L'ISPETTORE GENERALE CAPO REPRESSIONE FRODI
    Visto  il  decreto-legge  18 giugno  1986, n. 282, convertito con
modificazioni  nella  legge  7 agosto 1986, n. 462 concernente misure
urgenti  in materia di prevenzione e repressione delle sofisticazioni
alimentari   ed   in   particolare   l'art. 10  il  quale  istituisce
l'Ispettorato centrale repressione frodi;
    Visto  il  decreto-legge 21 novembre 2000, n. 335, convertito con
modificazioni  nella  legge 19 gennaio 2001, n. 3, recante misure per
il    potenziamento    della    sorveglianza   epidemiologica   della
encefalopatia spongiforme bovina;
    Visto  il  decreto-legge  11 gennaio  2001,  n. 1, convertito con
modificazioni  nella  legge  9 marzo  2001,  n. 49, ed in particolare
l'art. 3,  comma  3,  il  quale  statuisce che l'Ispettorato centrale
repressione frodi e' posto alle dirette dipendenze del Ministro delle
politiche  agricole  e  forestali,  ed  opera con organico proprio ed
autonomia  organizzativa  ed amministrativa e costituisce un autonomo
centro di responsabilita' di spesa;
    Visto   il  decreto  del  Ministro  delle  politiche  agricole  e
forestali  n. 44 in data 13 febbraio 2003, con il quale, ai sensi del
citato  art. 2 della legge 19 gennaio 2001, n. 3, e' stato emanato il
Regolamento    di    riorganizzazione   della   struttura   operativa
dell'Ispettorato centrale repressione frodi;
    Vista   la   legge   23 dicembre  1999,  n. 499,  concernente  la
razionalizzazione    degli    interventi    nei   settori   agricolo,
agroalimentare, agroindustriale e forestale;
    Considerato   che   in   applicazione  dell'art. 46  della  legge
28 dicembre  2001  n. 448,  nello  stato  di previsione del Ministero
delle  politiche  agricole e forestali e' stato istituito il capitolo
n. 7003  «Fondo  unico  per  gli investimenti», al quale e' confluita
l'autorizzazione  di  spesa  di  cui alla predetta legge n. 499/1999,
art. 4, per l'importo di Euro 232.276.000,00;
    Visto il decreto ministeriale del Ministero dell'economia e delle
finanze  n. 50063  del  25 settembre  2003, registrato alla Corte dei
conti il 2 ottobre 2003, che, nello stato di previsione del Ministero
delle  politiche  agricole  e  forestali per l'anno finanziario 2003,
dispone  una  variazione compensativa in aumento di Euro 8.450.000,00
sui  capitoli  iscritti  nel CDR. 4 «Ispettorato centrale repressione
frodi»;
      Ritenuto   di  destinare  sul  predetto  importo  la  somma  di
Euro 450.000,00  per  il  conferimento di borse di studio a diplomati
per  il completamento della loro formazione scientifica attraverso la
frequenza dei laboratori dell'ispettorato centrale repressione frodi;
                              Dispone:
                               Art. 1.
         Numero delle borse di studio e sedi di svolgimento
                       dell'attivita' ricerca
    E' indetta una selezione, per titoli ed esami, per l'attribuzione
di quindici borse di studio per periti chimici da destinarsi presso i
laboratori   di  analisi  degli  Uffici  periferici  dell'ispettorato
centrale repressione frodi per il completamento della loro formazione
scientifica  attraverso  la frequenza dei laboratori dell'ispettorato
centrale repressione frodi.
    I vincitori saranno destinati ad una delle seguenti sedi:
      laboratorio di Modena;
      sezione distaccata di Bologna del laboratorio di Modena;
      sezione distaccata di Genova del laboratorio di Modena;
      laboratorio di Conegliano Veneto;
      sezione  distaccata  di  Milano  del  laboratorio di Conegliano
Veneto;
      laboratorio di Perugia;
      sezione distaccata di Cagliari del laboratorio di Perugia;
      laboratorio di Salerno;
      sezione distaccata di Bari del laboratorio di Salerno;
      laboratorio di Catania.
    In  considerazione  della  chiusura  della  sezione distaccata di
Bologna, prevista per il 31 dicembre 2005, i vincitori assegnati alla
predetta  sede  completeranno  lo  svolgimento  della borsa di studio
presso il laboratorio di Modena.
    L'Amministrazione si riserva di modificare le sedi di svolgimento
delle  borse  di  studio,  prima del loro conferimento, per eventuali
esigenze organizzative sopravvenute.