Art. 4. Domande di ammissione La domanda di ammissione al concorso, da redigersi in carta semplice secondo lo schema allegato al presente bando (allegato 1), dovra' giungere all'Universita' degli studi della Tuscia, ufficio offerta formativa, via S. Maria in Gradi n. 4 - 01100 - Viterbo, entro le ore 13 del 17 gennaio 2007, con una delle seguenti modalita': a mano, mediante consegna all'Ufficio Protocollo (Rettorato piano secondo, stanza n. 226), via S. Maria in Gradi n. 4 - Viterbo, nei giorni da lunedi' a venerdi', dalle ore 10 alle ore 12; il lunedi' e il mercoledi', dalle ore 15 alle ore 16.30; tramite servizio postale, a mezzo raccomandata a/r. Si considerano presentate in tempo utile le domande spedite, a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, e giunte entro il 17 gennaio 2007 (non fa fede il timbro a data dell'ufficio postale accettante); mediante agenzie di recapito autorizzate. Non saranno ammesse domande recapitate oltre il 17 gennaio 2007, con conseguente assunzione del rischio di recapito tardivo a carico del candidato. Nel caso il candidato scelga tale mezzo di consegna fara' fede il timbro di ricevimento dell'amministrazione (ufficio protocollo). Nell'ipotesi che lo stesso candidato presenti domande di ammissione a piu' corsi di dottorato, ciascuna di esse dovra' essere inserita in plico separato. Il concorrente sottoscrive le dichiarazioni contenute nella domanda ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 445/2000, pena l'esclusione dal concorso. L'esclusione dal concorso puo' essere disposta in qualsiasi momento, con provvedimento motivato del Rettore, per difetto dei requisiti di ammissione, per domanda incompleta o priva di firma del candidato, per domanda presentata o spedita oltre il termine stabilito o che rechi inesattezze nella denominazione del dottorato, per domande che non siano corredate dei documenti indicati al precedente art. 2, comma 3, necessari al collegio dei docenti per la dichiarazione di equipollenza. L'amministrazione universitaria non assume alcuna responsabilita' per il caso di dispersione di comunicazione dipendente da inesatte indicazioni della residenza e del recapito da parte del candidato o da mancata ovvero tardiva comunicazione del cambiamento degli stessi, ne' per eventuali disguidi postali o telegrafici non imputabili a colpa dell'amministrazione stessa.