IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

    Vista la legge 27 aprile 1982, n. 186;
    Visti la legge 6 dicembre 1971, n. 1034, istitutiva dei tribunali
amministrativi  regionali,  ed il relativo regolamento di esecuzione,
approvato con decreto del Presidente della Repubblica 21 aprile 1973,
n. 214;
    Visti  il  regio  decreto 26 giugno 1924, n. 1054, che approva il
testo  unico  delle  leggi  sul  Consiglio  di Stato, e le successive
modificazioni,  nonche'  il  regolamento  di esecuzione approvato con
regio decreto 21 aprile 1942, n. 444;
    Visti  il  testo  unico delle disposizioni concernenti lo statuto
degli  impiegati  civili  dello  Stato,  approvato  con  decreto  del
Presidente  della  Repubblica  10 gennaio 1957, n. 3, e le successive
modificazioni;
    Visto  il  decreto del Presidente della Repubblica 3 maggio 1957,
n. 686, recante le norme di esecuzione del citato testo unico;
    Visti  il  decreto  del  Presidente  della Repubblica 28 dicembre
1970,  n. 1080,  e le leggi 2 aprile 1979, n. 97, e 19 febbraio 1981,
n. 27;
    Visto  il  decreto del Presidente della Repubblica 17 marzo 1981,
n. 125,  recante  integrazioni  al  succitato  decreto del Presidente
della Repubblica, 21 aprile 1973, n. 214;
    Vista la legge 23 agosto 1988, n. 370;
    Visto  il  decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994,
n. 487;
    Visto l'art. 5 della legge 24 febbraio 1997, n. 27;
    Visto l'art. 3 della legge 15 maggio 1997, n. 127;
    Visto l'art. 14, comma 2, della legge 21 luglio 2000, n. 205;
    Vista   la   deliberazione  del  Consiglio  di  Presidenza  della
giustizia amministrativa, adottata nella seduta del 21 dicembre 2000,
nonche'  la  comunicazione  del  Presidente del Consiglio di Stato in
data 8 gennaio 2001;

                              Decreta:

                               Art. 1.
    E' indetto un concorso, per titoli ed esami, a trentacinque posti
di referendario di tribunale amministrativo regionale del ruolo della
magistratura amministrativa.
    Al concorso possono partecipare:
      1) i magistrati dell'ordine giudiziario, che abbiano conseguito
la nomina a magistrato di tribunale, ed i magistrati amministrativi e
della giustizia militare di qualifica equiparata;
      2)  gli  avvocati  dello Stato e i procuratori dello Stato alla
seconda classe di stipendio;
      3)   i   dipendenti   dello   Stato,  muniti  della  laurea  in
giurisprudenza provenienti dalla ex carriera direttiva o appartenenti
ad  una  delle  qualifiche  funzionali  dell'area C, secondo il nuovo
sistema  di  classificazione  del  personale  previsto  dal Contratto
collettivo nazionale di lavoro relativo al comparto dei Ministeri per
il  quadriennio  normativo  1998/2001,  con  almeno  cinque  anni  di
anzianita' in una qualifica funzionale dell'area stessa.
      4)  gli  assistenti  universitari  di  ruolo  alle  cattedre di
materie giuridiche con almeno cinque anni di servizio;
      5)  i dipendenti delle regioni, degli enti pubblici a carattere
nazionale e degli enti locali, muniti della laurea in giurisprudenza,
assunti  attraverso  concorsi pubblici ed appartenenti a carriere per
l'accesso  alle  quali e' richiesto il possesso del titolo di laurea,
con almeno cinque anni di anzianita' nella carriera stessa;
      6) gli avvocati iscritti all'albo da otto anni;
      7)  i  consiglieri  regionali,  provinciali  e comunali, muniti
della  laurea  in  giurisprudenza, che abbiano esercitato le funzioni
per almeno cinque anni o comunque per un intero mandato.
    I  candidati  sono ammessi al concorso con riserva. Il Presidente
del   Consiglio  dei  Ministri  potra'  disporre,  in  ogni  momento,
l'esclusione dal concorso per difetto dei requisiti prescritti.