Art. 5
Esclusione dal concorso
I candidati sono tenuti a rispettare la normativa vigente che
disciplina lo svolgimento delle prove concorsuali.
E' loro rigorosamente inibito, durante tutto il tempo di
svolgimento delle prove, di conferire verbalmente con i presenti o di
scambiare con questi qualsiasi comunicazione per iscritto, come pure
di comunicare in qualunque modo con estranei.
Ai sensi degli artt. 10 del r.d. 15 ottobre 1925, n. 1860 e 13
del decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, il
concorrente che contravviene alle prescrizioni sopra menzionate ed a
qualsiasi norma stabilita per la disciplina degli esami o che,
comunque, abbia copiato in tutto o in parte lo svolgimento del tema,
sara' allontanato dall'aula ed escluso dal concorso.
Eguale sanzione sara' applicata nei confronti di quei candidati
che contravvengono alle disposizioni impartite nel corso degli esami,
ovvero pongano in essere comportamenti fraudolenti o violenti.
L'espulsione del candidato dopo la dettatura del tema, durante le
prove scritte, equivale ad inidoneita', ai sensi dell'art. 7 del
decreto legislativo 5 aprile 2006, n. 160.
Il Consiglio Superiore della Magistratura, sentito l'interessato,
puo' escludere da uno o piu' concorsi successivi chi, durante le
prove scritte, sia stato espulso per comportamenti fraudolenti,
diretti ad acquisire o ad utilizzare informazioni non consentite, o
per comportamenti violenti che comunque abbiano turbato le operazioni
del concorso, ai sensi dell'art. 7 del decreto legislativo 5 aprile
2006, n. 160.