Art. 2. Requisiti generali di ammissione Per l'ammissione al concorso e' richiesto il possesso dei seguenti requisiti: 1) cittadinanza italiana (sono equiparati ai cittadini italiani gli italiani non appartenenti alla Repubblica) o cittadinanza di uno degli Stati membri dell'Unione europea; 2) titolo di studio: laurea nella classe delle lauree in biotecnologie (CL-1); laurea in biotecnologie indirizzo biotecnologie mediche (anteriore al decreto ministeriale n. 509/1999) equiparato ai fini della partecipazione ai pubblici concorsi alle lauree specialistiche o magistrali della classe CLS-9/S (decreto interministeriale del 5 maggio 2004). I cittadini stranieri appartenenti ad altri Stati dell'Unione europea dovranno essere in possesso di un titolo di studio riconosciuto equipollente a quelli di cui al precedente comma in base ad accordi internazionali, ovvero con le modalita' di cui all'art. 332 del testo unico 31 agosto 1933, n. 1592. Tale equipollenza dovra' risultare da idonea certificazione rilasciata dalle competenti autorita'; 3) eta' non inferiore agli anni 18; 4) appartenenza alle categorie delle persone disabili di cui alla legge 12 marzo 1999, n. 68. Lo stato di invalidita' deve essere comprovato mediante certificazione da allegare alla domanda. Non e' possibile avvalersi di autocertificazione (art. 49, decreto del Presidente della Repubblica n. 445/2000); 5) idoneita' fisica all'impiego. L'amministrazione potra' accertare con visita medica di controllo l'idoneita' fisica all'impiego del vincitore di concorso, in base alla normativa vigente; 6) di essere in posizione regolare in relazione agli obblighi di leva; 7) godimento dei diritti politici. Non possono essere ammessi al concorso coloro che siano esclusi dall'elettorato politico attivo nonche' coloro che siano stati licenziati per motivi disciplinari, destituiti o dispensati dall'impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento, ovvero siano stati dichiarati decaduti da un impiego statale, ai sensi dell'art. 127, primo comma, lettera d) del testo unico delle disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati civili dello Stato, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3. I cittadini degli Stati membri dell'Unione europea devono possedere, ai fini dell'accesso ai posti della pubblica amministrazione, i seguenti requisiti: a) godere dei diritti civili e politici anche negli Stati di appartenenza o di provenienza; b) essere in possesso, fatta eccezione per la titolarita' della cittadinanza italiana, di tutti gli altri requisiti previsti per i cittadini della Repubblica; c) avere adeguata conoscenza della lingua italiana. Tutti i requisiti prescritti devono essere posseduti dai candidati alla data di scadenza del termine utile per la presentazione delle domande di ammissione al concorso.