Art. 11. Obblighi e diritti dei dottorandi I dottorandi hanno l'obbligo di frequentare i corsi di dottorato e di compiere continuativamente attivita' di studio e di ricerca nell'ambito delle strutture a cio' destinate, secondo le modalita' fissate dal collegio dei docenti. L'universita' garantisce, nel periodo di frequenza, la copertura assicurativa per infortuni e responsabili civile, limitatamente alle attivita' che si riferiscono al corso di dottorato. Nei casi previsti dal regolamento di ateneo in materia di dottorati di ricerca (giudizio negativo da parte del collegio dei docenti in sede di verifica annuale dell'attivita' svolta dal dottorando, assenze ingiustificate o prolungate che non consentano il regolare svolgimento del programma di ricerca, comportamenti in contrasto con le norme sulle incompatibilita', attivita' lavorativa svolta senza la preventiva autorizzazione del collegio dei docenti), il collegio dei docenti puo' proporre al rettore, con propria motivata delibera, l'esclusione del dottorando dal corso, con conseguente perdita della borsa di studio eventualmente in godimento e restituzione dei ratei gia' riscossi per l'anno di riferimento. La sospensione degli obblighi di frequenza del dottorato, fino ad un massimo di un anno, e' consentita in caso di maternita', servizio militare, grave e documentata malattia e particolari situazioni familiari, mantenendo il diritto all'eventuale borsa di studio in godimento. Ai sensi dell'art. 4, comma 8, della legge n. 210/1998, le strutture didattiche possono affidare ai dottorandi, con il loro consenso e previo parere favorevole del collegio dei docenti, una limitata attivita' didattica, entro il limite massimo di 30 ore per anno accademico. Tale attivita' non deve in ogni caso compromettere la formazione alla ricerca e deve essere attinente all'area di afferenza delle ricerche svolte dal dottorando. E' consentito l'esercizio di attivita' lavorative compatibili, previa autorizzazione del collegio dei docenti. Tali attivita' esterne non devono in alcun modo porsi in conflitto con l'attivita' svolta dal dottorando.