per questi motivi 
                       LA CORTE COSTITUZIONALE 
 
    dichiara non fondate le questioni di legittimita'  costituzionale
dell'art. 7-ter, comma 1, del decreto-legge 28  gennaio  2019,  n.  4
(Disposizioni urgenti in materia di  reddito  di  cittadinanza  e  di
pensioni), convertito, con modificazioni, in legge 28 marzo 2019,  n.
26, sollevate, in riferimento agli artt. 1, 2,  3,  4,  27,  primo  e
secondo comma, 29, 30 e 31  della  Costituzione  e  al  principio  di
ragionevolezza,  nonche'  all'art.  117,   primo   comma,   Cost.   -
quest'ultimo in relazione all'art. 6, paragrafo 2, della  Convenzione
per  la  salvaguardia  dei  diritti  dell'uomo   e   delle   liberta'
fondamentali (CEDU), firmata a Roma il 4 novembre 1950, ratificata  e
resa esecutiva con la legge 4 agosto 1955,  n.  848,  e  all'art.  48
della Carta dei diritti  fondamentali  dell'Unione  europea  (CDFUE),
proclamata a Nizza il 7 dicembre 2000 e adattata a Strasburgo  il  12
dicembre 2007 - dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale
ordinario di Palermo, con l'ordinanza indicata in epigrafe. 
    Cosi' deciso in Roma,  nella  sede  della  Corte  costituzionale,
Palazzo della Consulta, il 12 maggio 2021. 
 
                                F.to: 
                   Giancarlo CORAGGIO, Presidente 
                      Giuliano AMATO, Redattore 
             Roberto MILANA, Direttore della Cancelleria 
 
    Depositata in Cancelleria il 21 giugno 2021. 
 
                   Il Direttore della Cancelleria 
                        F.to: Roberto MILANA