Art. 6 
 
 
                     Compilazione della domanda 
 
 
    1. Ciascun concorrente nella  domanda  di  partecipazione  dovra'
dichiarare, sotto la propria responsabilita', ai  sensi  del  decreto
del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 e successive
modificazioni e integrazioni: 
      a) il cognome ed il nome; 
      b) la data ed il comune di nascita; 
      c) il codice fiscale; 
      d) il possesso della cittadinanza italiana; 
      e) l'iscrizione alle liste elettorali, ovvero il  motivo  della
mancata iscrizione o della cancellazione dalle liste medesime; 
      f) di non aver riportato condanne penali o applicazioni di pena
ai sensi dell'art. 444 del codice di procedura penale e di non  avere
in corso procedimenti  penali  ne'  procedimenti  amministrativi  per
l'applicazione di misure di  sicurezza  o  di  prevenzione,  ne'  che
risultino  a  proprio  carico  precedenti  penali   iscrivibili   nel
casellario giudiziale ai sensi dell'art. 3 del decreto del Presidente
della Repubblica 14 novembre 2002, n. 313. In caso contrario,  dovra'
indicare le condanne e i procedimenti  a  carico  ed  ogni  eventuale
precedente penale, precisando la data del provvedimento e l'Autorita'
giudiziaria che lo ha emanato ovvero quella presso la quale penda  un
eventuale procedimento penale; 
      g) il titolo di studio, con l'indicazione dell'universita'  che
lo ha rilasciato e della data in cui e' stato conseguito; 
      h) l'iscrizione all'albo professionale degli assistenti sociali
ai sensi della legge 23 marzo 1993, n. 84 e successive modifiche; 
      i) i servizi  eventualmente  prestati  come  dipendente  presso
pubbliche amministrazioni e le cause delle eventuali  risoluzioni  di
precedenti rapporti di pubblico impiego; 
      j)  la  lingua  straniera,  scelta  tra  quelle  indicate   nel
successivo  art.  10,  comma  5,  per  la  quale  intende  effettuare
l'accertamento della conoscenza in sede di colloquio; 
      k) di essere fisicamente idoneo all'impiego, da intendersi  per
i soggetti con disabilita'  come  idoneita'  allo  svolgimento  delle
mansioni di funzionario della professionalita' di  servizio  sociale,
di cui al vigente ordinamento professionale; 
      l) di possedere  le  qualita'  morali  e  di  condotta  di  cui
all'art. 35 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165; 
      m) di essere a conoscenza delle responsabilita' penali previste
in caso di dichiarazioni mendaci, ai sensi dell'art. 76  del  decreto
del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445. 
    2. Nella domanda dovra' essere indicato l'eventuale  possesso  di
titoli di riserva, precedenza e preferenza  di  cui  all'art.  2  del
presente bando. Qualora non espressamente  dichiarati  nella  domanda
stessa, i medesimi titoli non saranno presi in considerazione in sede
di formazione della graduatoria definitiva. 
    3. La domanda dovra' inoltre  contenere  la  precisa  indicazione
della  residenza  o  il  domicilio  nonche'  l'indirizzo   di   posta
elettronica dove  il  candidato  intende  ricevere  le  comunicazioni
relative  al  concorso.  Gli  aspiranti  sono,  inoltre,   tenuti   a
comunicare tempestivamente - a mezzo di raccomandata  con  avviso  di
ricevimento - al Ministero della  giustizia  -  Dipartimento  per  la
giustizia minorile e di comunita' - Direzione generale del personale,
delle risorse  e  per  l'attuazione  dei  provvedimenti  del  giudice
minorile - via Damiano Chiesa n. 24 - 00136 Roma, ogni variazione  di
indirizzo o recapito intervenuta  successivamente  all'inoltro  della
domanda  di  partecipazione  presso  cui  si  intende   ricevere   le
comunicazioni del concorso. 
    4. Gli aspiranti dovranno, altresi', dichiarare nella domanda  di
conoscere che le date e il luogo di svolgimento delle prove di  esame
del concorso ovvero l'eventuale rinvio saranno resi noti, con  valore
di notifica a tutti gli effetti e per tutti i concorrenti, a  partire
dal 29 maggio 2018, mediante pubblicazione sul sito web del Ministero
della giustizia, www.giustizia.it 
    5. L'Amministrazione si riserva di provvedere alla verifica della
veridicita' delle  dichiarazioni  rilasciate  dai  partecipanti  alla
procedura, i quali si intendono altresi' avvertiti delle  conseguenze
sotto il profilo penale, civile, amministrativo  delle  dichiarazioni
false o mendaci ai sensi degli articoli  75  e  76  del  decreto  del
Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000,  n.  445  e  successive
modificazioni e integrazioni, ivi compresa la perdita degli eventuali
benefici conseguiti sulla base di dichiarazioni non veritiere.