IL CAPO DEL DIPARTIMENTO PER GLI AFFARI SOCIALI Visto il testo unico delle disposizioni sullo statuto degli impiegati civili dello Stato, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 3 maggio 1957, n. 686, contenente norme di esecuzione del predetto testo unico; Visto il decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, e successive modificazioni ed integrazioni, recante norme in materia di razionalizzazione dell'organizzazione delle amministrazione pubbliche ed in particolare l'articolo 28, comma 1, che disciplina l'accesso alla dirigenza relativamente alle professionalita' tecniche; Vista la legge 15 marzo 1997, n. 59, recante delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa; Vista la legge 15 maggio 1997, n. 127, concernente misure urgenti per lo snellimento dell'attivita' amministrativa e dei procedimenti di decisione e di controllo; Vista la legge 16 giugno 1998, n. 191, contenente modifiche ed integrazioni alle leggi n. 59/1997 e n. 127/1997 sopra citate; Visto il contratto collettivo nazionale lavoro del comparto del personale dipendente dai Ministeri, area dirigenza, pubblicato nel supplemento ordinario n. 12 alla Gazzetta Ufficiale n. 37 del 22 gennaio 1997; Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, concernente nuove norme in materia di procedimento amministrativo e diritto di accesso ai documenti amministrativi; Vista la legge 10 aprile 1991, n. 125, concernente azioni positive per la realizzazione della parita' uomo-donna nel lavoro; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994. n. 487, in materia di accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e il decreto del Presidente della Repubblica 30 ottobre 1996, n. 693, contenente modifiche ed integrazioni; Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999 n. 300 in materia di riforma dell'organizzazione del Governo; Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999 n. 303 in materia di ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri; Visto l'art. 29 della legge 8 novembre 2000 n. 328 con la quale si autorizza la Presidenza del Consiglio dei Ministri a bandire concorsi pubblici per il reclutamento di cento unita' di personale dotate di specifiche professionalita' tecniche ed esperienza in materia di politiche sociali; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 24 ottobre 2000, sull'organizzazione del Dipartimento per gli affari sociali (nella Gazzetta Ufficiale 2 novembre 2000, n. 256); Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 17 novembre 2000, con il quale si delega il Ministro per la solidarieta' sociale ad esercitare le funzioni relative all'applicazione della legge 8 novembre 2000 n. 328, legge quadro per la realizzazione di interventi e servizi sociali; Considerata l'urgenza di provvedere al reperimento delle professionalita' necessarie al Dipartimento per gli affari sociali e rilevata la particolare esigenza di assumere tre dirigenti esperti in materia di politiche sociali per l'immediata attuazione della legge 8 novembre 2000 n. 328, al fine di garantire un'adeguata funzionalita' del trasferimento delle risorse ai sensi dell'articolo 10, comma 4, del decreto legislativo 30 luglio 1999 n. 303; Decreta: Art. 1. Posti messi a concorso E 'indetto un concorso pubblico, per esami per il conferimento di tre posti di dirigente di seconda fascia esperto in materia di: politiche per la famiglia con particolare riguardo al sostegno alla maternita' ed alla paternita', politiche per i minori con particolare riguardo alla tutela dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, alle iniziative di contrasto delle forme di violenza e di abuso dei minori, tutela dei minori stranieri non accompagnati, politiche per gli anziani, politiche giovanili con particolare riguardo al coordinamento degli scambi internazionali, all'attuazione dei programmi per la gioventu' promossi dall'Unione europea ed al monitoraggio sull'attuazione delle leggi nazionali in materia di politiche giovanili, politiche a favore dei disabili, politiche per contrastare le tossicodipendenze e le alcooldipendenze, politiche migratorie con particolare riguardo all'integrazione sociale degli immigrati, al contrasto del fenomeno del razzismo e della xenofobia, adozioni internazionali, politiche per l'inclusione e la coesione sociale, con particolare riguardo alla programmazione ed alla gestione dei fondi comunitari nelle predette materie. Il codice del concorso e' DEPOS.