IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO Visto lo statuto di autonomia dell'Universita' Politecnica delle Marche; Visto il contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto universita' 1998-2001; Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168, ed in particolare l'art. 6, comma 1; Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, ed il decreto del Presidente della Repubblica attuativo 23 giugno 1992, n. 352; Vista la legge 10 aprile 1991, n. 125; Vista la legge 5 febbraio 1992, n. 104, ed in particolare gli articoli 20, 21 e 22; Visto il decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 28 dicembre 2000; Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ed in particolare l'art. 35, concernente le modalita' di reclutamento del personale presso le amministrazioni pubbliche; Visto il «Regolamento per i concorsi e la progressione verticale del personale tecnico-amministrativo dell'Universita' Politecnica delle Marche», emanato con decreto rettorale n. 1215 del 5 giugno 2002; Vista la legge 16 gennaio 2003, n. 3, ed in particolare l'art. 7; Visto il decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, «Codice in materia dei dati personali»; Vista la legge 24 dicembre 2003, n. 350 «legge finanziaria 2004», e le disposizioni ivi contenute in materia di divieto per le pubbliche amministrazioni di procedere ad assunzioni di personale, nonche' in materia di deroghe al predetto divieto; Vista la delibera n. 2417 del 29 giugno 2004, con la quale il consiglio di amministrazione ha autorizzato la copertura, tra l'altro, di sei posti di categoria C di area amministrativa; Espletata la procedura della mobilita' di comparto a seguito della quale e' stato coperto un posto di cat. C - Area amministrativa, assegnato all'Istituto di radiologia; Espletata, con esito negativo, la mobilita' intercompartimentale prevista dall'art. 7 della legge 16 gennaio 2003, n. 3; Considerato pertanto che i posti di categoria C - Area amministrativa da ricoprire sono cinque; Visti i decreti legislativi 8 maggio 2001, n. 215, art. 18, e 31 luglio 2003, n. 236, art. 11, recanti disposizioni in materia di riserva di posti nei pubblici concorsi per il personale militare volontario congedato; Vista la legge 12 marzo 1999, n. 68, recante norme per il diritto al lavoro dei disabili, ed in particolare l'art. 3, relativo alle assunzioni obbligatorie di tali categorie; Vista la delibera in data 20 dicembre 2004, con la quale il consiglio di amministrazione di questo Ateneo, oltre a definire la procedura e le modalita' di espletamento del presente concorso, ha riservato uno dei cinque posti ai soggetti disabili ex legge n. 68/1999, per ottemperare agli obblighi previsti dall'art. 3 della legge n. 68/1999, precedentemente citata; Considerato che il numero dei posti riservati non puo' superare la meta' dei posti messi a concorso e che in relazione a tale limite, nel caso vi siano piu' categorie riservatarie, si attua una riduzione proporzionale dei posti da riservare a ciascuna categoria; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 febbraio 1994, n. 174, recante norme sull'accesso dei cittadini degli Stati membri dell'Unione europea ai posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche; Considerato che lo svolgimento delle attivita' connesse ai posti messi a concorso non implica l'esercizio diretto o indiretto di pubblici poteri ovvero non attiene alla tutela degli interessi nazionali; Accertata la disponibilita' di bilancio per le assunzioni in parola; Atteso che l'assunzione in servizio dei vincitori e' subordinata alle disposizioni di legge in materia, che verranno emanate per l'anno 2005; Dispone: Art. 1. E' indetto un concorso pubblico, per titoli ed esami, per l'assunzione, con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato in regime di tempo pieno, di cinque unita' di personale tecnico amministrativo - Categoria C - Posizione economica C1 - Area amministrativa. Ai sensi del c.c.n.l. del comparto universita' 1998-2001, le attivita' che il personale di categoria C puo' svolgere sono caratterizzate da: grado di autonomia: svolgimento di attivita' inerenti procedure, con diversi livelli di complessita', basate su criteri parzialmente prestabiliti; grado di responsabilita': relativa alla correttezza complessiva delle procedure gestite.