IL DIRETTORE GENERALE
                      per il personale militare

    Vista   la  legge  10 aprile  1954,  n. 113,  sullo  stato  degli
ufficiali dell'Esercito, della Marina e dell'Aeronautica;
    Vista    la   legge   11 dicembre   1969,   n. 910,   concernente
provvedimenti urgenti per l'Universita' e successive modificazioni;
    Vista  la  legge  31 maggio 1975, n. 191, concernente nuove norme
per il servizio di leva, in particolare l'art. 34;
    Vista  la  legge  11 luglio  1978,  n. 382,  concernente norme di
principio sulla disciplina militare;
    Vista   la   legge   13 dicembre   1986,  n. 874,  recante  norme
concernenti  i  limiti  di  altezza per la partecipazione ai concorsi
pubblici;
    Vista  la  legge  24 dicembre 1986, n. 958, concernente norme sul
servizio  militare  di  leva  e  sulla  ferma  di  leva  prolungata e
successive modificazioni;
    Visto  il  decreto  del  Presidente  del  Consiglio  dei Ministri
22 luglio  1987,  n. 411,  con cui sono stati fissati, tra gli altri,
limiti  di  altezza  per  l'ammissione  ai  concorsi per la nomina ad
ufficiale dell'Esercito;
    Vista  la  legge  23 agosto 1988, n. 370, concernente l'esenzione
dalla  imposta  di  bollo  per le domande di concorso e di assunzione
presso le amministrazioni pubbliche;
    Vista  la legge 7 agosto 1990, n. 241, concernente nuove norme in
materia  di  procedimento  amministrativo  e di diritto di accesso ai
documenti amministrativi;
    Visto  il  testo unico delle leggi in materia di disciplina degli
stupefacenti    e    sostanze   psicotrope,   prevenzione,   cura   e
riabilitazione  dei relativi stati di tossicodipendenza approvato con
decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309;
    Vista  la  legge  5 febbraio 1992, n. 91, concernente nuove norme
sulla cittadinanza;
    Visto   il   decreto   ministeriale  16 settembre  1993,  n. 603,
concernente  il  regolamento recante disposizioni di attuazione degli
articoli  2  e  4  della  legge  7 agosto  1990,  n. 241, nell'ambito
dell'Amministrazione della difesa;
    Visto  il  decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994,
n. 487,  concernente  il  regolamento recante norme sull'accesso agli
impieghi   nelle   pubbliche   amministrazioni   e  le  modalita'  di
svolgimento  dei  concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di
assunzione nei pubblici impieghi e successive modificazioni;
    Visto  il decreto legislativo 12 maggio 1995, n. 196, concernente
l'attuazione dell'art. 3 della legge 6 marzo 1992, n. 216, in materia
di riordino dei ruoli, modifica delle norme di reclutamento, stato ed
avanzamento del personale non direttivo delle Forze armate;
    Vista la legge 31 dicembre 1996, n. 675, concernente tutela delle
persone  e  di  altri  soggetti  rispetto  al  trattamento  dei  dati
personali e successive modificazioni;
    Vista la legge 15 maggio 1997, n. 127, concernente misure urgenti
per  lo  snellimento dell'attivita' amministrativa e dei procedimenti
di decisione e di controllo e successive modificazioni;
    Visto   il   decreto   legislativo   28 novembre   1997,  n. 464,
concernente riforma strutturale delle Forze armate;
    Visto   il   decreto   legislativo   30 dicembre   1997,  n. 490,
concernente  il  riordino  del  reclutamento, dello stato giuridico e
dell'avanzamento   degli  ufficiali  e  successive  modificazioni  ed
integrazioni;
    Vista  la legge 8 luglio 1998, n. 230, concernente nuove norme in
materia di obiezione di coscienza;
    Visto  il decreto ministeriale 21 dicembre 1998, concernente, tra
l'altro,   i   titoli   di  studio  e  gli  ulteriori  requisiti  per
l'ammissione  ai concorsi per l'Accademia militare e per la nomina ad
ufficiale  in  servizio permanente dell'Esercito, nonche' tipologia e
modalita' di svolgimento dei predetti concorsi e delle prove d'esame,
emanato in applicazione dell'art. 3, comma 2, del sopracitato decreto
legislativo 30 dicembre 1997, n. 490;
    Vista  la  legge  20 ottobre  1999, n. 380, concernente delega al
Governo per l'istituzione del servizio militare volontario femminile;
    Visto  il  decreto  del Ministro dell'universita' e della ricerca
scientifica  e  tecnologica  3 novembre  1999, n. 509, concernente il
regolamento in materia di autonomia didattica degli atenei;
    Visto  il decreto legislativo 31 gennaio 2000, n. 24, concernente
disposizioni  in  materia  di  reclutamento su base volontaria, stato
giuridico  e avanzamento del personale militare femminile delle Forze
armate e del Corpo della guardia di finanza;
    Visto  il  decreto  del  Presidente  del  Consiglio  dei Ministri
16 marzo   2000,   n. 112,   recante  modificazioni  al  decreto  del
Presidente del Consiglio dei Ministri 22 luglio 1987, n. 411, con cui
sono stati fissati, tra gli altri, limiti di altezza per l'ammissione
ai concorsi per la nomina ad ufficiale dell'Esercito;
    Visto  il  decreto ministeriale 4 aprile 2000, n. 114, emanato in
applicazione  dell'art. 1,  comma 5, della precitata legge 20 ottobre
1999,   n. 380,   concernente   il   regolamento  recante  norme  per
l'accertamento  dell'idoneita'  al  servizio  militare,  con  annesso
elenco  delle  imperfezioni  ed  infermita'  che  sono  causa  di non
idoneita',  che prevede, tra l'altro, che, in relazione alle esigenze
di  impiego, nei bandi di concorso possano essere richiesti specifici
requisiti psico-fisici;
    Vista la direttiva tecnica in data 19 aprile 2000 della Direzione
generale   della   sanita'   militare   emanata   per  l'applicazione
dell'elenco  delle  imperfezioni e delle infermita' che sono causa di
non idoneita' al servizio militare, di cui all'annesso al sopracitato
decreto ministeriale 4 aprile 2000, n. 114;
    Vista  la direttiva 19 aprile 2000 della Direzione generale della
sanita'  militare  per  delineare  il  profilo sanitario dei soggetti
giudicati idonei al servizio militare;
    Visto  il  decreto  del  Presidente  della Repubblica 28 dicembre
2000,   n. 445,   concernente   il  testo  unico  delle  disposizioni
legislative    e   regolamentari   in   materia   di   documentazione
amministrativa;
    Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante norme
generali   sull'ordinamento   del   lavoro   alle   dipendenze  delle
amministrazioni pubbliche;
    Visto  il  decreto  legislativo  8 maggio  2001,  n. 215, recante
disposizioni  per  disciplinare  la  trasformazione progressiva dello
strumento   militare  in  professionale,  in  particolare  l'art. 20,
comma 3,  che prevede che ciascuna Forza armata possa indire concorsi
per  l'ammissione alle Accademie riservati al proprio personale nella
misura massima del 30% dei posti disponibili;
    Visto  il  decreto  del Ministro dell'universita' e della ricerca
scientifica    e    tecnologica   4 agosto   2000,   concernente   la
determinazione delle classi delle lauree universitarie;
    Visto  il  decreto  del Ministro dell'universita' e della ricerca
scientifica   e   tecnologica   28 novembre   2000,   concernente  la
determinazione    delle    classi    delle    lauree    universitarie
specialistiche;
    Visto  il  decreto  del Ministro dell'universita' e della ricerca
scientifica    e   tecnologica   12 aprile   2001,   concernente   la
determinazione   delle   classi   delle   lauree   e   delle   lauree
specialistiche  universitarie  nelle  "Scienze  della  difesa e della
sicurezza";
    Visto   il  decreto  ministeriale  18 ottobre  2001,  concernente
approvazione  del regolamento per l'Accademia militare e la Scuola di
applicazione;
    Ravvisata   l'opportunita'   di  indire,  in  applicazione  della
disposizione  sopracitata,  due distinti concorsi per l'ammissione di
duecentonove  allievi  al  primo anno del centottantacinquesimo corso
dell'Accademia  militare  di Modena, uno per quarantadue posti, d'ora
in avanti identificato come concorso "interno", riservato ai sergenti
in  servizio  permanente,  ai  volontari  in servizio permanente ed a
quelli  in  ferma  breve  con almeno dodici mesi di servizio, uno per
centosessantasette  posti, d'ora in avanti identificato come concorso
"pubblico",  per  concorrenti  diversi  da  quelli  appartenenti alle
precitate  categorie, sempreche' in possesso dei requisiti prescritti
dal presente decreto;
    Ravvisata  comunque  l'opportunita'  di  prevedere  che  i  posti
eventualmente  non  ricoperti  nel  concorso "interno" possano essere
portati  in  aumento  a  quelli  disponibili  nel concorso "pubblico"
indetto con il presente decreto;
    Ritenuto  opportuno  prevedere  che  nel concorso "pubblico" alle
prove  concorsuali  successive  a quella di selezione culturale venga
ammesso   un  numero  di  concorrenti  idonei  via  via  decrescente,
sufficiente,  comunque, a garantire una adeguata e rigorosa selezione
e la copertura dei posti messi a concorso;
    Visto   il   decreto   ministeriale  4 luglio  2002,  emanato  in
applicazione dell'art. 1, comma 6, della sopracitata legge 20 ottobre
1999,  n. 380,  che, nel definire, tra l'altro, le Armi e i Corpi dei
ruoli  normali  dell'Esercito  nei  quali  avverra' nell'anno 2003 il
reclutamento  del  personale  femminile, ha fissato al 20% l'aliquota
massima di detto personale che potra' accedere al primo anno del 185o
corso   dell'Accademia   militare   di  Modena  nell'anno  accademico
2003-2004;
    Considerato  che,  nel  rispetto  di  detta  aliquota  massima di
concorrenti  di  sesso  femminile  da  ammettere  ai  corsi  regolari
dell'Accademia  militare e' opportuno prevedere che tra i concorrenti
da  ammettere alle prove concorsuali successive a quella di selezione
culturale  nel numero di volta in volta indicato nel presente decreto
quelli di sesso femminile non superino detta percentuale;

                              Decreta:

                               Art. 1.

                          Posti a concorso

    1. E' indetto un concorso "pubblico", per esami, per l'ammissione
di   centosessantasette   allievi   al  primo  anno  del  185o  corso
dell'Accademia militare di Modena. I posti sono cosi' ripartiti:
      centoquattro  al  corso  delle  Armi  di  fanteria, cavalleria,
artiglieria, genio, trasmissioni;
      quattordici a quello dell'Arma dei trasporti e dei materiali;
      quattordici al corso del Corpo degli ingegneri dell'Esercito;
      ventidue al corso del Corpo sanitario dell'Esercito;
      tredici   al   corso   del   Corpo   di  amministrazione  e  di
commissariato dell'Esercito.
    2. Qualora nel concorso "interno", per esami, per l'ammissione di
quarantadue  allievi  al  primo  anno del centottantacinquesimo corso
dell'Accademia  militare di Modena indicato nelle premesse uno o piu'
dei  posti  non  fosse  ricoperto  per  insufficienza  di concorrenti
idonei,  i  posti  medesimi saranno devoluti a quelli previsti per il
corrispondente corso di cui al precedente comma 1.
    3.  Al  concorso di cui al precedente comma 1 possono partecipare
concorrenti,  sia  di sesso maschile che di sesso femminile, anche se
alle  armi, ad eccezione - per i motivi indicati nelle premesse - del
personale  in  servizio  in  qualita'  di  sergente, di volontario in
servizio  permanente  e di volontario in ferma breve quest'ultimo con
servizio  di  durata  pari  o  superiore  a  dodici mesi alla data di
scadenza  del  termine  di  presentazione  delle  domande indicato al
successivo  art. 4,  comma 1, cui e' riservato il concorso "interno".
Le  disposizioni  del  presente  decreto,  in  mancanza  di  espressa
indicazione,  devono  intendersi riferite a concorrenti di entrambi i
sessi.
    4.  Il reclutamento del personale femminile, comunque, non potra'
superare  l'aliquota  percentuale del 20 % dei posti messi a concorso
indicata   nel  decreto  ministeriale  4 luglio  2002,  citato  nelle
premesse.   Pertanto,   i  posti  disponibili  per  detto  personale,
calcolati   per   ciascun   corso  in  base  alla  suddetta  aliquota
percentuale, sono i seguenti:
      ventuno  per  il  corso  delle  Armi  di  fanteria, cavalleria,
artiglieria, genio, trasmissioni;
      tre  per  il  corso  dell'Arma  dei  trasporti  e dei materiali
dell'Esercito;
      tre per il corso del Corpo degli ingegneri dell'Esercito;
      quattro per il corso del Corpo sanitario dell'Esercito;
      tre   per   il   corso   del  Corpo  di  amministrazione  e  di
commissariato dell'Esercito.
    Pertanto,  in nessun caso concorrenti di sesso femminile potranno
essere  ammessi  al  primo  anno del 185o corso in numero superiore a
quello  sopra  indicato,  anche se collocati in posizione utile nelle
graduatorie di merito di cui al successivo art. 15.
    5.   I   concorrenti   potranno   indicare   nella   domanda   di
partecipazione al concorso solo l'ordine di preferita assegnazione ai
citati corsi - per il Corpo sanitario dell'Esercito anche l'ordine di
preferita assegnazione all'indirizzo di studio (medicina e chirurgia,
farmacia   o  medicina  veterinaria).  In  mancanza  di  indicazione,
l'ordine  di  preferenza  verra'  d'ufficio  ritenuto coincidente con
l'ordine di indicazione dei cinque corsi di cui al precedente comma 1
del  presente  articolo.  Peraltro,  l'assegnazione  ai  corsi e agli
indirizzi di studio, laddove previsti, sara' stabilita, come indicato
nel  successivo  art. 14,  commi  8  e 10, all'atto del completamento
delle attivita' di ammissione alla frequenza del tirocinio.
    6.  I  corsi regolari avranno inizio dal giorno in cui sara' resa
pubblica  la  graduatoria  di ammissione. Al termine del secondo anno
accademico  gli  allievi  giudicati  idonei conseguiranno la nomina a
sottotenente in servizio permanente.
    7.  Per  quanto  riguarda  lo svolgimento degli studi gli allievi
saranno  tenuti  a seguire i corsi ripartiti in base alle prioritarie
esigenze della Forza armata nel seguente modo:
      gli  ammessi ai corsi delle Armi, dell'Arma dei trasporti e dei
materiali   e   del  Corpo  di  amministrazione  e  di  commissariato
dell'Esercito   seguiranno  un  corso  di  laurea  triennale  ed  uno
successivo,  biennale, di laurea specialistica in Scienze strategiche
- negli indirizzi tecnico, politico-organizzativo o amministrativo;
      gli ammessi al corso per il Corpo degli ingegneri seguiranno un
corso  di laurea triennale in ingegneria ed uno successivo, biennale,
di  laurea  specialistica  in  ingegneria,  negli indirizzi stabiliti
dallo Stato Maggiore dell'Esercito;
      gli  ammessi  ai  corsi  per  il  Corpo sanitario dell'Esercito
frequenteranno   corsi   di   studi   universitari   finalizzati   al
conseguimento  della  laurea  specialistica  in medicina e chirurgia,
ovvero in farmacia o in medicina e veterinaria.
    L'Amministrazione   della   difesa   si   riserva  di  modificare
denominazione,  durata  e  struttura  dei  corsi  universitari  sopra
indicati,  qualora fosse necessario procedere ai relativi adeguamenti
a seguito di provvedimenti che in proposito dovessero essere adottati
di  concerto  con  il  Ministero  dell'istruzione, dell'universita' e
della ricerca.
    8. Per quanto indicato nel precedente comma 7:
      i  concorrenti  gia' laureati in ingegneria non potranno essere
ammessi al corso del Corpo degli ingegneri dell'Esercito;
      i  concorrenti  gia'  laureati  in  medicina  e  chirurgia o in
chimica  e  tecnologia  farmaceutiche  o  in medicina veterinaria non
potranno essere ammessi al corso del Corpo sanitario dell'Esercito.
    Inoltre:
      i   concorrenti   che  all'atto  dell'ammissione  in  Accademia
avessero  gia'  sostenuto  esami  universitari  del corso di studi da
frequentare non potranno comunque farli valere.
    9.  Nel concorso di cui al precedente comma 1 il numero dei posti
potra'  subire  modificazioni,  fino  alla data di approvazione della
relativa  graduatoria  di  merito,  al  fine  di soddisfare eventuali
sopravvenute  esigenze  della  Forza armata connesse alla consistenza
del ruolo normale della rispettiva Arma o Corpo.
    10.  Resta  impregiudicata  per  la  Direzione  generale  per  il
personale  militare  la facolta' di revocare il bando di concorso, di
sospendere  o rinviare le prove concorsuali, di modificare, fino alla
data  di  approvazione  della  graduatoria  di  merito, il numero dei
posti,  di  sospendere  l'ammissione dei vincitori alla frequenza del
corso,   in  ragione  di  esigenze  attualmente  non  valutabili  ne'
prevedibili,  nonche' in applicazione di disposizioni di contenimento
della spesa pubblica che impedissero, in tutto o in parte, assunzioni
di personale per l'anno 2003.