PER QUESTI MOTIVI
                        LA CORTE COSTITUZIONALE
   Dichiara l'illegittimita' costituzionale degli artt. 2 e 3, secondo
 comma, della legge della Regione siciliana (Norme  integrative  della
 legge  regionale  27  maggio  1987, n. 32, concernente nuove norme in
 materia di personale e di organizzazione  dei  servizi  delle  Unita'
 sanitarie  locali  e  norme  in  materia  di  personale dell'Istituto
 materno  infantile  del  Policlinico  dell'Universita'  di  Palermo),
 approvata dall'Assemblea regionale siciliana il 23 dicembre 1992;
    Dichiara  non  fondata la questione di legittimita' costituzionale
 dell'art. 1,  primo  comma,  della  legge  regionale  precedentemente
 citata, sollevata, in riferimento all'art. 97 della Costituzione, dal
 Commissario  dello  Stato  per  la  Regione  siciliana con il ricorso
 indicato in epigrafe;
    Dichiara non fondata la questione di  legittimita'  costituzionale
 dell'art.  3,  primo  comma,  della  legge  regionale precedentemente
 citata, sollevata, in riferimento all'art. 17, lettere b),  c)  e  d)
 dello  Statuto  speciale  per  la  Regione  siciliana,  come  attuato
 dall'art. 39 della legge 23 dicembre 1978, n. 833, dall'art.  12  del
 d.P.R.  20  dicembre  1979,  n.  761  e  dall'art.  16 della legge 28
 febbraio 1987, n. 56, dal Commissario  dello  Stato  per  la  Regione
 siciliana con il ricorso indicato in epigrafe;
    Dichiara  non  fondate le questioni di legittimita' costituzionale
 degli artt. 1, secondo comma, e 3, terzo comma, della legge regionale
 precedentemente citata, sollevata, in riferimento all'art. 81, quarto
 comma, della Costituzione, dal Commissario dello Stato per la Regione
 siciliana con il ricorso indicato in epigrafe.
    Cosi' deciso in  Roma,  nella  sede  della  Corte  costituzionale,
 Palazzo della Consulta, il 27 maggio 1993.
                        Il Presidente: CASAVOLA
                       Il redattore: BALDASSARRE
                       Il cancelliere: DI PAOLA
    Depositata in cancelleria il 4 giugno 1993.
               Il direttore della cancelleria: DI PAOLA
 93C0600