Art. 3.

                     Requisiti per l'ammissione

    Sono  ammessi  al  concorso  i candidati in possesso dei seguenti
requisiti:
      1) cittadinanza  italiana  (sono  equiparati  ai  cittadini gli
italiani   non   appartenenti  alla  Repubblica)  o  di  altro  Stato
appartenente  all'Unione europea con adeguata conoscenza della lingua
italiana   -  decreto  del  Presidente  del  Consiglio  dei  Ministri
n. 174/1994;
      2) godimento dei diritti politici;
      3) non  avere  riportato  condanne  penali  o  altre misure che
escludano  dalla  nomina  o  siano  causa di destituzione da impieghi
presso  le  pubbliche  amministrazioni; non essere stati destituiti o
dispensati  dall'impiego  presso  una  pubblica  amministrazione  per
persistente  insufficiente  rendimento;  non  essere stati dichiarati
decaduti  da  un  pubblico  impiego  per  aver  conseguito  lo stesso
mediante  la  produzione  di documenti falsi o viziati da invalidita'
non  sanabile  (ai  sensi  dell'art. 127, primo comma, lettera d) del
decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3);
      4) idoneita' fisica al posto;
      5) per  i  concorrenti  di  sesso maschile, essere in posizione
regolare nei confronti dell'obbligo di leva;
      6) eta' non inferiore agli anni diciotto;
      7) diploma  di  laurea  in  giurisprudenza,  scienze politiche,
economia e commercio o equipollente.
    I  cittadini  dell'Unione europea in possesso di titolo di studio
comunitario  possono  chiedere  l'ammissione  con  riserva  in attesa
dell'equiparazione  del  loro  titolo di studio, la quale deve essere
comunque posseduta al momento dell'eventuale assunzione. Le richieste
di  equiparazione  del  titolo  di  studio  devono  essere rivolte al
dipartimento  funzione  pubblica  -  ufficio  PPA,  corso V. Emanuele
n. 116 - 00186 Roma, tel. 06/68991.
    Tutti i requisiti di cui sopra, ivi compresi gli eventuali titoli
che  danno  diritto alle preferenze di legge, devono essere posseduti
alla  data  di  scadenza  del  termine stabilito per la presentazione
della domanda di partecipazione.
    E'  garantita  la  pari opportunita' per l'accesso ai sensi della
legge n. 125 del 10 aprile 1991.