IL CAPO DEL DIPARTIMENTO dell'amministrazione generale, del personale
                            e dei servizi

   Visto  il  decreto  legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e successive
modificazioni   ed   integrazioni,   concernente  le  norme  generali
sull'ordinamento  del  lavoro  alle  dipendenze delle amministrazioni
pubbliche  ed  in  particolare  l'art.  28  relativo all'accesso alla
qualifica di dirigente;
   Visto il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n.
487   e  successive  modificazioni  ed  integrazioni,  recante  norme
sull'accesso  agli  impieghi  nelle  pubbliche  amministrazioni  e le
modalita'  di  svolgimento  dei  concorsi, dei concorsi unici e delle
altre forme di assunzione nei pubblici impieghi;
   Visto il decreto legge 30 settembre 2005, n. 203, convertito nella
legge   2   dicembre  2005,  n.  248,  recante  misure  di  contrasto
all'evasione  fiscale  e disposizioni urgenti in materia tributaria e
finanziaria,   che   contempla,   in  sede  di  ripartizione  tra  le
articolazioni  dell'Amministrazione dell'economia e delle finanze del
contingente  di  personale  ivi previsto, la possibilita' di adottare
modalita' anche speciali per il reclutamento;
   Vista  la  legge  15 luglio 2002, n. 145, concernente disposizioni
per  il riordino della dirigenza statale e per favorire lo scambio di
esperienze e l'interazione tra pubblico e privato;
   Visto  il  decreto del Presidente della Repubblica 23 aprile 2004,
n.   108,   concernente   il   regolamento   recante  disciplina  per
l'istituzione,  l'organizzazione  ed  il  funzionamento del ruolo dei
dirigenti presso le Amministrazioni dello stato, anche ad ordinamento
autonomo;
   Visto  il  decreto  del  Presidente  della Repubblica 24 settembre
2004,  n. 272, concernente il regolamento di disciplina in materia di
accesso  alla qualifica di dirigente, ai sensi dell'art. 28 - comma 5
- del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;
   Visto   il  decreto  ministeriale  3  maggio  2006  del  Ministero
dell'economia   e   delle  finanze  concernente  il  reclutamento  di
personale  con qualifica dirigenziale emanato sulla base della citata
legge  n.  248/2005 che consente la possibilita' di ricorrere a forme
di reclutamento speciale;
   Vista  la  legge 10 aprile 1991, n. 125 e successive modificazioni
ed  integrazioni,  concernente  «Azioni positive per la realizzazione
della  parita'  uomo-donna  nel  lavoro»  con  riferimento  anche  al
contenuto  degli  articoli  35 e 57 del citato decreto legislativo n.
165/2001  al  fine  di garantire pari-opportunita' tra uomini e donne
per l'accesso al lavoro ed il trattamento sul lavoro;
   Visto  il  decreto  del  Presidente  del  Consiglio dei Ministri 7
febbraio  1994,  n.  174 e successive modificazioni, con cui e' stato
adottato  il  regolamento  recante  norme  sull'accesso dei cittadini
degli  stati  membri dell'Unione europea ai posti di lavoro presso le
amministrazioni pubbliche;
   Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni ed
integrazioni,  concernente  nuove  norme  in  materia di procedimento
amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi;
   Vista  la  legge  11  febbraio  2005,  n.  15,  recante  ulteriori
modifiche  ed  integrazioni  alla  suddetta  legge  n.  241 del 1990,
concernenti  norme  generali  sull'azione amministrativa e successive
modificazioni  ed integrazioni, concernente nuove norme in materia di
procedimento  amministrativo  e  di  diritto  di accesso ai documenti
amministrativi;
   Visto  il  decreto del Presidente della Repubblica 27 giugno 1992,
n.  352,  recante il regolamento per la disciplina delle modalita' di
esercizio  e  dei  casi  di  esclusione  del  diritto  di  accesso ai
documenti  amministrativi,  in attuazione del secondo comma dell'art.
24 della citata legge n. 241/1990;
   Visto  il  decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 e successive
modificazioni  ed  integrazioni,  concernente il codice in materia di
protezione dei dati personali;
   Vista  la  direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri -
Dipartimento  della  funzione  pubblica  - n. 1/2005 dell'11 febbraio
2005,   concernente   le   misure  finalizzate  all'attuazione  nelle
pubbliche  amministrazioni  delle disposizioni contenute nel suddetto
decreto legislativo n. 196/2003;
   Vista  la  legge 28 marzo 1991, n. 120, concernente norme a favore
dei privi della vista per l'ammissione ai concorsi;
   Vista  la legge 5 febbraio 1992, n. 104 e successive modificazioni
ed   integrazioni,  legge  quadro  per  l'assistenza,  l'integrazione
sociale e i diritti delle persone handicappate;
   Vista  la legge 12 marzo 1999, n. 68 e successive modificazioni ed
integrazioni, recante norme per il diritto al lavoro dei disabili;
   Visto  il  decreto  del  Presidente  del Consiglio dei Ministri 23
marzo  1995 e successive modificazioni, concernente la determinazione
dei   compensi  da  corrispondere  ai  componenti  delle  commissioni
esaminatrici e al personale addetto alla sorveglianza di tutti i tipi
di concorso indetti dalle amministrazioni pubbliche;
   Vista  la legge 15 marzo 1997, n. 59 e successive modificazioni ed
integrazioni, concernente la delega al Governo per il conferimento di
funzioni  e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della
pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa;
   Vista  la  legge 15 maggio 1997, n. 127 e successive modificazioni
ed  integrazioni,  concernente  misure  urgenti  per  lo  snellimento
dell'attivita'  amministrativa  e  dei procedimenti di decisione e di
controllo;
   Vista  la  legge  16 giugno 1998, n. 191, concernente modifiche ed
integrazioni  alle  leggi  15  marzo 1997, n. 59 e 15 maggio 1997, n.
127;
   Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000,
n.  445  e  successive  modificazioni ed integrazioni, concernente il
testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia
di documentazione amministrativa;
   Visto  il  decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, concernente il
codice dell'amministrazione digitale;
   Vista la legge 16 gennaio 2003, n. 3 e successive modificazioni ed
integrazioni,  contenente  disposizioni  ordinamentali  in materia di
pubblica amministrazione;
   Vista  la  Circolare  n.  69  del 6 agosto 1998, del Ministero del
tesoro,  del bilancio e della programmazione economica - Dipartimento
della  ragioneria generale dello Stato - concernente l'individuazione
degli  atti soggetti alla verifica di legalita' degli Uffici centrali
del bilancio e delle ragionerie provinciali dello Stato;
   Vista  la  legge  27  dicembre 1997, n. 449, recante misure per la
stabilizzazione della finanza pubblica (Legge finanziaria 1998);
   Vista la legge 23 dicembre 1998, n. 448, recante misure di finanza
pubblica  per  la  stabilizzazione  e  lo sviluppo (Legge Finanziaria
1999);
   Vista  la legge 23 dicembre 1999, n. 488, recante disposizioni per
la  formazione  del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge
Finanziaria 2000);
   Vista  la legge 23 dicembre 2000, n. 388, recante disposizioni per
la  formazione  del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge
Finanziaria 2001);
   Vista  la legge 28 dicembre 2001, n. 448, recante disposizioni per
la  formazione  del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge
Finanziaria 2002);
   Vista  la legge 27 dicembre 2002, n. 289, recante disposizioni per
la  formazione  del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge
Finanziaria 2003);
   Vista  la legge 24 dicembre 2003, n. 350, recante disposizioni per
la  formazione  del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge
Finanziaria 2004);
   Vista  la legge 30 dicembre 2004, n. 311, recante disposizioni per
la  formazione  del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge
Finanziaria 2005);
   Vista  la legge 23 dicembre 2005, n. 266, recante disposizioni per
la  formazione  del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge
Finanziaria 2006);
   Vista  la legge 27 dicembre 2006, n. 296, recante disposizioni per
la  formazione  del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge
Finanziaria 2007);
   Vista  la legge 24 dicembre 2007, n. 244, recante disposizioni per
la  formazione  del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge
Finanziaria 2008);
   Visto  l'art.  7  della legge 3 aprile 1997, n. 94 che ha disposto
l'accorpamento  del Ministero del tesoro e del Ministero del bilancio
e  della  programmazione  economica,  nonche'  i  successivi  decreti
legislativi  e  regolamentari,  fra i quali il decreto del Presidente
della  Repubblica 20 febbraio 1998, n. 38 ed in particolare l'art. 12
istitutivo del ruolo unico del personale;
   Visto  il  decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, concernente
la  riforma dell'organizzazione del Governo e, in particolare, l'art.
55  che  prevede  l'istituzione  del  Ministero dell'economia e delle
finanze  e  la contestuale soppressione del Ministero del tesoro, del
bilancio e della programmazione economica;
   Vista  la legge 17 luglio 2006, n. 233, concernente la conversione
in  legge,  con  modificazioni,  del decreto legge 18 maggio 2006, n.
181,  recante  disposizioni  urgenti  in  materia  di  riordino delle
attribuzioni  della  Presidenza  del  Consiglio  dei  Ministri  e dei
Ministeri.  Delega al governo per il coordinamento delle disposizioni
in   materia  di  funzioni  e  organizzazione  della  Presidenza  del
Consiglio dei Ministri e dei Ministeri.
   Visto  il decreto del Presidente della Repubblica 30 gennaio 2008,
n.  43,  concernente il regolamento di riorganizzazione del Ministero
dell'economia  e  delle  finanze,  a  norma dell'art. 1 - comma 404 -
della legge 27 dicembre 2006, n. 296;
   Visto   il  decreto-legge  26  aprile  2005,  n.  63,  concernente
disposizioni  urgenti  per  lo  sviluppo  e la coesione territoriale,
nonche'  per  la tutela del diritto d'autore ed altre misure urgenti,
convertito  in  legge,  con modificazione, dall'art. 1 della legge 25
giugno 2005, n. 109;
   Visto  il  decreto  del  Presidente  del  Consiglio dei Ministri 8
febbraio   2006   concernente  la  rideterminazione  delle  dotazioni
organiche  del  personale  appartenente alle qualifiche dirigenziali,
alle  aree  funzionali  ed  alle  posizioni  economiche del Ministero
dell'economia  e  delle  finanze  e dell'amministrazione autonoma dei
Monopoli di Stato;
   Visto   il  decreto-legge  25  giugno  2008,  n.  112  concernente
«Disposizioni  urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione,
la  competivita',  la  stabilizzazione  della  finanza  pubblica e la
perequazione  tributaria», convertito, con modificazioni, dalla legge
6 agosto 2008, n. 133;
   Vista  la  legge  19 novembre 1990, n. 341, concernente la riforma
degli  ordinamenti  didattici universitari e successive modificazioni
ed integrazioni;
   Visto  il  decreto  del Ministero dell'Universita' e della Ricerca
Scientifica   e   Tecnologica   28   novembre  2000,  concernente  la
determinazione    delle    classi    delle    lauree    universitarie
specialistiche;
   Vista  la  circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri -
Dipartimento  della  funzione pubblica 27 dicembre 2000, n. 6350/4.7.
concernente  la  valenza ai fini dell'accesso al pubblico impiego dei
titoli  universitari  previsti dall'art. 3 del regolamento in materia
di  autonomia  didattica  degli  atenei,  adottato  con  decreto  del
Ministro  dell'universita'  e della ricerca scientifica e tecnologica
del 3 novembre 1999, n. 509;
   Visto  il  decreto  del Ministero dell'universita' e della ricerca
scientifica  e tecnologica di concerto con il Ministro della funzione
pubblica  5  maggio  2004, concernente l'equiparazione dei diplomi di
lauree  (DL)  secondo  il vecchio ordinamento alle nuove classi delle
lauree  specialistiche (LS), ai fini della partecipazione ai concorsi
pubblici;
   Visto  il  decreto  del Ministero dell'Universita' e della ricerca
scientifica e tecnologica 22 ottobre 2004, n. 270, che sostituisce il
decreto  ministeriale  3 novembre 1999, n. 509, concernente modifiche
al  regolamento  recante norme relative all'autonomia didattica degli
atenei;
   Visto  il  Contratto  collettivo nazionale di lavoro del 21 aprile
2006  relativo  al personale dirigente Area 1 - quadriennio normativo
2002/2005  - biennio economico 2002/2003 - nonche' il C.C.N.L. del 21
aprile 2006 per il secondo biennio economico 2004/2005;
   Vista  la  nota  n.  13927  del  23  giugno  2005, con la quale il
Ministro  dell'economia  e  delle  finanze ha trasmesso, tra l'altro,
alla  Presidenza  del  Consiglio  dei  Ministri  - Dipartimento della
funzione pubblica - la richiesta di autorizzazione a bandire concorsi
per l'accesso alla qualifica dirigenziale;
   Visto  il  decreto  del  Presidente  del  Consiglio dei Ministri 4
agosto  2005,  pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica -
serie  generale  -  n.  224  del  26  settembre 2005, con il quale il
Ministero  dell'economia  e  delle  finanze  e'  stato  autorizzato a
bandire, tra l'altro, la procedura concorsuale per il reclutamento di
personale da inquadrare nella qualifica dirigenziale;
   Vista  la  nota  n.  94447  del  18 dicembre 2006, con la quale il
Ministero    dell'economia    e    delle   finanze   -   Dipartimento
dell'Amministrazione generale, del personale e dei servizi del tesoro
-   ha  trasmesso  alla  Presidenza  del  Consiglio  dei  Ministri  -
Dipartimento  della  Funzione  pubblica  -  Ufficio P.P.A. - Servizio
Mobilita'  -  la  richiesta di autorizzazione ad avviare le procedure
concorsuali  in  mancanza  di  personale da trasferire in eccedenza o
disponibilita',  ai  sensi degli articoli 33, 34 e 34-bis del decreto
legislativo 30 marzo 2001, n. 165;
   Vista  la  nota n. 7600-1.2.3.2 del 21 febbraio 2007, con la quale
la  Presidenza  del  Consiglio  dei  Ministri  -  Dipartimento  della
funzione pubblica - Ufficio P.P.A. - servizio mobilita' ha comunicato
di  non  avere  allo stato personale da assegnare, ai sensi dell'art.
34-bis del suddetto decreto legislativo n. 165/2001;
   Visto  in  particolare  l'art. 2 del decreto ministeriale 3 maggio
2006  del  Ministero  dell'economia  e  delle  finanze concernente il
reclutamento  di  personale  con qualifica dirigenziale emanato sulla
base  della  citata legge n. 248/2005 che consente la possibilita' di
ricorrere a forme di reclutamento speciale;
   Considerato,   le   gravi  carenze  di  organico  nella  qualifica
dirigenziale    delle    varie   articolazioni   dell'amministrazione
dell'economia   e   delle   finanze  e  la  necessita'  di  sopperire
tempestivamente  alle  stesse  al  fine  di  assicurare  la  regolare
funzionalita' degli uffici;
   Ritenuto,  pertanto,  opportuno  procedere  all'indizione,  di  un
concorso  pubblico,  per  titoli  ed esami, per il reclutamento di un
contingente  di  personale  dirigenziale  fissato  nel  numero  di 16
unita', per le esigenze del Ministero dell'economia e delle finanze -
Dipartimento   dell'amministrazione  generale  del  personale  e  dei
servizi;
   Considerato, inoltre, che dei suddetti 16 posti la percentuale del
50%  e'  destinata  al personale appartenente all'Amministrazione, ai
sensi dell'art. 22 del decreto del Presidente della Repubblica n. 272
del  2004 e dell'art. 2 - comma 2 - del suddetto decreto ministeriale
3 maggio 2006;
   Considerato,  infine,  che  i vincitori del concorso sono tenuti a
frequentare un ciclo di attivita' formative, organizzate dalla scuola
superiore  della  pubblica  amministrazione, ai sensi dell'art. 6 del
citato decreto del Presidente della Repubblica n. 272/2004;
                              Decreta:

                               Art. 1.

                  Numero dei posti messi a concorso


   E'  indetto  un concorso pubblico, per titoli ed esami, a 16 posti
per  l'accesso  alla  qualifica,  di  dirigente di seconda fascia, in
prova,  nel  ruolo  dei dirigenti del Ministero dell'economia e delle
finanze  da  assegnare  al dipartimento dell'amministrazione generale
del   personale  e  dei  servizi  in  uno  degli  uffici  centrali  e
periferici.
   Il  50%  dei suddetti posti e' destinato al personale appartenente
al Ministero dell'economia e delle finanze, ai sensi dell'art. 22 del
decreto del Presidente della Repubblica n. 272 del 2004 e dell'art. 2
- comma 2 - del suddetto decreto ministeriale 3 maggio 2006.
   Di tale riserva:
    1)  il  30% e' riservato, ai sensi dell'art. 22 - secondo comma -
del  decreto  del  Presidente  della Repubblica 24 settembre 2004, n.
272,  agli  impiegati,  muniti  del  titolo  di  studio richiesto dal
successivo  art.  2,  appartenenti  al  ruolo unico del personale del
Ministero dell'economia e delle finanze da almeno quindici anni nella
qualifica apicale, comunque denominata, della carriera direttiva;
    2)  il  20%  e'  riservato  ai  sensi dell'art. 2 - comma 2 - del
decreto  ministeriale 3 maggio 2006 agli impiegati, muniti del titolo
di  studio  richiesto  dal  successivo  art. 2, appartenenti al ruolo
unico  del  personale  del  Ministero  dell'economia e delle finanze,
terza  area  - fascia retributiva - F3 e F4 (ex C2 e C3), che abbiano
maturato  alla  data  del  bando, anche complessivamente, almeno otto
anni di servizio nelle suddette posizioni economiche.
   Qualora  i  posti  riservati  di  cui  al  precedente punto 1) non
dovessero  essere  coperti  per  mancanza  di  aventi titolo, saranno
conferiti agli aventi diritto alla riserva del 20%.
   La  riserva  del  50% dei posti che non dovesse essere coperta per
mancanza di aventi titolo, sara' conferita ai concorrenti che abbiano
superato le prove secondo l'ordine di graduatoria.
   Le  assunzioni  in  servizio  dei  vincitori  del concorso saranno
subordinate   alle  eventuali  autorizzazioni  richieste  secondo  la
normativa vigente.
   Al  fine  di  consentire  ai  soggetti  disabili  di concorrere in
effettive  condizioni  di  parita' con gli altri candidati ammessi al
concorso,    l'Amministrazione,   preso   atto   delle   domande   di
partecipazione  che  perverranno  da parte degli stessi, predisporra'
adeguate modalita' di svolgimento delle prove di esame.
   Coloro  che intendano avvalersi di uno dei titoli di preferenza di
cui  all'art.  5  del  decreto  del  Presidente  della  Repubblica n.
487/1994  dovranno  farne  espressa  dichiarazione  nella  domanda di
partecipazione al concorso.