Art. 3.

                       Programma del dottorato

   La  Scuola  di  dottorato  e'  di durata triennale e sono previsti
quattro curricula:
   a. Curriculum generale
   Il curriculum riguarda una o piu' delle seguenti aree scientifiche
caratterizzanti:
    - Calcolo delle variazioni;
    - Equazioni alle derivate parziali non lineari;
    - Geometria analitica e geometria algebrica;
    - Fisica matematica e sistemi dinamici;
    - Processi stocastici;
    - Logica matematica;
    - Teoria dei gruppi e delle algebre di Lie.
   b.  Curriculum  «Modellizzazione  Matematica e Calcolo Scientifico
(MOMACS)»
   Il  curriculum  e'  trasversale  alle  seguenti  aree scientifiche
caratterizzanti:
    - Biomatematica e dinamica di popolazioni;
    - Processi Stocastici;
    - Metodi numerici per equazioni a derivate parziali,
   e alcune parole chiave significative sono:
    Modellizzazione matematica;
    Analisi numerica;
    Calcolo scientifico ad alte prestazioni;
    Visualizzazione di dati;
    Applicazioni alla fisica, biologia, chimica ed ingegneria.
   c. Curriculum «Comunicazione e Didattica della matematica»
   Il  curriculum  e'  trasversale  alle  seguenti  aree scientifiche
caratterizzanti:
    -  Didattica  della  matematica: apprendimento della matematica e
processi  cognitivi;  curricula  scolastici,  quadri di riferimento e
standard;  metodologia  dei  test  e  strumenti  di valutazione della
conoscenza matematica;
    -   Comunicazione   della   matematica:  contenuti  e  strategie;
progettazione,   realizzazione,   sperimentazione  e  valutazione  di
materiali  e  iniziative  di comunicazione della matematica; rapporto
scienza (matematica) e societa'.
   d.  Curriculum  «Metodi  algebrici  e geometrici in crittografia e
teoria dei codici»
   Il  curriculum  si  propone di avviare la ricerca nel campo di una
varieta'  di  metodi  matematici  impiegati  in crittografia, e nella
teoria dei codici a correzione d'errore, in particolare:
    - Metodi algebrici: algebra lineare, algebra commutativa, algebra
computazionale, basi di Groebner, campi numerici, teoria dei gruppi;
    - Metodi geometrici: geometria algebrica, curve ellittiche.
   I   problemi  di  ricerca  proposti  spaziano  da  classificazioni
puramente teoriche a problemi vicini alla ricerca industriale, questi
ultimi complementati da stage presso aziende leader del settore.
   Il  corso  della Scuola di dottorato e' suddiviso nei tre anni nel
modo seguente.
   I  anno:  e' un anno di completamento della formazione scientifica
iniziata   nella  laurea  magistrale,  di  orientamento  nell'offerta
scientifica  del  Dipartimento  di matematica, e infine di inizio del
lavoro  di  tesi.  Il dottorando e' affidato a un tutor, nominato dal
Collegio  dei docenti di norma tra i suoi membri, con il supporto del
quale  il  dottorando predispone un programma di studio da presentare
al Coordinatore del Dottorato entro la fine di gennaio.
   In generale al dottorando viene formalmente chiesto di inserire in
questo programma tre corsi da seguire e da scegliere, per i curricula
(a),  (b)  e  (d),  fra quelli attivati appositamente per il corso di
Dottorato,  e  che  di  norma  si  svolgono fra il 1 febbraio e il 30
aprile,  per  il curriculum (c) fra quelli attivati appositamente per
il  Corso di dottorato o anche fra quelli attivati presso le facolta'
o altrove (Scuole Estive, Scuole Europee, Workshops, etc.).
   E'   anche   facolta'  del  Collegio  dei  docenti  richiedere  al
dottorando  di  frequentare  alcuni  corsi  di  particolare rilevanza
formativa e scientifica inserendoli nel suo programma di studio.
   Per  ogni  corso  inserito  nel  programma di studio dovra' essere
comunque  individuato  un  docente di riferimento, responsabile della
valutazione della prova finale dello stesso.
   Al  dottorando  e'  richiesto  che,  in  uno di questi corsi a sua
scelta, sostenga come valutazione finale una prova scritta proposta e
corretta  dal docente di riferimento del corso, e un colloquio orale.
L'esame  finale  per  il  secondo  ed  il  terzo corso consiste in un
colloquio  orale.  In  alternativa, l'esame finale per il terzo corso
puo'   consistere   nell'esposizione   di  un  seminario  tenuto  dal
dottorando  su  un  argomento  del  corso  proposto  dal  docente  di
riferimento.  Di  norma, gli esami devono essere conclusi entro il 30
giugno del primo anno.
   Il  dottorando  deve,  inoltre,  frequentare  i seminari periodici
organizzati  dai  gruppi  di ricerca del Dipartimento di matematica o
istituiti  appositamente per il Dottorato ed a partecipare a Convegni
ed a Workshops. Entro il 30 aprile del primo anno il dottorando opera
la  scelta  di un relatore con cui dovra' giungere a scrivere la tesi
di  dottorato  e  con cui inizia il lavoro di ricerca. L'argomento di
tesi  dovra'  riguardare  una delle aree scientifiche caratterizzanti
presenti nei curricula previsti al punto 1.
   L'advisor  e'  di  norma  un  membro  del  Collegio dei docenti. A
seguito  di  una  motivata  richiesta del dottorando, il Collegio dei
docenti  puo'  autorizzare la scelta di un advisor esterno. In questo
ultimo  caso  il Collegio individua un membro del Collegio stesso che
figuri  come  referente  scientifico  durante  il periodo della tesi.
Entro  la  fine  di  ottobre  dell'anno accademico il dottorando deve
consegnare al Coordinatore una relazione finale del suo primo anno di
dottorato,  presentare  un  progetto di tesi e sostenere un colloquio
conclusivo  per  il passaggio al secondo anno di corso davanti ad una
commissione  formata dal relatore, dai docenti di riferimento dei tre
corsi seguiti e dal Coordinatore o da un suo delegato.
   La commissione dovra' valutare l'attivita' svolta dal dottorando e
redigere  una  relazione  scritta,  controfirmata  dai  membri  della
commissione,  formulando  un parere sull'ammissione del dottorando al
secondo anno. Nel caso di parere positivo il dottorando sara' ammesso
direttamente al secondo anno, previa informazione del coordinatore al
Collegio dei docenti. Nel caso di valutazione negativa sara' facolta'
del  Collegio  dei  docenti  deliberare sull'esclusione dal corso del
dottorando o l'ammissione al secondo anno sotto condizione, chiedendo
al dottorando di frequentare un percorso formativo, concordato con il
Collegio dei docenti, con una verifica degli obiettivi raggiunti alla
fine del mese di febbraio del secondo anno.
   La  relazione,  redatta  dalla  commissione  giudicatrice,  dovra'
essere  allegata,  unitamente  alla relazione finale del dottorando e
alle   prove   scritte  sostenute,  agli  atti  nella  documentazione
ufficiale  sulle attivita' svolte dai dottorandi, custodita presso la
segreteria del Dipartimento di matematica.
   II  e  III  anno: sono dedicati al lavoro di ricerca inerente alla
tesi. Il dottorando entra appieno nella routine tipica del matematico
impegnato   nella   ricerca,   partecipa   regolarmente  agli  eventi
scientifici  internazionali  nel  settore  da  lui scelto e in quelli
affini giudicati utili per la sua formazione.
   Entro  la  fine  del  secondo  anno  accademico il dottorando deve
consegnare  al  Coordinatore  una  relazione  scritta  sull'attivita'
scientifica  svolta. Tale relazione viene valutata da una commissione
formata  dal  relatore  e  da due membri del Collegio dei docenti. La
commissione  dovra'  valutare  l'attivita'  svolta  dal  dottorando e
redigere  una  relazione  scritta,  controfirmata  dai  membri  della
commissione,  formulando  un parere sull'ammissione del dottorando al
terzo  anno.  Nel caso di parere positivo il dottorando sara' ammesso
direttamente  al  terzo anno, previa informazione del Coordinatore al
Collegio  dei  docenti.  Nel caso di valutazione negativa, e' compito
del  Collegio  dei  Docenti deliberare se escludere il dottorando dal
corso, ovvero se ammetterlo al terzo anno sotto condizione.
   Al  termine  del  terzo  anno  il  dottorando  deve  consegnare al
Coordinatore una relazione scritta sull'attivita' scientifica svolta,
che,  assieme  al  giudizio del relatore sulla tesi realizzata, sara'
utilizzata   dal   Collegio   dei   docenti   per  decidere  riguardo
all'ammissione del candidato all'esame finale.
   I  dottorandi  sono  fortemente incoraggiati a trascorrere periodi
anche   sostanziali   della   loro  formazione  all'estero,  in  sedi
opportune,  con  cui  l'advisor  abbia  rapporti  di collaborazione e
fiducia.