PER QUESTI MOTIVI
                        LA CORTE COSTITUZIONALE
   Dichiara  la manifesta infondatezza della questione di legittimita'
 costituzionale dell'art. 26 del decreto-legge 10 luglio 1982, n.  429
 (Norme  per  la  repressione  dell'evasione in materia di imposte sui
 redditi e sul valore aggiunto e per agevolare  la  definizione  delle
 pendenze in materia tributaria), convertito, con modificazioni, nella
 legge 7 agosto 1982, n. 516, in riferimento agli artt. 3 e  97  della
 Costituzione,  sollevata  dalla  Commissione Tributaria di I grado di
 Messina con la ordinanza in epigrafe.
    Cosi'  deciso  in  Roma,  nella  sede  della Corte costituzionale,
 Palazzo della Consulta, il 3 maggio 1990.
                          Il Presidente: CONSO
                          Il redattore: GRECO
                        Il cancelliere: MINELLI
    Depositata in cancelleria il 15 maggio 1990.
                Il direttore della cancelleria: MINELLI
 90C0605