pubblicazione del presente bando nella Gazzetta Ufficiale. La data di spedizione della domanda e' stabilita e comprovata dal timbro a data dell'ufficio postale accettante. I candidati che si trovano all'estero possono consegnare o spedire la domanda di ammissione alle rappresentanze diplomatiche e agli uffici consolari d'Italia. 2. Nella domanda il candidato deve dichiarare, sotto la propria responsabilita' ed ai sensi degli articoli 46 e 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445: a) il cognome, il nome, il luogo e la data di nascita e, se nato all'estero, il comune italiano nei cui registri di stato civile e' stato trascritto l'atto di nascita; il candidato che ha superato i trentacinque anni deve dichiarare in base a quale titolo, previsto dalle vigenti disposizioni, ha diritto all'elevazione del limite massimo di eta'; b) il possesso della cittadinanza italiana; c) il comune di residenza; d) il godimento dei diritti politici; e) il comune presso il quale e' iscritto nelle liste elettorali ovvero i motivi della non iscrizione o della cancellazione dalle liste medesime; f) le eventuali condanne penali riportate anche all'estero ed i procedimenti penali pendenti in Italia o all'estero; g) il titolo di studio di cui e' in possesso, specificando presso quale universita' lo ha conseguito, in quale data e la votazione conseguita; h) la sua posizione nei riguardi degli obblighi militari ed il distretto di appartenenza; i) i servizi prestati come impiegato presso pubbliche amministrazioni, le cause di risoluzione di eventuali precedenti rapporti di pubblico impiego e gli eventuali procedimenti disciplinari subiti o in corso. In particolare, ai fini della riserva di posti di cui all'art. 1, comma 2, i dipendenti del Ministero degli affari esteri inquadrati nell'area funzionale C devono specificare il periodo od i periodi di servizio nell'area funzionale o nelle precedenti corrispondenti qualifiche; l) in quale lingua, tra quelle indicate nel successivo art. 4, comma 2, punto e), intende sostenere la prova obbligatoria scritta; m) se, ai fini della riserva di posti di cui all'art. 1, commi 2 e 3, si trova nelle condizioni previste dal comma medesimo; n) i titoli, di cui al successivo art. 8, dei quali e' eventualmente in possesso; o) i titoli, previsti dalle vigenti disposizioni, che danno luogo, a parita' di punteggio, a preferenza, dei quali e' eventualmente in possesso. Tali titoli devono essere posseduti al termine di scadenza per la presentazione delle domande di ammissione al concorso. I titoli non espressamente dichiarati nella domanda di ammissione alle prove concorsuali non sono presi in considerazione in sede di formazione della graduatoria; p) gli eventuali titoli, previsti dalle vigenti disposizioni, che danno diritto all'elevazione del limite massimo di eta' per l'ammissione al concorso; q) se intende concorrere al conseguimento delle specializzazioni di cui all'art. 1, comma 1, con contestuale richiesta di sostenere le prove integrative di esame previste dal successivo art. 6; r) se intende sostenere una o piu' prove facoltative ed in quali lingue, di cui al successivo art. 7. 3. Il candidato deve inoltre specificare: a) il proprio domicilio e, se residente all'estero, anche l'ultimo domicilio in Italia; b) l'indirizzo, comprensivo di numero di codice di avviamento postale, di numero telefonico e, eventualmente, di posta elettronica - presso il quale chiede che siano trasmesse le eventuali comunicazioni relative alle prove concorsuali. 4. Alla domanda il candidato deve allegare: a) un certificato medico dal quale risulti che egli e' di sana costituzione fisica e che e' in grado di affrontare qualsiasi clima. Il certificato medico deve essere rilasciato dalla A.S.L. competente per residenza o domicilio ovvero, se il candidato risiede o si trova temporaneamente all'estero per motivi di studio o di lavoro, da un medico di fiducia dell'autorita' diplomatica o consolare italiana, cui spetta di autenticarlo ed eventualmente tradurlo. La qualita' di medico di fiducia dell'autorita' diplomatica o consolare deve essere attestata in maniera esplicita, pena la non ammissione al concorso, dall'autorita' medesima all'atto dell'autenticazione. E' cura del candidato richiedere il rilascio di tale attestazione all'autorita' diplomatica o consolare competente. L'amministrazione si riserva di accertare il requisito dell'idoneita' fisica dei vincitori alle funzioni proprie della carriera diplomatica in qualsiasi momento. La presentazione di un certificato medico non redatto nella debita forma comporta comunque la non ammissione alle prove concorsuali; b) la certificazione o l'autocertificazione degli eventuali titoli posseduti di cui al punto 2, lettere a), b) e c) dell'art. 8. 5. Il candidato portatore di handicap dovra' indicare nella domanda la propria condizione e specificare l'ausilio necessario per lo svolgimento delle prove. E' fatto comunque salvo il requisito dell'idoneita' fisica all'esercizio delle funzioni proprie della carriera diplomatica. 6. Non saranno ammessi alle prove concorsuali i candidati le cui domande di partecipazione risultino incomplete, irregolari o non sottoscritte. In particolare non saranno ritenute valide le domande che non contengano tutte le indicazioni circa il possesso dei requisiti necessari per l'ammissione alle prove concorsuali stesse. 7. Il Ministero degli affari esteri non assume alcuna responsabilita' in caso di smarrimento delle comunicazioni dipendente da inesatte o incomplete dichiarazioni da parte del candidato circa il proprio recapito oppure da mancata o tardiva comunicazione del cambiamento di recapito rispetto a quello indicato nella domanda o da eventuali disguidi postali o telegrafici.