Art. 6. Ammissione al corso
    I   candidati  saranno  ammessi  ai  corsi  secondo  l'ordine  di
graduatoria  fino  alla  concorrenza  del  numero  dei  posti messi a
concorso  per ogni corso di dottorato. In corrispondenza di eventuali
rinunce  degli  aventi  diritto entro e non oltre un mese dall'inizio
del corso, subentreranno altrettanti candidati secondo l'ordine della
graduatoria.
    In  caso  di utile collocamento in piu' graduatorie, il candidato
dovra' esercitare opzione per un solo corso di dottorato.
    Il  candidato  gia' in possesso del titolo di dottore di ricerca,
puo'  essere ammesso a frequentare, previo superamento delle prove di
selezione,  un  secondo  corso  di  dottorato non coperto da borsa di
studio.
    I  cittadini  stranieri,  idonei  nella  graduatoria  generale di
merito,  sono  ammessi al dottorato in soprannumero, nel limite della
meta'  dei posti istituiti con arrotondamento all'unita' per eccesso,
se  per  effetto  di  protocolli  esecutivi di accordi culturali e di
programmi  di  cooperazione  allo  sviluppo,  nonche'  di accordi fra
l'Universita'  di  Foggia e l'universita' dei Paesi interessati, sono
beneficiari  di  borse  di  studio, assegnate per l'intera durata dei
corsi  medesimi,  dal Ministero degli affari esteri o dal Governo del
Paese di provenienza.
    Gli   assegnisti   di  ricerca,  risultati  idonei  all'esame  di
ammissione,   possono   essere  ammessi,  previa  autorizzazione  del
dipartimento  presso  il  quale  svolgono  attivita' di ricerca e del
collegio  dei  docenti  del dottorato, al corso di dottorato anche in
soprannumero  senza borsa di studio e senza il beneficio dell'esonero
dal  pagamento  dei  contributi,  a  condizione  che il dottorato cui
partecipano  riguardi  la  stessa area scientifico-disciplinare della
ricerca per la quale sono destinatari di assegni.
    Possono essere altresi' ammessi in sovrannumero, su richiesta del
collegio  dei  docenti,  purche'  risultanti  comunque  idonei  nella
graduatoria  di  merito,  i titolari di borse assegnate da Ministeri,
enti  pubblici  di  ricerca  o  altri soggetti espressamente ritenuti
«qualificati» dal collegio dei docenti.