IL DIRETTORE GENERALE delle risorse umane e affari generali Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3, con il quale e' stato approvato il testo unico delle disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati civili dello Stato, e successive modificazioni; Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e successive modificazioni, contenente norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche; Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni, recante disposizioni in materia di procedimento amministrativo e diritto di accesso ai documenti amministrativi; Vista la legge 10 aprile 1991, n. 125, concernente azioni positive per la realizzazione della parita' uomo donna nel lavoro; Vista la legge 5 febbraio 1992, n. 104 e successive modificazioni, recante la legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale ed i diritti delle persone handicappate e la circolare della Presidenza del Consiglio dei ministri 24 luglio 1999, n. 6, sull'applicazione dell'art. 20 ai portatori di handicap candidati ai concorsi pubblici; Visto il regolamento approvato con decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487 e successive modificazioni, recante norme sull'accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalita' di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzioni nei pubblici impieghi; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 febbraio 1994, n. 174 e successive modificazioni, concernente il regolamento recante norme sull'accesso dei cittadini degli stati membri dell'Unione europea ai posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche; Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20 e successive modificazioni, recante disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei Conti; Visti il decreto legislativo 5 dicembre 1997, n. 430 ed il regolamento approvato con decreto del Presidente della Repubblica 20 febbraio 1998, n. 38, nonche' la circolare n. 69 del 6 agosto 1998, diramata dal Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica - Dipartimento della ragioneria dello Stato, concernente l'individuazione degli atti soggetti alla verifica di legalita' degli Uffici centrali del bilancio e delle ragionerie provinciali dello Stato; Vista la legge 27 dicembre 1997, n. 449, recante misure per la stabilizzazione della finanza pubblica ed in particolare l'art. 39 come successivamente modificato; Vista la legge 18 febbraio 1999, n. 28 ed in particolare l'art. 19 sull'esenzione dall'imposta di bollo per le domande di concorso e di assunzione presso le amministrazioni pubbliche; Vista la legge 12 marzo 1999, n. 68 recante norme per il diritto al lavoro dei disabili; Visto il decreto del Ministro dell'Universita' e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509 e successive modificazioni, recante norme concernenti l'autonomia didattica degli atenei; Visto il decreto del Ministro dell'Universita' e della ricerca scientifica e tecnologica 4 agosto 2000, recante determinazioni delle classi delle lauree universitarie; Visto il decreto del Ministro dell'Universita' e della ricerca scientifica e tecnologica 28 novembre 2000 recante determinazione delle classi delle lauree universitarie specialistiche; Visto il decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca e del Ministro della funzione pubblica 5 maggio 2004 recante equiparazione dei diplomi di laurea secondo il vecchio ordinamento alle nuove classi delle lauree specialistiche, ai fini della partecipazione ai concorsi pubblici; Visto il decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca e del Ministro della funzione pubblica 23 novembre 2005 recante integrazione del decreto 5 maggio 2004; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 concernente il testo unico delle disposizioni legislative regolamentari in materia di documentazione amministrativa; Vista la legge 15 luglio 2002, n. 145, recante disposizioni per il riordino della dirigenza statale e per favorire lo scambio di esperienze e l'interazione tra pubblico e privato, ed in particolare l'art. 3, comma 5; Visto il vigente contratto collettivo nazionale di lavoro del personale con qualifica dirigenziale dell'Area I; Visto il decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, concernente la tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali; Visto il decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale 6 novembre 1996, n. 687, di unificazione degli uffici periferici del Ministero del lavoro e della previdenza sociale e di istituzione delle direzioni regionali e provinciali del lavoro; Visto l'art. 47 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, come modificato dal decreto legislativo 11 agosto 2003, n. 241, recante «Modifiche al decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, concernenti la struttura organizzativa del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, a norma dell'articolo 1 della legge 6 luglio 2002, n. 137», in base al quale, dal 14 settembre 2003, le direzioni generali del Ministero costituiscono strutture di primo livello con la conseguente soppressione dei dipartimenti; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 luglio 2004, n. 244 recante regolamento di riorganizzazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali; Visto il decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali in data 1° dicembre 2004, concernente «L'individuazione degli uffici di livello dirigenziale non generale del Segretariato Generale e delle Direzioni generali e la definizione dei relativi compiti»; Visto il decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181 - convertito, con modificazioni, nella legge 17 luglio 2006, n. 233 recante «Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri e delega al Governo per il coordinamento delle disposizioni in materia di funzioni e organizzazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri - che ha, tra l'altro, istituito il Ministero della solidarieta' sociale, trasferendo risorse finanziarie, strumentali e di personale precedentemente attribuite al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, ed ha modificato la denominazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali in Ministero del lavoro e della previdenza sociale; Vista la direttiva del 31 maggio 2006, registrata alla Corte dei Conti il 6 giugno 2006, registro n. 3, foglio n. 348, con la quale il Ministro del lavoro e della previdenza sociale ed il Ministro della solidarieta' sociale stabiliscono, tra l'altro che, nelle more dell'adozione dei provvedimenti conseguenti al riassetto organizzativo delineato dal predetto decreto legge, i dirigenti preposti alle strutture di livello dirigenziale generale continuano ad operare sulla base delle risorse attribuite con il decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali in data 13 gennaio 2006 e a realizzare gli obiettivi assegnati con la direttiva generale annuale del 3 febbraio 2006 per l'attivita' amministrativa e la gestione; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 23 aprile 2004, n. 108 recante norme regolamentari che disciplinano l'istituzione, l'organizzazione ed il funzionamento del ruolo dei dirigenti presso le amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 settembre 2004, n. 272, che in applicazione dell'art. 28, comma 5, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e successive modificazioni, disciplina le modalita' di accesso alla qualifica di dirigente; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 ottobre 2005 con il quale sono state rideterminate le dotazioni organiche del personale appartenente alle qualifiche dirigenziali, alle aree funzionali ed alle posizioni economiche del Ministero del lavoro e delle politiche sociali; Visto il decreto del Direttore della scuola superiore della pubblica amministrazione del 12 dicembre 2005, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª serie speciale - concorsi ed esami - n. 100 del 20 dicembre 2005, con il quale e' stato indetto un concorso pubblico, per esami, per l'ammissione di centocinquanta allievi al corso-concorso di formazione per il reclutamento di centoventi dirigenti di seconda fascia delle amministrazioni pubbliche, di cui cinque resi disponibili dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali; Visto il decreto del direttore della Direzione generale delle risorse umane e affari generali del 18 luglio 2006, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª serie speciale - concorsi ed esami - n. 56 del 25 luglio 2006, con il quale e' stato indetto un concorso, per titoli di servizio e professionali, a 10 posti di dirigente di seconda fascia del Ministero del lavoro e della previdenza sociale, riservato al personale appartenente alle qualifiche ad esaurimento di cui all'art. 69, comma 3 del decreto legislativo n. 165/2001; Considerato che, sulla base del combinato disposto dell'art. 3, comma 2, e dell'art. 22, comma 2, del predetto regolamento n. 272/2004, nel primo concorso pubblico per esami, bandito dalle amministrazioni, il trenta per cento dei posti messi a concorso e' riservato al personale appartenente da almeno quindici anni alla qualifica apicale, comunque denominata, della carriera direttiva nell'amministrazione che indice il concorso; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 4 agosto 2005, «autorizzazione a bandire procedure di reclutamento in favore di Ministeri, enti pubblici non economici, agenzie ed enti di ricerca, ai sensi dell'art. 1, comma 104 della legge 30 dicembre 2004, n. 311» con il quale il preesistente Ministero del lavoro e delle politiche sociali e' stato autorizzato ad avviare la procedura concorsuale per la copertura di 26 posti di dirigente di seconda fascia; Rilevata la necessita', a seguito del riordino amministrativo intervenuto con il precitato decreto legge n. 181/2006, di ripartire i predetti 26 posti di dirigente di seconda fascia tra il Ministero del lavoro e della previdenza sociale e il Ministero della solidarieta' sociale; Visto l'atto, in data 27 settembre 2006, con il quale il Ministro del lavoro e della previdenza sociale e il Ministro della solidarieta' sociale, valutate le esigenze organizzative e funzionali delle rispettive Amministrazioni, hanno convenuto di ripartire i 26 posti autorizzati, assegnandone n. 22 al Ministero del lavoro e della previdenza sociale e n. 4 al Ministero della solidarieta' sociale; Accertato che i ventidue posti dirigenziali di seconda fascia sono tuttora disponibili; Considerata l'urgenza di attivare la procedura concorsuale per consentire all'Amministrazione di assicurare, mediante la copertura dei succitati posti di dirigente di II fascia, l'adeguato espletamento dei compiti istituzionali, con particolare riferimento all'attivita' di vigilanza sul rispetto della normativa che disciplina il rapporto di lavoro nonche' all'attivita' di contrasto al lavoro sommerso; Assolti gli obblighi di comunicazione di cui all'art. 34-bis del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e successive modificazioni; Ritenuto di procedere alla indizione di un bando di concorso per la copertura di complessivi 22 posti nella predetta qualifica di dirigente di seconda fascia mediante concorso pubblico, per esami; Vista la legge 30 dicembre 2004, n. 311, recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2005); Vista la legge 23 dicembre 2005, n. 266, recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2006); Considerato che le assunzioni in servizio dei vincitori del concorso saranno subordinate a successive autorizzazioni sottoposte all'esame del Consiglio dei Ministri ai fini dell'adozione della delibera autorizzatoria, previa istruttoria da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica e del Ministero dell'economia e delle finanze, e che tali autorizzazioni potrebbero essere condizionate da criteri di scaglionamento degli ingressi; Decreta: Art. 1. Posti a concorso E' indetto un concorso pubblico, per esami, per il conferimento di ventidue posti nella qualifica di dirigente di seconda fascia per il Ministero del lavoro e della previdenza sociale da preporre alla direzione degli uffici dell'amministrazione centrale e territoriale del medesimo Ministero. I suddetti posti sono ripartiti, salvo sopravvenute esigenze dell'Amministrazione, negli uffici dell'amministrazione centrale e negli uffici territoriali del Ministero del lavoro e della previdenza sociale ubicati nelle regioni: Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte, Sardegna e Veneto. Il trenta per cento dei posti messi a concorso e' riservato, ai sensi dell'art. 22, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 24 settembre 2004, n. 272, al personale del Ministero del lavoro e della previdenza sociale appartenente da almeno quindici anni alla qualifica apicale, comunque denominata, della carriera direttiva, purche' in possesso dei requisiti previsti al successivo art. 2. Tale riserva si applica anche al predetto personale che transitera' - ai sensi del decreto-legge 18 maggio, n. 181 convertito con modificazioni nella legge 17 luglio 2006, n. 233 - al Ministero della solidarieta' sociale. Coloro che intendono avvalersi della suddetta riserva devono farne espressa richiesta nella domanda di partecipazione al concorso. I posti riservati, se non utilizzati a favore della sopraindicata categoria di riservatari, sono conferiti agli idonei secondo l'ordine di graduatoria.