Art. 11. I dottorandi hanno l'obbligo di frequentare i corsi di dottorato e di compiere continuativamente attivita' di studio e di ricerca nell'ambito delle strutture destinate a tal fine, secondo le modalita' che saranno fissate dal collegio dei docenti. Nell'ambito dell'attivita' formativa prevista dal collegio dei docenti i dottorandi potranno essere impegnati in attivita' di stages presso soggetti pubblici o privati. I dottorandi titolari di borsa di studio in servizio presso pubbliche amministrazioni possono essere iscritti a condizione che siano collocati in aspettativa senza assegni, per il periodo di durata del corso. Il dipendente pubblico ammesso al dottorato di ricerca, che non goda di alcuna borsa di studio e posto in aspettativa, conserva il trattamento economico, previdenziale e di quiescenza in godimento da parte dell'amministrazione pubblica presso la quale e' instaurato il rapporto di lavoro. E' consentito l'esercizio di attivita' compatibili, previa autorizzazione del collegio dei docenti. Tali attivita' esterne, occasionali e di breve durata, non devono in alcun modo porsi in conflitto con l'attivita' svolta dal dottorando. Per tutta la durata del corso ai dottorandi e' vietato lo svolgimento di prestazioni di lavoro a tempo indeterminato. Eventuali differimenti della data di inizio o interruzioni verranno consentiti ai dottorandi nei casi di maternita', o adempimento degli obblighi militari, oppure di malattia grave o prolungata. Nel caso di assenza ingiustificata o di inadempimento degli obblighi, il collegio dei docenti proporra' con propria delibera l'esclusione del dottorando dal corso e l'interruzione della borsa, se fruita.