Art. 2.
                  Requisiti generali di ammissione
   Per l'ammissione al concorso e' richiesto il possesso dei seguenti
requisiti generali:
    a)  titolo  di  studio:  diploma  di  laurea  in Giurisprudenza o
Scienze Politiche o Economia e Commercio, o altra laurea equipollente
conseguito  secondo le modalita' precedenti all'entrata in vigore del
decreto   ministeriale  n.  509/1999  e  successive  modificazioni  e
integrazioni,  ovvero  laurea  specialistica  (LS)  /Magistrale  (LM)
appartenente  ad  una  delle classi equiparate ai suddetti diplomi di
laurea,  ai  sensi  del  Decreto  interministeriale  05  maggio  2004
pubblicato  nella  Gazzetta  Ufficiale  21  agosto 2004, n.196. Per i
titoli di studio conseguiti all'estero e' richiesto il riconoscimento
di  equipollenza  ai  sensi  della vigente normativa in materia. Tale
equipollenza  dovra'  risultare  da  idonea certificazione rilasciata
dalle competenti autorita';
    b)   trovarsi   in   una  delle  seguenti  condizioni  soggettive
alternative:
     1)  dipendenti di ruolo di pubbliche amministrazioni, muniti del
diploma di laurea o della laurea specialistica/magistrale di cui alla
precedente  lettera  a),  che  abbiano compiuto almeno cinque anni di
servizio o, se in possesso del diploma di specializzazione conseguito
presso  le  scuole  di  specializzazione  individuate con decreto del
Presidente  del  Consiglio  dei Ministri, di concerto con il Ministro
dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, almeno tre anni di
servizio,  svolti in posizioni funzionali per l'accesso alle quali e'
richiesto  il  possesso  del  diploma  di laurea. Per i dipendenti di
ruolo   di   pubbliche   amministrazioni   reclutati   a  seguito  di
corso-concorso il periodo di servizio e' ridotto a quattro anni;
     2)  soggetti  in possesso della qualifica di dirigente in enti e
strutture   pubbliche   non  ricomprese  nel  campo  di  applicazione
dell'articolo  1,  comma 2 decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165,
muniti  del diploma di laurea o della laurea specialistica/magistrale
di cui alla precedente lettera a), che hanno svolto presso gli stessi
funzioni dirigenziali per almeno due anni;
     3)   soggetti  che  hanno  ricoperto  incarichi  dirigenziali  o
equiparati  in amministrazioni pubbliche per un periodo non inferiore
a   cinque  anni,  muniti  del  diploma  di  laurea  o  della  laurea
specialistica/magistrale di cui alla precedente lettera a);
     4)  cittadini  italiani,  muniti  del  diploma di laurea o della
laurea  specialistica/magistrale  di  cui alla precedente lettera a),
che hanno maturato, con servizio continuativo per almeno quattro anni
presso  enti  od  organismi  nazionali e/o internazionali, esperienze
lavorative  in  posizioni funzionali apicali per l'accesso alle quali
e' richiesto il possesso del diploma di laurea.
   Tutti gli incarichi dirigenziali devono essere stati conferiti con
provvedimento   formale  dell'organo  competente  in  base  a  quanto
previsto  dagli ordinamenti dell'Amministrazione o dell'Ente al quale
il candidato appartiene.
   Per  esercizio di funzioni dirigenziale di cui ai precedenti punti
2)  e  3)  si  intende  lo  svolgimento  di attivita' di direzione di
strutture    organizzative    complesse,    di   programmazione,   di
coordinamento e controllo delle attivita' degli uffici sottoposti, di
organizzazione  e  gestione  autonoma  del  personale e delle risorse
strumentali  ed economiche, di definizione di obiettivi e standard di
prestazione  e qualita' delle attivita' delle strutture sottordinate,
nell'ambito   di   finalita'  ed  obiettivi  generali  stabiliti  dai
dirigenti  di uffici dirigenziali di livello superiore o dagli Organi
di Governo dell'amministrazione di appartenenza del candidato.
   Le  circostanze  nelle  quali  le funzioni di cui sopra sono state
esercitate devono essere documentate.
    c)  Cittadinanza  italiana  ovvero la cittadinanza di altro Stato
membro della Unione europea.
   Sono equiparati ai cittadini dello Stato italiano gli italiani non
appartenenti alla Repubblica.
   I   cittadini   degli  Stati  membri  dell'Unione  Europea  devono
possedere i seguenti requisiti:
     1.  godere  dei  diritti  civili e politici anche negli Stati di
appartenenza o di provenienza;
     2.  essere  in possesso, fatta eccezione della titolarita' della
cittadinanza  italiana,  di  tutti gli altri requisiti previsti per i
cittadini della Repubblica;
     3. avere adeguata conoscenza della lingua italiana.
    d) godimento dei diritti politici;
    e)  aver  ottemperato  alle leggi sul reclutamento militare per i
nati fino al 1985;
    f) idoneita' fisica all'impiego. L'Amministrazione ha facolta' di
sottoporre  a  visita  medica di controllo i vincitori di concorso in
base alla normativa vigente.
   Non  possono  accedere  agli  impieghi  coloro  che  siano esclusi
dall'elettorato  politico attivo e coloro che siano stati destituiti,
dispensati    o   licenziati   dall'impiego   presso   una   pubblica
amministrazione  per  persistente  insufficiente  rendimento,  ovvero
siano  stati  dichiarati  decaduti  da  un  impiego statale, ai sensi
dell'art.  127,  primo  comma,  lettera d) del decreto del Presidente
della  Repubblica  10  gennaio  1957,  n.  3 e coloro che siano stati
licenziati  per  aver  conseguito l'impiego mediante la produzione di
documenti falsi e comunque con mezzi fraudolenti.
   Non  possono  essere  ammessi  al  concorso coloro che siano stati
licenziati  per  motivi disciplinari a norma dei Contratti collettivi
nazionali   di   lavoro  stipulati  per  i  comparti  della  Pubblica
Amministrazione  a  norma dell'art. 45 decreto legislativo 3 febbraio
1993, n. 29 e successive modificazioni e integrazioni.
   Non  possono  essere  ammessi  al  concorso coloro che siano stati
licenziati ai sensi dell'art. 1, comma 61 legge n. 622/96.
   I  requisiti  prescritti  devono  essere  posseduti  alla  data di
scadenza  del  termine  ultimo  per la presentazione della domanda di
ammissione. I candidati sono ammessi al concorso con riserva.
   L'Amministrazione puo' disporre in qualunque momento, quindi anche
successivamente  allo  svolgimento  delle prove, con decreto motivato
del  direttore  amministrativo, l'esclusione dal concorso per difetto
dei requisiti prescritti.