Art. 2. Requisiti generali di ammissione Ai sensi del comma 2 dell'art. 28 del decreto legislativo n. 165/2001, al predetto concorso possono essere ammessi: 1) i dipendenti di ruolo delle pubbliche amministrazioni, muniti di diploma di laurea in ingegneria o in architettura conseguita ai sensi della legislazione vigente prima dell'entrata in vigore del decreto ministeriale n. 509/1999 o di laurea specialistica, che abbiano compiuto almeno cinque anni di servizio svolti in posizioni funzionali per l'accesso alle quali e' richiesto il possesso del diploma di laurea. Per i dipendenti delle amministrazioni statali reclutati a seguito di corso-concorso, il periodo di servizio e' ridotto a quattro anni; 2) i soggetti in possesso della qualifica di dirigente in enti e strutture pubbliche non previsti dall'art. 1, comma 2 del citato decreto legislativo n. 165/2001, muniti di uno dei sopraccitati diplomi di laurea, che abbiano svolto per almeno due anni le funzioni dirigenziali; 3) coloro che hanno ricoperto incarichi dirigenziali o equiparati in amministrazioni pubbliche per un periodo non inferiore a cinque anni, purche' muniti di uno dei citati diplomi di laurea; 4) i soggetti in possesso di uno dei sopraccitati diplomi di laurea, forniti di idoneo titolo di studio universitario, che hanno maturato, con servizio continuativo per almeno quattro anni presso Enti od Organismi internazionali, esperienze lavorative in posizioni funzionali apicali per il cui accesso e' richiesto il diploma di laurea. Gli incarichi dirigenziali sopra descritti devono essere stati conferiti con provvedimento formale dell'Autorita' competente in base a quanto prevedono gli ordinamenti dell'amministrazione e dell'ente al quale il candidato appartiene. Oltre al possesso dei su indicati diplomi di laurea in ingegneria o architettura i candidati dovranno essere in possesso anche dell'abilitazione all'esercizio della professione di ingegnere o di architetto. I candidati devono, altresi', possedere i seguenti requisiti: 1) cittadinanza italiana (sono equiparati ai cittadini italiani gli italiani non appartenenti alla Repubblica) o cittadinanza di uno Stato membro della Comunita' economica europea; 2) godimento dei diritti politici e civili; 3) l'elettorato attivo; 4) non aver riportato condanne penali e non avere procedimenti penali in corso; 5) idoneita' fisica al servizio continuativo ed incondizionato all'impiego; 6) aver ottemperato alle leggi sul reclutamento militare; 7) non essere stato destituito o dispensato da precedente impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento o dichiarato decaduto per aver conseguito l'impiego mediante produzione di documenti falsi o viziati da invalidita' non sanabile. Ai sensi dell'art. 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 174/1994, i cittadini degli Stati membri dell'Unione europea dovranno inoltre possedere i seguenti requisiti: di godere dei diritti civili e politici dello Stato di appartenenza o di provenienza; di essere in possesso, ad eccezione della cittadinanza italiana, di tutti gli altri requisiti previsti per i cittadini della Repubblica; di avere adeguata conoscenza della lingua italiana. I requisiti prescritti debbono essere posseduti alla data di scadenza del termine utile per la presentazione delle domande di ammissione. La mancanza di uno solo dei requisiti stessi comportera' l'esclusione dal concorso che puo' essere disposta, in ogni momento, con provvedimento motivato dal direttore amministrativo, ai sensi dell'art. 3, terzo comma, del decreto del Presidente della Repubblica n. 487/1994, come modificato dall'art. 3, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica n. 693/1996. I candidati sono ammessi al concorso con riserva dell'accertamento dei requisiti prescritti.