Art. 2 
 
 
               Requisiti per l'ammissione al concorso 
 
 
    Per essere ammesso al concorso e' necessario che l'aspirante: 
      1. sia cittadino italiano ed appartenga o sia aggregato ad  uno
dei tre gruppi linguistici italiano, tedesco e ladino; 
      2. sia in possesso  dell'attestato  di  conoscenza -  o  titolo
equipollente - delle lingue italiano e tedesco, di cui agli  articoli
3 e 4, comma 3, n. 4, del decreto del Presidente della Repubblica  26
luglio 1976, n. 752,  come  modificati  dal  decreto  legislativo  14
maggio 2010, n. 86, riferito al titolo di studio «diploma di laurea»; 
      3. abbia l'esercizio dei diritti civili; 
      4. sia di condotta incensurabile; 
      5. sia fisicamente idoneo all'impiego a cui aspira; 
      6. sia in posizione regolare nei confronti del servizio di leva
al quale sia stato eventualmente chiamato; 
      7. non sia stato  dichiarato  per  tre  volte  non  idoneo  nel
concorso  per  esami  alla  data  di  scadenza  del  termine  per  la
presentazione della domanda; 
      8. rientri, senza possibilita' di  cumulare  le  anzianita'  di
servizio previste come necessarie nelle singole ipotesi, in una delle
seguenti categorie: 
        a) magistrati amministrativi e contabili; 
        b) procuratori dello Stato che non sono incorsi  in  sanzioni
disciplinari; 
        c) dipendenti  dello  Stato,  con  qualifica  dirigenziale  o
appartenenti ad una delle posizioni corrispondenti all'area  C,  gia'
prevista dal  contratto  collettivo  nazionale  di  lavoro,  comparto
Ministeri, con almeno cinque anni di anzianita' nella qualifica,  che
abbiano costituito il rapporto di lavoro a seguito di concorso per il
quale  era  richiesto  il  possesso  del   diploma   di   laurea   in
giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea,
al termine di un  corso  universitario  di  durata  non  inferiore  a
quattro anni e che non sono incorsi in sanzioni disciplinari; 
        d) appartenenti al personale universitario di  ruolo  docente
di  materie  giuridiche  in  possesso  del  diploma  di   laurea   in
giurisprudenza che non siano incorsi in sanzioni disciplinari; 
        e) dipendenti, con qualifica dirigenziale o appartenenti alla
ex  area  direttiva,  della  pubblica  amministrazione,  degli   enti
pubblici a carattere nazionale  e  degli  enti  locali,  che  abbiano
costituito il rapporto di lavoro a seguito di concorso per  il  quale
era richiesto il possesso del diploma  di  laurea  in  giurisprudenza
conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine  di
un corso universitario di durata non inferiore a  quattro  anni,  con
almeno cinque anni di anzianita' nella qualifica o,  comunque,  nelle
predette carriere e che non siano incorsi in sanzioni disciplinari; 
        f) abilitati all'esercizio della professione forense anche se
non iscritti all'albo degli avvocati e, se  iscritti  all'albo  degli
avvocati che non siano incorsi in sanzioni disciplinari; 
        g) coloro i quali hanno  svolto  le  funzioni  di  magistrato
onorario per almeno sei  anni  senza  demerito,  senza  essere  stati
revocati e che non siano incorsi in sanzioni disciplinari; 
        h)  laureati  in  possesso   del   diploma   di   laurea   in
giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea,
al termine di un  corso  universitario  di  durata  non  inferiore  a
quattro anni. 
      Resta ferma la legittimazione alla partecipazione  al  concorso
dei 
        laureati in possesso del diploma di laurea in  giurisprudenza
conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine  di
un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni  e  del
diploma conseguito  presso  le  scuole  di  specializzazione  per  le
professioni legali previste dall'art. 16 del decreto  legislativo  17
novembre 1997, n. 398, e successive modificazioni; 
        laureati che hanno conseguito la laurea in  giurisprudenza  a
seguito di un corso universitario di durata non inferiore  a  quattro
anni, salvo che non si tratti di seconda laurea, ed hanno  conseguito
il diploma  di  specializzazione  in  una  disciplina  giuridica,  al
termine di un corso di studi della durata non inferiore  a  due  anni
presso le scuole di specializzazione di cui al decreto del Presidente
della Repubblica 10 marzo 1982, n. 162; 
        laureati che hanno conseguito la laurea in  giurisprudenza  a
seguito di un corso universitario di durata almeno quadriennale e che
hanno concluso positivamente lo stage presso gli uffici giudiziari  o
hanno svolto il tirocinio  professionale  per  diciotto  mesi  presso
l'Avvocatura dello Stato, ai sensi dell'art. 73 del decreto-legge  21
giugno 2013, n. 69, nel  testo  vigente  a  seguito  dell'entrata  in
vigore del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito con  legge
11 agosto 2014, n. 114; 
      9. sia in regola con il pagamento del diritto di segreteria;  a
tal fine il candidato deve procedere, tramite il servizio PagoPA, nei
termini di vigenza del bando,  al  versamento  della  somma  di  euro
50,00, quale contributo per la copertura delle spese della  procedura
concorsuale anno 2023, ai sensi dell'art. 3, comma 4-bis, del decreto
legislativo 5 aprile 2006, n. 160. Il contributo non e' rimborsabile.
L'Amministrazione si riserva di  effettuare  le  opportune  verifiche
escludendo chi non ottemperi a quanto sopra; 
      10. sia in possesso degli altri requisiti richiesti dalle leggi
vigenti. 
    Tutti i requisiti devono essere posseduti  entro  il  termine  di
trenta giorni decorrenti dalla data  di  pubblicazione  del  presente
decreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie
speciale «Concorsi ed esami».