Art. 5.
                        Domande di ammissione
    La  domanda  di  ammissione  al  concorso,  da redigersi in carta
semplice  secondo  lo  schema  allegato  al  presente bando (All. 1),
dovra'  pervenire  all'Universita'  degli Studi della Tuscia, ufficio
ricerca  e  formazione post-lauream, via S. Maria in Gradi n. 4 01100
Viterbo,  entro  le  ore  13.00  del 20 settembre 2005, con una delle
seguenti modalita':
      a  mano,  mediante  consegna  all'Ufficio Protocollo (Rettorato
piano  secondo,  stanza  n. 226), via S. Maria in Gradi n. 4 Viterbo,
nei  giorni da lunedi' a venerdi', dalle ore 10.00 alle ore 12.00; il
martedi' e il mercoledi', dalle ore 15.00 alle ore 16.30;
      tramite   servizio   postale,  a  mezzo  raccomandata  a/r.  Si
considerano  presentate  in  tempo  utile le domande spedite, a mezzo
raccomandata  con avviso di ricevimento, entro il 20 settembre. A tal
fine fa fede il timbro a data dell'Ufficio Postale accettante.
      mediante  agenzie  di recapito autorizzate. Non saranno ammesse
domande  recapitate oltre il 20 settembre, con conseguente assunzione
del  rischio  di recapito tardivo a carico del candidato. Nel caso il
candidato  scelga  tale  mezzo  di  consegna  fara' fede il timbro di
ricevimento dell'Amministrazione (Ufficio Protocollo).
    Nell'ipotesi   che   lo  stesso  candidato  presenti  domande  di
ammissione  a piu' corsi di dottorato, ciascuna di esse dovra' essere
inserita in plico separato.
    Nella  domanda  il  concorrente  dovra'  dichiarare, ai sensi del
decreto del Presidente della Repubblica n. 445/2000, sotto la propria
responsabilita', pena l'esclusione dal concorso:
      le  proprie  generalita',  la  data  ed il luogo di nascita, la
residenza   ed   il   recapito   eletto  agli  effetti  del  concorso
(specificando il codice postale ed il numero telefonico). I cittadini
comunitari  e stranieri devono indicare un recapito italiano o quello
della propria Ambasciata in Italia, eletta quale proprio domicilio;
      l'esatta denominazione del concorso cui intende partecipare;
      la propria cittadinanza;
      di possedere un'adeguata conoscenza della lingua italiana (solo
per i cittadini comunitari e stranieri);
      la  laurea  posseduta  o  che si conseguira', nonche' la data e
l'Universita'  presso  cui  e'  stata  o verra' conseguita, ovvero il
titolo  equipollente  (o  di cui si chiede l'equipollenza) conseguito
presso  una  Universita'  straniera.  Se  il titolo straniero e' gia'
stato  dichiarato  equipollente  il  candidato  dovra' dichiarare gli
estremi del provvedimento di equipollenza;
      di impegnarsi a frequentare a tempo pieno il corso di dottorato
di ricerca, secondo le modalita' che saranno fissate dal Collegio dei
Docenti;
      la/e lingua/e straniera/e conosciuta/e;
      di  essere a conoscenza che le prove concorsuali si svolgeranno
secondo il calendario indicato nel bando di concorso, che costituisce
convocazione ufficiale per le prove stesse senza ulteriore avviso;
      di  impegnarsi  a  comunicare  tempestivamente  ogni  eventuale
cambiamento della propria residenza e/o del recapito.
    L'esame di ammissione, su richiesta del candidato straniero, puo'
essere sostenuto anche in lingua straniera, previa autorizzazione del
Collegio dei Docenti.
    L'esclusione  dal  concorso  puo'  essere  disposta  in qualsiasi
momento,  con  provvedimento  motivato  del  Rettore, per difetto dei
requisiti  di ammissione, per domanda incompleta o priva di firma del
candidato,   per  domanda  presentata  o  spedita  oltre  il  termine
stabilito  o che rechi inesattezze nella denominazione del dottorato,
per  domande  che  non  siano  corredate  dei  documenti  indicati ai
precedenti  articoli 2,  comma  3 e 3, comma 2, necessari al Collegio
dei Docenti per la dichiarazione di equipollenza.
    L'Amministrazione universitaria non assume alcuna responsabilita'
per  il  caso  di dispersione di comunicazione dipendente da inesatte
indicazioni  della  residenza e del recapito da parte del candidato o
da mancata ovvero tardiva comunicazione del cambiamento degli stessi,
ne'  per  eventuali  disguidi  postali o telegrafici non imputabili a
colpa dell'Amministrazione stessa.