IL RETTORE Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168; Viste le leggi 15 marzo 1997, n. 59 e 15 maggio 1997, n. 127 cosi' come modificate dalla legge 16 giugno 1998, n. 191; Vista la legge 27 dicembre 1997, n. 449 ed in particolare l'art. 51, comma 6; Visto il decreto ministeriale 11 febbraio 1998 "Assegni per la collaborazione ad attivita' di ricerca"; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 20 ottobre 1998, n. 403; Vista la legge 19 ottobre 1999, n. 370; Visto il regolamento di Ateneo disciplinante le forme di collaborazione ad attivita' di ricerca approvato dal senato accademico nella seduta del 29 aprile 1998, e successivamente modificato nella seduta del 10 maggio 2000; Vista la nota del M.U.R.S.T. - dipartimento affari economici, del 29 dicembre 1999, prot. n. 2821; Vista la nota del M.U.RS.T. - dipartimento affari economici, del 20 marzo 2000, prot. n. 729; Vista la nota del M.U.R.S.T. - dipartimento affari economici, del 7 aprile 2000, prot. n. 883; Vista la delibera del senato accademico dell'11 aprile 2000; Vista la delibera del consiglio di amministrazione del 19 aprile 2000; Vista la nota rettorale del 27 aprile 2000, prot. n. 9265, con la quale, sulla base delle sopracitate delibere del senato accademico e del consiglio di amministrazione, sono stati resi noti i criteri e le modalita' di finanziamento degli assegni di ricerca; Vista la delibera del senato accademico del 7 giugno 2000, con cui sono stati individuati gli assegni di ricerca ammessi al cofinanziamento M.U.R.S.T. - assegnazione 1999; Vista la delibera del consiglio di amministrazione del 20 giugno 2000 con cui e' stata accertata la copertura finanziaria degli assegni di ricerca; Decreta: Art. 1. Numero degli assegni di ricerca E' indetta una procedura selettiva pubblica, per titoli e colloquio, per l'attribuzione di tre assegni (primo ciclo) per la collaborazione ad attivita' di ricerca (d'ora in poi denominati assegni di ricerca) presso l'Universita' degli studi di Modena e Reggo Emilia nelle sedi di ricerca di seguito meglio specificate. L'amministrazione garantisce parita' e pari opportunita' tra uomini e donne per l'attribuzione degli assegni in questione.