Art. 2 
 
 
              Requisiti per l'ammissione e l'assunzione 
 
 
    1. Per l'ammissione al concorso  e'  richiesto  il  possesso  dei
seguenti requisiti: 
      a) cittadinanza italiana, ovvero, in applicazione  del  decreto
del Presidente del Consiglio dei Ministri del  7  febbraio  1994,  n.
174, cittadinanza di altro Stato membro dell'Unione europea; 
      b) godimento dei diritti politici; 
      c)  diploma  di  laurea  specialistica/magistrale  (LS  o  LM),
conseguito con voto non inferiore a 105/110 o  punteggio  equivalente
in giurisprudenza (LS  22/S  o  LMG/01);  ovvero  diploma  di  laurea
«vecchio ordinamento» (DL), di durata almeno quadriennale, conseguito
con voto non inferiore a 105/110 o punteggio equivalente,  equiparato
al suddetto titolo ai sensi del decreto ministeriale 9  luglio  2009,
ovvero equipollente - secondo la  vigente  normativa  ai  fini  della
partecipazione  ai  pubblici  concorsi  -  al   diploma   di   laurea
equiparato. 
    I candidati in possesso di  un  diploma  di  laurea  equipollente
devono specificare  nella  domanda  di  ammissione  gli  estremi  del
provvedimento di riconoscimento dell'equipollenza. 
    Il diploma di  laurea  estero  sara'  considerato  utile  purche'
conseguito con voto equivalente a 105/110 e riconosciuto equipollente
ad uno dei diplomi di laurea italiani sopra indicati; a tal fine alla
domanda di ammissione al concorso deve essere  allegato,  a  pena  di
esclusione, il provvedimento di riconoscimento  dell'equipollenza  al
corrispondente titolo di  studio  italiano  in  base  alla  normativa
vigente, con l'indicazione della scala di valutazione utilizzata  per
l'attribuzione del voto. 
    Le equipollenze devono sussistere alla data di scadenza stabilita
per la presentazione delle domande; 
      d) master in materie giuridiche, svolto in lingua diversa dalla
lingua italiana, conseguito presso Universita' italiane o estere,  di
durata non inferiore a nove mesi; 
      e) documentabile esperienza lavorativa non inferiore  a  cinque
anni maturata, dopo il conseguimento del  diploma  di  laurea,  nello
studio del diritto comparato delle societa' e dei  mercati  mobiliari
presso universita', italiane  o  estere,  e/o  istituti  di  ricerca,
italiani o esteri; ovvero  documentabile  esperienza  lavorativa  non
inferiore a cinque anni maturata, dopo il conseguimento  del  diploma
di laurea, nella consulenza legale e nel contenzioso  in  materia  di
diritto delle societa' e dei mercati mobiliari, oltre che  nazionale,
anche comunitario ovvero di altri paesi esteri,  presso  studi/uffici
legali anche esteri. 
    Per il raggiungimento del requisito  temporale  dei  cinque  anni
potranno essere cumulate le due suddette esperienze e potranno essere
sommati periodi di esperienza di durata  non  inferiore  a  sei  mesi
interi ciascuno; le frazioni di mese non inferiori a quindici  giorni
saranno considerate mese intero. 
    Ai fini del raggiungimento del  requisito  temporale  dei  cinque
anni potra' essere altresi'  cumulata,  ad  un'esperienza  lavorativa
minima di due anni come prima indicata, la  durata  di  dottorati  di
ricerca in materie giuridiche, di cui alla lettera d) del  successivo
art. 5, comma 10, nel limite massimo di tre anni; 
      f) idoneita' fisica all'impiego,  da  accertarsi  tramite  enti
pubblici o pubbliche istituzioni sanitarie. 
    2. I  cittadini  di  Stati  membri  dell'Unione  europea  diversi
dall'Italia devono altresi' essere in possesso dei seguenti ulteriori
requisiti: 
      godimento  dei  diritti   politici   anche   nello   Stato   di
appartenenza o di provenienza; 
      buona conoscenza della lingua italiana. 
    3. I requisiti  indicati  nel  presente  articolo  devono  essere
posseduti  alla  data  di  scadenza  del  termine  stabilito  per  la
presentazione  delle  domande  di  ammissione  al  concorso;   quelli
indicati alle precedenti lettera a), b) ed f) devono essere posseduti
anche alla data dell'assunzione. 
    4. Non possono accedere all'impiego presso la CONSOB: 
      coloro  che  abbiano  riportato  condanne  penali  passate   in
giudicato o che siano stati sottoposti  a  sentenze  di  applicazione
della  pena  su  richiesta  per  reati  conseguenti  a  comportamenti
ritenuti incompatibili con le funzioni da espletare nell'Istituto; 
      coloro che siano esclusi dall'elettorato politico attivo; 
      coloro che siano stati destituiti, dispensati  per  persistente
insufficiente rendimento o dichiarati  decaduti  dall'impiego  presso
una pubblica amministrazione per aver conseguito  l'impiego  mediante
produzione di documenti falsi o viziati  da  invalidita'  insanabile,
ovvero coloro che siano stati licenziati ai sensi delle  disposizioni
dei contratti collettivi nazionali di lavoro  relativi  al  personale
dei vari comparti della pubblica amministrazione.