Art. 3.
    Le  domande  di  ammissione,  redatte  su carta libera secondo lo
schema  allegato,  devono  essere inviate per posta, esclusivamente a
mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, alla Soprintendenza per
i  beni architettonici e il paesaggio di Ravenna, via S. Vitale n. 17
- 48100 Ravenna, entro il termine perentorio di quarantacinque giorni
dalla  data  di  pubblicazione  del  presente  bando  nella  Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana.
    Per  i cittadini non comunitari, la domanda va presentata secondo
le modalita' di cui al successivo art. 4.
    La  validita'  delle  domande,  ai  fini  della  scadenza,  sara'
stabilita'  unicamente  dal  timbro  dell'ufficio  postale accettante
ovvero,  per  i  cittadini non comunitari, dal protocollo di partenza
della competente rappresentanza diplomatico-consolare italiana che ha
spedito la domanda.
    Nella  domanda  i  candidati  devono  dichiarare sotto la propria
responsabilita':
      1) cognome e nome;
      2) luogo e data di nascita;
      3) residenza;
      4) di quale cittadinanza sia in possesso;
      5) di godere dei diritti politici;
      6)  le  eventuali condanne penali riportate (anche se sia stata
concessa  amnistia,  condono, indulto o perdono giudiziale) nonche' i
procedimenti penali eventualmente pendenti;
      7)  il  conseguimento  del  diploma  di  istruzione  secondaria
superiore (o titolo equipollente per i cittadini comunitari e non);
      8) di possedere l'idoneita' fisica al tipo di attivita' pratica
prevista dai corsi;
      9)  l'indirizzo (con il codice di avviamento postale) presso il
quale intendono ricevere le comunicazioni relative al concorso.
    Ai  sensi  del decreto del Presidente della Repubblica 20 ottobre
1998,  n. 403,  le dichiarazioni rese e sottoscritte nella domanda di
ammissione hanno valore di autocertificazione; nel caso di falsi atti
e   dichiarazioni   mendaci   si   applicano   le  sanzioni  previste
dall'art. 26 della legge 4 gennaio 1968, n. 15.
    La  mancata  apposizione  della  firma  autografa  in  calce alla
domanda comporta l'esclusione dal concorso.
    La  Soprintendenza  di  Ravenna  procedera' ai controlli previsti
dall'art. 11  del  citato  decreto  del  Presidente  della Repubblica
n. 403/1998 sulla veridicita' del contenuto della dichiarazione.
    Qualora  dal  controllo  emerga  la non veridicita' del contenuto
della dichiarazione, il dichiarante decade dai benefici eventualmente
conseguenti  al  provvedimento  emanato  sulla base dichiarazione non
ventiera.
    Alla domanda di cui sopra dovranno essere allegati esclusivamente
documenti  che  comprovino  il  possesso  di  eventuali requisiti che
conferiscano   diritti   preferenziali,  a  parita'  di  merito,  per
l'ammissione al corso.
    A  norma dell'art. 11 del decreto del Presidente della Repubblica
16 luglio 1997, n. 399, sono titoli di precedenza:
      1)   attestati  di  effettivo  servizio  della  professione  di
restauratore;
      2) attestati di tirocinio compiuto presso raccolte pubbliche di
antichita' ed arte o presso studi di restauro;
      3)  attestati  conclusivi di partecipazione a corsi di restauro
regionali o riconosciuti dalla regione;
      4)  titoli  di  studio conseguiti in licei artistici o istituti
d'arte;
      5) titoli di studio di istruzione universitaria;
      6) diplomi dell'Accademia delle Belle Arti;
      7)  idoneita'  conseguita  al  concorso di ammissione presso le
Scuole dell'Opificio delle Pietre dure e/o dell'Istituto centrale del
Restauro.
    Non saranno considerate valide le domande inviate oltre i termini
di  scadenza e fatte pervenire in maniera difforme a quanto stabilito
al  comma 1,  oppure incomplete di una qualunque fra le dichiarazioni
richieste al comma 3 di questo stesso articolo.
    Ai  sensi  della  legge  31 dicembre  1996,  n. 675, e successive
integrazioni e modificazioni, in materia di tutela delle persone e di
altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali si dichiara
che  i  dati  forniti  verranno utilizzati esclusivamente ai fini del
concorso.
    La  Soprintendenza  di  Ravenna non assume alcuna responsabilita'
per   la  dispersione  di  comunicazioni  dipendente  da  inesatta  o
incompleta  indicazione  del recapito postale fornito dai candidati o
da  mancata  oppure tardiva informazione del cambiamento di indirizzo
menzionato   nella  domanda  di  ammissione,  neppure  per  eventuali
disguidi postali non imputabili alla sopracitata Soprintendenza.